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Grechetto di Todi, fior fiore dell'Umbria enologica

Il Grechetto Roccafiore fin dal nome racconta il proprio carattere vincente. È il Fiorfiore 2014 dell’azienda Roccafiore, ‪Grechetto‬ di ‪‎Todi‬ che per la prima volta conquista i Tre Bicchieri della guida del Gambero Rosso. Un ulteriore riconoscimento che premia l’impegno della famiglia Baccarelli nella produzione di vini biologici, di cui il Grechetto è il simbolo qualitativo.

Il Grechetto di Todi Fiorfiore 2014 nasce infatti dal poco diffuso clone G5. Le caratteristiche ampelografiche di questa variante clone sono un grappolo piccolo e spargolo, con foglia pentalobata e forma tronco conica, per  vini di maggiore struttura, con un’alta componente glicerica e una delicata nota ammandorlata. Un vitigno che solitamente non presenta grandi profumi ma che, grazie al clone G5 e alla grande esperienza sui vini bianchi dell’Alto Adige sviluppata dall’enologo dell’azienda Hartmann Donà, si presenta nell’interpretazione di Roccafiore con grandi aromi e struttura. Fermentato con lieviti naturali e affinato per 12 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia, è un vino dal colore giallo paglierino carico tendente al dorato.

"La nostra azienda è stata la prima a credere in una diversa interpretazione del Grechetto – spiega Luca Baccarelli, alla guida della cantina – La vera sfida è stata farlo invecchiare in botte grande e ottenere un vino che acquisisse personalità nel tempo". Una sfida che Roccafiore è riuscita a vincere. Caldo e morbido, supportato da buona freschezza e mineralità, il Fiorfiore è infatti un vino di grande eleganza e complessità che offre il meglio di sé 3-4 anni dopo la vendemmia.  

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Bollicine Carsoline

Sono una decina i viticultori che in Carso producono bollcine, secondo i dati dell'articolo apparso oggi su Il Piccolo e forniti dal perito agrario Stefano Rosati dell'associazione agricoltori (Kmecka Zveza). Ci sono Edi Zobec che producce bollicine con un uvaggio lasciato a fermentare sui lieviti per oltre sei mesi; Daniele Odoni a Longera che si segnala per una Vitovska pura zero dosaggio (40 giorni in autoclave); Paolo Pernarcich a Medeazza che ha creato il Meduit brut (40% Malvasia e 60% Vitovska). Sandi Skerk, scrive l'autrice dell'articolo Benedetta Moro, da sei anni sta sperimentando attraverso diversi metodi di rifermentazione  sempre in maniera naturale, la Glera dei suoi vitigni, sottolineando che questo non è altro che un ritorno alla tradizione. Rado Kocijancic da dicembre metterà in commercio 500 bottiglie (due terzi Vitovska e un terzo Malvasia) rifementate in bottiglia e sui lieviti, nessuna filtrazione. La Baita propone da un anno il Terrano spumantizzato, vinificato in bianco.

Crediti photo: il Piccolo.

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Il vino del prete by Veronelli

Vi proponiamo un estratto di un singolare percorso pubblicato sul settimanale EPOCA del 10 maggio 1970:   un memorabile articolo- di cui ancora oggi molti hanno memoria- che portò alla ribalta insieme a Giovanni Battista Alliod in Val d’Aosta, don Alfredo Cantiello nel Casertano, don Amato nel Chianti  e don Luigi Nadalutti- pre’ Luigi Vigion- energico sacerdote, vicario dell’Abbazia di Rosazzo. Una proposta per ripercorrere dopo 46 anni - anche sulle pagine di qbquantoobasta- gli stessi luoghi che ispirarono Luigi Veronelli, alla ricerca di conferme o di cambiamenti.

"In tempo di sofisticazioni è affidata a pochi fedeli la conservazione di un culto che risponde anche alla simbologia evangelica” Luigi Veronelli

"La volta della grande galleria di accesso, o vestibolo, nelle Catacombe romane di Domitilla, del I secolo, è decorata da quella che si considera la più antica pittura «cristiana»: una grandiosa pianta di vite sboccia da un folto cesto di foglie e si distende per tutta l’ampiezza con due tronchi principali, simmetrici e sinuosi, e con una infinità di ramificazioni minori, pampini, foglie e grappoli.

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Spirito di vino 2016: attualità, Brexit e Olimpiadi conquistano la giuria

Il vignettista Alfio Krancic, presidente di giuria, ha premiato a Udine il 10 settembre 2016 le migliori vignette satirico-enologiche della 17° edizione di Spirito di Vino, il concorso internazionale, indetto annualmente dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia. Vincitori dell’edizione 2016, premiati con una selezione delle migliori etichette delle cantine associate al MTV FVG, sono stati per la sezione under 35 la lombarda, ma udinese di nascita, Mariateresa Stella con “Brexit” (prima classificata), la lombarda Maria Grazia Coviello con “Olimpiadi da tavola” (seconda classificata) e il friulano Davide Martina con “DiVino vincitore” (terzo classificato).

La sezione over 35, invece, ha visto trionfare il romano Stefano Gamboni con “Il botto” (primo classificato), i piemontesi Mauro Sacco ed Elisa Vallarino con “Rio vs Friuli” (secondi classificati) mentre al terzo posto, si sono classificati a pari merito, il rumeno Aurel Ştefan Alexandrescu con “Senza titolo” e il bulgaro Irien Trendafilov con “Knights”.

Spirito divino 2016Spirito divino 2016
 

Anche quest’anno il contest è stato accolto con particolare entusiasmo confermando il suo grande respiro internazionale: sono state inviate, infatti, oltre 500 vignette provenienti da artisti di ogni parte del mondo, tra cui Argentina, Cile, Cuba, Irlanda, Kenya, Siria, U.S.A., Venezuela…
 
Le vignette in gara sono state giudicate da una giuria d’eccezione capitanata dal presidente in carica Alfio Krancic e dal presidente onorario Giorgio Forattini e composta da nomi illustri del panorama satirico italiano, giornalismo e grafica: Emilio Giannelli (vignettista), Valerio Marini (vignettista), Gianluigi Colin (giornalista, Corriere della Sera), Franz Botré ed Enzo Rizzo (direttore e vicedirettore, rivista Spirito DiVino), Carlo Cambi (giornalista enogastronomico), Paolo Marchi (giornalista, Identità Golose), Aldo Colonetti (direttore, rivista Ottagono), Fede & Tinto (conduttori Decanter – RadioRai), Francesco Salvi (attore) e da Elda Felluga (Presidente del Movimento Turismo del Vino FVG).


Come accade fin dalla prima edizione, le premiazioni del contest sono avvenute durante Friuli Doc, quest’anno le premiazioni sono state ospitate nella Sala Espositiva del Cinema Visionario a Udine, grazie alla collaborazione instaurata con il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche. Nella stessa sala, fino a lunedì 12 settembre, dalle 15.30 alle 21.30, è possibile visitare la mostra che raccoglie le opere selezionate e le vignette realizzate per Spirito di Vino dai 4 Maestri della satira italiana membri della giuria.


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Magnàs Viticoltori in Cormòns 1966-2016 NOZZE D’ORO LUCIANO e SONIA

Festa grande  il 10 settembre 2016 all’ azienda “Magnàs"  di Cormòns con Luciano Visintin ( “Magnàs” ) e Sonia (nasce Conte) a brindare al loro prestigioso traguardo delle “NOZZE D’ORO” . “Fu infatti  il 10 settembre 1966 che Luciano e Sonia , imprenditori agricoli molto noti nel Cormonese sia nel settore vitivinicolo che agrituristico, convolarono a giuste nozze presso la chiesa di San Valeriano a Gradisca d’Isonzo.

Rispettivamente furono loro testimoni Nello Iuretig (scomparso recentemente) e Giorgio Conte.

Dalla loro unione felice,  ricca di meritati successi per l’entusiasmo da sempre  profuso  in  un appassionato lavoro  in cui  l’innovazione  continua non ha mai trascurato le tradizioni contadine, sono nati  Andrea (oggi alla guida della tenuta) e Michela.


foto di Claudio Fabbrofoto di Claudio Fabbro
Insieme ai nonni, a conferma del forte  affiatamento familiare, non mancano  mai, all’occorrenza, la collaborazione dei nipoti   Martino, Giovanni, Margherita e Anna  e i buoni consigli  della  mamma di Sonia , Elda Bressan, in ottima forma all’invidiabile età di 91 anni.




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CASTELLI BEER FESTIVAL ad ALBANO LAZIALE

Dopo Marino e Genzano, il Castelli Beer Festival fa tappa ad Albano Laziale. La quarta edizione della kermesse brassicola organizzata dall’associazione culturale Sibarita sarà presente al Bajocco , il tradizionale  festival degli artisti di strada in programma nella cittadina laziale dal 9 all’11 settembre 2016.  

Birra artigianale e street food saranno i protagonisti nell’area dedicata al Castelli Beer Festival lungo viale Risorgimento davanti al Museo Civico.  Numerosi i birrifici artigianali presenti: molte gradite conferme come Birradamare, Insieme Birra, BiBiBir, Opperbacco,  Bad Guy Brewery. Ma anche molte novità come Birrificio Italiano, Birrificio 04, Etnia, Birrificio dell'Eremo e Ritual Lab. Ci sarà uno spazio dedicato alle UK Breweries con Real Ale & Cider a cura di Beer Fellas distribution

Come sempre l’area food proporrà cibo di strada di qualità per tutti i gusti. Gli arrosticini abruzzesi dell’azienda Tornese, cartocci di fritti a cura di "Er Supplì d'Alari”,  il bbq degli SPQR grillers, i dolci della Biscotteria Suljima .
La  formula è sempre dei gettoni. 1 gettone 2 euro, una birra da  0,33 cl  2 gettoni con possibilità di fare assaggi da 1 gettone. Ingresso ovviamente libero.
Musica e spettacoli tutte le sere. Programma completo degli eventi QUI.

Orari:
9 settembre ore 18.00-02.00
10 settembre ore 18.00-02.00
11 settembre ore 16.30-24.00


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Quanto è rosa il tuo consorzio, a che punto siamo in Friuli VG

Quanto è rosa il tuo Consorzio? Entro febbraio 2017, in base a una nuova norma, i Consorzi di tutela dovranno introdurre il 20% di donne nei loro organi di gestione. A che punto siamo in Fvg? Il 6 luglio 2016 è stato approvato definitivamente il “Collegato agricolo”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 agosto 2016.

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REFOSCO DI SCODOVACCA 2^Edizione dedicata al rosso autoctono caro a Luigi Chiozza e Luis Pasteur

foto di Claudio Fabbrofoto di Claudio Fabbro

“Il territorio della bassa friulana vanta e presenta per la seconda volta l’eccellenza di un vino autoctono tra i più esclusivi: il Refosco dal peduncolo rosso”. A Cervignano del Friuli, e precisamente a Villa Chiozza di Scodovacca, si è celebrato il Refosco dal peduncolo rosso: è stata  così sancita la riscoperta di un vitigno le cui origini risalgono agli antichi romani! Domenica  4 settembre 2016 si è tenuta  la seconda edizione della festa del “Refosco dal peduncolo rosso del territorio di Scodovacca di Cervignano”.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Cervignano del Friuli e fortemente voluta dal sindaco dott. Gianluigi Savino, è nata  con il fermo proposito di valorizzare il prodotto più tipico e il territorio da cui esso stesso proviene.
L’incantevole cornice in cui si è tenuto  l’evento è quello naturalistico del Parco di Villa Chiozza, dimora storica del famoso scienziato Luigi Chiozza il quale trasformò gli appezzamenti prospicienti il caseggiato in un parco all’inglese tuttora unico nelle Tre Venezie.
I festeggiamenti  hanno avuto inizio la mattina alle  10:15 con l’inaugurazione ufficiale (nel vialetto antistante la Villa) seguita alle 10. 30 da un convegno dal titolo “Il Refosco tra passato e futuro”,  che ha avuto  come relatori il dott. Claudio Fabbro, agronomo ed enologo, il dott. Stefano Cosma, storico e giornalista, il prof. Enrico Peterlunger, docente all’ Università di Udine e la dott.ssa Michela Mura, ricercatrice.
Le conclusioni sono state tratte dall’ Assessore regionale dott.ssa MARIA GRAZIA SANTORO, presente ad ogni fase dei lavori.

Alle 11.30 si  sono aperti  gli stand di degustazione e la giornata è proseguita  quindi con l’assaggio dei prodotti più pregiati delle aziende vitivinicole del territorio.

E’ seguita nel pomeriggio  una degustazione guidata di Refoschi  tenuta dal Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia dott. Marco Rabino. La serata è stata  allietata da un concerto del pianista Remo Anzovino. Prima del concerto è stata  proposta la degustazione di un piatto particolare a base di Refosco espressamente creato per l’avvenimento (“Flapìt” cioè “passito”).

Sindaco Savino assessore Santoro e vino passito FlapitSindaco Savino assessore Santoro e vino passito Flapit

La realizzazione della festa si è potuta concretizzare grazie all’adesione della ProLoco di Cervignano del Friuli, pianificatrice delle strutture per la vendita dei prodotti enogastronomici e dell’intera logistica, del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia, che ha invitato e coordinato le aziende espositrici, dell’ Istituto IAL di Udine con i suoi allievi impegnati nel servizio di ristorazione, del Circolo Il Germoglio associazione culturale attiva nella rivalutazione del territorio. PromoTurismo FVG ha messo a disposizione la location e gli impianti logistici.

Le foto sono di Claudio Fabbro.

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Castione in rosa

Venerdì 9 settembre 2016 dalle 20:00 alle 23:00 nei locali de La Polenteria a Castione della Presolana è in programma Castione in rosa l'evento che conclude la stagione estiva proponendo diverse interpretazioni di Chiaretto della zona del Lago di Garda. In degustazione oltre ai Rosati anche le Bollicine Rosa di Moniga del Garda e di Bardolino gemellate per l'occasione. Relatore e sommelier Renato Rovetta. Cena e degustazione: 20 euro. Info 034660628.

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A Pordenone nasce Urban Farmhouse

Si inaugura giovedì 8 settembre 2016 alle 18 a Pordenone Urban Farmhouse, cuna nuova idea di osteria; con le birre dalla bottaia e i prodotti a km zero come fiore all’occhiello. Birra artigianale, contatto diretto con la natura, cibo a km zero e cultura: sono questi gli elementi costitutivi di Urban Farmhouse, l’“osteria della birra” nata da un’idea di Sabrina Colletti, insieme a Christian Gusso – già contitolare del beerfirm Birra Galassia – e Fabio Biasotto. Urban Farmhouse è stato allestito interamente con materiale di recupero nella centralissima via Brusafiera, nei pressi dell’orto sinergico gestito dall’associazione Il Ballo della Scrivania.

Negli spazi esterni sarà possibile coltivare e raccogliere direttamente i prodotti dell’orto – in parte gestito anche dai tre contitolari– e approfittare di questo angolo verde nel centro della città; ingredienti che entreranno anche nell’offerta gastronomica del locale, composta da piatti semplici, panini gourmet e barbecue realizzati prevalentemente con prodotti del territorio.

Il vero fiore all’occhiello di Urban Farmhouse saranno però le birre: il locale dispone infatti di una bottaia nei sotterranei per la produzione di birre a fermentazione spontanea, barricate, e antiche “Farmhouse beer” di tradizione belga utilizzando anche la frutta coltivata in loco. «Andiamo particolarmente fieri della bottaia e di queste birre perché nessuno attualmente in Friuli ne fa» prosegue Gusso. Urban Farmhouse può contare su dieci spine, oltre ad un’ampia selezione di bottiglie, fra  cui spiccano – oltre a Galassia – nomi come Cantillon, Fantome, Bevog, Weyerbacher, Pretty things. Per chi preferisce rimanere sull’analcolico non mancheranno succhi di frutta e caffè da coltivazioni Bio Fair Trade.

Urban Farmhouse non sarà comunque solo birra, cibo e orti: all’interno è stato infatti allestito anche uno spazio per il cosiddetto book crossing – lo scambio di libri – e per esposizioni di quadri e altre opere d’arte. «Vorremmo che fosse uno spazio per tutti – conclude Gusso – dagli amanti dell’arte brassicola e dell’enogastronomia, agli appassionati di giardinaggio o di arte, alle famiglie".


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Campi coltivati a Prosecco, la nuova miniera d'oro?

Nel dibattito che si sta sviluppando attorno alla crescita del Prosecco - il nuovo mito-  si inserisce l'articolo di Enri Lisetto pubblicato su La Tribuna di Treviso e Messaggero Veneto. Ve ne proponiamo alcuni stralci. "Star a caccia di terreni per il Prosecco. A San Quirino i vitigni di Alessandro del Piero e di Daniele Molmenti: "E' L'oro di oggi. Nel trevigiano i terreni sono saturi, in Friuli Venezia Giulia i prezzi sono ancora abbordabili". «Avere un po’ di campi per coltivare Prosecco oggi è come avere una miniera d’oro, il cui valore è destinato ad aumentare di giorno in giorno». Gira questa battuta – che poi nemmeno tanto lo è, dati alla mano – tra gli agricoltori friulani, soprattutto tra quelli a ridosso del Trevigiano, territorio ormai saturo. Oltreconfine, infatti, i terreni costano ancor di più del metallo prezioso tanto che lo “shopping terriero” è cominciato soprattutto nel Sacilese e nella Pedemontana. Tra coloro che hanno creduto nel Prosecco e vi hanno investito, ci sono altisonanti nomi del mondo sportivo come Alessandro Del Piero e Daniele Molmenti.

«Il monopolio – dicono alcuni imprenditori agricoli – è ormai delle famiglie trevigiane, nella zona al di sotto dell’aeroporto di Aviano, visto che molti appezzamenti sono passati di mano più o meno recentemente». Quelli che ben conoscono il territorio sanno addirittura nomi e cognomi: «La strada a destra del Faro, alle Forcate di Fontanafredda, è “lottizzata” da una famiglia di Orsago, a sinistra del rettilineo di via Bellini da una di Ormelle; tra le due aree, 30 ettari di un imprenditore di Vittorio Veneto, ancora più sotto uno di Sacile».

A fare la differenza sono i costi dell’investimento. «In provincia di Treviso i terreni valgono 20-25 euro al metro quadrato, parametri tra i più alti al mondo e soprattutto terre introvabili, qui siamo ancora tra i 7 e gli 8 e terreni a disposizione ce ne sono ancora».

L’ex attaccante della Juve alle Villotte di San Quirino, a ridosso del canale Brentella, detiene attraverso una società undici ettari. Il campione olimpico Daniele Molmenti i terreni li ha acquistati alle Villotte sud. Produce con l’azienda vinicola Molmenti-Celot, di cui è socio: si tratta di un Prosecco doc in 2 mila esemplari. In mezzo di sta Sergio Gelisi, con il Podere Gelisi Antonio. Ma quanto “rende” l’investimento? «Il Prosecco 2015 è stato liquidato tra 1 e 1,05 euro al chilo; quest’anno siamo attorno al range 1,10-1,15», prevedono gli addetti del settore. Insomma, il Prosecco è il nuovo oro, «è la doc più imbottigliata d’Italia che verosimilmente sforerà i 400 milioni di bottiglie a fine 2016».

«Attorno a San Daniele – dice un esperto del settore – avremmo dovuto attenderci coltivazioni di cereali e allevamenti di suini. Invece stanno sorgendo vigneti». La seconda riflessione: «Se l’uva prodotta in regione viene lavorata in Veneto, cosa resta al Friuli Venezia Giulia?».

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