Fusilli 100% ceci al pesto di noci e salvia

pasta di ceci 100% con pesto di noci e salviapasta di ceci 100% con pesto di noci e salvia

#pastaday del 25 ottobre. Un'altra proposta golosa e velocissima per la vostra tavola. Ora siete decisamente pronti a dare il meglio a voi e ai vostri cari per festeggiare il #pastaday. Scriveteci quali delle nostre proposte di questi giorni vi è piaciuta di più: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Suggeriteci le vostre varianti!

FUSILLI 100% CECI AL PESTO DI NOCI E SALVIA

 

Ingredienti per 4 persone


• 300 g di fusilli 100% ceci Dalla Costa
• 70 g di noci sgusciate
• 10 g di foglie fresche di salvia
• 50 ml di acqua
• 50 ml di olio extravergine di oliva
• 50 g di parmigiano
• ricotta affumicata q.b.
• sale e pepe

 

Procedimento

  1. Lessate i fusilli 100% ceci in abbondante acqua salata. Nel frattempo tritate le noci al coltello assieme alla salvia.
  2. Frullate le noci e la salvia, aggiungendo acqua, olio, parmigiano grattugiato, sale e pepe fino a quando avrete ottenuto una crema.
  3. Scolate la pasta. Aggiungete un paio di cucchiai di acqua di cottura al pesto e conditela.
  4. Prima di servire i fusilli cospargeteli di un’abbondante grattugiata di ricotta affumicata.
  5. Scoprite le altre proposte di qb con paste speciali. 
  6. Penne di farina di piselli con ragù al tacchino 
  7. Fusilli al mais con spinaci e formaggio di fossa
  8. Penne di farina di riso con ragù di lenticchie
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Fusilli al mais con spinaci e formaggio di fossa

pasta day fusilli di mais con spinaci e formaggio di fossapasta day fusilli di mais con spinaci e formaggio di fossaUn'altra ricetta per il #pastaday, usando però delle paste speciali, in questo caso dei fusilli al mais. L'ho preparata come una carbonara, ma ho preferito evitare di chiamarla così per non incorrere negli strali dei talebani del totally food correct! Ormai siamo abituati a trovare nei negozi (e a preparare anche in casa ) la pasta fatta di farine, di ceci, di piselli, di teff. Per saperne di più Paste insolite per il Pasta Day

Fusilli di farina di mais, con spinaci e formaggio di fossa

 

Ingredienti per 4 persone

 

300 g di fusilli al mais Dalla Costa
3 tuorli 
200 g di spinaci, cotti e strizzati
100 g di guanciale
100 g di formaggio di fossa grattugiato
un goccio di olio di oliva
sale e pepe

 

Preparazione

 

Lessate i fusilli al mais in abbondante acqua salata secondo la tempistica indicata sulla confezione.

Nel frattempo tagliate a cubetti il guanciale e soffriggetelo in una padella assieme a un goccio d’olio di oliva.

Unite in padella gli spinaci cotti, finemente tritati e insaporite con sale e pepe.

Preparate i tuorli sbattuti in una ciotolina.

Scolate la pasta, unitela al guanciale sfrigolante e agli spinaci, mantecate a fuoco spento con i tuorli e poca acqua di cottura della pasta.

Unite il formaggio di fossa grattugiato, mescolate e servite.

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Penne di farina di riso con ragù di lenticchie

Pennette di riso integrale con ragù di lenticchiePennette di riso integrale con ragù di lenticchie

Per il Pasta day, che cade convenzionalmente il 25 ottobre, vi ho già suggerito delle ricette alternative di primi piatti di pasta. Alternative perchè la pasta non è fatta di farina di grano, ma di altri ingredienti, al link Paste insolite per il Pasta Day. In questa ricetta in dettaglio le penne sono di farina di riso 100% integrale. Ve le propongo con uno straordinario ragù a base di lenticchie. 

Penne di riso integrale con ragù di lenticchie 

 

Ingredienti


300 g di penne 100% riso integrale Dalla Costa
80 g di lenticchie secche (messe in ammollo per 10 ore)
5 g di funghi porcini secchi
mezzo porro
1 carota
1 gamba di sedano
mezza tazza di vino bianco
200 g di passata di pomodoro
due rametti di timo e rosmarino
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale e peperoncino a piacere 


Preparazione

  1. Ammollate i funghi secchi in acqua calda. Una volta ammorbiditi, scolateli e teneteli da parte. Scolate l'acqua delle lenticchie. 
  2. Tritate finemente il sedano, la carota e la cipolla. Soffriggete le verdure con l’olio e un pizzico di sale. Unite i funghi tritati e le lenticchie. 
  3. Insaporite con sale, peperoncino, le erbe aromatiche tritate e mescolate bene. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare. 
  4. Unite la passata di pomodoro. Coprite e cuocete a fuoco dolce per un'ora aggiungendo, nel caso, poca acqua di cottura.
  5. Lessate le penne  in abbondante acqua salata bollente. Scolatele, unitele alla padella del ragù di lenticchie e mantecate bene il tutto. 

Un consiglio: la pasta di riso, contenendo molto amido, è meglio sciacquarla con acqua calda dopo la cottura in modo che non risulti troppo collosa. 

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Žlikrofi di Idria

zlikrofizlikrofi

Abbiamo pubblicato qualche tempo fa un libro di cucina che si intitola Sapori della Slovenia, che racconta quelle che per me e per l'editore sono le quaranta più significative ricette di questa nazione. Lo potete acquistare nell'edizione cartacea nello shop di qb e la spedizione è gratuita in tutta Italia. 

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I tortelloni di Idria sono una specialità tradizionale slovena tutelata sia a livello regionale sia a livello europeo. Ogni anno la cittadina  organizza un goloso e attesissimo appuntamento gastronomico con gli idrijski žlikrofi serviti come contorno o come primo piatto, con diversi abbinamenti di salse e sughi.

 Come si mangiano secondo le regole locali? "Uno è in bocca, il secondo si tiene con la forchetta davanti al naso, mentre il terzo viene già adocchiato come prescelto successivo” (cit. Karel Bozeg).

Ingredienti

 PER LA SFOGLIA

250 g di farina 00

2 uova

 un goccio di latte

sale

 


PER IL RIPIENO

 


* 500 g di patate a pasta gialla
* 50 g di lardo tritato
* 1 piccola cipolla
* un mazzetto di erba cipollina tritata
* un cucchiaino di foglie di maggiorana
* sale e pepe

 


Preparazione

 

  1. Preparate la sfoglia per i ravioli impastando la farina assieme alle uova e al sale. Se necessario aggiungete un goccio di latte.
  2. Lasciate riposare la pasta per 20 minuti, coperta da un telo da cucina.
  3. Lavate le patate e lessatele con la buccia.
  4. Una volta cotte, sbucciatele, riducetele in purea con lo schiacciapatate in una ciotola, salatele e pepatele leggermente.
  5. A parte in una padella, senza aggiungere condimento, soffriggete il lardo tritato fino a renderlo croccante assieme alla cipolla tritata finemente.
  6. Aggiungetelo quindi alle patate assieme all’erba cipollina tritata e alla maggiorana e mescolate bene il tutto. 
  7. Prelevate delle palline di ripieno grandi quanto una nocciola e riponetele su un piatto.
  8. Stendete la sfoglia più sottile possibile con la macchina per la pasta o con il matterello.
  9. Ritagliate con un coltello affilato delle strisce lunghe di pasta, larghe almeno 6 – 8 cm.
  10. Posizionate una pallina di ripieno di patate al centro e richiudete arrotolandola nella sfoglia.
  11. Tagliate la pasta in eccesso, posizionate gli Žlikrofi “in piedi” e appiattiteli con il dito dando la tipica forma a “cappello di Napoleone”.
  12. Lessate quindi i ravioli in acqua bollente salata.
  13. Raccoglieteli una volta venuti a galla e conditeli con burro fuso o con sugo d’arrosto o di selvaggina ed erba cipollina tritata. zlikrofi di idria spiegati passo passo zlikrofi di idria spiegati passo passo Idria è anche la città del merletto (esposizione permanente al Museo civico), bianco e luminoso contraltare di fili e ricami delle donne del luogo alle faticose
    discese nelle buie miniere di mercurio degli uomini. Una cittadina ricca di storia: il suo sviluppo ebbe inizio infatti con la scoperta della miniera di mercurio nel 1490. 
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Pissaladière nizzarda

pissaladière nizzardapissaladière nizzarda

La Pissaladière nizzarda è una torta salata a base di cipolle, alici/acciughe e olive. Si trova in tutte le boulangerie provenzali. Visti i molti contatti delle popolazioni liguri con la vicina Francia, è divenuta popolare anche in Liguria col nome di pissalandrea o più comunemente piscialandrea. In Liguria però la si prepara con l’aggiunta del pomodoro, secondo la tradizione italiana. Servita tiepida o fredda è ideale come antipasto per un buffet o come spuntino carico di gusto.

Continua a leggere...Pissaladière nizzarda

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Tagliatelle all'avena con ragù di funghi

Mi sono appassionata negli ultimi tempi alle farine integrali, tant’è che la mia dispensa si è riempita di farine di quinoa, riso, farro, miglio, segale e avena. Adoro quest’ultima, perché il suo sapore quasi di nocciola rende ogni ricetta molto particolare e gustosa. L’avena è un cereale dalle mille proprietà: in fiocchi, la mattina, è ideale sotto forma di porridge, una sorta di crema da gustare con composta di frutta (senza zucchero) o con miele. Essendo fonte di carboidrati a lenta digestione, non crea picchi insulinici. Consumarne una ciotola vi farà sentire sazi, in forma e scattanti per tutta la mattinata. Il cereale, invece, lo prediligo nelle zuppe, ricche di verdure di stagione – da provare assieme alla zucca, cavolo nero e cannellini. Con la farina non solo si possono preparare croccanti biscotti e frolle, ma anche pane e pasta.  ricetta pubblicata nel numero di ottobre 2017 del mensile qbquantobasta. 

tagliatelle avena ottobretagliatelle avena ottobreIngredienti

Per le tagliatelle:

  • 120 g di farina integrale (o semi integrale di tipo 2, più facile da lavorare)
  • 80 g di farina d’avena
  • 20 g di gherigli di noce
  • 2 uova
  • un pizzico di sale. 

Per il ragù di funghi

  • 500 g di funghi a piacere (champignon, porcini, chiodini o misti)
  • 1 carota, mezza cipolla, 1 gambo di sedano
  • mezzo bicchiere di vino bianco

  • un mazzetto di prezzemolo tritato

  • olio extravergine di oliva

  • sale e pepe.

  •  Procedimento 

  • per le tagliatelle

  • frullate in un mixer la farina integrale assieme alla farina d’avena, ai gherigli di noce e al sale.

  • Versate il tutto sulla spianatoia e formate la fontana. Sgusciate al centro le uova e incominciate a impastare aiutandovi con una forchetta.

  • Passate poi a impastare con le mani fino a ottenere una palla soda d’impasto. Lasciatela riposare per almeno 20 minuti.

  • Stendete l’impasto servendovi dell’apposita macchinetta oppure di un matterello, fino al raggiungimento di una sottile sfoglia.

  • Lasciatela asciugare per almeno 30 minuti prima di infarinarla leggermente e avvolgerla su se stessa.

  • Tagliare le tagliatelle con un coltello affilato. Riponetele su un vassoio infarinato e lasciatele seccare all’aria.

  • Cuocetele in abbondante acqua salata per 6 – 8 minuti. Al momento di scolare la pasta, preservate 1 mestolo d’acqua di cottura.

  • Per il ragù di funghi

  •  tritate finemente la carota assieme alla cipolla e al sedano. Rosolate le verdure assieme a 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva.

  • Nel frattempo pulite e mondate i funghi. Versateli nel soffritto e fate dorare bene il tutto.

  • Sfumate con il vino bianco, salate, pepate e continuate la cottura per almeno 10 minuti. 

  • Mantecate le tagliatelle nel ragù di funghi aggiungendo poca acqua di cottura.

  • Insaporite il tutto con il prezzemolo tritato, mescolate e servite completando a paicere il piatto con abbondante formaggio stravecchio grattugiato.

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Polpettine di patate e trota salmonata cotte al forno

polpette trota e patatepolpette trota e patate

Nella ricetta propongo  come ingrediente la trota salmonata, ma, nel caso, che altro pesce utilizzare ? Qualsiasi pesce vi piaccia! Vi consiglio il salmone in filetto, il merluzzo o il baccalà dissalato. Naturalmente ricordatevi di eliminare tutte le lische! La cottura al forno garantisce comunque una crosticina croccante e gustosa, senza essere untuosa. 

Polpette di patate e trota salmonata cotte al forno

Ingredienti per circa 25 polpette

Per le polpette

300 g di trota salmonata in filetto

150 – 200 g di patate a pasta gialla

1 uovo

2 cucchiai di pangrattato

1/2 porro

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

sale, pepe, olio di oliva

Per l’impanatura

3 fette di pane in cassetta

3 cucchiai di pangrattato secco

3-4 cucchiai di olio di semi di girasole o di oliva

1 uovo sbattuto

2 cucchiai di farina 00

polpette di trota e patate polpette di trota e patate

Procedimento

  1. Prendete i filetti di trota e sciacquateli bene sotto l’acqua fredda. Privateli di eventuali lische servendovi di un’apposita pinzetta.
  2. Cuocete i filetti di trota al vapore e lasciateli poi raffreddare bene. Eliminate la pelle ed eventuali parti da scartare.
  3. Schiacciate la polpa del pesce con una forchetta, salatela e pepatela leggermente; tenetela da parte.
  4. Pelate le patate, riducetele a tocchetti e cuocetele a vapore. Nel frattempo mondate, lavate e tritate il porro.
  5. Stufate il porro in padella con 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e pepe. Una volta morbido, unitelo alla trota.
  6. Quando le patate saranno ben cotte, pressatele con lo schiacciapatate e radunate la purea in una ciotola capiente.
  7. Versatevi la trota e il porro, il parmigiano grattugiato, il pan grattato e l’uovo. Impastate il tutto con una forchetta, regolate di sale e pepe.
  8. A piacere aromatizzate il composto con un po’ di scorza di limone e un cucchiaio di prezzemolo fresco tritato.
  9. Riponete il composto a riposare e rassodare in frigorifero per almeno 2 ore. In questo modo potrete arrotolare le polpette con più facilità.
  10. Radunate nel mixer il pane in cassetta spezzettato, il pan grattato, l’olio e frullate bene il tutto
  11. Trascorse le due ore di riposo estraete la ciotola con il composto per le polpette dal frigorifero e scaldate il forno a 200° C.
  12. Aiutandovi con un cucchiaio, prelevate delle porzioni di composto, arrotolatele tra le mani e posizionatele su un piatto.
  13. Una volta pronte le polpettine, spolveratele di farina setacciandola con un colino: in questo modo si infarineranno solo leggermente.
  14. Passatele una per una nell’uovo sbattuto e nel composto di pane e olio frullati. Pressatele bene  tra le mani in modo che la impanatura aderisca bene.
  15. Rivestite una teglia con un foglio di carta forno e spennellatela con un goccio di olio di semi.
  16. Disponete le polpettine distanziate, infornatele e cuocetele in forno ventilato per almeno 30 minuti.
  17. Quando saranno diventate croccanti e dorate, lasciatele riposare un paio di minuti nel forno spento prima di servirle.
  18. Sono ottime tiepide o fredde, servite come piatto unico accompagnato da una fresca insalata o come snack da aperitivo.
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Torta rovesciata all’ananas e rum

torta rovesciata al rum e ananas 1torta rovesciata al rum e ananas 1

Avete un barattolo di ananas e volete dargli degno rilievo a tavola? Avete comprato un ananas al super (hanno costi davvero convenienti) e volete creare qualcosa dal tocco esotico? Questa è la torta che fa per voi. 

 

Torta rovesciata all’ananas e rum

Ingredienti per una teglia da 22 cm di diametro

  • Mezza scatola d’ananas sciroppato (4 fette) + 70 ml di sciroppo **
  • 3 cucchiai di miele
  • 50 ml di rum scuro
  • 100 g di farina 00
  • 30 g di maizena o fecola di patate
  • 1 bustina di lievito, 3 uova
  • 100 g di zucchero di canna scuro BIO
  • 125 g di yogurt bianco
  • 60 ml d’olio di semi di girasole.
    **Se utilizzate l’ananas fresco sostituite lo sciroppo con 70 ml di succo d’ananas o tropicale.

Preparazione

  1. Prelevate 70 ml di sciroppo dal vasetto d’ananas sciroppato e mescolatelo in una ciotola al rum scuro.
  2. Macerate le fette d’ananas in questo liquido per 30 minuti.
  3. Rivestite con della carta forno una teglia e versate sulla base il miele.
  4. Ricoprite la base con le fette d’ananas sgocciolate e marinate. Non buttate via la marinatura: vi servirà a fine cottura per spennellare la torta.
  5. Sgusciate le uova e dividete i rossi dagli albumi. Montate questi ultimi a neve. A parte montate i rossi con lo zucchero.
  6. Aggiungete poi lo yogurt e l’olio e mescolate bene il tutto. Versatevi poi la farina setacciata assieme al lievito e alla maizena.
  7. Per ultimi, incorporate gradualmente gli albumi. Versate il composto ottenuto nella tortiera andando a ricoprire le fette d’ananas.
  8. Scaldate il forno a 170 °C.
  9. Infornate la torta e cuocetela a forno caldo per 40 – 45 minuti. Fate la prova stecchino per controllare la cottura.
  10. Una volta cotta, capovolgetela, bucherellatela con uno stecchino e spennellatela con parte della marinata a base di rum e sciroppo conservata.
  11. Lasciatela raffreddare bene prima di servirla.
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Mafalde al sesamo

Mafalde con semola e semi di sesamoMafalde con semola e semi di sesamo

La "mafalda" è un pane tipico siciliano, con  origini nell’area palermitana. Caratterizzato da semola di grano duro e semi di sesamo, può assumere diverse forme. Morbido, ma dalla crosta dorata e croccante, viene realizzato ancora secondo metodi tradizionali. Sembra possa essere di origini arabe, dato l’impiego della giuggiulena (parola che indica i semi di sesamo). La storia afferma che questo pane sia stato realizzato nell’Ottocento, e che un maestro panificatore catanese l’abbia dedicato, nei primi del Novecento, a Mafalda di Savoia (nata nel 1902). Il pane viene spesso foggiato con una curiosa forma a S, che dovrebbe formare gli occhi di Santa Lucia. Allo stesso modo, quando la parte superiore del panetto viene tagliato in due punti prima della cottura, va a formare ‘la Corona’; nei punti incisi infatti, il pane si andrà ad aprire grazie al calore del forno, fino a disporsi con una forma a ventaglio. Questo anticamente reppresentava l’abbondanza produttiva ed era spesso utilizzato come elemento celebrativo di un buon raccolto.

Mafalde siciliane al sesamo

Ingredienti


Ingredienti per circa 15 panini

Per il lievitino

  • 200 g di farina di semola rimacinata di grano duro
  • 140 ml di acqua
  • 8 g di lievito di birra secco

Per l'impasto

  • 500 g di farina di semola rimacinata di grano duro
  • 300 ml di acqua
  • 12 gr di sale
  • 1 tuorli d’uovo
  • semi di sesamo

Mafalde siciliane con la giuggiulenaMafalde siciliane con la giuggiulena

Procedimento

La sera prima preparate un lievitino: mescolate la farina di semola rimacinata di grano duro assieme al lievito e all’acqua tiepida. Impastate per pochi minuti il tutto con una forchetta, coprite con la pellicola e lasciate riposare a temperatura ambiente per almeno 12 ore. Ricordatevi di utilizzare una ciotola capiente.

L’indomani mattina, aggiungete al primo impasto lievitato durante la notte la farina di semola rimacinata di grano duro necessaria per l’impasto, l’acqua, il sale e lavorate il tutto per 10 minuti abbondanti. Per fare questo passaggio potete servirvi di un’impastatrice munita del gancio a uncino per gli impasti.

Infarinate una ciotola capiente e riponete la palla d’impasto. Coprite e fate lievitare per 3 ore fino al raddoppio di volume. Una volta lievitato l’impasto, dividetelo in 14 – 15 parti da circa 90 g ciascuna.

Prendete una porzione di impasto e tiratela formando un salsicciotto. Avvolgete le estremità a “ESSE”. Riponete a lievitare le mafalde ben distanziate su una teglia rivestita di carta forno.

Lasciatele riposare coperte per almeno 1 ora.

Scaldate il forno a 210° C. Una volta lievitate le mafalde, spennellatele con il tuorlo sbattuto e spolveratele con i semi di sesamo. Infornatele a forno caldo e cuocetele per 20 minuti fino a doratura. Una volta cotte, lasciatele raffreddare bene. 

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