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#Contest. CIOÈ Concorso. Gara. In questa sezione ospitiamo alcuni dei nostri progetti culinari in cui ospitiamo le ricette di foodblogger e/o appassionati di cucina. 

Crumble di mele

Dolcetto semplicissimo da preparare in pochi minuti anche se avete degli ospiti a sorpresa, basta avere pochissimi ingredienti! A me la frutta piace molto, tutta, ma le mele sono sempre presenti nel mio cestello perché sono leggere, gustose e succose e mi piace mangiarle così, mentre controllo la posta o leggo un libro. Di certe poi vado proprio matta ma non vi dico quali altrimenti le altre si offendono. ^_*
Una cosa che proprio mi fa impazzire è mescolare la mela con lo zenzero ... oppure classico con la cannella ... ma anche con il salato, se cercate l'etichetta "mele" troverete degli accoppiamenti particolari, soprattutto cruda in insalata, con ortaggi. Un giorno ho anche tentato di riprodurre la ricetta di un grandissimo chef, la mia prima ricetta di mele, la "Mela ingabbiata" me la sono andata a rivedere ... quanti ricordi ... avevo aperto il blog da poco e ancora le mie ricette erano "rustiche". Vabbè dai che poi mi viene la malinconia ... gustatevi questo crumble di mele va! Il procedimento è semplicissimo e se proprio volete aggiungere un filo di zenzero io non vi fermerò di sicuro! ^_*

Ingredienti
- 2 mele
- 50g di farina integrale
- 50g di olio
- 50g di zucchero di canna integrale
- cannella
- cardamomo

Oliate due formine e spolveratele di zucchero, metteteci dentro le mele tagliate a pezzetti. A parte mescolate la farina con l’olio, lo zucchero e le spezie. Lavorate l’impasto con le mani fino ad avere delle briciole, mettetele sopra la frutta ed infornate, a forno già caldo, per 20 a 180°. Lasciate raffreddare leggermente e poi mangiate, ancora caldo.
Con queste dosi si fanno due porzioni, anche se, da brava golosona, devo dirvi che sono abbondanti … potete metterle in cocottine più piccole e fare 4 porzioni da servire agli ospiti.

Con questa ricetta partecipo al contest "Le mele nel piatto" riservato a blogger di Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Lombardia, Carinzia, Slovenia, Contea dell'Istria croata e promosso dalla rivista qbquantobasta in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco. Il mio blog è 
golositavegane.blogspot.it

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Cous cous spezzatino mela e tacchino

Nonna amava i sapori agrodolci. Amava le mele non solo come ingrediente per i dolci, ma in accompagnamento alla carne, come nella più tradizionale cucina mitteleuropea. Il Friuli Venezia Giulia è una regione di confine, un lembo di terra tra Oriente e Occidente, crocevia di storie e popoli ed è bello ritrovare questa sua originalità anche nei piatti che mangiamo.  Adoro mescolare sapori e culture, tradizione e diversità.
E’ questo lo spirito di un piatto che ne unisce tanti, un mix di dolce, salato e speziato che spero incuriosisca anche voi, come ha incuriosito me e gli abitanti della mia casa, che si è riscaldata in una sera d’inizio autunno con il profumo di mela, cannella e chiodi di garofano, attraverso ingredienti di paesi vicini e lontani.

Cous cous agrodolce con spezzatino di mela e tacchino

Per 4 persone
Cous cous precotto come da indicazioni sulla confezione
2 mele
500g di tacchino
1 cipolla rossa
Curry, cannella, chiodi di garofano, scorza di limone (o lime)
uva passa
olio extravergine di oliva, sale e pepe
farina di riso

Tagliate la cipolla finemente e fatela appassire in una padella con due cucchiai di olio extravergine di oliva e una spolverata di curry.
Aggiungete le mele tagliate grossolanamente, 4-5 chiodi di garofano, l’uva passa (fatta rinvenire precedentemente in acqua tiepida) e 2-3 pezzettini di cannella in stecca. Cuocete a fuoco moderato per circa una ventina di minuti, mescolando di tanto in tanto.
Tagliate il tacchino a pezzetti, insaporite con sale, pepe, scorza di limone (io ho utilizzato il lime) e infarinatelo leggermente con la farina di riso.


Saltate i bocconcini di tacchino in padella con poco olio e fuoco vivace.
Uniteli allo spezzatino di mele e condite con questo preparato il cous cous, servendo il tutto ben caldo, affinchè l’aroma speziato stuzzichi i vostri sensi e il vostro appetito.

Eicetta del blog udinelamiacittàenonnaPina

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La mela (cotta) di Eva

La mela di Eva: seconda ricetta per il contest “Le mele nel piatto”, riservato alle foodblogger dell'euroregione, e promosso dalla rivista q.b. quantobasta in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco. Ieri un piatto salato, dei deliziosi Fagottini di mela e quasi-marcundela, oggi un dolce, per non scontentare nessuno. E non un dolce qualsiasi, ma una prelibatezza, una vera e propria tentazione, proprio come la mela che colse Eva. Alla faccia di chi pensa che la mela cotta possa essere solo un piatto da ospedalizzati, e tra questi ci mettiamo noi per prime,  almeno fino a ieri!
Tecnicamente non difficile (bisogna solo fare attenzione alle varie cotture, per non disfare le mele e soprattutto per non stracciare la crema inglese), è un dolce da costruire passo dopo passo con amore e attenzione a ogni ingrediente, e da scoprire pian piano nella sua degustazione.
Sarebbe stato preferibile utilizzare le mele renette, molto più acidule, ma per quelle dobbiamo aspettare ancora un po’. Vorrà dire che le rifaremo più avanti!

Tempo di preparazione: 1 ora e mezza
Difficoltà: media

Ingredienti (per 4 persone)
4 mele Gala
1 bicchierino di Brandy
3 cucchiai di zucchero
30 g di albicocche secche
40 g di uvetta sultanina
marsala
1 noce di burro
per la crema inglese al marsala
2 tuorli
2 cucchiai di zucchero
1/4 di litro di latte
2 cucchiai di marsala
per gli streusel
50 g di farina di mandorle
50 g di farina 00
50 g di burro
50 g di zucchero di canna


Per prima cosa preparate gli streusel. In una terrina mescolate le farine, lo zucchero e il burro tagliato a pezzetti. Con le mani amalgamate gli ingredienti e formate delle briciole. Sistematele su una teglia rivestita di carta da forno e cuocete in forno ventilato a 160° per 12-15 minuti. Metteteli da parte e fateli raffreddare.
Lavate le mele, privatele della calotta e del torsolo e scavatele all’interno; mettete da parte la polpa di mela. In una casseruola portate a ebollizione abbastanza acqua da arrivare a coprire le mele per metà; aggiungete il brandy e le 2 cucchiaiate di zucchero. Cuocete le mele svuotate e le calotte per 5 minuti, girandole caposotto per metà del tempo (devono essere cotte, ma ancora sode). Scolatele dall’acqua di cottura e mettetele sotto il getto di acqua fredda per fermare la cottura.
Intanto tagliate a pezzetti la polpa delle mele. Fate sciogliere una noce di burro in una padella; aggiungete le mele, un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di marsala. Cuocete per un paio di minuti, finchè non si saranno insaporite pur rimanendo croccanti.
Mescolate i cubetti di mela con l’uvetta sultanina ben scolata e le albicocche secche ridotte a pezzetti. Riempite per 3/4 le mele svuotate.
Procedete con il preparare la crema inglese al marsala. Mescolate i 2 tuorli con 2 cucchiai di zucchero. Scaldate il latte senza portarlo a bollore, e aggiungete il composto di tuorlo e zucchero mescolando bene con una frusta. Cuocete finché la crema non avrà velato il cucchiaio (ciò avviene a 85°C circa). Togliete dal fuoco, aggiungete delicatamente alla crema 2 cucchiai di marsala e fermate la cottura mettendo il pentolino in una bacinella di acqua ghiacciata.
Prendete nuovamente le mele, riempitele fino all’orlo di crema inglese e terminate con un’abbondante dose di streusel. Rimettete in forno per 5 minuti a gratinare e servite le mele tiepide.
Per un ulteriore tocco di golosità, riducete su fuoco vivo l’acqua di cottura delle mele. Otterrete uno sciroppo denso con cui potete spennellare le mele appena prima di servirle.
La ricetta è del blog staffettaincucina.blogspot.it

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Fagottino di mele e quasi-marcundela

La nostra idea iniziale era quella di utilizzare una delle nostre eccellenze regionali, la marcundela. Questo prodotto, ai più sconosciuto, è (come descritto esaustivamente sul sito dell’ERSA) “ un trito di fegato, milza, reni, polmoni, grassi teneri del ventre, carni sanguinolente, conciato e salato, avvolto nell’omento (rete) del maiale stesso… oppure insaccato nel budello torto”. Purtroppo si tratta di un prodotto che d’estate non viene in genere consumato e quindi è difficilmente reperibile nelle macellerie, per cui abbiamo provato a riprodurre il ripieno della marcundela a modo nostro: salsiccia, salame, fegato (quest’ultimo assolutamente indispensabile per la giusta nota amarognola). E in questo modo siamo riuscite a dare la possibilità a tutti di farsi la propria quasi-marcundela a casa, con prodotti semplici, facilmente trovabili dal Trentino fino in Sicilia!
L'idea è molto carina, e la potete sfruttare per dei piccoli antipasti oppure, facendo dei fagottini più grandi, come secondo/piatto unico.

Tempo di preparazione: 1 ora
Difficoltà: facile

Ingredienti (per 4 fagottini)
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 mela golden
1 salsiccia
100 g di fegato
6 fette sottili di salame non stagionato e non piccante
sale e pepe
olio
burro
1 cucchiaino da caffè di zucchero
1 bicchiere di vino bianco
pangrattato
1 uovo

Per prima cosa preparate le carni: sbriciolate la salsiccia, e tagliate sia il salame che il fegato a pezzettini. Riducete il tutto in poltiglia con il batticarne.
Scaldate un filo d’olio in una padella antiaderente, rosolate le carni e aggiungete il vino. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti. A fine cottura aggiustate di sale e pepate, e mettete da parte.
Sbucciate e tagliate la mela a pezzetti. Nella stessa padella della carne fate sciogliere una noce di burro; aggiungete le mele e il cucchiaino di zucchero. Cuocete per un paio di minuti, quanto basta per insaporirle. Mescolate le mele al mix di carni.
Ritagliate 4 quadrati di pasta sfoglia di uguali dimensioni. Bucherellate con una forchetta il centro dei quadrati, cospargetelo di pangrattato e ponetevi un quarto del ripieno.
Riunite gli angoli del quadrato in alto, stringete il collo del fagottino lasciando cadere le punte verso l’esterno, e fate un leggero avvitamento per saldarlo. Sbattete l’uovo e spennellate i fagottini. Cuocete in forno statico a 200° per 20 minuti circa.
Ricetta di Alessia Stano e Tiziana Mesaglio del blog staffettaincucina

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Mele ripiene al forno

 

©http://nuvoledifarina.blogspot.it Mia nonna Adelaide ripeteva sempre a noi nipotini che una mela al giorno toglieva il medico di torno e così per la voglia di evitare punture e supposte mangiavamo mele a più non posso; per questo motivo forse a casa mia esistono tante ricette di mele. Mia mamma si sbizzarriva nel creare tanti piatti dolci e non per non fare le solite cose, mia nonna invece no: lei aveva due soli modi per darci le mele o fresche oppure cotte al forno. In questo ultimo caso le preparava o semplici o ripiene quando voleva darci un piccolo premio. Io le ho preparate ripiene per far solo annusare per il momento al mio piccolo Massimiliano un po' di profumi e odori della mia infanzia. La ricetta è facile e veloce, ma piace proprio a tutti; ovviamente per i bambini per la cottura si usano solo i succhi di frutta ma per i grandicelli si può aggiungere un goccio di liquorino che dà una bella sferzata in più all'aroma.
Per 2 merende o dessert ho usato:
2 mele Golden
1 cucchiaio di zucchero di canna
2 cucchiai di uvetta
1 cucchiaio di marmellata di arancia
4 cucchiai di succo di arancia
qualche fiocchetto di burro
il succo di 1/2 limone
1 cucchiaio di miele


Con un levatorsoli facciamo un foro nella parte centrale delle mele e raschiamo bene per portare via tutti gli eventuali semi, allarghiamo anche un poco il buco per arricchire la mela con tanta farcia. Facciamo anche dei piccoli tagli sulla calotta superiore della mela così che in cottura non esploda perdendo la forma. Nel frattempo preriscaldiamo il forno a 180°.
Prepariamo la farcia mescolando l'uvetta con lo zucchero di canna, la marmellata e due cucchiai di succo di arancia; riempiamo le mele fino alla sommità poi tarsferiamole in una piccola pirofila imburrata in grado di tenerle in piedi. Versiamo sopra ogni mela i due cucchiai rimanenti di succo di arancia e il succo di limone in cui avremo disciolto il miele, cospargiamo la sommità con qualche fiocchetto di burro e infine mettiamo a  cuocere per circa 20 minuti bagnando le mele a metà cottura con il loro liquido. Sono ottime servite tiepide.

CONSIGLI:
Per una versione alcolica si può sostituire il succo di arancia con del buon rum aromatico.
Se non si hanno a disposizione arance per spremere allora si può usare un succo di frutta all'arancia ma con pochissimo zucchero, oppure un succo di frutta alla mela, sempre con pochissimo zucchero.

Con questa ricetta partecipo al contest "Le mele nel piatto" riservato a foodblogger dell'euroregione e promosso dalla rivista qbquantobasta in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco.

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Fagottini di Strudel Lato

La ricetta di questi fagottini che qualcuno potrebbe anche chiamare strudel detrutturato ci arriva da latokitchen.com, formato da una coppia Lara e Tobia.       L’autunno alle porte… l’arrivo delle prime mele…in sottofondo James Hunter… Quale migliore occasione di cimentarsi con un dolce tradizionale: lo strudel, rivisitato e arricchito con un tocco di creatività. Abbiamo racchiuso in uno scrigno fragrante di pasta fillo un composto di sapori autunnali. La tradizione non ci è bastata… Che fare senza stravolgere? Abbiamo aggiunto una crema allo zabaione profumata alla cannella e un’insalata di mele allo zenzero, ideale per rinfrescare il palato.
Ascoltando…
All Through Cryin - James Hunter

Ingredienti (per otto pacchetti)
Per i pacchetti di strudel:
120 gr. di pasta fillo (4 sfoglie)
800 gr. di mele renette oppure mele a buccia gialla o giallo rossa
40 gr. di uva sultanina
20 gr. di pinoli
 Circa 8 cucchiai di marmellata di pesche
 50 gr. di biscotti secchi
  2 cucchiai di rum
 50 gr. di zucchero di canna
 Q.b. granella di nocciole
 Q.b. succo di limone
 Q.b. burro (appena, appena senza esagerare)
 Q.b. olio extra vergine d’oliva

Per la crema allo zabaione e cannella:

    4 tuorli di uova bio
    80 gr. di zucchero
    50 ml. di Marsala
    Q.b. cannella in polvere

Per l’insalata di mele allo zenzero:

    2 mele
    Q.b. zenzero
    Q.b. succo di limone
    Q.b. zucchero di canna
    Q.b. granella di nocciole
Preparazione

Per i pacchettini di strudel:

Mettete a bagno l’uva sultanina nell’acqua tiepida per una decina di minuti.Pelate e tagliate le mele per lo strudel a cubetti, mettetele in una terrina ed irrorate con succo di limone per non farle ossidare, aggiungete i pinoli, l’uva sultanina strizzata, la granella di nocciole, il rum, 2/3 dei biscotti secchi tritati e lo zucchero di canna. Mescolate e lasciate riposare per una ventina di minuti.
Nel frattempo stendete un foglio di pasta fillo, spennellatelo con un intingolo di burro sciolto e olio, sovrapponete un altro foglio di pasta filo. Tagliate dei quadrati di circa 10/15 cm per lato, riponete al centro uno strato di biscotti secchi, due cucchiaiate di composto di mela e uno di marmellata di pesche. Spennellate i bordi con l’intingolo e richiudete i quadrati a pacchetto. Procedete allo stesso modo con i rimanenti fogli di pasta filo.
 Spennellate ora l’esterno dei pacchetti di strudel con l’intingolo di burro e olio ed infornate a 180° gradi per una ventina di minuti circa, comunque fino a quando la pasta filo risulterà dorata e croccante.Una volta sfornati i pacchetti, lasciateli raffreddare per una decina di  minuti e spolverizzate con zucchero a velo.

Per la crema di zabaione alla cannella:

   

In una ciotola d’acciaio montate con lo sbattitore elettrico i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto gonfio, quasi bianco e spumoso. Aggiungete a filo il Marsala continuando a mescolare.
    Dopodiché immergete la ciotola a bagnomaria in un’altra pentola più grande che la contenga, riempita per 1/3 di acqua caldissima. Il fuoco deve essere molto basso e l’acqua non deve mai bollire, facendo attenzione che si mantenga in uno stato di lieve fremito.
    Continuate a montare i tuorli con una frusta per una quindicina di minuti, fino a quando il composto non comincerà ad addensarsi e a gonfiarsi diventando una crema liscia e vellutata.
    Togliete dal fuoco e aggiungete una spolverata di cannella.

Per l’insalata di mele allo zenzero:

    Sbucciate e tagliate a cubetti molto piccoli le due restanti mele, irrorate con succo di limone. Aggiungere un cucchiaio di zucchero di canna, la granella di nocciole e il succo di zenzero (grattugiate la radice, mettete la polpa grattugiata fra due cucchiai e premete fino a far uscire solo il succo, eliminate la parte fibrosa della radice).
    Mescolate e lasciate riposare per alcuni minuti.

Servite i pacchetti di strudel sulla crema di zabaione, guarnite con l’insalata di mele e una spolverata di cannella.

Con questa ricetta partecipiamo al  Contest Le mele nel piatto del mensile qbquantobasta organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco per la 44° Mostra regionale della Mela


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Kuchen Borracho "Ubriaco"

Kuchen borracho, ricetta tedesca rivisitata alla cilenaKuchen borracho, ricetta tedesca rivisitata alla cilena

Con questa ricetta partecipo al contest " Le mele nel piatto" del mensile qbquantobasta in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco in occasione della 44° Mostre Regionale della Mela.  Il mio blog  è blu-indigo. com e la ricetta è quella del Kuchen Borracho "ubriaco".  Questo Kuchen è uno di quei dolci che è diventato già un classico, fa parte delle mio ricettario personale. È un dolce che forse dall'apparenza non dice nulla, ma ha un tale successo che ogni volta mi chiedono la ricetta. E`un dolce cileno di origine tedesca, dovuto alla grande comunità germanica presente in Cile, da qui viene il nome metà tedesco e metà spagnolo. Borracho, cioè ubriaco per via dell'aggiunta di rum. Il liquore può essere tranquillamente lasciato da parte o utilizzare ciò che abbiamo a portata di mano come del cognac oppure  ci vedrei anche dell'Amaretto.
Una volta tagliata si notano gli strati  e la consistenza cremosa di questo dolce , ottimo mangiato caldo con un po' di crema di panna aromatizzata con vaniglia e un po' di liquore; spesso tralascio di metterlo nell'impasto e lo aggiungo invece alla panna. E trovo che ci stia ancora meglio.
Sorprendentemente solo in questi giorni, ho notato che questa torta di mele, mangiata fredda è uguale a quella che faceva mia madre e di cui non avevo la ricetta. Mia madre aggiungeva della cannella solo sopra e non faceva gli strati, come è d'obbligo per la corretta esecuzione del Kuchen. Ricordo però che lei spingeva le fettine di mele nell'impasto.
L'esecuzione del dolce è semplice ma mi permetto di farvi una raccomandazione, che del resto faccio ogni volta che regalo questa ricetta: bisogna attenersi agli strati. Saltando questo passaggio ho saputo da amici e conoscenti che il risultato non è stato lo stesso. Si tratta solo di separare l'impasto, come spiego nella ricetta e quindi sporcare due ciotole in più. Per il resto, è un dolce dalla preparazione, veloce e semplice.
 
Ingredienti
650 gr di mele o 5 mele medie
75 gr - 1/3 di cup di zucchero
100 ml - 1/2 cup di panna da montare
 
Impasto
300 gr di farina
2 cucchiaini e mezzo di lievito per dolci
1/4 di cucchiaino di sale
150 gr - di burro
225 gr - 1cup di zucchero
3 uova, leggermente sbattute
5 cucchiai di rum
5 cucchiai d'acqua
Procedimento
Sbucciare le mele e togliere il torsoli. Affettarle sottilmente e metterle in una ciotola con lo zucchero e la panna. Mettere da parte.
Preparare l'impasto.
Riscaldare il forno a 160 ºC.
Sbattere il burro ammorbidito con lo zucchero, aggiungere le uova previamente sbattute, poco alla volta e sbattere con le fruste dopo ogni aggiunta. Incorporare la farina con il lievito , poco alla volta, in tre aggiunte. Prima dell'ultima aggiunta di farina rimanente, versare i liquidi, quindi i cucchiai di rum, se mettiamo l'alcol e i cucchiai d'acqua. Incorporare l'ultima aggiunta di farima. appena tutto è omogeneo smettere di sbattere con le fruste.
Separare l'impasto, dividendolo e pesando due parti di 325 gr circa. Versare la terza parte rimasta nella ciotola, in una tortiera previamente imburrata, versare la meta delle mele, lasciando 1cm libero dai bordi. Versare la seconda parte d'impasto, aggiungere le mele rimanenti e versare la terza ed ultima parte dell'impasto. Livellare con una spatola ed infornare a 160 ºC per un'ora e mezza, o fino a quando, inserendo uno stecchino non viene fuori asciutto. Lasciare intiepidire 15-20 minuti nella tortiera, prima di aprirla.
Si può servire tiepida o calda con della panna leggermente montata a cui avremo aggiunto un po'di vaniglia e del liquore a nostra scelta.

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Mele in cocotte al Pommeau

La ricetta dalla foodblogger Rossella Di Bidino del blog Ma che ti sei mangiato, per il contest Le mele nel piatto organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco, Mereto di Tomba (Ud) in occasione della 44 Mostra regionale della Mela. Le ricette possono essere inviate fino al 21 settembre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Leggete il regolamento qui sul sito alla sezione I Contest.

Rosso. Rosso passione. Rosso Valentino. Rosso fuoco.
Ma prima di tutto questo per noi con i ricordi ancora caldi della fanciullezza è IL colore.
Rosse sono le bacche del bosco che attirano lo sguardo. Rossi e bianchi sono i funghi delle fiabe. Rosse sono persino le mele che convincono la bella addormentata nel bosco a dare quel morso cruciale. Che male mai possono fare delle mele rosse? Si notano anche da grandi le mele rosse Stark Delicious. Le si coglie dal banco del mercato e scoppia la scintilla. Rosse, sì, rosse come la passione che lega due persone. La passione che si condivide. Perché allora non fare un dolce a base di mele dentro una cocotte? Poi basta una forchetta per assaggiare quel dolce assieme. Se si è poi fortunati la passione prosegue fino a richiedere anche momenti meno movimentati, dove la leggera dolcezza delle mele finisce anche in un muffin.
In questo clima di favola passionale nasce una ricetta che sa cambiarsi d’abito. Nelle cocotte la versione fashion, quella da abito rosso fuoco. Mentre nei muffin si annida la seduzione fatta di sguardi, gli ingredienti sono gli stessi.
Mele Stark Delicious, un goccio di Pommeau, farina di farro e non solo, pistacchi e semi di papavero. Cambia solo il vestito. Sì, sì, quello che le mamme ci dicono che non conta, ma che poi riempi gli armadi di tutte. L’ingrediente speciale sono le mele accompagnate dal Pommeau, un liquore a base di succo di mele e Calvados, che può essere sostituito con del succo di mela. Dato poi che i vestiti di noi donne non sono mai abbastanza, anche il latte fermentato di kefir può essere sostituito, basta ricorrere allo yogurt. Nel passaggio da cocotte a muffin, le fette di mela in fondo alla cocotte possono diventare pezzettini di mela nell’impasto al pari dei fiocchi di orzo (o di avena).
Ora non resta che provare questo cambio di abito in cucina.
La ricetta viene proposta per il Contest Le mele nel piatto del mensile qbquantobasta inn collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco.

Mele in cocotte con Pommeau …ma anche muffin
 
Ingredienti per 4 cocotte (da 10 cm di diametro) o per 12 muffin (medi)
2 mele
4 cucchiai di fiocchi d’orzo (o d’avena)
40 gr Pommeau (o succo di mela)
235 gr Kefir (o yogurt)
25 gr olio extra vergine d’oliva
2 uova
120 gr farina di farro
220 gr farina tipo 00
130 gr zucchero di canna
1 cucchiaio semi di papavero
10 gr pistacchi tritati grossolanamente
1 + 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
La tecnica per prepare questa torta è quella dei muffin.
Prima però bisogna scegliere se farne cocotte o muffin.
Nel caso che si punti alle cocotte, taglia a metà le mele. Per ogni cocotte, metà mela va tagliata a fettine. L’altra metà una volta tagliata a fettine, va tagliata a pezzettini.
Le fettine intere finiscono sul fondo della cocotte e vanno ricoperte con massimo un cucchiaio raso di fiocchi d’orzo (o d’avena).
Mentre i pezzetti i pezzetti di mela vanno bagnati col Pommeau e tenuti da parte per decorare la/le cocotte.
Se, invece, si vogliono fare dei muffin, 2 mele soltanto (per 12 muffin medi) vanno tagliate a fettine e poi a pezzetti. I pezzetti mela vanno bagnati col Pommeau. Metà di questi finiranno nell’impasto, assieme ai fiocchi d’orzo, e metà sopra i muffin per decorarli.
Preparate le cocotte e la mela, preriscaldare il forno a 200°C.
Fatta e predisposta la scelta tra cocotte e muffin si procede a preparare il dolce vero e proprio.
Si mischiano assieme prima in una ciotola gli ingredienti liquidi, come latte fermentato di Kefir, olio extra vergine d’oliva ed uova.
Mentre in un’altra ciotola si mescolano assieme gli ingredienti secchi: farina di farro, farina tipo 00, lo zucchero di canna, i semi di papavero ed i pistacchi leggermente tritati, l’immancabile pizzico di sale, nonché il lievito per dolci.
Non resta poi che mescolare velocemente assieme gli ingredienti secchi e quelli liquidi.
Nel caso si sia scelto di fare muffin, all’impasto va unità anche metà dei pezzetti di mela imbevuti di Pommeau (o succo di mela).
Si versa l’impasto nelle cocotte (o negli stampi per muffin).
Si decora ogni cocotte (o muffin) con i pezzetti di mela imbevuti di Pommeau.
Far cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 30-35 minuti.
 

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Millefoglie di mele in cestino

Piccoli capolavori golosi questi cestini di Anna Maria Martinis del blog http://tuttositrasforma.blogspot.it La ricetta partecipa al contest Le mele nel piatto coordinata dal mensile qbquantobasta in collegamento con la Pro Loco di Pantianicco e la sua 44 Mostra Regionale della Mela, Scadenza del cotnest 21 settembre. Scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Primo premio 50 kg di croccanti mele. Secondo premio: 12 bottiglie di sidro. 3 premio: 12 bottiglie di succo di mela.

Millefoglie di mele nel cestino per quattro persone:

4 mele

Pasta sfoglia finita

Alcune foglie di basilico - cannella

Cannella in polvere

Zucchero semolato e zucchero a velo

Fecola di patate

1 uovo intero e 2 tuorli

300g di latte intero

30 g di amido (maizena, frumina o fecola, è indifferente)

 Preparazione:

Togliere il torsolo a due mele e tagliarle a fette di 3-4 mm senza sbucciarle (conservando le 4 basi).

Accendere il forno a 180°. Posizionare le fette di mela su una teglia coperta con un foglio di carta forno (le basi con la buccia sotto) e cospargere le fette con zucchero semolato e poca cannella in polvere. Cuocere nel forno statico fino a quando i margini cominciano a scurire. Togliere dal forno e mettere le fette di mela a raffreddare.
Sbucciare le altre due mele, tagliarle a fettine sottili, aggiungere 4-5 foglie di basilico – cannella, qualche cucchiaio di acqua e cuocerle a fuoco basso. Quando sono cotte, togliere  le foglie di basilico e ridurle in crema.
Preparare una pasticcera con 300g di latte intero, 3 tuorli, 3 foglie di basilico cannella (da togliere dopo la cottura) e 60g di zucchero.
Quando la pasticcera sarà fredda unire la purea di mele e tenere al fresco.

Usando degli stampini di alluminio ben imburrati e capovolti preparare i cestini di sfoglia.

Con la sfoglia preparare anche le foglie per decorare e alcuni anelli (tagliati con dei coppapasta dal diametro leggermente inferiore ai dischetti di mele) che serviranno a comporre il dolce. Appoggiare i pezzi di sfoglia ritagliati sulla carta forno, spennellarli  con albume leggermente sbattuto e cuocerli a 180° assieme ai cestini, fino a quando cominciano a prendere colore. Toglierli dal forno, staccare i cestini delicatamente e cospargere di zucchero a velo tutti i pezzi di sfoglia.

In ogni cestino appoggiare una base di sfoglia all’interno, crema pasticcera alla mela, una fetta di mela, pasticcera, un disco di sfoglia. Alla fine chiudere con una delle basi, un pochino di pasticcera alla mela nel foro centrale dove, come tocco finale, si posizionerà la foglia di sfoglia.

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Croissant salato al petto d'oca e mela

Croissant salato con petto d'oca Mela Granny Smith e CalvadosCroissant salato con petto d'oca Mela Granny Smith e Calvados

“Contro lo stress della vita moderna” recitava nei mitici anni del boom economico una reclàme, resa vintage dal tempo. Ma non è certamente vintage il messaggio: i tempi moderni ci hanno di fatto “tagliato” tutti quei momenti che potevamo dedicare alle piccole piacevolezze quotidiane, come appunto sedersi a tavola e gustare qualcosa di buono. La tavola preparata con la tovaglia e i piatti di porcellana sono stati sostituiti dal panino che nel tempo è diventato un sarcofago del gusto: pane immangiabile che racchiude amorfi ingredienti. Basterebbe essere un po’ meno pigri e pretendere per noi il meglio anche a tavola (e non solo quando di tratta di prestazioni tecnologiche o automobilistiche).
In questa ricetta un croissant (e quindi una lavorazione che richiede tempo) racchiude ingredienti freschi e colorati, resi ancora più invitanti dai sentori di preziosi brandy e spezie profumate.
Pane, formaggio, prosciutto ed un frutto? Si, ma tutti vestiti da sera.
Ecco la ricetta: Croissant salato con petto d’oca e granny smith al Calvados

Ingredienti per due persone
2 croissant salati, 8 fette di petto d’oca, 1 mela granny smith, 1/2 cipolla rossa, 3 cucchiai di panna acida, 1 robiolina freschissima, misticanza, Calvados, limone, sale e pepe nero del Madagascar, timo, senape in grani e miele di acacia o mille fiori, burro chiarificato.

Procedimento
Mondare e tagliare le cipolle a fettine sottili
Mondare la mela, privarla del torsolo, tagliarla in dadolata, spruzzarla con un po' di succo di limone e saltarla in una padella con un po' di burro per qualche minuto. Fiammeggiare con il Calvados e mettere da parte.
In una ciotola mescolare la robiola con un po’ di panna acida, qualche fogliolina di timo e una macinata di pepe.
Accendere il forno a 180°, tagliare il croissant a metà, spalmarlo con la crema di formaggio, in successione farcire la base con la cipolla, la misticanza, la mela, le fettine di anatra.
Chiudere il croissant, sistemarlo sulla griglia del forno coperta con carta d’alluminio e cucinare per max 5’ a 220°. Servire con una salsa di senape di Digione addolcita con miele.

Anna Maria Pellegrino del blog La Cucina di qb per il contest Le mele nel piatto organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Pantianicco per il contest Le mele nel piatto nell'ambito della 44 Mostra Regionale della Mela

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Mazzancolle, fagioli e mele

Mele Annurca della Valle di Maddaloni Mele Annurca della Valle di Maddaloni

In  attesa delle ricette delle foodblogger, troppo impegnate mi sa a presenziare a destra e a manca come vere star, lanciamo un suggerimento, riprendendo una ricetta già pubblicata sul nostro sito delle chef Bruno Salerno, Tenuta il Sassone in Maremma.  Si usano sia aceto di mele sia la particolarissima Mela annurca, la mela campana dei Campi Flegrei che viene fatta maturare in melaio.

Eccovi gli Ingredienti

250 g di mazzancolle locali    
2 mele annurche
350g di fagioli zolfino                
2 scalogno 
10ml di aceto di mele              
1 lt di brodo

per la cialdina

3 patate lesse                           
20 g fecola di patate    
100g formaggio grattugiato

PROCEDIMENTO:

Prima di tutto mettete a mollo i fagioli la sera prima, il giorno seguente cambiate l’acqua dei fagioli e metteteli a cuocere con un trito di scalogno, 1 mela tagliata a pezzi grossi e sfumatela con l’aceto di mele; poi ricoprite il tutto con brodo vegetale caldo fino a far stracuocere il tutto. A caldo frullate tutto e passatelo con il chinois (colino cinese). Intanto sgusciate le mazzancolle dal carapace e dal budellino sul dorso e scottate in padella ambo i lati sfumando con aceto di mele e sale grosso. Prendete le patate lesse e ricuocetele in un pentolino con un po' di brodo e l’amido di mais, frullate tutto fino a ottenere un composto cremoso aggiungendo il formaggio; spalmatelo su un foglio silpat o carta da forno edinfornate a 180° per 6 minuti, così otterete la cialdina.
In un piatto fondo disponete la passatina il mazzancollo la cialdina e con uno scavino fate delle palline con la mela, saltatele in padella qualche minuto con lo zucchero di canna  e aggiungetele nel piatto.

 

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