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Schioppettino di Prepotto: unico di natura

Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA 1Il nome di un vitigno e del suo vino, il motto dei vignaioli che lo producono. Questo è il nome dell'evento in programma sabato 19 e domenica 20 ottobre a Prepotto (Udine). L'evento Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA nasce con l'obiettivo di valorizzare un vitigno, la sua terra e le sue genti. Sono gli stessi vignaioli che Vi invitano nel piccolo Comune di Prepotto per assaggiare un vino rosso, AUTENTICO come pochi, amato da molti! La manifestazione si inserisce in una più ampia iniziativa portata avanti dall'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto e dal Comune di Prepotto che in cooperazione con il comune sloveno di Kanal ob soči ha ideato il progetto RURAL, finanziato nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Slovenia 2007-2013. Unico in tutta la Regione, questo progetto ha ottenuto il consenso proprio grazie alla trasversalità che lo vuole sia progetto di infrastrutturazione sia di promozione di un territorio e delle sue bellezze.
 
Leit motiv di tutto l'evento sarà il mercato rurale transfrontaliero tra le vie del paese animato dagli artigiani del gusto sloveni e friulani, che accompagnerà per due giornate, il 19 e il 20 ottobre, il celebrato #SchioppettinodiPrepotto, vino antico eppure attuale, selvaggio ma fine, diretto ma delicato, #unicopernatura.
A presentarlo i 20 appassionati produttori che, all'interno della tensostruttura nei pressi del Comune, saranno a disposizione degli amanti del buon bere, cultori e neofiti, curiosi enoturisti ed esperti di settore.
 
Ricca la proposta collaterale del sabato, poichè mentre le vie saranno animate dalla presenza del mercato degli artigiani di provenienza friulana e slovena, dopo l'inaugurazione ufficiale della manifestazione e il taglio del nastro, sarà proposto un convegno dal titolo "Le radici, il clima, i fermenti dello Schioppettino" che darà la parola a qualificati tecnici del settore che collaborano con l'Associazione su argomenti quali la creazione e gestione collettiva di un vigneto-catalogo, lo studio dello stress idrico, la microirrigazione di soccorso, l'individuazione di lieviti indigeni. Sarà anche il momento de La grande degustazione con l'assaggio comparato di ben 16 vini. E non potrà mancare l'abbinamento con i piatti caldi della tradizione: 5 proposte calde,  realizzate da altrettanti interpreti del gusto, accompagneranno lo Schioppettino di Prepotto in un autentico Percorso dei sapori.
 La domenica di UNICO PER NATURA sarà dedicata a 360° alla sensorialità e all'approfondimento giocoso. Un'emozionante wine trekking experience tra i vigneti sarà preludio per entrare in punta di piedi nelle cantine dove proprio in questi giorni lo Schioppettino fermenta silenzioso. Ma non solo. Piacevole intermezzo di cultura gastronomica, il Laboratorio del gusto, offrirà l'occasione per comparare 3 vini a 3 piatti commentati dal vivo per catturare la sottile armonia che lega gli uni agli altri.
I social media hanno dato impulso anche a un contest online #Schioppettinoamodomio, un gioco interattivo che si concluderà a primavera, alimentato con le emozioni, le testimonianze, le storie che si aggiungeranno alle tante storie di cui è fatto lo Schioppettino. Ci siamo inventati un concorso che vuole raccogliere pezzi di emozioni. Per creare acino dopo acino, sorso dopo sorso, un intreccio di incontri preziosi. Di questo si parlerà anche durante il gioco finale, L'esperienza multisensoriale, #lapalestradelnaso, che toccherà, perché no? anche udito e tatto.
 
Schioppettino di Prepotto | UNICO PER NATURA!!!!!
 
#schioppettinodiprepotto #unicopernatura
#schioppettinoamodomio #lapalestradelnaso
 sono gli hashtag ufficiali dell’evento, divulgati attraverso facebook e Twitter…..gioca anche tu con noi!
 
 

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Corso per assaggiatori di grappe

foto di Andrea Deana alle Distillerie Nonino: da sx Maurizio d'Osualdo, Fabiana Romanutti, Cristina Nonino, Enzo Di Zorzi, Bruno Fortunatofoto di Andrea Deana alle Distillerie Nonino: da sx Maurizio d'Osualdo, Fabiana Romanutti, Cristina Nonino, Enzo Di Zorzi, Bruno FortunatoA partire dal prossimo mese di novembre, verrà istituito dall'ANAG - Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti, un nuovo corso per assaggiatori di grappa di primo livello.  Le 5 lezioni verranno svolte presso l'Enoteca di Cormons ogni mercoledì, dalle 20.00 alle 22.30 circa. La quota di partecipazione potrà variare, a seconda del numero dei partecipanti, da 130 a 150 euro. Resta inteso che il corso potrà partire solo al raggiungimento del numero minimo di partecipanti. Vi preghiamo vivamente di diffondere la notizia anche a tutti coloro che riteniate appassionati ed interessati ad approfondire le proprie conoscenze nel mondo delle grappe e dei distillati. info:  328 0081542. Ecco il programma delle lezioni previsto dalla didattica nazionale.
PROGRAMMA DEL CORSO DI 1° LIVELLO.
1^ LEZIONE. L'ANAG. Cos'è, finalità, simbolo, divisa. Struttura del corso. Principi di degustazione. La scheda di degustazione. Assaggio guidato di 2 grappe.

2^ LEZIONE. Analisi sensoriale. Gli scopi. La tecnica. I sensi. Principi di degustazione. Analisi attraverso la vista, l'olfatto, il retro-olfatto e del gusto. Assaggio guidato di 4 grappe.

3^ LEZIONE. Le acquaviti. Origini, la legge ed i regolamenti. Grappe regionali: etichetta. Le vie dell'uva. Assaggio guidato di 4 grappe.

4^ LEZIONE. La grappa e la distillazione. Un'acquavite unica al mondo. L'acino dell'uva; la chimica. La distillazione, gli impianti e disposizioni legislative. Tipologie delle grappe. Assaggio guidato di 4 grappe.

5^ LEZIONE. Impariamo a bere. Alcol e cultura. Conoscere l'alcol; limiti e consigli. Alcol come alimento. Assaggio guidato di 4 grappe.

SI CONCLUDE CON UNA GITA-STUDIO PRESSO UNA DISTILLERIA.

(A titti i partecipanti verrà fornita una valigetta in alluminio contenente 5 bicchieri, i libri di testo necessari, quaderno per appunti, penna e varie dispense).



 

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I migliori Vini Lazio

Luca Maroni a Vinitaly 2013 con il titolare della Tenuta Codelli di Mossa (GO) Luca Maroni a Vinitaly 2013 con il titolare della Tenuta Codelli di Mossa (GO) I Migliori Vini: questo il rinnovato brand con cui Luca Maroni, ideatore del Sensofwine, inaugurerà un nuovo ciclo di eventi il cui fulcro sarà la valorizzazione del territorio. Contenuti e formula saranno i medesimi dell'evento nazionale che da anni ha sede principale a Roma (Edizione 2014 al Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia, dal 6 al 9 Febbraio) con l’unico obiettivo di celebrare le eccellenze enogastronomiche italiane. I nuovi eventi si svolgeranno in chiave regionale, così da esaltare - regione per regione - il patrimonio vitivinicolo del Paese. La prima manifestazione I Migliori Vini Lazio che darà il via al nuovo corso, si svolgerà a Frascati dal 15 al 17 novembre 2013 presso le Scuderie Aldobrandini. L’edificio seicentesco ristrutturato da Massimiliano Fuksas, ideato come uno spazio polifunzionale atto ad ospitare una delle poche collezioni storiche della provincia di Roma, farà da cornice all’evento che vedrà protagonisti i Migliori Produttori del Lazio.

 In pochi forse sanno che il Lazio è la terza Regione italiana per numero di denominazioni: ne comprende infatti una trentina ed è un’area in cui la coltivazione della vite fu iniziata dagli Etruschi e proliferò considerevolmente durante l’Alto Medioevo sviluppandosi secondo più moderne tecniche agricole. Nel Lazio inoltre, la produzione di vino negli ultimi anni non è solo aumentata in quantità, registrando un +13%, ma, dato ancora più significativo, è cresciuta soprattutto da un punto di vista qualitativo.

Sarà proprio la qualità a essere premiata durante la serata di apertura della manifestazione che si terrà Venerdì 15 Novembre presso l’Auditorium delle Scuderie: venti le Aziende distintesi per l’eccellenza della loro produzione.

Un evento, quello de I Migliori Vini Lazio, che mira alla valorizzazione ed alla promozione delle ricchezze di una Regione spesso sottovalutata: il pubblico, nelle giornate di Sabato 16 e Domenica 17, potrà degustare il meglio di quanto offre il territorio in termini enogastronomici ed assistere ad alcune degustazioni condotte da Luca Maroni in cui i Produttori racconteranno i vini emblema di una Terra ricca di tradizioni enologiche e gastronomiche.
A momenti di premiazione a cui assisteranno anche Autorità della Regione, della Provincia e del Comune, si alterneranno momenti di spettacolo ed intrattenimento: verrà proiettato il corto “Vini d’Italia – Lazio”  del tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro.
Patrocinata dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune di Frascati, la manifestazione potrà contare sulla presenza di realtà territoriali quali il Consorzio Tutela Denominazione Frascati (promotore con Luca Maroni dell’evento) ed altre realtà economicamente rilevanti della Regione.

 

 

 


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Schioppettino di Prepotto superstar

la zona di produzione dello Schioppettino di Prepottola zona di produzione dello Schioppettino di Prepotto

La nascita dell’Associazione dei Produttori di Schioppettino nel piccolo Comune di Prepotto in provincia di Udine risale al 2002, ed è stata fortemente voluta dai vignaioli che hanno visto in questo sodalizio la possibilità di valorizzare un vino presente da sempre nelle loro terre e ancora poco conosciuto. La vera forza del territorio di Prepotto sta infatti nella sua simbiosi - immutata nei secoli - con lo Schioppettino, vino che ha saputo influenzare negli anni le economie di tutte le cantine della zona.
Il vitigno presenta caratteristiche aromatiche definite che, spaziando dal frutto di sottobosco alla speziatura marcata del pepe, racchiudono la sua anima più vera nell’eleganza e nell’armonia degli elementi che si crea grazie alla particolare interazione tra clima e suoli della vallata.
Dopo un lungo lavoro di ricerca sul vitigno e sul vino, l’Associazione ha potuto definire un proprio disciplinare di produzione che le è valso, nel 2008, il riconoscimento a sottozona dei Colli Orientali del Friuli col nome di “Schioppettino di Prepotto”. E’ il terroir che rende grande un vino, ma lo è ancor più la capacità del vignaiolo di interpretare il linguaggio della terra, di ascoltarne la voce e di trasformarla in profumi, sapori e colori inconfondibilmente legati ad essa.
Viticoltori che fanno parte dell'associazione Produttori Schioppettino di PrepottoViticoltori che fanno parte dell'associazione Produttori Schioppettino di Prepotto

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Giuseppe Mantellassi, nuovo presidente

Giuseppe Mantellassi, nuovo presidente Consorzio Tutela Morellino di ScansanoGiuseppe Mantellassi, nuovo presidente Consorzio Tutela Morellino di ScansanoGiuseppe Mantellassi è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Morellino Scansano D.O.C.G.
Fattoria Mantellassi, azienda leader nella produzione del Morellino di Scansano D.O.C.G nella splendida tenuta di Magliano in Toscana, ha celebrato i 50 anni di attività nel 2010 e, in oltre mezzo secolo, ha conquistato riconoscimenti per i suoi vini non solo in Italia, con una presenza costante in tutte le guide, tra cui Vini d’Italia e Gambero Rosso, ma anche i oltre confine.  Alcune sue etichette, tra le quali spiccano Querciolaia, le Sentinelle, il nuovissimo Punton del Sorbo e il pluripremiato San Giuseppe, rappresentano a pieno titolo tutte le peculiarità del territorio maremmano, relativamente giovane per la viticoltura ma già famoso per le sue eccellenze.
I vini di Fattoria Mantellassi sono vini generosi, straordinari per l’alta qualità che li caratterizza, costantemente seguiti dalla vigna alla bottiglia, con grande professionalità ed esperienza. Del resto, il motto in cui l’Azienda si è sempre identificata è quel “Labor omnia vincit” che parla di un lavoro sicuramente difficile, spesso duro e faticoso, ma supportato da una grande passione, quella passione sempre presente fin dal 1860, quando i “vecchi” di casa Mantellassi esercitavano il mestiere di “potini” e “innestini” nella zona di Scansano e Magliano.
Di carattere schivo, con quella timidezza tipica di chi è solito “parlare con i fatti”, Giuseppe Mantellassi, con la nomina a presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano, si prepara ad affrontare, proprio con i fatti, una sfida importante: far conoscere e apprezzare sempre di più il Morellino di Scansano, frutto di una terra meravigliosa quale la Maremma Toscana, promuovendone la qualità e presentandolo al mondo in tutta la sua unicità.
“Accetto con grande piacere l’incarico di Presidente, dichiara Giuseppe Mantellassi, ringraziando il Consiglio per aver proposto il mio nome. La loro stima nei miei confronti è per me motivo di orgoglio. Ritengo doveroso rappresentare in prima persona il Consorzio del Morellino di Scansano, che vide tra i suoi fondatori mio padre Ezio Mantellassi. Ringrazio Elisabetta Geppetti (presidente uscente, ndr) per il lavoro svolto negli ultimi due anni e mi impegnerò ad essere presente e propositivo per la tutela della denominazione”.
Un obiettivo che è il diktat del Consorzio Tutela del Morellino di Scansano, ente che fin dalla fondazione, nel 1992, si prefigge di dare un indirizzo alla politica vitivinicola del territorio e di valorizzarne le peculiarità sul mercato nazionale e internazionale. Il tutto, attraverso rigorosi controlli in campo e in cantina così da garantirne la massima espressione.

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Api in affitto: per la vigna

vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini  ph:D. Paciarelli/C.Bardus vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini ph:D. Paciarelli/C.Bardus Numerose critiche e rilievi e appunti sul mio articolo relativo alle api e alla loro utilità in vigneto - a certe condizioni - pubblicato sul mensile qbquantobasta. Con mia grande soddisfazione ovviamente, perchè ciò significa prima di tutto che l'articolo è stato letto, secondo che  è opportuno introdurre sempre nuovi spunti di discussione... Per chi si fosse perso il cartaceo eccovi il pezzo. Attendiamo commenti. Per commentare qui sul sito basta registrarsi gratuitamente. "Quando dai Vignai da Duline degustavo la Malvatea (recensione sul numero di agosto di qbquantobasta), Lorenzo Mocchiutti, proprietario con la moglie Federica, dell’azienda, mi parlò dell’affitto delle api. Cosa? Come? Sapevo che si poteva affittare di tutto, ma non certo delle api! L’affitta-api è Giuliano Marini, giovane e intraprendente proprietario da dieci anni dell’azienda agricola biologica Canais. Sono andata a incontrarlo per capirne di più. E ora vi racconto che cosa ho appreso. Innanzitutto le api, con calabroni e vespe, sono delle impollinatrici eccezionali (ne parla in altro articolo sempre sul numero di settembre 2013 di  qbquantobasta il mielologo Fausto Delegà).

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Bianco o Rosso? Nessun dilemma!

I vini di Gerardo Cesari sposano la creatività di Leandro Luppi a Ciottolando con gusto, in svolgimento a Malcesine (Verona) il 28 e 29 settembre.  A scelta si potranno abbinare il Mara Valpolicella Superiore Ripasso o il Soave Classico  allo Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte proposto dallo chef stellato di Malcesine. Due perle dell’enologia veronese nell'evento che porterà gli appassionati gourmet a scoprire i prodotti tipici del lago di Garda e del Monte Baldo  lungo le vie ciottolate di Malcesine.  I vini dell'azienda di Cavaion Veronese in questa occasione incontreranno la creatività di Leandro Luppi, chef stellato del ristorante Vecchia Malcesine. Mappa della cittadina alla mano, gli ospiti della manifestazione potranno raggiungere  il locale in via Pisort 6 per assaporare questo connubio all’insegna della veronesità lasciandosi conquistare dallo "Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte" e giocando con i profumi del calice, scegliendo se abbinarlo al  Mara Valpolicella Ripasso Superiore  o  il Soave Classico di Gerardo Cesari.
«Questo piatto potrà essere interpretato sia dagli appassionati del vino rosso che da chi ama il vino bianco, a seconda della piacevolezza che ciascuno di noi ritrova nel proprio gusto», afferma lo chef.
A Ciottolando con Gusto gli appassionati della buona cucina potranno crearsi il loro personale menu, scoprendo le diverse proposte studiate da bar, enoteche, ristoranti e pizzerie che aderiscono all’iniziativa. Si potrà optare  per il primo piatto proposto in un locale e per un  secondo elaborato da un ristoratore che si trova in un altro angolo della cittadina e così via fino al dessert e poi al caffè.  Con i suoi vicoli stretti e suoi tradizionali ciottoli,  Malcesine è anche il luogo ideale per un weekend  all’insegna del relax sulla sponda del lago e per perdere lo sguardo tra i suoi splendidi edifici, primo fra tutti il castello Scaligero. Per gli ospiti della manifestazione sono previsti sconti per la funivia; parcheggio e accesso al castello sono  gratuiti.

 

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2013? Sarà una buona annata!

Da quando la vite inizia a germogliare a quando il mosto fermenta nei tini, è molto difficile prevedere la qualità e la futura durata del vino che ne risulterà.
Una miriade di variabili, ovvero: clima, terreno, vitigno, clone, produttore e tradizioni vinicole contribuiscono a creare un’infinità di vini, ciascuno con la sua complessità. La grande tradizione è ancora capace di offrire sorprese e delizie che eguagliano e spesso superano quelle di qualsiasi altro paese produttore di vino nel mondo. Le annate sono spesso una fonte di confusione per semplici amatori, talora anche per esperti o enologi di professione. Ogni anno si cerca di prevedere il futuro del frutto, anch'io provo a svelare in anteprima dei pronostici per l’annata in pieno corso.

Paolo SivilottiPaolo Sivilotti
Percorriamo insieme all’esperto ricercatore Paolo Sivilotti l’affascinante labirinto che è il ciclo vitale della vite. Sivilotti è impegnato giornalmente a monitorare tantissimi vigneti nelle varie zone doc della nostra regione, in Italia, in Slovenia e in Croazia. Ovunque sia ubicato il vigneto e qualunque sia il tipo di vino prodotto, la vite si sviluppa con ritmi immutabili, che condizionano l’attività del viticoltore in ogni periodo dell’anno. Nell’inverno e solitamente entro marzo, nonostante il freddo pungente, il vignaiolo procede alla potatura delle viti. Il freddo intenso, pericoloso in primavera, in inverno contribuisce a tenere a riposo le viti, confinando la linfa nelle radici. Quando l’inverno cede il passo alla primavera, sul legno in apparenza morto della vite spuntano le prime gemme. La ripresa vegetativa è caratterizzata da gemme, crescita delle foglie, germogli e gemme fiorali. Queste ultime, che più tardi daranno i fiori e si trasformeranno in frutti, danno già l’idea di quanto e quando si vendemmierà quell’anno. Freddo e piogge possono causare l’acinellatura, ossia la formazione di grappoli che non maturano, perché privi di semi, mentre troppo caldo e sole possono provocare una maggiore traslocazione di linfa nelle foglie invece che nei frutti, causando la colatura, che porta alla caduta di un certo numero di fiori. Si procede con trattamenti anticrittogamici contro la peronospora e l’oidio e si concima il terreno. Se giugno, il mese dell’impollinazione e della fioritura si presenta con un clima secco e caldo permette una rapida fioritura e la crescita dei grappoli. Un clima variabile darà luogo a grappoli dagli acini non uniformemente maturi. Dopo la fioritura si diradano i germogli continuando con i trattamenti fitosanitari. A mano a mano che la vite cresce favorita dal clima caldo, i fiori fecondati si trasformano in minuscoli grappoli ben riconoscibili, il vignaiolo esegue i trattamenti e falcia l’erba. All’invaiatura, momento cruciale nel vigneto, caratterizzato da importanti trasformazioni chimiche che fanno cambiare colore agli acini, il contenuto zuccherino dell’uva aumenta moltissimo e il vignaiolo provvede a diradare i grappoli per dar maggior vigore a quelli restanti. Si dirada anche il fogliame per permettere ai grappoli maggiore areazione e maggiore esposizione ai raggi solari. E’ un momento critico per la vigna: eventuali piogge seguite dal caldo favoriscono la formazione di muffe, mentre condizioni siccitose ritarderebbero la maturazione dell’uva. Quest’anno abbiamo avuto una primavera con temperature rigide e piovosità fuori dalla norma. Non c'è scampo! E' proprio colpa della stagione: non a caso il surriscaldamento del pianeta aveva cercato di cancellare per sempre le stagioni di mezzo e in realtà c'è riuscito di più con la primavera. Ogni varietà a modo suo ha subito e reagito alle intemperie dei mesi di maggio e giugno. Il Picolit che già di per sè è sensibile all'aborto floreale, quest'anno ha riportato dimezzamenti drastici dovuti alle incessanti piogge durante la fioritura. In qualche zona anche il Pinot Grigio non ha dato grandi rese. Ho notato che le varietà più precoci come lo Chardonnay e il Pinot Bianco hanno subito un effetto d’arresto molto forte dovuto allo stress idrico. Il Tocai Friulano e la Ribolla Gialla, varietà considerate più tardive, invece si sono avvantaggiate dopo le piogge agostane. Infatti il Tocai Friulano ha raggiunto la maturazione ottimale ed è il protagonista principale della raccolta in questa settimana, mentre lo Chardonnay tarda ancora a raggiungere il massimo grado di maturazione. A ottobre sono di turno le varietà a bacca rossa e i passiti. Dati alla mano, per le uve fino a ora pigiate, si tratta di un'annata anomala con livelli di zuccheri medi o medio/bassi, mentre le acidità tendono a scendere velocemente. L'alcolicità leggermente sotto tono, però l'escursione termica di settembre conferirà ai vini intense profumazioni e aromi suadenti.
L'agronomo Claudio Fabbro evidenzia un'annata che i più ipotizzavano tardiva, anche di due settimane o più e che poi si è progressivamente normalizzata. L'attuale raccolta premierà i viticoltori con un prodotto di  buona qualità, ma di certo non li compenserà delle ansie sofferte dalla primavera ad oggi.   
Robert Princic, il Presidente del Consorzio Collio, è assolutamente soddisfatto dell'alta qualità delle uve nonostante le abbondantissime piogge subite nei mesi di maggio e giugno, tali dati di precipitazioni non si registravano dal lontano 1914. Da metà giugno per fortuna il clima è nettamente migliorato con il rialzo delle temperature e le piogge  in agosto sono state un vero toccasana per le uve.
Alberto Grossi, direttore dell'Azienda Tenuta Villanova ha costatato che chi si è adoperato in campagna è riuscito ad arrivare alla vendemmia con uve sane, ma ha notato minore quantità dovuta alle notevoli piogge nel periodo della fioritura. Rispetto alle vendemmie degli scorsi anni le fermentazioni delle uve a oggi raccolte, sono state più veloci, con pH leggermente più alti ed acidità totali più alte. Nei vigneti impostati per la raccolta a macchina si è potuto notare una facilità dello sgranamento del raspo, riducendo al minimo le perdite; in particolare nella varietà Traminer i chicchi erano quasi totalmente intatti. Complessivamente una buona annata dal punto di vista qualitativo con una media nelle gradazioni alcoliche un' po' più bassa dello scorso anno. 
Nel Collio Sloveno, alla Cantina Goriška Brda hanno iniziato le raccolte il 07 settembre e si protrarranno senz'altro fino alla fine di ottobre, per un totale approssimativo di circa 7ooo T d'uva. La vendemmia è stata inaugurata con le varietà Pinot Nero e Chardonnay per la spumantizzazione. Poi hanno proseguito con il Pinot Grigio, il Sauvignon e ora altre varietà a bacca bianca. Stanno ancora attendendo la maturazione ottimale dei rossi. Il direttore della cantina, Silvan Persolja, precisa che la vendemmia viene effettuata 100% tutta a mano, sinonimo di gran qualità e che questa procedura viene riconosciuta nel mondo come “vendemmia eroica”.
Quando si parla di annate, bisogna ricordare che i criteri sono generali e i dati non tengono conto delle eccezioni imputabili a fortuna, abilità o, viceversa, poca capacità del produttore. Il concetto stesso di annata “bella o bestia” - buona o cattiva, è relativo. Ci sono anni in cui i vini migliori sono bevibili quasi subito, mentre altri, della stessa regione, vanno lasciati invecchiare. Quelli di annate inferiori sono ottimi se bevuti nel loro momento migliore, mentre quelli di annate ritenute eccelse non mantengono talvolta le promesse iniziali.
Auguro di cuore a tutti i produttori di concludere l'annata raccogliendo grandi soddisfazioni. Sono fiduciosa nel processo alchemico che trasformerà un semplice frutto in un nettare capace di dare emozioni autentiche e rimanere nella memoria per decenni con ottimi cin cin...

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Ecco i migliori vini d'Italia!

Ecco i primi 50 vini d'Italia tra i 300 vini degustati alla cieca: in giuria, oltre a Luca Gardini e Andrea Grignaffini ideatori dell'evento, c'erano i critici Tim Atkin, Christy Canterboury, Daniele Cernilli, Antonio Paolini, Raul Salama, Ezio Vizzari. Premiazioni lunedì alle 18 all'Officina Eventi di Terme Milano.

1. Poggio di Sotto, Brunello di Montalcino Riserva 2007
2. Roagna, Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007
3. Setteponti, Oreno 2010
4. Ferrari, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2002
5. Massolino, Barolo Vigna Rionda Riserva 2007
6. Tramin, Alto Adige Terminum Gewurztraminer 2011
7. Lis Neris, Tal Luc 2010
8. Valentini, Trebbiano D’Abruzzo 2011
9. Romano dal Forno, Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2007
10. Pianpolvere Soprano, Barolo Bussia Riserva 2006
11. Tua Rita, Redigaffi 2010
12. Palari, Faro 2008
13. Ettore Germano, Langhe Riesling Herzu 2011
14. Marisa Cuomo, Costa D’Amalfi Furore Fiorduva 2011
15. Gravner, Bianco Breg Anfora 2006
16. Cavallotto, Barolo Riserva Bricco Boschis V. S. Giuseppe 2007
17. Schiavenza, Barolo Prapò 2009
18. Sottimano, Barbaresco Currà 2008
19. Cogno Elvio, Barolo Vigna Elena Riserva 2007
20. Brovia, Barolo Ca’ Mia 2009
21. Duemani, Costa Toscana IGT Cabernet Franc 2010
22. Bruno Rocca, Barbaresco Rabajà 2010
23. Paride Iaretti, Gattinara Riserva 2005
24. Castello di Verduno, Barolo Monvigliero Riserva 2007
25. Tenute Sella, Lessona Omaggio a Quintino Sella 2007
26. Tenuta San Guido, Sassicaia 2010
27. Burlotto, Barolo Monvigliero 2009
28. Polvanera, Primitivo di Gioia del Colle Vi. Montevella 2010
29. Argiolas, Turriga 2008
30. Conterno Fantino, Barolo Sorì Ginestra 2009
31. Bruno Giacosa, Barolo Le Rocche Falletto Riserva Et Rossa 2008
32. Masciarelli, Villa Gemma Montepulciano di Abruzzo 2006
33. Giuseppe Cortese, Barbaresco Rabaja Riserva 2006
34. Pollenza, Il Pollenza 2010
35. Marco De Bartoli, Vecchio Samperi Ventennale S.a.
36. Ca’ del Bosco, Franciacorta Brut Rosé Riserva AMC 2005
37. Cavalleri, Franciacorta Collez. Esclusiva 2004
38. Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2010
39. Allegrini, Amarone della Valpolicella Classico 2009
40. Travaglini, Gattinara Riserva 2007
41. Jermann, Vintage Tunina 2011
42. Poderi Aldo Conterno, Barolo Bussia 2005
43. Quintodecimo, Taurasi Riserva Vigna Quintodecima 2007
44. Bucci, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2008
45. Cascina Ca’ Rossa Roero Mompissano Riserva 2010
46. Le Piane, Boca 2008
47. La Monacesca, Verdicchio di Matelica Riserva Mirum 2010
48. Casanova dei Neri, Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
49. Fontodi, Flaccianello 2009
50. Damijan Podversic, Venezia Giulia IGT Malvasia 2009

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Non solo Cantina: Fernanda Cappello

Tenuta Fernanda Cappello, Sequals (PN)Tenuta Fernanda Cappello, Sequals (PN)

Dimenticate il concetto classico di enoteca:  quando arrivate alla Tenuta di Fernanda Cappello - sulla strada che da Spilimbergo porta a Sequals - vi trovate in un vero e proprio ristorante smart dove certo ci sono anche i vini, tanti vini, tutti i vini prodotti giustappunto dall’azienda. La strada dicevamo, se non state accorti potete passare oltre la tenuta scambiandola per una villa dove il proprietario ama moltissimo il suo giardino e si circonda di verde e colori (da vicino scoprirete anche una rarissima varietà di ortensia viola).  Un arredamento moderno, sobrio, con tocchi di design. Tavoli apparecchiati con eleganza informale per pranzi e cene, sgabelli per uno snack veloce o un aperitivo, scaffali alle pareti dove le bottiglie con etichette d’argento creano un gradevole effetto visivo quasi di movimento.

Uno scorcio dell'Enoteca della Tenuta Fernanda CappelloUno scorcio dell'Enoteca della Tenuta Fernanda CappelloUn’ampia scala vi porta al primo piano  a una sala da pranzo che guarda sul verde, sulle vigne chiuse dalle quinte scenografiche dei monti. E accanto, una cucina in piena regola. Perché la tenuta Cappello è anche ristorante. Ed è soprattutto per conoscere da vicino il giovane cuoco che siamo venuti. Alex Osualdella, 26 anni, nato a Toppo di Travesio, segni caratteristici: un sorriso spontaneo che trasmette serenità e gioia per quello che sta facendo. Lo vedete nella foto accanto a Fernanda Cappello, anima e cuore di quest’azienda. Anche lei sorride, di un sorriso vero e accogliente. La cucina è pregevole, di stagione, di territorio, con l’orto vero dietro l’edificio, dove crescono radicchi melanzane pomodori e anche la cipolla rosa di Cavasso e Val di Cosa, con lo spazio riservato alle erbe aromatiche  e ai fiori eduli che finiscono a decorare e profumare i piatti.
I primi piatti sono la passione di Alex con pasta artigianale fatta da sé.  I preferiti dai clienti sono cjalsons con le erbe dell’orto, erba luigia, melissa, borragine, menta, oltre a marmellata e biscotti: si accompagna in modo ottimale al Traminer, chiosa Fernanda  che segue tutti ma proprio tutti i molteplici aspetti di questa cantina che è molto più di una cantina. si potrebbe definire un concept se fosse replicabile, ma difficile sarebbe replicarne l’anima e la passione di un’intera vista dedicata a realizzare un sogno. Le tagliatelle col melone, continua si accompagnano con il Friulano, gli asparagi con il Sauvignon, il maiale con il Cabernet… E Primo, chiediamo (è il nuovo “gigante” della Tenuta Fernanda Cappello, dedicato a Primo Carnera, è ottenuto da uve di Traminer aromatico raccolte nelle prime ore del mattino per evitare che il calore del sole ne rovini gli aromi primari). Con i formaggi erborinati è perfetto… Ora è il momento di un cremoso ai lamponi, mousse di vaniglia e pan di spagna! Alla nostra sezione Ricette troverete la Palla di Polenta con Pitina, una rivisitazione di un piatto classico del territorio.

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Prevendemmiale 2013 a Ca'Vescovo

Tavolo dei relatori a Ca'Vescovo: Rizzi, Fregolent, Fabbro, Marcolini, Zironi (in piedi) archivio C. FabbroTavolo dei relatori a Ca'Vescovo: Rizzi, Fregolent, Fabbro, Marcolini, Zironi (in piedi) archivio C. FabbroSarà una bella vendemmia e ciò dovrebbe compensare ansie e sofferenze causate da un lungo periodo di freddo e di piogge (da gennaio alle prima decade di giugno ) seguite da due mesi africani cui comunque la vite ha risposto da par suo, stringendo i  denti. Siamo così arrivati alle prime precipitazioni del 13 e 20 agosto, con alternanza di giornate soleggiate e  ventilate e notti fredde, ma non umide.
Quindi profumi garantiti ! Questo, in sintesi, quanto è emerso nell’annuale incontro prevendemmiale che Assoenologi FriuliVG ha organizzato  per i tecnici associati, allargato a rappresentanti delle Istituzioni, del mondo  della ricerca e universitario. A portare il saluto della famiglia Zonin alla Tenutà Ca' Vescovo di Terzo d’Aquileia il direttore  generale dr. Marco Rabino, cui ha fatto seguito il presidente della Sezione  AEEI-FVG Rodolfo Rizzi .
All’agronomo  Claudio Fabbro è stato affidato il compito di introdurre i lavori, con una comparazione storica fra quella entrante e le precedenti vendemmie. Approfondimenti  sulle situazioni  viticole  e fitosanitarie sono stati portati  dagli agronomi Giovanni Bigot (per le colline  goriziane e friulane  e zona Isonzo) e  Gabriele Marchi (pianura e Riviera friulana ), con una ricchezza di dati  decisamente utili per abbozzare previsioni vendemmiali  che troveranno sicuramente risposta nella realtà.
Hanno preso parte  ai lavori sia i vertici del Consorzio delle DOC  Giorgio Badin e PierLuigi Comelli, i presidenti dei Consorzi DOC  Marco Rabino (Aquileia), Adriano Gigante (Colli orientali) e Robert Princic (Collio ),   Dario Ermacora (Federazione Regionale Coldiretti FVG)  e Germano Zorzettig ( CVQ FVG)
Novità importante della prevendemmiale 2013 la presenza  attiva  ed importante di OSMER-ARPA Friuli Venezia Giulia  con il direttore dr. Stefano Micheletti ed il dr. Marco Gani .
Ed è stato proprio Gani a sviluppare in una relazione articolata e supportata da una serie robusta di dati  l’argomento meteo , con ripetuti confronti su situazioni pregresse e considerazioni d’attualità, funzionali ad adattare, da parte degli enologi e dei viticoltori, strategie corrette per il miglior esito sia  delle operazioni di raccolta che di vinificazione.
Il direttore dell’ Istituto Controllo Qualità  e Repressione Frodi (ICQRF) di Conegliano Veneto, dr. GianLuca Fregolent, confermando la sua disponibilità per il quarto anno consecutivo ad aggiornare il mondo enologico del Friuli VG  sulle novità  burocratico-amministrative, ha sviluppato la relazione finale, rispondendo a un fuoco di fila di domande in sede di dibattito  nel segno di un’apprezzata azione tesa più alla prevenzione che all’individuazione, a posteriori ,di situazioni  anomale – e potenzialmente sanzionabili - sia nella forma che nella sostanza. Un importante contributo è venuto dai docenti della Facoltà d’Agraria dell’ Università di Udine, Roberto Zironi ed Enrico Peterlunger .
L’incontro si è concluso con una degustazione guidata  dall’ enologo Roberto Marcolini , tecnico del GRUPPO ZONIN , di diverse tipologie  aziendali abbinate a prodotti  gastronomici dell’ Aquileiese .
Ed ora è tempo di rimboccarsi le maniche perché  dopo la raccolta – seppur lievemente posticipata rispetto al 2012,  di Chardonnay, Pinot nero e Prosecco  per le basi spumante  sarà la volta delle uve Pinot grigio , Sauvignon , (Tocai) Friulano , Ribolla gialla ed altre a seguire . Per le tardive Refosco e Pignolo si andrà ad ottobre  e così pure per  Ramandolo e Picolit da cui s’attendono favolosi passiti “ garantiti” DOCG . Sarà probabilmente una vendemmia con qualche chilo in meno ( piogge e freddo in fioritura hanno lasciato il segno su varietà sensibili quali Cabernet franc-Carmenere , Schioppettino e Picolit, ma anche  su (Tocai) Friulano, Merlot e Pinot grigio . Resta il fatto che i 3.500 ettari di Prosecco DOC si avviano alla massima produzione ; pertanto anche quest’anno  i 290 enologi della Sezione FVG dovranno gestire  complessivamente più di un milione d’ettolitri  che probabilmente non avranno  le alcolicità stratosferiche  del 2006  il che , Codice della strada alla mano, non dovrebbe guastare...) ma che per l’assenza di grandinate e l’eccellente stato sanitario delle uve saranno di qualità decisamente superiore  (grazie a  queste splendide giornate soleggiate e ventilate ) ricche di profumi e aromi  cui contribuiscono molto  positivamente le  escursioni termiche d’inizio settembre.

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