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Voci dal vigneto 2018 - 370 anni e non sentirli o sentirne il valore di tutta la storia

Villa Locatelli ha ospitato il 13 ottobre 2018 i festeggiamenti  per i 370 ANNI DELLA TENUTA DI ANGORIS a Cormons. Festeggiamenti di compleanno in concomitanza con la consueta festa di fine vendemmia "Voci dal vigneto". Ho partecipato per qbquantobasta a questa emozionante serata.

«Il 2018 è una ricorrenza particolare: sabato sera tutta la mia famiglia ha reso onore anche alla storia di Angoris che quest’anno compie 370 anni, celebrandola con una torta speciale e un vino creato per questa occasione! È stata una serata ricca di emozioni!» ha esordito Marta Locatelli, titolare della Tenuta di Angoris. Terminato il consueto aperitivo nella sala degustazione aziendale, gli ospiti si sono spostati nella suggestiva barricaia, nel piano sotterraneo della cantina. Stefano Cosma, giornalista e storico, chiacchierando con il giornalista Alessandro Marzo Magno, ha svelato alcuni dettagli del libro che sta scrivendo e che ha come fulcro la storia secolare della Tenuta di Angoris: uno studio pensato proprio per celebrare i 370 anni dalla fondazione. Fu Locatello Locatelli (cognome omonimo a quello degli attuali proprietari senza però che vi siano legami di parentela) a diventare proprietario di Langoris. L’attore Mario Milosa ha letto in anteprima assoluta alcuni brani del volume. Un excursus sulla storia di un territorio e di una famiglia: un nome, quello dei Locatelli, fortemente radicato nella storia di questo angolo d’Italia. Un  particolare fino a ora inedito mi piace ricordare per i lettori di qb la storia del medico Paolucci.  Durante la Grande Guerra, quando Villa Locatelli era stata trasformata in un ospedale da campo ci fu una visita del Re Vittorio Emanuele III. Nel racconto è Il medico Raffaele Paolucci che narra questa visita importante e inaspettata tanto che viene scambiato dal Re per un ufficiale, in quel momento assente. Paolucci ce lo descrive come un re umano che dispensa parole di conforto tra i soldati feriti. Un evento importante che dà lustro alla storia di questa villa e che sarebbe stato andato perso se non fosse stato per Ippolita, figlia del medico Paolucci. È stata infatti quest’ultima, che vive a Roma, a contattare, un anno fa, la famiglia Locatelli per voler visitare e raccogliere testimonianza fotografica dei luoghi dove aveva vissuto il padre medico. È Marta che ci racconta orgogliosa questo "dietro le quinte" con voce commossa, uno straordinario tassello di storia della Villa Locatelli.

L’enologo aziendale Alessandro Dal Zovo ha presentato l’annata vitivinicola appena conclusa, raccontando come il clima sia stato determinante per ottenere una produzione nettamente superiore alla media con una qualità elevata, e spiegando come la gelata dell’anno scorso abbia avuto, paradossalmente, un effetto positivo sulla produzione 2018: «per quanto ci riguarda le varietà più produttive sono state quelle più colpite dalla gelata del 21 aprile 2017 e cioè refosco dal peduncolo rosso, pinot bianco e pinot grigio, che hanno potuto utilizzare energie non sfruttate lo scorso anno per produrre uva nei mesi scorsi”, ha spiegato. 

Non sono mancati i  i saluti del sindaco di Cormons Roberto Felcaro e del presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin. Presenti  alla serata anche gli assessori comunali di Cormons Martina Borraccia e Mario Drius e il consigliere regionale Diego Bernardis.

Splendida ed elegante cena in villa accompagnati dalla musica del pianista Davide Locatelli.

 

I piatti sapientemente abbinati ai vini proposti:  il Collio Bianco Riserva Giulio Locatelli DOC 2016 (vincitore dei Tre Bicchieri sulla guida Gambero Rosso 2019), il vino celebrativo “370 anni” (uvaggio di 40%Chardonnay Spìule 2016, 30%Collio Bianco 2016, 25% Friulano Doc Isonzo, 5% Picolit ), il Merlot Ravòst DOC Colli Orientali del Friuli 2007 e il Picolit DOCG Colli Orientali del Friuli 2011. 

 

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