Gazpacho verde con insalata Lusia IGP

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Non tutte le insalate sono uguali. Lo sapevate che c'è anche un'insalata IGP? Scopritene con noi la storia e anche una golosa ricetta diversa dal solito.  L'insalata Lusia IGP, che cresce in un terreno ricco di sali minerali, possiede un buon contenuto di fibre (1.2 g su 80 g) ed è ricca di potassio e calcio. È particolarmente sapida, pertanto, può non serve ’aggiungere sale alimentare come condimento.

La campagna europea a favore della frutta e della verdura DOP e IGP mira a promuovere i marchi europei di qualità che garantiscono origine, tracciabilità ed eccellenza.

L’Insalata di Lusia IGP si presta a essere consumata in molti modi: come contorno o insieme ad altri ingredienti, si abbina a quasi tutto. Tra le attività di comunicazione online della campagna europea è stata avviata una partnership con la food blogger e appassionata di cucina, Monica Bergomi, che ha reinterpretato, in una veste innovativa, proprio questa insalata.

Di seguito la sua squisita ricetta!

Gazpacho con Insalata di Lusia IGP e mela verde

 

Ingredienti (x 4 porzioni)


• 300 g insalata di Lusia IGP Cappuccia
• 150 g mela verde Granny smith
• 1 cipollotto
• basilico fresco
• 120 ml di latte di cocco
• sale grosso marino integrale
• 2 cucchiaidi olio extravergine di oliva
• 250 ml acqua naturale ben fredda
• 4 pomodorini

 

Procedimento


Lavare le foglie di insalata e asciugarle con una centrifuga asciuga-insalata. Sbucciare la mela e tagliarla a pezzi.

Versare tutti gli ingredienti, a eccezione dei pomodorini, nel robot da cucina o nel bicchiere di un frullatore a immersione.

Unire qualche foglia di basilico, poco sale, il latte di cocco e l’olio extravergine di oliva.

Frullare il tutto fino a ottenere una crema densa e omogenea. Fare riposare la zuppa in frigorifero per 1 ora.

Trasferire il gazpacho verde nei singoli piatti di servizio e terminare la preparazione con qualche fogliolina di insalata, i pomodorini e qualche goccia di latte di cocco.

insalata lusia IGPinsalata lusia IGP

L’orticoltura a Lusia è iniziata nei primi anni del 1900, come attività per consumo familiare. Lusia e i comuni che la circondano sono caratterizzati da terreni con strati di sabbia molto spessi, trasportati dalle piene dell’Adige nei secoli passati. La tipologia del terreno molto leggero e con una forte componente di sabbia non permetteva la coltivazione delle colture tradizionali (grano e mais).  Per saperne di più 

Alcuni quaderni manoscritti (datati 1930) menzionano l’insalata, termine generico er indicare sia le lattughe sia le indivie. Ma già nel 1933 in quei quaderni compariva la dicitura latuga o salata che a quell’epoca come accade ancora tra alcuni produttori d’oggi era intesa come Lattuga Cappuccia.
Tuttavia la seconda guerra mondiale, che vide la distruzione di buona parte del paese di Lusia, rallentò il processo di sviluppo dell’orticoltura e mise in ginocchio l’intera zona. Con la fine della guerra, e la disponibilità d’alcuni mezzi di trasporto (recuperati dal passaggio degli eserciti) alcuni produttori si improvvisarono commercianti. Prodotto cardine per gli orticoltori divenne l’insalata (Lattuga Cappuccia). Risale agli anni '50 la fondazione della Centrale Ortofrutticola di Lusia. 

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