Filetti di sogliola con verze al tegame
È un piatto rivisitato della tradizione istriana: lo si mangiava la sera della vigilia di Natale. La sogliola pulita, ma non spellata, si tagliava a pezzi che venivano infarinati e poi fritti. Anche se oggi è una consuetudine, l’usanza di sfilettare il pesce era sconosciuta fino agli anni Settanta.
Per friggere i filetti di sogliola è meglio usare l’olio di semi di girasole, che si presta bene per cotture rapide e non altera il loro sapore delicato.
Filetti di sogliola con verze al tegame - Ricetta del ristorante Maruzza, Hotel Villa Rosetta di Salvore
Ingredienti
4 persone
- 2 sogliole da 400 g
- verze 800 g
- 1 spicchio d’aglio
- olio di oliva extravergine 1 dl
- olio di semi di girasole per friggere
- farina
- sale
- pepe
Preparazione
- Si puliscono le verze e si lessano in acqua per 30 minuti a partire dal momento in cui comincia la bollitura.
- Si scolano, ma non completamente, e si mettono a rosolare in una padella con l’olio d’oliva e lo spicchio d’aglio; si aggiusta di sale e pepe e si cuoce lentamente a tegame coperto per circa 20 minuti, fino a quando l’acqua di cottura sarà assorbita.
- Si puliscono le sogliole e si ottengono 8 filetti che, infarinati, si friggono nell’olio di semi di girasole caldo, aggiustando poi di sale.
- Si dividono le verze in quattro piatti e vi si adagiano sopra i filetti, leggermente incrociati.
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