Teoria del Marketing e pratica delle cantine

Casato prime donne visita personalizzata in cantinaDALLA TEORIA DEL MARKETING ENOTURISTICO ALLA PRATICA DELLE CANTINE. Otto le esperienze enoturistiche create da Donatella Cinelli Colombini come esemplificazione pratica del marketing delle wine destination. La Fattoria del Colle, in Toscana nella Doc Orcia propone agli amanti delle tradizioni le sale storiche della villa cinquecentesca dove il Granduca di Toscana aveva fatto il suo nido d’amore segreto. Un percorso villa e vino che comprende la Cappella gentilizia, il giardino all’Italiana e finisce nella bottaia.

la stanza del granduca, conosci la storia della camera creata alla Fattoria del Colle per gli incontri d'amore Pietro Leopoldo e la sua  Isabella? Vorresti dormirci?

I wine lovers hanno due esperienze su misura: la prima vigna, video e vino riguarda la vigna, tutte le zone della cantina e ha il momento clou nella sala che insegna ad ascoltare le vigne; l

a seconda fa diventare enologo per un giorno e permette di produrre il proprio vino Supertuscan con tanto di etichetta.

La proposta più costosa e importante è la masterclass a scuola di Sangiovese e Brunello tenuta da un sommelier poliglotta sui 2000 anni di storia del Sangiovese e dei vini toscani. Tutte le esperienze comprendono assaggi di vini e di altre eccellenze gastronomiche.

Le quattro proposte enoturistiche 2023 del Casato Prime Donne a Montalcino si differenziano da quelle normalmente organizzate dalle cantine italiane e si indirizzano a visitatori con un diverso grado di interesse per il vino e di capacità di spesa. Per quelli che scherzosamente Donatella Cinelli Colombini chiama “enoturisti per caso” che cercano svago, natura (l'azienda è BIO), tradizioni locali e sono ormai il target più numeroso dei visitatori, c’è la Brunello experience degustazione itinerante che percorre gli esterni e gli interni della cantina seguendo pannelli sulla storia locale e istallazioni di arte contemporanea.

casato prime donne

Percorso con assaggi anche per l’esperienza degustazione enomusicale dove i vini e i brani sonori sono scelti da un sommelier musicista. Questa proposta è per gli appassionati che hanno già visitato molte cantine e vogliono qualcosa di nuovo.

Per i veri Brunello lovers c’è una visita guidata e una degustazione verticale di 5 annate che parte dall’assaggio da botte per arrivare alla grande riserva.

La proposta premium Io Sono Donatella exclusive Experience prevede la presenza di Donatella Cinelli Colombini in persona e verte sul suo Brunello IOsonoDonatella prodotto in edizione limitata solo nelle grandi annate.

Anche nella cantina di Montalcino gli assaggi di vino presenti in tutte le esperienze sono accompagnati da specialità gastronomiche tipiche come il cacio pecorino o la salsiccia secca.

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L'enoturismo secondo Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini e la sua idea di enoturismo per il 2023

2023, L’ENOTURISMO SECONDO DONATELLA CINELLI COLOMBINI. Il turismo in cantina è in una fase molto favorevole con il business mondiale che dovrebbe triplicare entro il 2030. Il segreto del successo? Supertradizionalismo nelle esperienze dei turisti e molta tecnologia innovativa nei contatti. 

 “Novità nel turismo del vino 2023 cambiano i turisti e le esperienze. La vera novità 2023 è nelle proposte con vita propria cioè nelle esperienze capaci di attrarre turisti indipendentemente dalla fama della cantina o del vino e ancora più decisivo sarà l’uso della tecnologia nella prenotazione e nella fidelizzazione dei visitatori.” Ad affermarlo Donatella Cinelli Colombini forte della sua profonda conoscenza del fenomeno enoturistico, comprovata dai 5 manuali che ha firmato, ideatrice nel 1993 di Cantine Aperte e del Movimento Turismo del Vino e dalla sua esperienza come produttrice al Casato Prime Donne a Montalcino e alla Fattoria del Colle nella Doc Orcia.

In Italia la Toscana è ancora in posizione leader ma altre wine destination stanno crescendo. "Il male oscuro delle cantine turistiche italiane è ancora la proposta tutta uguale".  Donatella Cinelli Colombini è convinta  le esperienze vadano diversificate e strutturate in base a quattro profili di enoturisti.

“Niente è come prima del Covid, neanche i turisti - afferma Donatella Cinelli Colombini. Nelle cantine italiane arrivano almeno quattro tipi di visitatori:

1) I turisti del vino classici, cioè i veri appassionati del nettare di Bacco, che percentualmente stanno calando.

2) Il gruppo maggioritario che cerca svago in una natura incontaminata.

3) Gli altospendenti, soprattutto esteri, che chiedono momenti esclusivi

4)  I talebani che cercano cose estreme come i “vini senza mani”, i vini ultra-famosi o con altre caratteristiche straordinarie

Scorcio della cantina Casato prime donne

Altro elemento nuovo è il sorpasso delle esperienze sul vino: “alcune proposte, particolarmente diverse, coinvolgenti e uniche, se ben comunicate – continua Donatella Cinelli Colombini - riescono ad attrarre visitatori indipendentemente dalla fama della cantina, fama che anzi viene in questo modo potenziata in modo enorme. Per questo il numero, la dimensione e la spettacolarizzazione delle nuove cantine turistiche cresce ovunque nel mondo talvolta con effetti hollywoodiani”.

Aumenta l’importanza dell’elettronica sia nella prenotazione che nelle fasi successive alla visita. Nelle sue due cantine del Casato Prime Donne a Montalcino (Si) e della Fattoria del Colle nella Doc Orcia (Si) sarà introdotto un sistema CRM (Customer Relationship Management) per la sua wine hospitality. Qualcosa capace di trasformare i visitatori delle cantine in clienti che continuano a comprare bottiglie, anche dopo il ritorno a casa, attraverso il wine club e l’e-commerce proprietario.

 

Otto le esperienze enoturistiche create ad hoc per aumentare l'attrattività delle wine destination.

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Bark liquore ottenuto dalla corteccia degli Aranci Rossi di Sicilia

Amaro barkBark, liquore ottenuto dalla preziosa corteccia degli alberi di Arancia Rossa di Sicilia IGP è la nuova limited edition in casa Amara. Infusione per sei lunghi mesi della corteccia ottenuta dalle potature degli alberi di arancio in alcool ed erbe spontanee dell'Etna. Duemilaottocento bottiglie numerate per una versione da collezione. 

Un amaro che guarda alla sostenibilità ambientale e punta allo zero waste, riutilizzando il legno della potatura degli aranceti di famiglia, coltivati alle pendici del vulcano più grande d’Europa. Durante la potatura estiva degli aranci viene prelevata la corteccia dei rami più forti per ottenere un legno ricco di linfa e dal profumo intenso.

La corteccia di arancio è l’ingrediente distintivo di Amara Bark, un elemento vitale nel ciclo produttivo dell'albero che invece di essere smaltito viene nobilitato

Amara Bark racchiude i sentori e gli aromi della campagna agricola vulcanica, tra profumi e sapori equilibrati che alternano le note calde del legno con la freschezza delle erbe spontanee dell’Etna. Un amaro dalla grande complessità eppure immediato, fortemente caratterizzato dai profumi della corteccia appena tagliata di albero d’arancia, così da conservare tutte le note vegetali e donare robustezza e rotondità al prodotto finale.bark e legni di potatura degli aranci rossi di Sicilia

"Bark è un amaro che gioca a fare l' whisky - afferma soddisfatto Edoardo Strano, fondatore e ideatore del brand Amara - volevamo un prodotto dal carattere fortemente distintivo, siamo sempre stati affascinati dai sentori del legno e abbiamo voluto rendere il legno un vero e proprio elemento, invece che pensarlo solo come un metodo di invecchiamento".

In Amara Bark il legno da contenitore diventa contenuto. Da materiale in cui far riposare e invecchiare il liquore, il legno, o meglio la corteccia degli alberi di arancia rossa di Sicilia IGP, viene trasformato in un insolito elemento aromatico, che sprigiona sentori invernali di pane cotto in forno e memorie di passeggiate nei boschi e nelle campagne etnee.

Amara Bark è prodotto lasciando riposare in infusione alcolica per sei mesi la corteccia di albero di arancia rossa di Sicilia IGP, erbe spontanee dell'Etna, a cui viene successivamente aggiunta acqua sorgiva che sgorga a 1200 metri sul vulcano.

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Vini biologici Lavaroni. Appuntamento per scoprirli

Vini bio Lavaroni. Invito a degustare

Vini biologici Lavaroni. Appuntamento per degustarli con i wine lovers (aspettiamo i nostri winelovers qbisti e tutti quelli che vogliono entrare a far parte del qlub) #ociseioseguiqb. . Quando si svolge? Il 2 febbraio 2023 dalle 18 in Cascina Lavaroni a Buttrio in via Peruzzi 24. L'evento è gratuito, i posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria al num 340 2798426

Un fiore diverso su ogni etichetta a rappresentare il nuovo futuro che sboccia. Un fiore che simboleggia il territorio, il collegamento fra la terra, la storia delle vigne, l’uomo, l’universo. Se osservate attentamente le etichette trovate anche una piccola scritta: MdL Marcello. Significa Maestro del Lavoro. Un riconoscimento ottenuto nel 2011 che riempie di orgoglio Marcello Lavaroni, che con la moglie Maurizia e la figlia Luisa gestisce con passione e dedizione l’azienda agricola con vigneti seminativi ortaggi e un frequentato agri ristoro. 

I tre anni impegnativi necessari per la conversione biologica sono trascorsi e ora finalmente  si brinda con gli amici e con i vini biologici. Friulano, Merlot, Cabernet, Refosco, tutti
quattro Doc Friuli Colli Orientali e il  Verduzzo IGT.

 

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Imagine. Metodo classico di Stajnbech

Imagine la bottiglia

IMAGINE. nuovo Metodo Classico di Stajnbech.  “IMAGINE è il frutto di un progetto lungo anni – spiega Giuliano Valent, enologo e proprietario dell’azienda – ed è il vino che abbiamo sempre desiderato produrre. Dopo la mia esperienza di 50 vendemmie ho voluto esprimere il territorio anche con un metodo classico, confermando il grande potenziale dei nostri terreni".

Armonia, purezza, rispetto: tre parole per descrivere questo vino

 

 

La storia che si cela dietro a queste tre parole è una storia di Armonia data dall’equilibrio e dall’eleganza del vino. La Purezza è rappresentata nell’etichetta, dove una bambina si dondola libera tra le nuvole ed evoca un momento di leggerezza e spensieratezza. Rispetto è riferimento alla filosofia aziendale di rispetto dell’ambiente, delle persone e del mondo.

Tre parole che diventano un manifesto del modus operandi di Stajnbech e un’anteprima dell’esperienza che si può vivere nel momento in cui si apre la bottiglia.

scorcio sui vigneti

IMAGINE è un Metodo Classico Pas Dosè da uve Chardonnay e Pinot Nero affinato almeno 36 mesi a contatto con i lieviti. Le uve vengono sottoposte a pressatura soffice, vinificate separatamente in bianco e in parte affinate in barriques di rovere francese. Ha un perlage fine e molto persistente, al naso un tenue sentore di crosta di pane, velato da profumi di frutta fresca e un cenno di mela verde, che denota il grande potenziale di invecchiamento di questo vino.

In bocca la bollicina finissima dona grande cremosità. Accompagna perfettamente l’aperitivo con cicchetti tipici veneziani; ideale per abbinamento con antipasti, primi e secondi di pesce.  Viene prodotto in quantità limitata, solo 1600 bottiglie numerate.

la famiglia Valent

L'AZIENDA STAJNBECH

Stajnbech, azienda vitivinicola a conduzione familiare, è situata a Pramaggiore (VE). Il suo nome si collega al Borgo di Belfiore conosciuto nel XVII secolo come Stagnibech. Lo stesso toponimo ricorre in documenti ancora più antichi, risalenti addirittura al quindicesimo secolo. Il nome del villaggio durante la dominazione austriaca divenne Steinbach, “ruscello delle pietre”. Scegliendo di identificare l’azienda con l’antico nome del luogo in cui sorge, si è voluto rendere omaggio alla storia del territorio a cui i dogi avevano attribuito l’appellativo di “Vigneto della Serenissima”. Giuliano Valent e Adriana Marinatto nel 1991 fondano la cantina con l’ambizione di raccontare una storia in un bicchiere di vino. Questa realtà veneta si distingue per la cura meticolosa riservata a ogni fase della produzione per puntare alla qualità, ricercando costantemente l’eccellenza. Uno stile racchiuso nel motto di famiglia: “Coltiviamo Armonie”. Le armonie per Stajnbech sono quelle della natura ma anche delle persone che condividono i medesimi valori di professionalità e dedizione, uniti all’amicizia e al senso di condivisione, tutti elementi che risuonano tra vigneti, cantina e azienda come in una sinfonia corale.

 

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Vino. UIV: delusione dalle dichiarazioni UE sugli allarmi sanitari

 The Drinks Business: Canada publishes drastic new alcohol health warnings VINO (UIV): DELUSI DA DICHIARAZIONI PORTAVOCE COMMISSIONE UE sugli Health Warning. CASTELLETTI: "DA COMMISSIONE CERCHIOBOTTISMO, SI OSSERVI VOTO EUROPARLAMENTO" Unione italiana vini esprime delusione per le dichiarazioni di oggi del portavoce della Commissione europea Stefan De Keersmaecker. Ancora una volta nessun chiarimento è stato presentato rispetto a una proposta – quella dell'Irlanda - che secondo Uiv contrasta con il principio della libera circolazione delle merci all'interno dell'UE, principio che la Commissione dovrebbe difendere. Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

“Ci pare – ha detto il segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti – che su argomenti di tale importanza siano controproducenti le odierne dichiarazioni cerchiobottiste. Da una parte si afferma che “nessuno è contro il vino”, dall’altra si annuncia una “revisione delle etichette”, oltre a una “riduzione del consumo dannoso di alcol di almeno il 10% entro il 2025". Nel cercare di comprendere – ha aggiunto Castelletti - come un taglio lineare del 10% possa riferirsi ai soli consumi dannosi e a che tipo di revisione si faccia riferimento, chiediamo alla Commissione per quale motivo, anche nel caso irlandese, non si sia tenuto conto del voto dell’Europarlamento che a inizio 2022 aveva espunto l’ipotesi degli health warning dal Cancer Plan. Ci appelliamo infine alle istituzioni italiane, a partire dal ministero della Salute, affinché esprimano la propria posizione su un tema che non deve più originare equivoci”.

Nelle dichiarazioni di oggi – rileva inoltre Uiv – il portavoce della Commissione afferma poi che è in corso un lavoro tecnico sulla revisione delle norme europee in materia di etichettatura. L’organizzazione delle imprese italiane del vino si chiede perciò quale sia il senso di far proliferare iniziative unilaterali degli Stati membri - sdoganando messaggi allarmistici senza un ampio dibattito - se l'obiettivo della Commissione dovrebbe essere quello di armonizzare a livello Ue questa materia così complessa e delicata. A questo proposito inquieta la risposta scritta in data 10 gennaio 2023 del Commissario alla Salute Stella Kyriakides in cui fa riferimento all’”intenzione della Commissione di adoperarsi per introdurre avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche”.

Il timore, sempre più fondato, è che ci sia una divaricazione tra le decisioni politiche prese dal Parlamento europeo e l’effettiva attuazione da parte della sua Commissione. Un precedente pericoloso, che mette a rischio gli stessi obiettivi statutari dell’Unione.

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Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow

articolo pubblicato sul numero di gennaio 2023 del mensile qbquantobasta

Il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, assegnato da appassionati e professionisti del settore, novità 2023 di Slow Wine Fair, nasce dalla collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week per celebrare le migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail e la cultura del bere bene, 

Fino al 31 gennaio le candidature sul sito della Slow Wine Fair

 

 

36 i riconoscimenti assegnati a BolognaFiere dal 26 al 28 febbraio

 

 

«Slow Wine Fair rappresenta una vetrina per tutti gli imprenditori impegnati non solo nel settore vinicolo come produttori, ma anche come rivenditori, come le enoteche. Ma Slow Wine Fair è anche un’occasione per i ristoratori di rimanere aggiornati sulle ultime novità in fatto di vini e proporre alla propria clientela sempre il prodotto migliore – commenta Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna –. È per questo che siamo orgogliosi della nostra collaborazione con BolognaFiere nella riuscita di questa importante manifestazione e di poter dare ai nostri associati la possibilità di mettersi in mostra e in gioco concorrendo per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow».

Gli 8 terroir

Otto riconoscimenti saranno conferiti ai primi 3 ristoranti ed enoteche che vantano una selezione particolarmente forte su ciascuno dei terroir scelti. Fra i premi territoriali italiani, la migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico (per le denominazioni più affermate) e la migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo (per le denominazioni emergenti). Per i premi territoriali internazionali i focus sono invece la Loira e la Mosella e, per quanto riguarda i territori emergenti, l’Austria e la Slovenia.

4 categorie Slow

Non solo i terroir! Alla Slow Wine Fair sarà dato spazio anche a tre rappresentanti per ciascuna delle categorie tematiche che rendono protagonisti i vitigni, le certificazioni, o l’idea stessa di vino buono, pulito e giusto, ovvero:

 Migliore selezione di vini provenienti da vitigni autoctoni “minori”

Migliore selezione di vini certificati (biologici e/o biodinamici)

Migliore selezione di vini con un buon rapporto qualità-prezzo

Migliore selezione di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero

Per tutto gennaio, il pubblico potrà candidare i ristoranti e le enoteche del cuore sul sito della Slow Wine Fair. Dall’1 al 15 febbraio una prima scrematura verrà affidata al voto degli appassionati, che definirà le prime dieci nomination per ogni categoria.

Subito dopo sarà la giuria di esperti a decretare i tre indirizzi per ogni tematica, che verranno infine premiati lunedì 27 febbraio 2023.

 

 

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Cocktail pairing con piatti milanesi della tradizione

Risotto con ossobuco Stendhal MilanoCocktail pairing con piatti milanesi della tradizione. Succede il 23 gennaio 2023 allo Stendhal di Milano.  Non è proprio uno "stappo" oggi la nostra rubrica poichè non si abbinano vini ai piatti, ma raccontiamo della nuova tendenza del cocktail pairing

Il team di Stendhal, storico ristorante situato in via Ancona 1 all’angolo con via San Marco, condividerà l’esperienza di Cocktail pairing con il team di Private Equity di CBA, sei piatti tipici della tradizione meneghina in pairing con altrettanti cocktails per una cena degustazione che affonda le radici nella storia enogastronomica della città.

Gli ospiti potranno assaggiare alcuni tra i piatti più rappresentativi della cucina lombarda e intraprendere contemporaneamente un interessante excursus storico. Sapete per esempio come sia nato il Negroni Sbagliato, uno dei cocktails più amati sotto la Madonnina? Oppure avete idea di quali drinks bevessero Verdi, Toscanini e Marinetti prima di esibirsi alla Scala? Questa speciale cena con cocktail pairing è l’occasione perfetta per scoprire queste ed altre curiosità sui drinks classici e senza tempo che hanno fatto la storia della mixology italiana - quando ancora non si chiamava mixology. 

cocktail bar di StendhalIl menù della serata prevede un’entrée a base di Fiori di zucchina abbinati a un Gin Rosa shakerato, cocktail caposaldo della città di Milano. Per l’antipasto entra in scena uno dei piatti simbolo della cucina di recupero milanese,

i Mondeghili classici Stendhal, serviti con un Campari shakerato Cointreau, un perfetto mix Italia /Francia.

Come ultimo antipasto c’è un altro piatto della tradizione che non ha bisogno di presentazioni: il Vitello tonnato Stendhal, il cui gusto morbido viene perfettamente equilibrato da un Dirty Martini.

Vitello Tonnato

Non mancherà il Risotto Milano, perfettamente compensato da un Vermouth con zafferano in infusione?

Ugualmente imprescindibile la Cotoletta alla milanese, altro piatto iconico della città, che va a braccetto col Negroni sbagliato, inventato per errore al Bar Basso e diventato in breve tempo il re degli aperitivi meneghini.

Chiude la proposta il Cotechino, che si beve con un cocktail Zucca lavorato a secco, proprio come lo amavano Verdi, Toscanini e Marinetti.

L’esperienza di Cocktail pairing sarà poi on demand disponibile a partire dal 24 gennaio 2023.

 Stendhal, il ristorante che omaggia la tradizione gastronomica di Milano

 

 

 

 

IL LOCALE

Il locale si presenta all’esterno con tre ampie vetrate che lasciano scorgere il carattere del luogo, in cui il colore verde è predominante. Il ristorante è strutturato da due ampie sale interne, ciascuna di una ventina di coperti circa, in cui spiccano alcuni oggetti d’epoca che sottolineano la storicità del locale e i richiami alla grande Milano. Nella sala principale il bancone bar si snoda lungo tutto il lato sinistro, mentre all’esterno troviamo uno spazio  utilizzato sia nella bella stagione, per godere del clima durante un pranzo o una cena all’aperto, sia nei periodi invernali trasformandosi nell’elegante Giardino d’inverno. Una serra, particolarità esclusiva di Stendhal, con un’atmosfera sofisticata, è disponibile anche su prenotazione per eventi privati.

Aperto tutto l’anno, da lun - dom, 12:30 - 14:00 | 19:00 - 22:30

 

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I profumi dell'amore a Borgo Conventi

I profumi dell'amore experience nel salotto olfattivo di Borgo Conventi

In prossimità della ricorrenza di  San Valentino 2023 Borgo Conventi ospiterà due incontri a tema: “I profumi dell’amore” con Valentina Baruffa, esperta profumiera. Appuntamento sabato 4 febbraio alle 17 e domenica 5 febbraio alle 10.30 2023.  Vi piacerebbe passare alcune ore inebrianti in un salotto olfattivo? Prenotatevi subito. QUI SOTTO IL LINK 

https://www.borgoconventi.it/esperienza-i-profumi-dellamore-borgo-conventi/
È una experience che ruota attorno all'affascinante potere dei profumi tra medicina, magia, letteratura, arte e mitologia raccontando l’enigmatica e magica macchina dell’amore, la sua biochimica e il mistero dell’attrazione.


Gli odori sono agenti essenziali nell’attrazione e le affinità elettive nascono dal nostro olfatto.

 

 

 
Per comprendere al meglio il mondo dei profumi, si parlerà di miti, leggende, rituali odorosi, personaggi seducenti e materie prime afrodisiache.
L’incontro con l’esperta profumiera si concentrerà sulle materie prime come rosa, gelsomino, vaniglia, e sui vari metodi di estrazione per creare i profumi più afrodisiaci.
Verranno utilizzati documenti storici, opere d’arte, libri che riportano dati scientifici. Un percorso olfattivo che aiuterà a capire l’influenza dell’olfatto e delle fragranze. 

“Cosa farai per incantarmi? Ti ungerò con un unguento profumato

L’evento inizierà con la visita guidata della cantina e proseguirà con il salotto olfattivo. Al termine del percorso olfattivo, seguirà un’esperienza degustativa con una selezione di vini della cantina di Borgo Conventi. Il costo complessivo di experience con degustazione vini è di 35,00 euro.

 

 

 

CHI è vALENTINA bARUFFA 

Da sempre appassionata di profumi, inizia l’apprendistato nel mondo delle fragranze un decennio fa. Durante il suo percorso formativo con un profumiere indipendente umbro, entra in contatto con assoluti ed essenze e studia le molecole che ne compongono le formule; si innamora dell’universo delle materie prime. Decide così di diffonderne la cultura attraverso un salotto olfattivo itinerante. La sua mission? Trasmettere non solo la cultura del profumo, ma anche quella degli odori, con l’obiettivo di far avvicinare le persone al mondo dell’olfatto, il più affascinante e misterioso dei nostri sensi.

 

Borgo Conventi Farra dIsonzo ingresso alla tenuta

BORGO CONVENTI 

 

Da aprile 2019 è di proprietà della famiglia Moretti Polegato, che con Villa Sandi vanta una lunga storia nel mondo del vino, nata e cresciuta sullo scenario dell’area Prosecco.
“Siamo arrivati nella terra del Collio con il desiderio di conoscere e di entrare in sintonia con un territorio per noi nuovo. È stata una scelta immediata e di cuore, ma anche guidata dalla consapevolezza delle grandi potenzialità di un territorio straordinariamente vocato” così ricorda l’arrivo a Farra d’Isonzo Giancarlo Moretti Polegato.
Il lavoro si è da subito concentrato sull’aspetto commerciale per dare nuovo slancio alla presenza dei vini di Borgo Conventi sul mercato italiano e creare nuove opportunità sui mercati esteri e sul settore hospitality. Forti della trentennale esperienza a Villa Sandi , fra le prime cantine ad aprire le porte ai visitatori e polo culturale nel mondo del vino, l’obiettivo è di fare anche di Borgo Conventi sede privilegiata di eventi ed attività culturali e ricreative.
Borgo Conventi è un’oasi di tranquillità, cornice ideale per momenti di incontro e condivisione.

 

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Unione Italiana vini segnala il pericoloso precedente irlandese

divieto di alcool pictograph vector 19456131 divieto di alcool

Unione Italiana Vini invia un comunicato che volentieri e con preoccupazione pubblichiamo. "Via libera agli health warning per vino, birra e liquori in Irlanda, dove si potranno inserire sulle etichette degli alcolici avvertenze come "il consumo di alcol provoca malattie del fegato" e "alcol e tumori mortali sono direttamente collegati".

La norma, notificata a giugno alla Commissione Europea, a fine dicembre 2022 si è infatti smarcata dal periodo di moratoria senza riscontrare opposizioni dall’organo esecutivo europeo, nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Paesi Ue. Per il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi: “Il silenzio assenso di Bruxelles a Dublino relativo alle avvertenze sanitarie in etichetta per gli alcolici rappresenta una pericolosa fuga in avanti da parte di un Paese membro. Secondo Uiv, il mancato intervento della Commissione europea mette a repentaglio il principio di libera circolazione delle merci in ambito comunitario e segna un precedente estremamente pericoloso in tema di etichettatura di messaggi allarmistici sul consumo di vino.

health warning

Temiamo che la Direzione generale per la Salute voglia adottare nei prossimi mesi questo approccio a livello europeo lasciando nel frattempo libera iniziativa ai singoli Paesi membri, al fine di sdoganare sistemi adottati senza un previo dibattito pubblico a livello europeo. I fatti di oggi – ha concluso Frescobaldi – segnano uno scenario paradossale e ingovernabile, fatto di una babele di etichette all’interno dell’Unione europea che purtroppo non risolvono il problema dell’alcolismo, che dovrebbe essere basato su un approccio responsabile nei consumi di prodotti molto diversi tra loro”.

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Daniela Mastroberardino è la nuova presidente DDV

 

Donne del Vino nuovo Consiglio 2023 2025 photo anastasia florea

DANIELA MASTROBERARDINO È LA NUOVA PRESIDENTE dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Guiderà l'Associazione per il trienno 2023-2025. Produttrice campana, amministratore ed export manager dell’azienda Terredora a Montefusco (Avellino), ha ricevuto l’incarico oggi dal nuovo Consiglio direttivo. La presidente uscente Donatella Cinelli Colombini, che ha retto l’Associazione per sette anni portando le socie a oltre quota mille, le ha consegnato il simbolico campanellino. 

«È tempo di guardare avanti – ha detto Mastroberardino appena eletta - senza dimenticare questi quasi 35 anni di eredità che ci vengono consegnati e che sono frutto del lavoro di tutte noi donne del vino, ma, in particolare, delle presidenti che mi hanno preceduto e che tanto hanno dato all'associazione, ognuna di loro con il proprio tratto distintivo.

Donatella Cinelli Colombini passa il campanellino alla nuova presidente Daniela Mastroberardino photoanastasiaflorea

Un ringraziamento per tutte alle tre Presidenti che conosco meglio: Pia Donata Berlucchi, la prima presidente al cui fianco ho lavorato, alla mia conterranea Elena Martusciello, con cui ho condiviso tanti degli inizi della mia vita associativa, e a Donatella Cinelli Colombini, da cui ricevo il testimone dopo 7 anni straordinari».

E ha annunciato: «La strada tracciata è divenuta familiare a tante di noi, a tutte quelle socie che hanno dedicato tempo e energie per rendere, negli anni, le Donne del Vino quell’associazione splendida che è e che, da oggi, avrò l’onore, meglio la responsabilità di guidare.  Il futuro avrà la cifra della continuità, proponendo il punto di vista delle donne nel mondo del vino in cui lavoriamo: cultura e promozione, formazione, presenza sui temi che interessano il settore, internazionalizzazione. Sono certa che avremo anche la capacità di rinnovarci: non c’è continuità senza un pizzico di discontinuità».

Al suo fianco siederanno la vice presidente vicaria Francesca Poggio (Piemonte), le vice presidenti Marianna Cardone (Puglia) e Paola Longo (Lombardia). Completano il Cda che resterà in carica per il triennio 2023-2025: Marilisa Allegrini (Veneto), Pia Donata Berlucchi (Lombardia), Antonella Cantarutti (Friuli Venezia Giulia), Cristiana Cirielli (Friuli Venezia Giulia), Carolin Martino (Basilicata), Dominique Marzotto (Sicilia), Antonietta Mazzeo (Emilia Romagna), Jenny Vian Gomez (Abruzzo). Nel collegio dei probiviri, siedono Michela Guadagno (Campania), Elena Tessari (Veneto), Romina Togn (Trentino Alto Adige).

 La presidente la vicepresidente vicaria e le due vicepresidenti

CHI È LA NUOVA PRESIDENTE

Nata nel 1968, inizia la sua attività lavorativa nel 1992 alla Mastroberardino.  Nel 1994, quando i componenti della famiglia prendono percorsi differenti, partecipa insieme al padre Walter e ai fratelli Paolo e Lucio alla trasformazione e allo sviluppo della tenuta agricola di famiglia, Terredora Di Paolo, oggi 180 ettari di vigna da cui nascono alcune delle etichette che contribuiscono a portare l’Irpinia e la Campania nel mondo.

Daniela oggi è amministratore ed export manager della Terredora. È socia delle Donne del Vino dalla fine degli anni Novanta, quando l’allora delegazione campana era composta da sole 4 produttrici. Più volte consigliera nazionale con le presidenti Berlucchi, Martusciello e Cinelli Colombini, dal 2016 è vicepresidente. Ha ricoperto anche incarichi in altre associazioni di settore, è stata, infatti, presidente del Movimento Turismo del Vino della Campania, prima di diventare presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, ruolo che ha svolto dal 2012 al 2015. È stata premiata nel 2016 con il Premio Standout Woman Award e con il Premio per l’eccellenza del fuoricasa al femminile di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi.

CHI SONO LE DONNE DEL VINO

Le Donne del Vino sono l’associazione di enologia al femminile più grande del mondo. Nata nel 1988, conta oggi 1018 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Le Donne del Vino sono in tutte le regioni italiane coordinate in delegazioni. L’associazione è senza scopi di lucro e promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nel 2019 hanno costituito un network internazionale con 10 associazioni simili in altre parti del mondo. Durante la IIª Convention mondiale delle Donne del Vino ospitata al Simei Milano a novembre, hanno siglato un patto internazionale di collaborazione con le rappresentati di Amuva – Argentina, The Fabulous Ladies’ Wine Society-Australia, 11 Frauen und ihre Weine - Austria, Chile, Wow- Croazia, Femmes de Vin - Francia, Baia’s Wine – Georgia, Vinissima – Germania, Women in Wine - Nuova Zelanda, Las Damas del Pisco - Perù. Le Donne del Vino italiane promuovono indagini sul gender gap nelle cantine e sull’uso del vetro leggero. La collaborazione con università e strutture formative ha permesso un forte incremento dell’attività didattica in favore delle socie specialmente nei settori del marketing e della comunicazione. Dall’anno scolastico 2021-2022 è partita la sperimentazione del progetto D-Vino per introdurre l’insegnamento del vino negli istituti turistici e alberghieri direttamente organizzato dalle Donne del Vino. Le socie stanno realizzando il primo ricettario italiano che parte dal vino o dai vitigni autoctoni per descrivere i piatti della tradizione locale. Le azioni in favore della salvaguardia dell’identità locale e del patrimonio storico del vigneto italiano comprendono anche le degustazioni sui vini da “vitigni reliquia” e da “vigneti antichi”. Le Donne del Vino promuovono il turismo del vino en plein air con il progetto Camper Friendly. Contrastano la violenza sulle donne con raccolte di fondi, convegni e azioni di sensibilizzazione come #tunonseisola e il più recente sharing corner del sito per agevolare chi cerca lavoro.

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