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Vini dolci che passione!

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C'è un rapporto speciale che mi lega ai vini dolci. Mi hanno iniziato al piacere della degustazione e alla scoperta del mondo del vino. A quel tempo ero uno studente universitario, astemio: io e il vino ci ignoravamo come due perfetti estranei." Inizia così "Il grande libro dei Vini Dolci d'Italia- " nella prefazione del'autore, Massimo Zanichelli. Finalmente un libro che parla di una tipologia di vini che, per la scala cromatica dei colori,per  la complessità sensoriale e gusto/olfattiva, non sono secondi a nessun'altra tipologia di vino. 

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Il libro, edito da Giunti, è stato presentato dall'autore, a Villa Nachini Cabassi, corno di Rosazzo (UD) nella sede del "Consorzio Colli Orientali del Friuli e Ramandolo". 

Massimo Zanichelli, giornalista e degustatore, wine writer e documentarista, illustra con grande entusiasmo questo libro, che è il risultato di molti viaggi, di fotografie, di assaggi, di storie e di racconti, Va dal freddo delle montagne del nord al sole del sud e delle isole. Tre le tavole: Nord, Centro e Sud. 330 etichette raccontate. Circa 220 fotografie, 50 cartografie. La caratteristica principale di questo libro, il primo completo sull'argomento,  è di non essere suddiviso classicamente per regioni ma per colori, e non solo quelli della copertina ma anche quelli della controcosta. Più citati che realmente conosciuti, i vini dolci italiani rappresentano un mondo variopinto ed emozionante. Il libro ne racconta le tecniche, le tradizioni e i territori in un lungo viaggio sensoriale, dal giallo paglierino del Moscato d'Asti al dorato degli aromatici di montagna, dall'ambrato del mare al mogano del Vin Santo, dal rubino dell'Aleatico al porpora del Recioto della Valpolicella. Un percorso trasversale e appassionante, articolato in due sezioni. 

 La prima dedicata ai vini bianchi:
- il giallo paglierino;
- tra oro e arancio;
- l'ambrato;
- il mogano.
La seconda dedicata ai vini rossi:
- tra granato e rubino;
- il mondo del porpora.


Sono comprese tutte le tipologie di vini dolci, dalle bollicine del Moscato d'Asti, al Vin Santo, alle vendemmie tardive, ai muffati e alla grande varietà dei passiti. Un percorso sensoriale che attraversa tutta l'Italia per una tipologia di vino tra le più emozionanti ma che ancora a oggi non è valorizzata per come dovrebbe. All'incontro hanno partecipato molti produttori ed enologi, giornalisti e appassionati del mondo del vino.  La serata, molto piacevole ed interessante, si è conclusa con un momento conviviale, degustando alcuni vini friulani inseriti nel libro, che riguardano quasi esclusivamente le aziende situate nei Colli Orientali del Friuli e Ramandolo e due vini dell'azienda Lis Neris di San Lorenzo Isontino (GO).

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