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Terra aria anima di Schioppettino

Prepotto, afffollamento di curiosi al laboratorio #lapalestradelnasoPrepotto, afffollamento di curiosi al laboratorio #lapalestradelnasoSchioppettino. Il nome di un vitigno e del suo vino, il motto dei vignaioli che lo producono.
Ma anche il nome dell'evento che l'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto
ha realizzato il19 e 20 ottobre per celebrare il suo Schioppettino di Prepotto - UNICO PER NATURA.  Si è trattato di un “anno zero” per il Presidente dell’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, Michele Pavan, che ha voluto costruire un evento in cui sia gli operatori che il pubblico degli appassionati potessero dedicarsi a una conoscenza approfondita dello Schioppettino di Prepotto. Una due giorni ricca di soddisfazioni a cominciare dal numero elevato di comunicatori che hanno colto l’occasione della manifestazione per degustare Schioppettino, incuriositi dal fascino di un vino che ha saputo sconfiggere l’oblio.
Ma non solo, grazie alla partnership con il Comune sloveno di Kanal ob soči, il Comune di Prepotto ha raggiunto inoltre l’importante obiettivo di collegare due realtà di fatto isolate per decenni e di costruire le basi per future collaborazioni.
L’evento Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA si è infatti inserito in un più ampio progetto di cooperazione trasfrontaliera denominato RURAL e finanziato nell’ambito della Programmazione 2007-2013 Italia-Slovenia con fondi europei e nazionali. Tale progetto che si concluderà nella primavera 2015 porterà i due territori a “fondersi” idealmente in un unico paesaggio fatto di prodotti tipici, percorsi naturalistici ed eventi di valorizzazione delle reciproche peculiarità storico-culturali.
Il “momento transfrontaliero” di questo primo importante evento si è materializzato con la presenza congiunta, nel piccolo ma significativo mercato rurale, dei prodotti tipici di provenienza slovena e friulana insieme. Anche il convegno tecnico ha avuto un taglio d’oltre confine grazie all’illustrazione di una interessante ricerca condotta dall’università di Nova Gorica per l’Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, volta a individuare gli effetti dello stress idrico sulle viti in Prepotto.  Fulcro dell’evento è stato lo Schioppettino in tutte le sue declinazioni a partire dalla storia, mirabilmente sintetizzata dallo storico Claudio Fabbro, per poi passare al vigneto catalogo illustrato dall’agronomo Carlo Petrussi come primo esempio in Regione di recupero storico e di viticoltura collettiva in cui i produttori si potranno cimentare in tecniche di allevamento diverse e sperimentare la capacità di adattamento dei vari cloni piantati. Interessante la ricerca universitaria presentata dalla dott.ssa Maja Cigoj sulle fatiche dei terreni colpiti da stress idrico e provvidenziale il progetto presentato da Daniele Luis del Consorzio Bonifica Pianura Isontina volto a dare una dotazione idrica di soccorso nelle annate di siccità. Ampia la sintesi sui ceppi di lieviti autoctoni individuati sulle piante di Schioppettino e illustrata dal tecnico Nicola Macrì.
La conclusione del percorso “didattico-cooscitivo” sullo Schioppettino di Prepotto si è avuta con l’assaggio curato e commentato da Walter Filiputti dei vini proposti dai 16 vignaioli presenti all’evento e con la successiva visita al vigneto-catalogo dove ospiti e appassionati, sotto l’attenta guida di Paolo Ianna, hanno potuto avvicinarsi ai filari e toccare con mano le piante storiche di Schioppettino. Presentato a Prepotto anche il contest online #Schioppettino a modo mio ideato per gli amanti del web e con la collaborazione della rivista mensile qbquantobasta, ma aperto a tutti gli appassionati che vorranno emozionarsi ed emozionare attraverso il vino. Insolita e divertente innovativa e coinvolgente la proposta della sommelier Liliana Savioli che ha attirato i nasi e le orecchie del pubblico nel suo percorso multisensoriale #lapalestradelnaso alla scoperta dei profumi e della stoffa dello Schioppettino di Prepotto, un vino che ha dimostrato ancora una volta di avere un’energia autentica, sprigionata da un territorio vocato e da vignaioli appassionati.
 
 

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#lapalestradelnaso: risultati

La due giorni, super intensa, sullo Schioppettino di Prepotto è finita. Cosa mi rimane? Tanto, tantissimo. Ho imparato molto, ho conosciuto persone interessanti che non dimenticherò. Ma ho anche i compiti da correggere. Si,  gli elaborati della #lapalestradelnaso. Il laboratorio multisensoriale che ho ideato e guidato. Siamo partiti dalla vera Palestra del Naso. 30 sentori naturali (bacche, pepi, spezie, piante aromatiche, terra, agrumi ecc. ecc.) all’interno di bicchieri neri: da scoprire e nominare esattamente. 30 le schede. I risultati? Nessuno ha fatto ein plein. Il massimo è stato raggiunto da Massimiliano Garbero di Cormons con 26 sentori su 30 riconosciuti. Quelli più “difficili”? La santoreggia e il pimento, scoperti solo da 3 nasi. E’ stato emozionante vedere tutte le persone concentratissime. "Questo lo conosco ma non mi ricordo come si chiama” era la frase ricorrente. Capita a tutti, la nostra memoria olfattiva, per poter funzionare a dovere, deve essere allenata.

Poi sono salita al primo piano e ...  la sala pienissima, posti anche in piedi esauriti. Scopro poi che ci sono persone venute, oltre che dalla regione, anche da Firenze, Caorle Capodistria. Ho continuato facendo ascoltare i suoni di vari liquidi quando vengono versati in un bicchiere. Un lavoro fatto in studio di registrazione a Capodistria da Crt Butul. E’ stato didattico scoprire la differenza del suono prodotto dall’acqua, acqua gassata, spumante metodo charmat, spumante metodo classico, vino bianco, vino rosso, vino passito. Che diversità. Dovremo veramente prestare più attenzione ai suoni del vino, riuscendo ad interpretarli ci possono raccontare molte storie. La degustazione dei 6 Schiopettino di Prepotto è avvenuta nella concentrazione generale. Poche volte mi è capitato di avere un pubblico così attento e nello stesso tempo partecipe. Trovare le differenze delle annate, delle localizzazioni, dei tipi di lavorazione è stato coinvolgente. Eccoli. Pizzulin 2011, Stanig e Bruno Venica 2010, Ronc Soreli e La Buse dal Lof e la Viarte 2009. Olfatto, gusto, retrolfatto erano stati attivati abbondantemente. Ritorniamo all’udito. Assieme al solito gruppo di amiche (Ada, Antonella, Emanuela, Luisa) avevamo individuato, dopo una laboriosa sessione,  7 brani musicali che si addicessero ai vini in degustazione. Un amico gentile mi ha preparato il cd perfettamente mixato. L’ascolto è stato accolto con curiosità. Ogni partecipante ha votato il brano che più si addiceva al vino. Che sorprese. Il primo brano di Francesco Garbin, intitolato D’Acqua, con il Pizzulin 2011. Il secondo di Franz Lehar, Tace il labbro, con La Viarte 2009. Il terzo di Astor  Piazzolla, Libertango, con Stanig 2010. Il quarto Johann Sebastian Bach, Alemande, con Ronc Soreli 2009. Il quinto Eagles, King of Hollywood, ancora Pizzulin 2011. Il sesto Enya, Orinoco Slow, Bruno Venica 2010. Il settimo Phil Collins, Another day, con La Bus dal Lof 2009. Ultimo senso il tatto. Tra le varie stoffe che ho messo a disposizione è stato scelto, quasi all’unanimità, il velluto rigato. Ora lo Schiopettino di Prepotto ha tutto……..ma proprio tutto!!!

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50 sfumature di rosso... Schioppettino

Tempo di vendemmia dello Schioppettino a PrepottoTempo di vendemmia dello Schioppettino a PrepottoE' in arrivo il Laboratorio multisensoriale #lapalestradelnaso. L'ha voluto chiamare così Liliana Savioli, il suo intervento nell'ambito della manifestazione Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA (da sabato 19 a domenica 20 ottobre a Prepotto). Ma che cos'è una palestra del naso? I profumi che si diffondono  in una stanza quando si degusta il vino sono molteplici, ma soprattutto lo sono quelli che dal calice arrivano diretti alle narici: spezie, frutti, erbe. Molteplici le sfaccettature di un vino. Basta solo lasciare che la propria memoria olfattiva prenda il sopravvento. Tutti ne siamo capaci perchè tutti conosciamo i profumi che circondano la nostra vita! La foto dicevamo è stata scattata proprio da Liliana Savioli che "per fare un po' di ginnastica" in vista della gara di domenica prossima ha invitato Mr. Schioppettino di Prepotto a un incontro al buio con cinque degustatrici dal palato fino nei pressi di Trieste. 

esercizi domestici per #lapalestradel naso, laboratorio di Liliana Savioli domenica 20 ottobreesercizi domestici per #lapalestradel naso, laboratorio di Liliana Savioli domenica 20 ottobreSei le cantine in assaggio, le stesse che troverete domenica e di cui naturalmente non vi dico nulla per farvi pregustare la sorpresa. Vi anticipo solo che, poichè i sensi sono cinque, tutti e cinque saranno messi alla prova tranttandosi di laboratorio MULTI SENSORIALE! Non si parlerá solo di naso perchè il "laboratorio Savioli" sará una vera e propria sfida per inaugurare il contest con il pubblico presente. Ce la fará Mr. Schioppettino di Prepotto a mostrare tutte le sue sensuali e seducenti sfumature?

 #lapalestradelnaso sarà dunque lo spunto per #schioppettinoamodomio, il nuovo contest online proposto dall'Associazione produttori Schioppettino di Prepotto in collaborazione con il mensile qbquantobasta.

Appuntamento domenica 20 ottobre a Prepotto con UNICO PER NATURA. Ore 15.

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Schioppettino di Prepotto: unico di natura

Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA 1Il nome di un vitigno e del suo vino, il motto dei vignaioli che lo producono. Questo è il nome dell'evento in programma sabato 19 e domenica 20 ottobre a Prepotto (Udine). L'evento Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA nasce con l'obiettivo di valorizzare un vitigno, la sua terra e le sue genti. Sono gli stessi vignaioli che Vi invitano nel piccolo Comune di Prepotto per assaggiare un vino rosso, AUTENTICO come pochi, amato da molti! La manifestazione si inserisce in una più ampia iniziativa portata avanti dall'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto e dal Comune di Prepotto che in cooperazione con il comune sloveno di Kanal ob soči ha ideato il progetto RURAL, finanziato nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Slovenia 2007-2013. Unico in tutta la Regione, questo progetto ha ottenuto il consenso proprio grazie alla trasversalità che lo vuole sia progetto di infrastrutturazione sia di promozione di un territorio e delle sue bellezze.
 
Leit motiv di tutto l'evento sarà il mercato rurale transfrontaliero tra le vie del paese animato dagli artigiani del gusto sloveni e friulani, che accompagnerà per due giornate, il 19 e il 20 ottobre, il celebrato #SchioppettinodiPrepotto, vino antico eppure attuale, selvaggio ma fine, diretto ma delicato, #unicopernatura.
A presentarlo i 20 appassionati produttori che, all'interno della tensostruttura nei pressi del Comune, saranno a disposizione degli amanti del buon bere, cultori e neofiti, curiosi enoturisti ed esperti di settore.
 
Ricca la proposta collaterale del sabato, poichè mentre le vie saranno animate dalla presenza del mercato degli artigiani di provenienza friulana e slovena, dopo l'inaugurazione ufficiale della manifestazione e il taglio del nastro, sarà proposto un convegno dal titolo "Le radici, il clima, i fermenti dello Schioppettino" che darà la parola a qualificati tecnici del settore che collaborano con l'Associazione su argomenti quali la creazione e gestione collettiva di un vigneto-catalogo, lo studio dello stress idrico, la microirrigazione di soccorso, l'individuazione di lieviti indigeni. Sarà anche il momento de La grande degustazione con l'assaggio comparato di ben 16 vini. E non potrà mancare l'abbinamento con i piatti caldi della tradizione: 5 proposte calde,  realizzate da altrettanti interpreti del gusto, accompagneranno lo Schioppettino di Prepotto in un autentico Percorso dei sapori.
 La domenica di UNICO PER NATURA sarà dedicata a 360° alla sensorialità e all'approfondimento giocoso. Un'emozionante wine trekking experience tra i vigneti sarà preludio per entrare in punta di piedi nelle cantine dove proprio in questi giorni lo Schioppettino fermenta silenzioso. Ma non solo. Piacevole intermezzo di cultura gastronomica, il Laboratorio del gusto, offrirà l'occasione per comparare 3 vini a 3 piatti commentati dal vivo per catturare la sottile armonia che lega gli uni agli altri.
I social media hanno dato impulso anche a un contest online #Schioppettinoamodomio, un gioco interattivo che si concluderà a primavera, alimentato con le emozioni, le testimonianze, le storie che si aggiungeranno alle tante storie di cui è fatto lo Schioppettino. Ci siamo inventati un concorso che vuole raccogliere pezzi di emozioni. Per creare acino dopo acino, sorso dopo sorso, un intreccio di incontri preziosi. Di questo si parlerà anche durante il gioco finale, L'esperienza multisensoriale, #lapalestradelnaso, che toccherà, perché no? anche udito e tatto.
 
Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA!!!!!
 
#schioppettinodiprepotto #unicopernatura
#schioppettinoamodomio #lapalestradelnaso
 sono gli hashtag ufficiali dell’evento, divulgati attraverso facebook e Twitter…..gioca anche tu con noi!
 
 

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Corso per assaggiatori di grappe

foto di Andrea Deana alle Distillerie Nonino: da sx Maurizio d'Osualdo, Fabiana Romanutti, Cristina Nonino, Enzo Di Zorzi, Bruno Fortunatofoto di Andrea Deana alle Distillerie Nonino: da sx Maurizio d'Osualdo, Fabiana Romanutti, Cristina Nonino, Enzo Di Zorzi, Bruno FortunatoA partire dal prossimo mese di novembre, verrà istituito dall'ANAG - Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti, un nuovo corso per assaggiatori di grappa di primo livello.  Le 5 lezioni verranno svolte presso l'Enoteca di Cormons ogni mercoledì, dalle 20.00 alle 22.30 circa. La quota di partecipazione potrà variare, a seconda del numero dei partecipanti, da 130 a 150 euro. Resta inteso che il corso potrà partire solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Vi preghiamo vivamente di diffondere la notizia anche a tutti coloro che riteniate appassionati ed interessati ad approfondire le proprie conoscenze nel mondo delle grappe e dei distillati. info:  328 0081542. Ecco il programma delle lezioni previsto dalla didattica nazionale.
PROGRAMMA DEL CORSO DI 1° LIVELLO.
1^ LEZIONE. L'ANAG. Cos'è, finalità, simbolo, divisa. Struttura del corso. Principi di degustazione. La scheda di degustazione. Assaggio guidato di 2 grappe.

2^ LEZIONE. Analisi sensoriale. Gli scopi. La tecnica. I sensi. Principi di degustazione. Analisi attraverso la vista, l'olfatto, il retro-olfatto e del gusto. Assaggio guidato di 4 grappe.

3^ LEZIONE. Le acquaviti. Origini, la legge ed i regolamenti. Grappe regionali: etichetta. Le vie dell'uva. Assaggio guidato di 4 grappe.

4^ LEZIONE. La grappa e la distillazione. Un'acquavite unica al mondo. L'acino dell'uva; la chimica. La distillazione, gli impianti e disposizioni legislative. Tipologie delle grappe. Assaggio guidato di 4 grappe.

5^ LEZIONE. Impariamo a bere. Alcol e cultura. Conoscere l'alcol; limiti e consigli. Alcol come alimento. Assaggio guidato di 4 grappe.

SI CONCLUDE CON UNA GITA-STUDIO PRESSO UNA DISTILLERIA.

(A titti i partecipanti verrà fornita una valigetta in alluminio contenente 5 bicchieri, i libri di testo necessari, quaderno per appunti, penna e varie dispense).



 

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I migliori Vini Lazio

Luca Maroni a Vinitaly 2013 con il titolare della Tenuta Codelli di Mossa (GO) Luca Maroni a Vinitaly 2013 con il titolare della Tenuta Codelli di Mossa (GO) I Migliori Vini: questo il rinnovato brand con cui Luca Maroni, ideatore del Sensofwine, inaugurerà un nuovo ciclo di eventi il cui fulcro sarà la valorizzazione del territorio. Contenuti e formula saranno i medesimi dell'evento nazionale che da anni ha sede principale a Roma (Edizione 2014 al Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, dal 6 al 9 Febbraio) con l’unico obiettivo di celebrare le eccellenze enogastronomiche italiane. I nuovi eventi si svolgeranno in chiave regionale, così da esaltare - regione per regione - il patrimonio vitivinicolo del Paese. La prima manifestazione I Migliori Vini Lazio che darà il via al nuovo corso, si svolgerà a Frascati dal 15 al 17 novembre 2013 presso le Scuderie Aldobrandini. L’edificio seicentesco ristrutturato da Massimiliano Fuksas, ideato come uno spazio polifunzionale atto ad ospitare una delle poche collezioni storiche della provincia di Roma, farà da cornice all’evento che vedrà protagonisti i Migliori Produttori del Lazio.

 In pochi forse sanno che il Lazio è la terza Regione italiana per numero di denominazioni: ne comprende infatti una trentina ed è un’area in cui la coltivazione della vite fu iniziata dagli Etruschi e proliferò considerevolmente durante l’Alto Medioevo sviluppandosi secondo più moderne tecniche agricole. Nel Lazio inoltre, la produzione di vino negli ultimi anni non è solo aumentata in quantità, registrando un +13%, ma, dato ancora più significativo, è cresciuta soprattutto da un punto di vista qualitativo.

Sarà proprio la qualità a essere premiata durante la serata di apertura della manifestazione che si terrà Venerdì 15 Novembre presso l’Auditorium delle Scuderie: venti le Aziende distintesi per l’eccellenza della loro produzione.

Un evento, quello de I Migliori Vini Lazio, che mira alla valorizzazione ed alla promozione delle ricchezze di una Regione spesso sottovalutata: il pubblico, nelle giornate di Sabato 16 e Domenica 17, potrà degustare il meglio di quanto offre il territorio in termini enogastronomici ed assistere ad alcune degustazioni condotte da Luca Maroni in cui i Produttori racconteranno i vini emblema di una Terra ricca di tradizioni enologiche e gastronomiche.
A momenti di premiazione a cui assisteranno anche Autorità della Regione, della Provincia e del Comune, si alterneranno momenti di spettacolo ed intrattenimento: verrà proiettato il corto “Vini d’Italia – Lazio”  del tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro.
Patrocinata dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Frascati, la manifestazione potrà contare sulla presenza di realtà territoriali quali il Consorzio Tutela Denominazione Frascati (promotore con Luca Maroni dell’evento) ed altre realtà economicamente rilevanti della Regione.

 

 

 


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Schioppettino di Prepotto superstar

la zona di produzione dello Schioppettino di Prepottola zona di produzione dello Schioppettino di Prepotto

La nascita dell’Associazione dei Produttori di Schioppettino nel piccolo Comune di Prepotto in provincia di Udine risale al 2002, ed è stata fortemente voluta dai vignaioli che hanno visto in questo sodalizio la possibilità di valorizzare un vino presente da sempre nelle loro terre e ancora poco conosciuto. La vera forza del territorio di Prepotto sta infatti nella sua simbiosi - immutata nei secoli - con lo Schioppettino, vino che ha saputo influenzare negli anni le economie di tutte le cantine della zona.
Il vitigno presenta caratteristiche aromatiche definite che, spaziando dal frutto di sottobosco alla speziatura marcata del pepe, racchiudono la sua anima più vera nell’eleganza e nell’armonia degli elementi che si crea grazie alla particolare interazione tra clima e suoli della vallata.
Dopo un lungo lavoro di ricerca sul vitigno e sul vino, l’Associazione ha potuto definire un proprio disciplinare di produzione che le è valso, nel 2008, il riconoscimento a sottozona dei Colli Orientali del Friuli col nome di “Schioppettino di Prepotto”. E’ il terroir che rende grande un vino, ma lo è ancor più la capacità del vignaiolo di interpretare il linguaggio della terra, di ascoltarne la voce e di trasformarla in profumi, sapori e colori inconfondibilmente legati ad essa.
Viticoltori che fanno parte dell'associazione Produttori Schioppettino di PrepottoViticoltori che fanno parte dell'associazione Produttori Schioppettino di Prepotto

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Giuseppe Mantellassi, nuovo presidente

Giuseppe Mantellassi, nuovo presidente Consorzio Tutela Morellino di ScansanoGiuseppe Mantellassi, nuovo presidente Consorzio Tutela Morellino di ScansanoGiuseppe Mantellassi è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Morellino Scansano D.O.C.G.
Fattoria Mantellassi, azienda leader nella produzione del Morellino di Scansano D.O.C.G nella splendida tenuta di Magliano in Toscana, ha celebrato i 50 anni di attività nel 2010 e, in oltre mezzo secolo, ha conquistato riconoscimenti per i suoi vini non solo in Italia, con una presenza costante in tutte le guide, tra cui Vini d’Italia e Gambero Rosso, ma anche i oltre confine.  Alcune sue etichette, tra le quali spiccano Querciolaia, le Sentinelle, il nuovissimo Punton del Sorbo e il pluripremiato San Giuseppe, rappresentano a pieno titolo tutte le peculiarità del territorio maremmano, relativamente giovane per la viticoltura ma già famoso per le sue eccellenze.
I vini di Fattoria Mantellassi sono vini generosi, straordinari per l’alta qualità che li caratterizza, costantemente seguiti dalla vigna alla bottiglia, con grande professionalità ed esperienza. Del resto, il motto in cui l’Azienda si è sempre identificata è quel “Labor omnia vincit” che parla di un lavoro sicuramente difficile, spesso duro e faticoso, ma supportato da una grande passione, quella passione sempre presente fin dal 1860, quando i “vecchi” di casa Mantellassi esercitavano il mestiere di “potini” e “innestini” nella zona di Scansano e Magliano.
Di carattere schivo, con quella timidezza tipica di chi è solito “parlare con i fatti”, Giuseppe Mantellassi, con la nomina a presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, si prepara ad affrontare, proprio con i fatti, una sfida importante: far conoscere e apprezzare sempre di più il Morellino di Scansano, frutto di una terra meravigliosa quale la Maremma Toscana, promuovendone la qualità e presentandolo al mondo in tutta la sua unicità.
“Accetto con grande piacere l’incarico di Presidente, dichiara Giuseppe Mantellassi, ringraziando il Consiglio per aver proposto il mio nome. La loro stima nei miei confronti è per me motivo di orgoglio. Ritengo doveroso rappresentare in prima persona il Consorzio del Morellino di Scansano, che vide tra i suoi fondatori mio padre Ezio Mantellassi. Ringrazio Elisabetta Geppetti (presidente uscente, ndr) per il lavoro svolto negli ultimi due anni e mi impegnerò ad essere presente e propositivo per la tutela della denominazione”.
Un obiettivo che è il diktat del Consorzio Tutela del Morellino di Scansano, ente che fin dalla fondazione, nel 1992, si prefigge di dare un indirizzo alla politica vitivinicola del territorio e di valorizzarne le peculiarità sul mercato nazionale e internazionale. Il tutto, attraverso rigorosi controlli in campo e in cantina così da garantirne la massima espressione.

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Api in affitto: per la vigna

vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini  ph:D. Paciarelli/C.Bardus vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini ph:D. Paciarelli/C.Bardus Numerose critiche e rilievi e appunti sul mio articolo relativo alle api e alla loro utilità in vigneto - a certe condizioni - pubblicato sul mensile qbquantobasta. Con mia grande soddisfazione ovviamente, perchè ciò significa prima di tutto che l'articolo è stato letto, secondo che  è opportuno introdurre sempre nuovi spunti di discussione... Per chi si fosse perso il cartaceo eccovi il pezzo. Attendiamo commenti. Per commentare qui sul sito basta registrarsi gratuitamente. "Quando dai Vignai da Duline degustavo la Malvatea (recensione sul numero di agosto di qbquantobasta), Lorenzo Mocchiutti, proprietario con la moglie Federica, dell’azienda, mi parlò dell’affitto delle api. Cosa? Come? Sapevo che si poteva affittare di tutto, ma non certo delle api! L’affitta-api è Giuliano Marini, giovane e intraprendente proprietario da dieci anni dell’azienda agricola biologica Canais. Sono andata a incontrarlo per capirne di più. E ora vi racconto che cosa ho appreso. Innanzitutto le api, con calabroni e vespe, sono delle impollinatrici eccezionali (ne parla in altro articolo sempre sul numero di settembre 2013 di  qbquantobasta il mielologo Fausto Delegà).

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Bianco o Rosso? Nessun dilemma!

I vini di Gerardo Cesari sposano la creatività di Leandro Luppi a Ciottolando con gusto, in svolgimento a Malcesine (Verona) il 28 e 29 settembre.  A scelta si potranno abbinare il Mara Valpolicella Superiore Ripasso o il Soave Classico  allo Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte proposto dallo chef stellato di Malcesine. Due perle dell’enologia veronese nell'evento che porterà gli appassionati gourmet a scoprire i prodotti tipici del lago di Garda e del Monte Baldo  lungo le vie ciottolate di Malcesine.  I vini dell'azienda di Cavaion Veronese in questa occasione incontreranno la creatività di Leandro Luppi, chef stellato del ristorante Vecchia Malcesine. Mappa della cittadina alla mano, gli ospiti della manifestazione potranno raggiungere  il locale in via Pisort 6 per assaporare questo connubio all’insegna della veronesità lasciandosi conquistare dallo "Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte" e giocando con i profumi del calice, scegliendo se abbinarlo al  Mara Valpolicella Ripasso Superiore  o  il Soave Classico di Gerardo Cesari.
«Questo piatto potrà essere interpretato sia dagli appassionati del vino rosso che da chi ama il vino bianco, a seconda della piacevolezza che ciascuno di noi ritrova nel proprio gusto», afferma lo chef.
A Ciottolando con Gusto gli appassionati della buona cucina potranno crearsi il loro personale menu, scoprendo le diverse proposte studiate da bar, enoteche, ristoranti e pizzerie che aderiscono all’iniziativa. Si potrà optare  per il primo piatto proposto in un locale e per un  secondo elaborato da un ristoratore che si trova in un altro angolo della cittadina e così via fino al dessert e poi al caffè.  Con i suoi vicoli stretti e suoi tradizionali ciottoli,  Malcesine è anche il luogo ideale per un weekend  all’insegna del relax sulla sponda del lago e per perdere lo sguardo tra i suoi splendidi edifici, primo fra tutti il castello Scaligero. Per gli ospiti della manifestazione sono previsti sconti per la funivia; parcheggio e accesso al castello sono  gratuiti.

 

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2013? Sarà una buona annata!

Da quando la vite inizia a germogliare a quando il mosto fermenta nei tini, è molto difficile prevedere la qualità e la futura durata del vino che ne risulterà.
Una miriade di variabili, ovvero: clima, terreno, vitigno, clone, produttore e tradizioni vinicole contribuiscono a creare un’infinità di vini, ciascuno con la sua complessità. La grande tradizione è ancora capace di offrire sorprese e delizie che eguagliano e spesso superano quelle di qualsiasi altro paese produttore di vino nel mondo. Le annate sono spesso una fonte di confusione per semplici amatori, talora anche per esperti o enologi di professione. Ogni anno si cerca di prevedere il futuro del frutto, anch'io provo a svelare in anteprima dei pronostici per l’annata in pieno corso.

Paolo SivilottiPaolo Sivilotti
Percorriamo insieme all’esperto ricercatore Paolo Sivilotti l’affascinante labirinto che è il ciclo vitale della vite. Sivilotti è impegnato giornalmente a monitorare tantissimi vigneti nelle varie zone doc della nostra regione, in Italia, in Slovenia e in Croazia. Ovunque sia ubicato il vigneto e qualunque sia il tipo di vino prodotto, la vite si sviluppa con ritmi immutabili, che condizionano l’attività del viticoltore in ogni periodo dell’anno. Nell’inverno e solitamente entro marzo, nonostante il freddo pungente, il vignaiolo procede alla potatura delle viti. Il freddo intenso, pericoloso in primavera, in inverno contribuisce a tenere a riposo le viti, confinando la linfa nelle radici. Quando l’inverno cede il passo alla primavera, sul legno in apparenza morto della vite spuntano le prime gemme. La ripresa vegetativa è caratterizzata da gemme, crescita delle foglie, germogli e gemme fiorali. Queste ultime, che più tardi daranno i fiori e si trasformeranno in frutti, danno già l’idea di quanto e quando si vendemmierà quell’anno. Freddo e piogge possono causare l’acinellatura, ossia la formazione di grappoli che non maturano, perché privi di semi, mentre troppo caldo e sole possono provocare una maggiore traslocazione di linfa nelle foglie invece che nei frutti, causando la colatura, che porta alla caduta di un certo numero di fiori. Si procede con trattamenti anticrittogamici contro la peronospora e l’oidio e si concima il terreno. Se giugno, il mese dell’impollinazione e della fioritura si presenta con un clima secco e caldo permette una rapida fioritura e la crescita dei grappoli. Un clima variabile darà luogo a grappoli dagli acini non uniformemente maturi. Dopo la fioritura si diradano i germogli continuando con i trattamenti fitosanitari. A mano a mano che la vite cresce favorita dal clima caldo, i fiori fecondati si trasformano in minuscoli grappoli ben riconoscibili, il vignaiolo esegue i trattamenti e falcia l’erba. All’invaiatura, momento cruciale nel vigneto, caratterizzato da importanti trasformazioni chimiche che fanno cambiare colore agli acini, il contenuto zuccherino dell’uva aumenta moltissimo e il vignaiolo provvede a diradare i grappoli per dar maggior vigore a quelli restanti. Si dirada anche il fogliame per permettere ai grappoli maggiore areazione e maggiore esposizione ai raggi solari. E’ un momento critico per la vigna: eventuali piogge seguite dal caldo favoriscono la formazione di muffe, mentre condizioni siccitose ritarderebbero la maturazione dell’uva. Quest’anno abbiamo avuto una primavera con temperature rigide e piovosità fuori dalla norma. Non c'è scampo! E' proprio colpa della stagione: non a caso il surriscaldamento del pianeta aveva cercato di cancellare per sempre le stagioni di mezzo e in realtà c'è riuscito di più con la primavera. Ogni varietà a modo suo ha subito e reagito alle intemperie dei mesi di maggio e giugno. Il Picolit che già di per sè è sensibile all'aborto floreale, quest'anno ha riportato dimezzamenti drastici dovuti alle incessanti piogge durante la fioritura. In qualche zona anche il Pinot Grigio non ha dato grandi rese. Ho notato che le varietà più precoci come lo Chardonnay e il Pinot Bianco hanno subito un effetto d’arresto molto forte dovuto allo stress idrico. Il Tocai Friulano e la Ribolla Gialla, varietà considerate più tardive, invece si sono avvantaggiate dopo le piogge agostane. Infatti il Tocai Friulano ha raggiunto la maturazione ottimale ed è il protagonista principale della raccolta in questa settimana, mentre lo Chardonnay tarda ancora a raggiungere il massimo grado di maturazione. A ottobre sono di turno le varietà a bacca rossa e i passiti. Dati alla mano, per le uve fino a ora pigiate, si tratta di un'annata anomala con livelli di zuccheri medi o medio/bassi, mentre le acidità tendono a scendere velocemente. L'alcolicità leggermente sotto tono, però l'escursione termica di settembre conferirà ai vini intense profumazioni e aromi suadenti.
L'agronomo Claudio Fabbro evidenzia un'annata che i più ipotizzavano tardiva, anche di due settimane o più e che poi si è progressivamente normalizzata. L'attuale raccolta premierà i viticoltori con un prodotto di  buona qualità, ma di certo non li compenserà delle ansie sofferte dalla primavera ad oggi.   
Robert Princic, il Presidente del Consorzio Collio, è assolutamente soddisfatto dell'alta qualità delle uve nonostante le abbondantissime piogge subite nei mesi di maggio e giugno, tali dati di precipitazioni non si registravano dal lontano 1914. Da metà giugno per fortuna il clima è nettamente migliorato con il rialzo delle temperature e le piogge  in agosto sono state un vero toccasana per le uve.
Alberto Grossi, direttore dell'Azienda Tenuta Villanova ha costatato che chi si è adoperato in campagna è riuscito ad arrivare alla vendemmia con uve sane, ma ha notato minore quantità dovuta alle notevoli piogge nel periodo della fioritura. Rispetto alle vendemmie degli scorsi anni le fermentazioni delle uve a oggi raccolte, sono state più veloci, con pH leggermente più alti ed acidità totali più alte. Nei vigneti impostati per la raccolta a macchina si è potuto notare una facilità dello sgranamento del raspo, riducendo al minimo le perdite; in particolare nella varietà Traminer i chicchi erano quasi totalmente intatti. Complessivamente una buona annata dal punto di vista qualitativo con una media nelle gradazioni alcoliche un' po' più bassa dello scorso anno. 
Nel Collio Sloveno, alla Cantina Goriška Brda hanno iniziato le raccolte il 07 settembre e si protrarranno senz'altro fino alla fine di ottobre, per un totale approssimativo di circa 7ooo T d'uva. La vendemmia è stata inaugurata con le varietà Pinot Nero e Chardonnay per la spumantizzazione. Poi hanno proseguito con il Pinot Grigio, il Sauvignon e ora altre varietà a bacca bianca. Stanno ancora attendendo la maturazione ottimale dei rossi. Il direttore della cantina, Silvan Persolja, precisa che la vendemmia viene effettuata 100% tutta a mano, sinonimo di gran qualità e che questa procedura viene riconosciuta nel mondo come “vendemmia eroica”.
Quando si parla di annate, bisogna ricordare che i criteri sono generali e i dati non tengono conto delle eccezioni imputabili a fortuna, abilità o, viceversa, poca capacità del produttore. Il concetto stesso di annata “bella o bestia” - buona o cattiva, è relativo. Ci sono anni in cui i vini migliori sono bevibili quasi subito, mentre altri, della stessa regione, vanno lasciati invecchiare. Quelli di annate inferiori sono ottimi se bevuti nel loro momento migliore, mentre quelli di annate ritenute eccelse non mantengono talvolta le promesse iniziali.
Auguro di cuore a tutti i produttori di concludere l'annata raccogliendo grandi soddisfazioni. Sono fiduciosa nel processo alchemico che trasformerà un semplice frutto in un nettare capace di dare emozioni autentiche e rimanere nella memoria per decenni con ottimi cin cin...

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