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ONAV IN ROSA A MANTOVA

A Mantova, capitale italiana della Cultura 2016,  seconda edizione della rassegna di vini rosati. Appuntamento il 24 settembre 2016 dalle 11.00 alle 21.00. “DONNE IN ROSA MANTOVA” è un evento organizzato da ONAV Mantova. Un progetto nato dall’idea di 15 donne Assaggiatrici ed esperte del settore e ambientato nella “Loggia del Grano” di Palazzo Andreani.

Nove le aree produttive italiane e francesi presenti alla manifestazione, ognuna delle quali sarà rappresentata da esperte degustatrici O.N.A.V. che guideranno i winelovers alla scoperta dei migliori vini rosati d’Europa.

Madrina della manifestazione sarà Pia Donata Berlucchi, vicepresidente ONAV, che all’inaugurazione, alle ore 11.00, tratterà la tematica ‘Donne e vino nella cultura odierna’.

Ospite d’onore la scrittrice Sveva Casati Modignani, cui verrà dedicato il momento letterario culturale 2016 con la presentazione del libro ‘La Vigna di Angelica’, r

L’ingresso è gratuito, il percorso degustativo costa €15 (€10 associati ONAV, AIS, FIS, FISAR)

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Riserva vendemmiale delle uve fino al 20% per il Prosecco

La Regione Veneto ha approvato la riserva vendemmiale per la Doc Prosecco pari al 20%, il che consente anche quest'anno la classificazione Doc per il 20% di uve raccolte altrimenti classificate "uva comune". Servirà a coprire eventuali carenze di produzione nei prossimi anni o soddisfare esigenze di mercato. Questa operazione consentirà -  secondo i calcoli effettuati da Consorzio di tutela e dal CIRVE dell’Università di Padova – di produrre fino a 600 mila ettolitri di prosecco doc in più. Fatti i conti, al prezzo base di 2 euro al litro, significa 120 milioni di euro.

Ora si attende una delibera equivalente da parte della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia - che prevede una procedura diversa rispetto a quella veneta.


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Il volo della colomba di Turchi

The Dove's Flight by Roberto TurchiThe Dove's Flight by Roberto Turchi

L'opera del montalcinese Roberto Turchi sarà installata dove si lavorano i preziosi grappoli di Sangiovese nella nuova tinaia della cantina Casato Prime donne. LA COLOMBA DI TURCHI: "THE DOVE'S FLIGHT" E' L'INSTALLAZIONE ARTISTICA PER L'EDIZIONE 2016 DEL PREMIO OMONIMO. Per la prima volta, una performance di immagini digitali che trasformano la tinaia in uno spazio artistico multimediale. Il luogo che ospiterà questo simbolo di grande forza sarà inaugurato con un evento nell'evento, proprio in occasione dell'annuale appuntamento con il Premio il 18 settembre a Montalcino.

Ogni anno, la consegna del Premio Casato Prime Donne, a una figura femminile che si sia distinta per coraggio ed eticità di comportamenti e che, con il suo impegno, abbia valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro, è accompagnata dalla posa di una installazione artistica che va a incrementare il già ricco museo itinerante tra i vigneti e la cantina. Le immagini digitali di Turchi trasformano in uno spazio artistico la nuova tinaia e gli spazi tra i nuovi tini troncoconici - gioiellini enologici sormontati da follatori in acciaio (con la collaborazione di Giuseppe Sanfilippo, Tommaso di Ronato e MCM Service).

Roberto Turchi, pittore, esperto di vino, oste, interior designer e montalcinese al 100% ha reinterpretato uno spazio industriale con straordinaria sensibilità dimostrando una capacità narrativa eccezionale ma anche un’adattabilità non comune nell’uso delle moderne tecnologie. "Ho scommesso sulla sensibilità di  Roberto nel  reinterpretare gli spazi affidandogli il compito di dare un contenuto artistico a uno spazio industriale - ha detto Donatella Cinelli Colombini - sapevo di metterlo in difficoltà ma solo chi conosce il mondo del Brunello e ha un’autentica vena artistica, poteva riuscirci e lui c’è riuscito creando qualcosa di nuovo e straordinario".  

La sua opera ”The Dove’s Flight”, il volo della colomba, è una storia dipinta che un sofisticato sistema tecnologico fa apparire sui tini come un'opera dinamica e coinvolgente che per 3 minuti, porta i visitatori in mondo dove si mescolano immagini dipinte e reali, colori e suoni, emozioni e leggerezza. Un’esperienza di Montalcino che nessuno aveva mai fatto. Tinte intensissime e giustapposte, quelle di Turchi,  tratti distintivi  di una poetica personale e contemporanea che tuttavia affonda le sue radici nel Quattrocento senese di Sassetta e Sano di Pietro.  Le immagini di Montalcino si scompongono in un gioco cubista e a volte metafisico per poi diventare un racconto fatto di particolari di notevole forza evocativa: ironia, sogno e scene reali  in  un racconto con riferimenti storici importanti per la città del Brunello e per Donatella Cinelli Colombini personalmente.

Il volo della colomba inizia nella Fortezza di Montalcino - baluardo dell’ultimo libero comune italiano fino al 1559 e luogo che Giovanni Colombini nonno di Donatella e allora primo cittadino, fece restaurare  riportandola all’antico splendore - e continua verso il palazzo pubblico di Montalcino cuore della vita pubblica e privata della gente del Brunello da oltre settecento anni, prima di uscire dall’abitato sfiorando la Chiesa della Madonna del Soccorso - che celebra l’apparizione della Vergine a Don Garcia de Toledo - e giungere al Casato Prime Donne in tempo di vendemmia.

Chi ama il Brunello e la sua terra troverà qui una magia che rinnova il suo sentimento. Anche perché, la presentazione di questa installazione coincide in realtà con l’inaugurazione della nuova tinaia studiata per salvaguardare il naturale perfetto equilibrio delle uve di Sangiovese della tenuta: tre uova e otto tini troncoconici a cappello aperto in cemento nudo firmati Nomblot e simili a quelli dei più famosi chateau di Borgogna. "Il cemento nudo era usato per la vinificazione fino dall’antica Roma e i follatori che sommergono le bucce dell’uva fanno parte della nostra tradizione più antica" - ha detto Donatella Cinelli.
 


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Grechetto di Todi, fior fiore dell'Umbria enologica

Il Grechetto Roccafiore fin dal nome racconta il proprio carattere vincente. È il Fiorfiore 2014 dell’azienda Roccafiore, ‪Grechetto‬ di ‪‎Todi‬ che per la prima volta conquista i Tre Bicchieri della guida del Gambero Rosso. Un ulteriore riconoscimento che premia l’impegno della famiglia Baccarelli nella produzione di vini biologici, di cui il Grechetto è il simbolo qualitativo.

Il Grechetto di Todi Fiorfiore 2014 nasce infatti dal poco diffuso clone G5. Le caratteristiche ampelografiche di questa variante clone sono un grappolo piccolo e spargolo, con foglia pentalobata e forma tronco conica, per  vini di maggiore struttura, con un’alta componente glicerica e una delicata nota ammandorlata. Un vitigno che solitamente non presenta grandi profumi ma che, grazie al clone G5 e alla grande esperienza sui vini bianchi dell’Alto Adige sviluppata dall’enologo dell’azienda Hartmann Donà, si presenta nell’interpretazione di Roccafiore con grandi aromi e struttura. Fermentato con lieviti naturali e affinato per 12 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia, è un vino dal colore giallo paglierino carico tendente al dorato.

"La nostra azienda è stata la prima a credere in una diversa interpretazione del Grechetto – spiega Luca Baccarelli, alla guida della cantina – La vera sfida è stata farlo invecchiare in botte grande e ottenere un vino che acquisisse personalità nel tempo". Una sfida che Roccafiore è riuscita a vincere. Caldo e morbido, supportato da buona freschezza e mineralità, il Fiorfiore è infatti un vino di grande eleganza e complessità che offre il meglio di sé 3-4 anni dopo la vendemmia.  

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Bollicine Carsoline

Sono una decina i viticultori che in Carso producono bollcine, secondo i dati dell'articolo apparso oggi su Il Piccolo e forniti dal perito agrario Stefano Rosati dell'associazione agricoltori (Kmecka Zveza). Ci sono Edi Zobec che producce bollicine con un uvaggio lasciato a fermentare sui lieviti per oltre sei mesi; Daniele Odoni a Longera che si segnala per una Vitovska pura zero dosaggio (40 giorni in autoclave); Paolo Pernarcich a Medeazza che ha creato il Meduit brut (40% Malvasia e 60% Vitovska). Sandi Skerk, scrive l'autrice dell'articolo Benedetta Moro, da sei anni sta sperimentando attraverso diversi metodi di rifermentazione  sempre in maniera naturale, la Glera dei suoi vitigni, sottolineando che questo non è altro che un ritorno alla tradizione. Rado Kocijancic da dicembre metterà in commercio 500 bottiglie (due terzi Vitovska e un terzo Malvasia) rifementate in bottiglia e sui lieviti, nessuna filtrazione. La Baita propone da un anno il Terrano spumantizzato, vinificato in bianco.

Crediti photo: il Piccolo.

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Il vino del prete by Veronelli

Vi proponiamo un estratto di un singolare percorso pubblicato sul settimanale EPOCA del 10 maggio 1970:   un memorabile articolo- di cui ancora oggi molti hanno memoria- che portò alla ribalta insieme a Giovanni Battista Alliod in Val d’Aosta, don Alfredo Cantiello nel Casertano, don Amato nel Chianti  e don Luigi Nadalutti- pre’ Luigi Vigion- energico sacerdote, vicario dell’Abbazia di Rosazzo. Una proposta per ripercorrere dopo 46 anni - anche sulle pagine di qbquantoobasta- gli stessi luoghi che ispirarono Luigi Veronelli, alla ricerca di conferme o di cambiamenti.

"In tempo di sofisticazioni è affidata a pochi fedeli la conservazione di un culto che risponde anche alla simbologia evangelica” Luigi Veronelli

"La volta della grande galleria di accesso, o vestibolo, nelle Catacombe romane di Domitilla, del I secolo, è decorata da quella che si considera la più antica pittura «cristiana»: una grandiosa pianta di vite sboccia da un folto cesto di foglie e si distende per tutta l’ampiezza con due tronchi principali, simmetrici e sinuosi, e con una infinità di ramificazioni minori, pampini, foglie e grappoli.

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Spirito di vino 2016: attualità, Brexit e Olimpiadi conquistano la giuria

Il vignettista Alfio Krancic, presidente di giuria, ha premiato a Udine il 10 settembre 2016 le migliori vignette satirico-enologiche della 17° edizione di Spirito di Vino, il concorso internazionale, indetto annualmente dal Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia. Vincitori dell’edizione 2016, premiati con una selezione delle migliori etichette delle cantine associate al MTV FVG, sono stati per la sezione under 35 la lombarda, ma udinese di nascita, Mariateresa Stella con “Brexit” (prima classificata), la lombarda Maria Grazia Coviello con “Olimpiadi da tavola” (seconda classificata) e il friulano Davide Martina con “DiVino vincitore” (terzo classificato).

La sezione over 35, invece, ha visto trionfare il romano Stefano Gamboni con “Il botto” (primo classificato), i piemontesi Mauro Sacco ed Elisa Vallarino con “Rio vs Friuli” (secondi classificati) mentre al terzo posto, si sono classificati a pari merito, il rumeno Aurel Ştefan Alexandrescu con “Senza titolo” e il bulgaro Irien Trendafilov con “Knights”.

Spirito divino 2016Spirito divino 2016
 

Anche quest’anno il contest è stato accolto con particolare entusiasmo confermando il suo grande respiro internazionale: sono state inviate, infatti, oltre 500 vignette provenienti da artisti di ogni parte del mondo, tra cui Argentina, Cile, Cuba, Irlanda, Kenya, Siria, U.S.A., Venezuela…
 
Le vignette in gara sono state giudicate da una giuria d’eccezione capitanata dal presidente in carica Alfio Krancic e dal presidente onorario Giorgio Forattini e composta da nomi illustri del panorama satirico italiano, giornalismo e grafica: Emilio Giannelli (vignettista), Valerio Marini (vignettista), Gianluigi Colin (giornalista, Corriere della Sera), Franz Botré ed Enzo Rizzo (direttore e vicedirettore, rivista Spirito DiVino), Carlo Cambi (giornalista enogastronomico), Paolo Marchi (giornalista, Identità Golose), Aldo Colonetti (direttore, rivista Ottagono), Fede & Tinto (conduttori Decanter – RadioRai), Francesco Salvi (attore) e da Elda Felluga (Presidente del Movimento Turismo del Vino FVG).


Come accade fin dalla prima edizione, le premiazioni del contest sono avvenute durante Friuli Doc, quest’anno le premiazioni sono state ospitate nella Sala Espositiva del Cinema Visionario a Udine, grazie alla collaborazione instaurata con il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche. Nella stessa sala, fino a lunedì 12 settembre, dalle 15.30 alle 21.30, è possibile visitare la mostra che raccoglie le opere selezionate e le vignette realizzate per Spirito di Vino dai 4 Maestri della satira italiana membri della giuria.


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Magnàs Viticoltori in Cormòns 1966-2016 NOZZE D’ORO LUCIANO e SONIA

Festa grande  il 10 settembre 2016 all’ azienda “Magnàs"  di Cormòns con Luciano Visintin ( “Magnàs” ) e Sonia (nasce Conte) a brindare al loro prestigioso traguardo delle “NOZZE D’ORO” . “Fu infatti  il 10 settembre 1966 che Luciano e Sonia , imprenditori agricoli molto noti nel Cormonese sia nel settore vitivinicolo che agrituristico, convolarono a giuste nozze presso la chiesa di San Valeriano a Gradisca d’Isonzo.

Rispettivamente furono loro testimoni Nello Iuretig (scomparso recentemente) e Giorgio Conte.

Dalla loro unione felice,  ricca di meritati successi per l’entusiasmo da sempre  profuso  in  un appassionato lavoro  in cui  l’innovazione  continua non ha mai trascurato le tradizioni contadine, sono nati  Andrea (oggi alla guida della tenuta) e Michela.


foto di Claudio Fabbrofoto di Claudio Fabbro
Insieme ai nonni, a conferma del forte  affiatamento familiare, non mancano  mai, all’occorrenza, la collaborazione dei nipoti   Martino, Giovanni, Margherita e Anna  e i buoni consigli  della  mamma di Sonia , Elda Bressan, in ottima forma all’invidiabile età di 91 anni.




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CASTELLI BEER FESTIVAL ad ALBANO LAZIALE

Dopo Marino e Genzano, il Castelli Beer Festival fa tappa ad Albano Laziale. La quarta edizione della kermesse brassicola organizzata dall’associazione culturale Sibarita sarà presente al Bajocco , il tradizionale  festival degli artisti di strada in programma nella cittadina laziale dal 9 all’11 settembre 2016.  

Birra artigianale e street food saranno i protagonisti nell’area dedicata al Castelli Beer Festival lungo viale Risorgimento davanti al Museo Civico.  Numerosi i birrifici artigianali presenti: molte gradite conferme come Birradamare, Insieme Birra, BiBiBir, Opperbacco,  Bad Guy Brewery. Ma anche molte novità come Birrificio Italiano, Birrificio 04, Etnia, Birrificio dell'Eremo e Ritual Lab. Ci sarà uno spazio dedicato alle UK Breweries con Real Ale & Cider a cura di Beer Fellas distribution

Come sempre l’area food proporrà cibo di strada di qualità per tutti i gusti. Gli arrosticini abruzzesi dell’azienda Tornese, cartocci di fritti a cura di "Er Supplì d'Alari”,  il bbq degli SPQR grillers, i dolci della Biscotteria Suljima .
La  formula è sempre dei gettoni. 1 gettone 2 euro, una birra da  0,33 cl  2 gettoni con possibilità di fare assaggi da 1 gettone. Ingresso ovviamente libero.
Musica e spettacoli tutte le sere. Programma completo degli eventi QUI.

Orari:
9 settembre ore 18.00-02.00
10 settembre ore 18.00-02.00
11 settembre ore 16.30-24.00


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Quanto è rosa il tuo consorzio, a che punto siamo in Friuli VG

Quanto è rosa il tuo Consorzio? Entro febbraio 2017, in base a una nuova norma, i Consorzi di tutela dovranno introdurre il 20% di donne nei loro organi di gestione. A che punto siamo in Fvg? Il 6 luglio 2016 è stato approvato definitivamente il “Collegato agricolo”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 agosto 2016.

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REFOSCO DI SCODOVACCA 2^Edizione dedicata al rosso autoctono caro a Luigi Chiozza e Luis Pasteur

foto di Claudio Fabbrofoto di Claudio Fabbro

“Il territorio della bassa friulana vanta e presenta per la seconda volta l’eccellenza di un vino autoctono tra i più esclusivi: il Refosco dal peduncolo rosso”. A Cervignano del Friuli, e precisamente a Villa Chiozza di Scodovacca, si è celebrato il Refosco dal peduncolo rosso: è stata  così sancita la riscoperta di un vitigno le cui origini risalgono agli antichi romani! Domenica  4 settembre 2016 si è tenuta  la seconda edizione della festa del “Refosco dal peduncolo rosso del territorio di Scodovacca di Cervignano”.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Cervignano del Friuli e fortemente voluta dal sindaco dott. Gianluigi Savino, è nata  con il fermo proposito di valorizzare il prodotto più tipico e il territorio da cui esso stesso proviene.
L’incantevole cornice in cui si è tenuto  l’evento è quello naturalistico del Parco di Villa Chiozza, dimora storica del famoso scienziato Luigi Chiozza il quale trasformò gli appezzamenti prospicienti il caseggiato in un parco all’inglese tuttora unico nelle Tre Venezie.
I festeggiamenti  hanno avuto inizio la mattina alle  10:15 con l’inaugurazione ufficiale (nel vialetto antistante la Villa) seguita alle 10. 30 da un convegno dal titolo “Il Refosco tra passato e futuro”,  che ha avuto  come relatori il dott. Claudio Fabbro, agronomo ed enologo, il dott. Stefano Cosma, storico e giornalista, il prof. Enrico Peterlunger, docente all’ Università di Udine e la dott.ssa Michela Mura, ricercatrice.
Le conclusioni sono state tratte dall’ Assessore regionale dott.ssa MARIA GRAZIA SANTORO, presente ad ogni fase dei lavori.

Alle 11.30 si  sono aperti  gli stand di degustazione e la giornata è proseguita  quindi con l’assaggio dei prodotti più pregiati delle aziende vitivinicole del territorio.

E’ seguita nel pomeriggio  una degustazione guidata di Refoschi  tenuta dal Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia dott. Marco Rabino. La serata è stata  allietata da un concerto del pianista Remo Anzovino. Prima del concerto è stata  proposta la degustazione di un piatto particolare a base di Refosco espressamente creato per l’avvenimento (“Flapìt” cioè “passito”).

Sindaco Savino assessore Santoro e vino passito FlapitSindaco Savino assessore Santoro e vino passito Flapit

La realizzazione della festa si è potuta concretizzare grazie all’adesione della ProLoco di Cervignano del Friuli, pianificatrice delle strutture per la vendita dei prodotti enogastronomici e dell’intera logistica, del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia, che ha invitato e coordinato le aziende espositrici, dell’ Istituto IAL di Udine con i suoi allievi impegnati nel servizio di ristorazione, del Circolo Il Germoglio associazione culturale attiva nella rivalutazione del territorio. PromoTurismo FVG ha messo a disposizione la location e gli impianti logistici.

Le foto sono di Claudio Fabbro.

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