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Api in affitto: per la vigna

vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini  ph:D. Paciarelli/C.Bardus vasetti di raro miele Amorpha fruticosa di Giuliano Marini ph:D. Paciarelli/C.Bardus Numerose critiche e rilievi e appunti sul mio articolo relativo alle api e alla loro utilità in vigneto - a certe condizioni - pubblicato sul mensile qbquantobasta. Con mia grande soddisfazione ovviamente, perchè ciò significa prima di tutto che l'articolo è stato letto, secondo che  è opportuno introdurre sempre nuovi spunti di discussione... Per chi si fosse perso il cartaceo eccovi il pezzo. Attendiamo commenti. Per commentare qui sul sito basta registrarsi gratuitamente. "Quando dai Vignai da Duline degustavo la Malvatea (recensione sul numero di agosto di qbquantobasta), Lorenzo Mocchiutti, proprietario con la moglie Federica, dell’azienda, mi parlò dell’affitto delle api. Cosa? Come? Sapevo che si poteva affittare di tutto, ma non certo delle api! L’affitta-api è Giuliano Marini, giovane e intraprendente proprietario da dieci anni dell’azienda agricola biologica Canais. Sono andata a incontrarlo per capirne di più. E ora vi racconto che cosa ho appreso. Innanzitutto le api, con calabroni e vespe, sono delle impollinatrici eccezionali (ne parla in altro articolo sempre sul numero di settembre 2013 di  qbquantobasta il mielologo Fausto Delegà).

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Bianco o Rosso? Nessun dilemma!

I vini di Gerardo Cesari sposano la creatività di Leandro Luppi a Ciottolando con gusto, in svolgimento a Malcesine (Verona) il 28 e 29 settembre.  A scelta si potranno abbinare il Mara Valpolicella Superiore Ripasso o il Soave Classico  allo Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte proposto dallo chef stellato di Malcesine. Due perle dell’enologia veronese nell'evento che porterà gli appassionati gourmet a scoprire i prodotti tipici del lago di Garda e del Monte Baldo  lungo le vie ciottolate di Malcesine.  I vini dell'azienda di Cavaion Veronese in questa occasione incontreranno la creatività di Leandro Luppi, chef stellato del ristorante Vecchia Malcesine. Mappa della cittadina alla mano, gli ospiti della manifestazione potranno raggiungere  il locale in via Pisort 6 per assaporare questo connubio all’insegna della veronesità lasciandosi conquistare dallo "Zabajone al Formaggio di Malga con Conchiglione Monograno Felicetti alle Erbe di Monte" e giocando con i profumi del calice, scegliendo se abbinarlo al  Mara Valpolicella Ripasso Superiore  o  il Soave Classico di Gerardo Cesari.
«Questo piatto potrà essere interpretato sia dagli appassionati del vino rosso che da chi ama il vino bianco, a seconda della piacevolezza che ciascuno di noi ritrova nel proprio gusto», afferma lo chef.
A Ciottolando con Gusto gli appassionati della buona cucina potranno crearsi il loro personale menu, scoprendo le diverse proposte studiate da bar, enoteche, ristoranti e pizzerie che aderiscono all’iniziativa. Si potrà optare  per il primo piatto proposto in un locale e per un  secondo elaborato da un ristoratore che si trova in un altro angolo della cittadina e così via fino al dessert e poi al caffè.  Con i suoi vicoli stretti e suoi tradizionali ciottoli,  Malcesine è anche il luogo ideale per un weekend  all’insegna del relax sulla sponda del lago e per perdere lo sguardo tra i suoi splendidi edifici, primo fra tutti il castello Scaligero. Per gli ospiti della manifestazione sono previsti sconti per la funivia; parcheggio e accesso al castello sono  gratuiti.

 

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2013? Sarà una buona annata!

Da quando la vite inizia a germogliare a quando il mosto fermenta nei tini, è molto difficile prevedere la qualità e la futura durata del vino che ne risulterà.
Una miriade di variabili, ovvero: clima, terreno, vitigno, clone, produttore e tradizioni vinicole contribuiscono a creare un’infinità di vini, ciascuno con la sua complessità. La grande tradizione è ancora capace di offrire sorprese e delizie che eguagliano e spesso superano quelle di qualsiasi altro paese produttore di vino nel mondo. Le annate sono spesso una fonte di confusione per semplici amatori, talora anche per esperti o enologi di professione. Ogni anno si cerca di prevedere il futuro del frutto, anch'io provo a svelare in anteprima dei pronostici per l’annata in pieno corso.

Paolo SivilottiPaolo Sivilotti
Percorriamo insieme all’esperto ricercatore Paolo Sivilotti l’affascinante labirinto che è il ciclo vitale della vite. Sivilotti è impegnato giornalmente a monitorare tantissimi vigneti nelle varie zone doc della nostra regione, in Italia, in Slovenia e in Croazia. Ovunque sia ubicato il vigneto e qualunque sia il tipo di vino prodotto, la vite si sviluppa con ritmi immutabili, che condizionano l’attività del viticoltore in ogni periodo dell’anno. Nell’inverno e solitamente entro marzo, nonostante il freddo pungente, il vignaiolo procede alla potatura delle viti. Il freddo intenso, pericoloso in primavera, in inverno contribuisce a tenere a riposo le viti, confinando la linfa nelle radici. Quando l’inverno cede il passo alla primavera, sul legno in apparenza morto della vite spuntano le prime gemme. La ripresa vegetativa è caratterizzata da gemme, crescita delle foglie, germogli e gemme fiorali. Queste ultime, che più tardi daranno i fiori e si trasformeranno in frutti, danno già l’idea di quanto e quando si vendemmierà quell’anno. Freddo e piogge possono causare l’acinellatura, ossia la formazione di grappoli che non maturano, perché privi di semi, mentre troppo caldo e sole possono provocare una maggiore traslocazione di linfa nelle foglie invece che nei frutti, causando la colatura, che porta alla caduta di un certo numero di fiori. Si procede con trattamenti anticrittogamici contro la peronospora e l’oidio e si concima il terreno. Se giugno, il mese dell’impollinazione e della fioritura si presenta con un clima secco e caldo permette una rapida fioritura e la crescita dei grappoli. Un clima variabile darà luogo a grappoli dagli acini non uniformemente maturi. Dopo la fioritura si diradano i germogli continuando con i trattamenti fitosanitari. A mano a mano che la vite cresce favorita dal clima caldo, i fiori fecondati si trasformano in minuscoli grappoli ben riconoscibili, il vignaiolo esegue i trattamenti e falcia l’erba. All’invaiatura, momento cruciale nel vigneto, caratterizzato da importanti trasformazioni chimiche che fanno cambiare colore agli acini, il contenuto zuccherino dell’uva aumenta moltissimo e il vignaiolo provvede a diradare i grappoli per dar maggior vigore a quelli restanti. Si dirada anche il fogliame per permettere ai grappoli maggiore areazione e maggiore esposizione ai raggi solari. E’ un momento critico per la vigna: eventuali piogge seguite dal caldo favoriscono la formazione di muffe, mentre condizioni siccitose ritarderebbero la maturazione dell’uva. Quest’anno abbiamo avuto una primavera con temperature rigide e piovosità fuori dalla norma. Non c'è scampo! E' proprio colpa della stagione: non a caso il surriscaldamento del pianeta aveva cercato di cancellare per sempre le stagioni di mezzo e in realtà c'è riuscito di più con la primavera. Ogni varietà a modo suo ha subito e reagito alle intemperie dei mesi di maggio e giugno. Il Picolit che già di per sè è sensibile all'aborto floreale, quest'anno ha riportato dimezzamenti drastici dovuti alle incessanti piogge durante la fioritura. In qualche zona anche il Pinot Grigio non ha dato grandi rese. Ho notato che le varietà più precoci come lo Chardonnay e il Pinot Bianco hanno subito un effetto d’arresto molto forte dovuto allo stress idrico. Il Tocai Friulano e la Ribolla Gialla, varietà considerate più tardive, invece si sono avvantaggiate dopo le piogge agostane. Infatti il Tocai Friulano ha raggiunto la maturazione ottimale ed è il protagonista principale della raccolta in questa settimana, mentre lo Chardonnay tarda ancora a raggiungere il massimo grado di maturazione. A ottobre sono di turno le varietà a bacca rossa e i passiti. Dati alla mano, per le uve fino a ora pigiate, si tratta di un'annata anomala con livelli di zuccheri medi o medio/bassi, mentre le acidità tendono a scendere velocemente. L'alcolicità leggermente sotto tono, però l'escursione termica di settembre conferirà ai vini intense profumazioni e aromi suadenti.
L'agronomo Claudio Fabbro evidenzia un'annata che i più ipotizzavano tardiva, anche di due settimane o più e che poi si è progressivamente normalizzata. L'attuale raccolta premierà i viticoltori con un prodotto di  buona qualità, ma di certo non li compenserà delle ansie sofferte dalla primavera ad oggi.   
Robert Princic, il Presidente del Consorzio Collio, è assolutamente soddisfatto dell'alta qualità delle uve nonostante le abbondantissime piogge subite nei mesi di maggio e giugno, tali dati di precipitazioni non si registravano dal lontano 1914. Da metà giugno per fortuna il clima è nettamente migliorato con il rialzo delle temperature e le piogge  in agosto sono state un vero toccasana per le uve.
Alberto Grossi, direttore dell'Azienda Tenuta Villanova ha costatato che chi si è adoperato in campagna è riuscito ad arrivare alla vendemmia con uve sane, ma ha notato minore quantità dovuta alle notevoli piogge nel periodo della fioritura. Rispetto alle vendemmie degli scorsi anni le fermentazioni delle uve a oggi raccolte, sono state più veloci, con pH leggermente più alti ed acidità totali più alte. Nei vigneti impostati per la raccolta a macchina si è potuto notare una facilità dello sgranamento del raspo, riducendo al minimo le perdite; in particolare nella varietà Traminer i chicchi erano quasi totalmente intatti. Complessivamente una buona annata dal punto di vista qualitativo con una media nelle gradazioni alcoliche un' po' più bassa dello scorso anno. 
Nel Collio Sloveno, alla Cantina Goriška Brda hanno iniziato le raccolte il 07 settembre e si protrarranno senz'altro fino alla fine di ottobre, per un totale approssimativo di circa 7ooo T d'uva. La vendemmia è stata inaugurata con le varietà Pinot Nero e Chardonnay per la spumantizzazione. Poi hanno proseguito con il Pinot Grigio, il Sauvignon e ora altre varietà a bacca bianca. Stanno ancora attendendo la maturazione ottimale dei rossi. Il direttore della cantina, Silvan Persolja, precisa che la vendemmia viene effettuata 100% tutta a mano, sinonimo di gran qualità e che questa procedura viene riconosciuta nel mondo come “vendemmia eroica”.
Quando si parla di annate, bisogna ricordare che i criteri sono generali e i dati non tengono conto delle eccezioni imputabili a fortuna, abilità o, viceversa, poca capacità del produttore. Il concetto stesso di annata “bella o bestia” - buona o cattiva, è relativo. Ci sono anni in cui i vini migliori sono bevibili quasi subito, mentre altri, della stessa regione, vanno lasciati invecchiare. Quelli di annate inferiori sono ottimi se bevuti nel loro momento migliore, mentre quelli di annate ritenute eccelse non mantengono talvolta le promesse iniziali.
Auguro di cuore a tutti i produttori di concludere l'annata raccogliendo grandi soddisfazioni. Sono fiduciosa nel processo alchemico che trasformerà un semplice frutto in un nettare capace di dare emozioni autentiche e rimanere nella memoria per decenni con ottimi cin cin...

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Ecco i migliori vini d'Italia!

Ecco i primi 50 vini d'Italia tra i 300 vini degustati alla cieca: in giuria, oltre a Luca Gardini e Andrea Grignaffini ideatori dell'evento, c'erano i critici Tim Atkin, Christy Canterboury, Daniele Cernilli, Antonio Paolini, Raul Salama, Ezio Vizzari. Premiazioni lunedì alle 18 all'Officina Eventi di Terme Milano.

1. Poggio di Sotto, Brunello di Montalcino Riserva 2007
2. Roagna, Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007
3. Setteponti, Oreno 2010
4. Ferrari, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2002
5. Massolino, Barolo Vigna Rionda Riserva 2007
6. Tramin, Alto Adige Terminum Gewurztraminer 2011
7. Lis Neris, Tal Luc 2010
8. Valentini, Trebbiano D’Abruzzo 2011
9. Romano dal Forno, Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2007
10. Pianpolvere Soprano, Barolo Bussia Riserva 2006
11. Tua Rita, Redigaffi 2010
12. Palari, Faro 2008
13. Ettore Germano, Langhe Riesling Herzu 2011
14. Marisa Cuomo, Costa D’Amalfi Furore Fiorduva 2011
15. Gravner, Bianco Breg Anfora 2006
16. Cavallotto, Barolo Riserva Bricco Boschis V. S. Giuseppe 2007
17. Schiavenza, Barolo Prapò 2009
18. Sottimano, Barbaresco Currà 2008
19. Cogno Elvio, Barolo Vigna Elena Riserva 2007
20. Brovia, Barolo Ca’ Mia 2009
21. Duemani, Costa Toscana IGT Cabernet Franc 2010
22. Bruno Rocca, Barbaresco Rabajà 2010
23. Paride Iaretti, Gattinara Riserva 2005
24. Castello di Verduno, Barolo Monvigliero Riserva 2007
25. Tenute Sella, Lessona Omaggio a Quintino Sella 2007
26. Tenuta San Guido, Sassicaia 2010
27. Burlotto, Barolo Monvigliero 2009
28. Polvanera, Primitivo di Gioia del Colle Vi. Montevella 2010
29. Argiolas, Turriga 2008
30. Conterno Fantino, Barolo Sorì Ginestra 2009
31. Bruno Giacosa, Barolo Le Rocche Falletto Riserva Et Rossa 2008
32. Masciarelli, Villa Gemma Montepulciano di Abruzzo 2006
33. Giuseppe Cortese, Barbaresco Rabaja Riserva 2006
34. Pollenza, Il Pollenza 2010
35. Marco De Bartoli, Vecchio Samperi Ventennale S.a.
36. Ca’ del Bosco, Franciacorta Brut Rosé Riserva AMC 2005
37. Cavalleri, Franciacorta Collez. Esclusiva 2004
38. Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2010
39. Allegrini, Amarone della Valpolicella Classico 2009
40. Travaglini, Gattinara Riserva 2007
41. Jermann, Vintage Tunina 2011
42. Poderi Aldo Conterno, Barolo Bussia 2005
43. Quintodecimo, Taurasi Riserva Vigna Quintodecima 2007
44. Bucci, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2008
45. Cascina Ca’ Rossa Roero Mompissano Riserva 2010
46. Le Piane, Boca 2008
47. La Monacesca, Verdicchio di Matelica Riserva Mirum 2010
48. Casanova dei Neri, Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
49. Fontodi, Flaccianello 2009
50. Damijan Podversic, Venezia Giulia IGT Malvasia 2009

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Non solo Cantina: Fernanda Cappello

Tenuta Fernanda Cappello, Sequals (PN)Tenuta Fernanda Cappello, Sequals (PN)

Dimenticate il concetto classico di enoteca:  quando arrivate alla Tenuta di Fernanda Cappello - sulla strada che da Spilimbergo porta a Sequals - vi trovate in un vero e proprio ristorante smart dove certo ci sono anche i vini, tanti vini, tutti i vini prodotti giustappunto dall’azienda. La strada dicevamo, se non state accorti potete passare oltre la tenuta scambiandola per una villa dove il proprietario ama moltissimo il suo giardino e si circonda di verde e colori (da vicino scoprirete anche una rarissima varietà di ortensia viola).  Un arredamento moderno, sobrio, con tocchi di design. Tavoli apparecchiati con eleganza informale per pranzi e cene, sgabelli per uno snack veloce o un aperitivo, scaffali alle pareti dove le bottiglie con etichette d’argento creano un gradevole effetto visivo quasi di movimento.

Uno scorcio dell'Enoteca della Tenuta Fernanda CappelloUno scorcio dell'Enoteca della Tenuta Fernanda CappelloUn’ampia scala vi porta al primo piano  a una sala da pranzo che guarda sul verde, sulle vigne chiuse dalle quinte scenografiche dei monti. E accanto, una cucina in piena regola. Perché la tenuta Cappello è anche ristorante. Ed è soprattutto per conoscere da vicino il giovane cuoco che siamo venuti. Alex Osualdella, 26 anni, nato a Toppo di Travesio, segni caratteristici: un sorriso spontaneo che trasmette serenità e gioia per quello che sta facendo. Lo vedete nella foto accanto a Fernanda Cappello, anima e cuore di quest’azienda. Anche lei sorride, di un sorriso vero e accogliente. La cucina è pregevole, di stagione, di territorio, con l’orto vero dietro l’edificio, dove crescono radicchi melanzane pomodori e anche la cipolla rosa di Cavasso e Val di Cosa, con lo spazio riservato alle erbe aromatiche  e ai fiori eduli che finiscono a decorare e profumare i piatti.
I primi piatti sono la passione di Alex con pasta artigianale fatta da sé.  I preferiti dai clienti sono cjalsons con le erbe dell’orto, erba luigia, melissa, borragine, menta, oltre a marmellata e biscotti: si accompagna in modo ottimale al Traminer, chiosa Fernanda  che segue tutti ma proprio tutti i molteplici aspetti di questa cantina che è molto più di una cantina. si potrebbe definire un concept se fosse replicabile, ma difficile sarebbe replicarne l’anima e la passione di un’intera vista dedicata a realizzare un sogno. Le tagliatelle col melone, continua si accompagnano con il Friulano, gli asparagi con il Sauvignon, il maiale con il Cabernet… E Primo, chiediamo (è il nuovo “gigante” della Tenuta Fernanda Cappello, dedicato a Primo Carnera, è ottenuto da uve di Traminer aromatico raccolte nelle prime ore del mattino per evitare che il calore del sole ne rovini gli aromi primari). Con i formaggi erborinati è perfetto… Ora è il momento di un cremoso ai lamponi, mousse di vaniglia e pan di spagna! Alla nostra sezione Ricette troverete la Palla di Polenta con Pitina, una rivisitazione di un piatto classico del territorio.

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Prevendemmiale 2013 a Ca'Vescovo

Tavolo dei relatori a Ca'Vescovo: Rizzi, Fregolent, Fabbro, Marcolini, Zironi (in piedi) archivio C. FabbroTavolo dei relatori a Ca'Vescovo: Rizzi, Fregolent, Fabbro, Marcolini, Zironi (in piedi) archivio C. FabbroSarà una bella vendemmia e ciò dovrebbe compensare ansie e sofferenze causate da un lungo periodo di freddo e di piogge (da gennaio alle prima decade di giugno ) seguite da due mesi africani cui comunque la vite ha risposto da par suo, stringendo i  denti. Siamo così arrivati alle prime precipitazioni del 13 e 20 agosto, con alternanza di giornate soleggiate e  ventilate e notti fredde, ma non umide.
Quindi profumi garantiti ! Questo, in sintesi, quanto è emerso nell’annuale incontro prevendemmiale che Assoenologi FriuliVG ha organizzato  per i tecnici associati, allargato a rappresentanti delle Istituzioni, del mondo  della ricerca e universitario. A portare il saluto della famiglia Zonin alla Tenutà Ca' Vescovo di Terzo d’Aquileia il direttore  generale dr. Marco Rabino, cui ha fatto seguito il presidente della Sezione  AEEI-FVG Rodolfo Rizzi .
All’agronomo  Claudio Fabbro è stato affidato il compito di introdurre i lavori, con una comparazione storica fra quella entrante e le precedenti vendemmie. Approfondimenti  sulle situazioni  viticole  e fitosanitarie sono stati portati  dagli agronomi Giovanni Bigot (per le colline  goriziane e friulane  e zona Isonzo) e  Gabriele Marchi (pianura e Riviera friulana ), con una ricchezza di dati  decisamente utili per abbozzare previsioni vendemmiali  che troveranno sicuramente risposta nella realtà.
Hanno preso parte  ai lavori sia i vertici del Consorzio delle DOC  Giorgio Badin e PierLuigi Comelli, i presidenti dei Consorzi DOC  Marco Rabino (Aquileia), Adriano Gigante (Colli orientali) e Robert Princic (Collio ),   Dario Ermacora (Federazione Regionale Coldiretti FVG)  e Germano Zorzettig ( CVQ FVG)
Novità importante della prevendemmiale 2013 la presenza  attiva  ed importante di OSMER-ARPA Friuli Venezia Giulia  con il direttore dr. Stefano Micheletti ed il dr. Marco Gani .
Ed è stato proprio Gani a sviluppare in una relazione articolata e supportata da una serie robusta di dati  l’argomento meteo , con ripetuti confronti su situazioni pregresse e considerazioni d’attualità, funzionali ad adattare, da parte degli enologi e dei viticoltori, strategie corrette per il miglior esito sia  delle operazioni di raccolta che di vinificazione.
Il direttore dell’ Istituto Controllo Qualità  e Repressione Frodi (ICQRF) di Conegliano Veneto, dr. GianLuca Fregolent, confermando la sua disponibilità per il quarto anno consecutivo ad aggiornare il mondo enologico del Friuli VG  sulle novità  burocratico-amministrative, ha sviluppato la relazione finale, rispondendo a un fuoco di fila di domande in sede di dibattito  nel segno di un’apprezzata azione tesa più alla prevenzione che all’individuazione, a posteriori ,di situazioni  anomale – e potenzialmente sanzionabili - sia nella forma che nella sostanza. Un importante contributo è venuto dai docenti della Facoltà d’Agraria dell’ Università di Udine, Roberto Zironi ed Enrico Peterlunger .
L’incontro si è concluso con una degustazione guidata  dall’ enologo Roberto Marcolini , tecnico del GRUPPO ZONIN , di diverse tipologie  aziendali abbinate a prodotti  gastronomici dell’ Aquileiese .
Ed ora è tempo di rimboccarsi le maniche perché  dopo la raccolta – seppur lievemente posticipata rispetto al 2012,  di Chardonnay, Pinot nero e Prosecco  per le basi spumante  sarà la volta delle uve Pinot grigio , Sauvignon , (Tocai) Friulano , Ribolla gialla ed altre a seguire . Per le tardive Refosco e Pignolo si andrà ad ottobre  e così pure per  Ramandolo e Picolit da cui s’attendono favolosi passiti “ garantiti” DOCG . Sarà probabilmente una vendemmia con qualche chilo in meno ( piogge e freddo in fioritura hanno lasciato il segno su varietà sensibili quali Cabernet franc-Carmenere , Schioppettino e Picolit, ma anche  su (Tocai) Friulano, Merlot e Pinot grigio . Resta il fatto che i 3.500 ettari di Prosecco DOC si avviano alla massima produzione ; pertanto anche quest’anno  i 290 enologi della Sezione FVG dovranno gestire  complessivamente più di un milione d’ettolitri  che probabilmente non avranno  le alcolicità stratosferiche  del 2006  il che , Codice della strada alla mano, non dovrebbe guastare...) ma che per l’assenza di grandinate e l’eccellente stato sanitario delle uve saranno di qualità decisamente superiore  (grazie a  queste splendide giornate soleggiate e ventilate ) ricche di profumi e aromi  cui contribuiscono molto  positivamente le  escursioni termiche d’inizio settembre.

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ANAG a Calici di Stelle 2013

Calici di Stelle 2013 a Grado. Lusinghiero successo ha riscosso la partecipazione dell’ Anag del Friuli Venezia Giulia a Calici di Stelle, appuntamento annuale promosso dal Movimento Turismo del Vino che con la nostra organizzazione ha da lungo tempo instaurato un importante rapporto costruttivo e apprezzato di collaborazione e supporto. L'appuntamento quest’ anno si è  svolto durante le serate del 9 e 10 agosto presso il bar-ristorante Antiche Terme sulla spiaggia principale di Grado gestita dalla Git.

L’ edizione 2013 ha assunto un aspetto e una valenza particolarmente interessanti in quanto ha offerto al numeroso pubblico, costituito principalmente da turisti e villeggianti, la possibilità di degustare specialità enogastronomiche regionali e slovene in attuazione del progetto “Enjoy Tour – Buon   appetito sulle strade del gusto transfrontaliere “ finalizzato alla promozione e al rafforzamento del turismo enogastronomico attraverso azioni di sviluppo e valorizzazione dei prodotti tipici locali con interventi di supporto alla produzione ed al marketing e che vede coinvolti numerosi enti territoriali, economici e tecnici delle due aree confinanti.

In questo ambito si è collocata l’ attività della nostra associazione che ha così potuto illustrare le proprie attività e in particolare quella didattica ai numerosi interessati, tra cui alcuni tecnici del settore, assaggiatori di vino o semplici curiosi, desiderosi di ampliare ed approfondire le loro conoscenze nel settore dei distillati.

Per l’ occasione l’ Anag ha messo a disposizione un banco di assaggio presentando, fra grappe giovani, invecchiate, aromatiche, aromatizzate e distillati di uva, ventidue prodotti regionali diversi, forniti da otto distillerie, in modo da poter accontentare un po’ tutti i palati. Fra le più richieste, nella categoria delle grappe giovani, sicuramente l’ elegante Grappa Val di Rose–Tradizionale della Tenuta Villanova di Farra d’ Isonzo (GO) e la Grappa Refosco–Cabernet  della Distilleria Pagura di Castions di Zoppola (PN); per le invecchiate la Grappa Futura della Distilleria Domenis di Cividale del Friuli (UD) e la Sgnape dal Fogolar della Distilleria F.lli Caffo di Pasian di Prato (UD), mentre per le aromatiche la Rara Bianca Moscato della Distilleria Canciani di Gorizia e per le aromatizzate la Grappa Torba della Distilleria Mangilli di Talmassons (UD). Nell’ ambito dei distillati d’ uva notevole successo hanno riscosso il Most delle Distilleria Bepi Tosolini di Povoletto (UD) e la Aghe di Vite della Distilleria Buiese di Martignacco (UD).

Complessivamente nel corso delle due serate, nell’ arco di complessive nove ore in cui si è svolta la manifestazione, sono state offerte oltre duecentocinquanta degustazioni guidate di grappe e distillati che sono state ampiamente ed esaurientemente illustrate e commentate dagli esperti dell’ Anag.

Molti dei visitatori hanno manifestato il loro interesse a partecipare alle nostre iniziative, quali le visite a distillerie, gli incontri di approfondimento nelle materie di specifica competenza o di degustazione ed, in particolare, a frequentare i corsi di primo e secondo livello per il conseguimento del diploma di Assaggiatore di Grappa e Distillati.

A tale proposito giova ricordare che l’ attività didattica riprenderà nei prossimi mesi con l’ istituzione di un corso di primo livello che si svolgerà, anche questa volta, nella consueta cornice della Enoteca di Cormons, mentre è allo studio la possibilità di effettuarne un altro, sempre di primo livello, a Grado, rivolto principalmente, ma non esclusivamente, ad albergatori, ristoratori e gestori di bar.

 

  

 

 

 

 

 

 

 

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Le Manzane: vendemmia sociale

All’azienda Le Manzane la vendemmia è una faccenda di buon…senso. Le mani sfiorano i grappoli carichi di acini succosi, rotondi, vellutati. Si sente il ticchettio delle forbici che separano i grappoli dal tralcio. Difficile resistere al profumo inebriante di quelle dolci gocce di nettare che sfuggono alla polpa se solo si stringe un po’ più forte tra le dita. E così un acino qua e uno là finisce in bocca per essere assaporato appieno. La natura si ammira con gli occhi ma si coglie sfiorandone i contorni, sentendone il profumo e assaporandone il gusto. Così quella che si terrà domenica 15 settembre all’azienda agricola Le Manzane di San Pietro di Feletto sarà una vendemmia speciale. A raccogliere i pregiati grappoli di Prosecco Docg insieme alla famiglia Balbinot ci saranno i non vedenti e gli ipo-vedenti dell’associazione UICI, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della sezione provinciale di Treviso, accompagnati dai sommelier della FISAR di Treviso. L’uva raccolta quel giorno seguirà un percorso particolare. Sarà vinificata e spumantizzata, quindi le bottiglie prodotte verranno completate con un’etichetta scritta in Braille e dedicata all’ UICI. Successivamente Le Manzane si occuperà della vendita delle bottiglie e una parte del ricavato sarà devoluta proprio all’ UICI. «L’idea è nata dopo una cena al buio organizzata da Fisar Treviso insieme ai non vedenti – spiega Ernesto Balbinot, titolare dell’azienda Le Manzane - Noi abbiamo fornito lo spumante per la serata e ci siamo chiesti “se i non vedenti possono servire la cena, sono anche in grado di cogliere l’uva?” Glielo abbiamo chiesto e ci hanno risposto di sì, anzi, qualcuno è già abituato a vendemmiare l’uva del proprio vigneto di a casa. Così nasce questa vendemmia che vede ancora una volta insieme i sommelier fisar di Treviso e i non vedenti». E la cantina Le Manzane che rinnova il suo impegno con la solidarietà. Dopo la mattinata di raccolta dell’uva, ci sarà il tradizionale pranzo offerto dalla cantina. Le Manzane
via Maset 47/B, San Pietro di Feletto (TV)

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Vinibuoni d'Italia: corone condivise

Commissioni ufficiali e parallele:  corone condivise.  Si sono svolte a Buttrio il 25, 26, 27 luglio le finali della Guida Vini Buoni d’Italia. Nel corso dell’anno circa 25.000 campioni di vini erano stati inviati dalle aziende alle commissioni sparse in tutte le regioni italiane. Ne sono stati selezionati 581, inviati a Buttrio per la seconda selezione. I campioni, già diventati Golden Star, sono stati riassaggiati e ridegustati  dai coordinatori della Guida per diventare o meno “CORONE”. Il massimo riconoscimento. Unico caso nel panorama delle guide enoiche italiane, oltre alla giuria ufficiale, per il secondo anno, a Villa di Toppo Florio gli organizzatori avevano previsto la formazione delle giurie parallele di Wine Lovers. Le giurie popolari di “Oggi le corone le decido io”. Un’idea di Mario Busso, direttore della Guida Vini Buoni d’Italia, che per il secondo anno si è affidato al mensile qbquantobasta come media partner e organizzatore del riuscitissimo evento. La possibilità di degustare vini eccellenti da vitigni autoctoni di tutta Italia ha fatto il tutto esaurito ai posti disponibili, richiamando un pubblico composto per oltre il 60% da esperti del settore (enologi, sommelier, onavisti). Interessanti i numeri delle corone aggiudicate: le commissioni ufficiali ne hanno assegnate il 64% sui vini presentati, mentre i Wine Lovers solo il 42%!  La valutazione della commissione parallela si doveva basare unicamente sulla piacevolezza del vino. Considerazioni: forse il consumatore finale è ancora più selettivo dei coordinatori ufficiali? O i Wine Lovers sono abituati a bere solo vini di alta qualità vivendo in FriuliVG? O si sono sentiti intimiditi dal confronto con i commissari ufficiali e non hanno voluto fare “brutte figure”? O non avendo mai degustato autoctoni sconosciuti non sono riusciti ad apprezzarne la qualità? Questa ultima ipotesi, a mio parere, non regge. Infatti la maggiore differenza fra le votazioni delle commissioni ufficiali e quelle dei wine lovers si incontra proprio in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Trentino. Tutte regioni con vini molto conosciuti. Singolare e significativo è comunque il numero delle corone condivise. Entrambe le giurie hanno premiato 180 vini. Le corone condivise sono pari al 30% dei 581 vini presentati. Questi sono i numeri, a voi le deduzioni. Quel che è certo è che tutto si è svolto all’insegna della massima trasparenza! commissari wine lovers a Villa di Toppo Floriocommissari wine lovers a Villa di Toppo Florio

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Nuova linea di imbottigliamento a Casarsa

Taglio del nastro della nuova linea di imbottigliamento a Casarsa della Delizia Taglio del nastro della nuova linea di imbottigliamento a Casarsa della Delizia Inaugurata la nuova linea di imbottigliamento della Cantina di Casarsa. L’assessore Bolzonello: “Esempio d’impresa da imitare”. Con un investimento di quasi 4 mln di euro, è quella con la maggiore capacità produttiva della regione. «La Delizia è un esempio per tutto il sistema delle imprese del Fvg: oggi più che mai, per stare sul mercato, servono investimenti e coraggio». L’ha detto l’assessore regionale alla risorse rurali, Sergio Bolzonello, davanti a oltre 500 viticoltori e operatori del settore enologico, in occasione della cerimonia inaugurale della nuova linea di imbottigliamento della Cantina cooperativa Viticoltori Friulani La Delizia, la più importante impresa vitivinicola del Friuli Venezia Giulia, con sede a Casarsa della Delizia. L’innovativo impianto sarà utilizzato per l’imbottigliamento di vini fermi, frizzanti e spumanti (che rappresentano il 30 per cento del prodotto imbottigliato annualmente). Con una capacità produttiva di 10 mila bottiglie/ora di spumante e di 14 mila bottiglie/ora di vini fermi, la linea si conferma come l’impianto con la maggiore capacità produttiva della regione e, per la sua realizzazione, ha richiesto uno sforzo finanziario di quasi 4 mln di euro.


«La continua crescita della presenza della Cantina nei mercati internazionali – ha spiegato il presidente, Denis Ius -, ha portato il gruppo dirigente alla scelta di soluzioni tecniche ed elettroniche innovative, con l’adozione di più efficaci sistemi di controllo per migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti».
«Da parecchio tempo il sistema delle cantine di Confcooperative, con uomini e prodotti – ha aggiunto Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Fvg-Confcooperative Fvg – si è attivato per prendere le necessarie contromisure contro la crisi economica e quella del commercio del vino. Oltre alle innovazioni introdotte a Casarsa, sono state messe in atto delle aggregazioni (Codroipo con Rauscedo) utili ad aggredire in maniera strutturata il mercato, quello dell’export in primis».
Fondata nel 1931, oggi la cooperativa ha 48 dipendenti e associa oltre 500 viticoltori che lavorano quasi 2 mila ettari di vigneto situati, in maniera principale, all’interno delle doc “Friuli Grave” e “Prosecco”, con una produzione annua di 190 mila hl di vino. Il 55 per cento dei 16 mln di bottiglie confezionate è destinato all’export, verso il mercato di 21 Paesi del mondo nei quali sono aperte delle linee di vendita aziendali.

L'affollatissima sala per inaugurazione nuova linea di imbottigliamento L'affollatissima sala per inaugurazione nuova linea di imbottigliamento

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Vendemmia 2013 in Friuli Venezia Giulia

 courtesy photo Cantina Rauscedo courtesy photo Cantina RauscedoVendemmia 2013 in Friuli Venezia Giulia. Come sarà? Non lo sappiamo ancora. E’ troppo presto. Sappiamo però alcune cose che portano a delle considerazioni. Saranno giuste? Probabilmente sì, ma il tempo (meteo) potrebbe cambiare e stravolgere il tutto. A oggi, 21 agosto, la situazione è questa. Vendemmia posticipata, rispetto agli ultimi anni, di 15 giorni. Questa è una certezza. Altra certezza è la situazione climatica della primavera appena passata. E’ stata fredda e piovosa. Ciò ha portato grossi problemi di impollinazione e pertanto grappoli spargoli (pochi chicchi per grappolo). Avere grappoli spargoli comporta una resa, ipotetica,  più bassa, ma una maggiore salubrità delle uve. Il sole riesce a raggiungere tutti i chicchi portandoli a maturazione diminuendo in maniera drastica i problemi di marcescenza.  Poca uva? Non credo, con grappoli così poco pesanti non è servito effettuare il diradamento. Il ritardo delle vendemmia, o piuttosto il ritorno all’epoca vendemmiale normale, verso la prima/seconda settimana di settembre comporterà, quasi sicuramente, un aumento della carica aromatica delle uve. Gli sbalzi termici tra giorno e notte influenzano non poco questo fenomeno. Col passare dei giorni le notti saranno lunghe e fresche, le ore di insolazione minori e meno calde. Le uve saranno meno “bruciate” dalle alte temperature e avranno perciò un patrimonio acidico più stabile e con la giusta quantità di zuccheri, un pass per la longevità e la stabilità del prodotto finale. Se tutto ciò si avvererà avremo vini più “nordici” e con meno alcol. Vedremo. Manca ancora un po' di tempo...

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