Vini antichi superstar da Pittaro

L’occasione era una di quelle che non ti potevi far scappare. Una serata di primavera, in una cantina storica per il nostro Friuli (e non solo), una degustazione di vini antichi per assaggi, a dir poco, eccezionali. E qbquantobasta naturalmente c'era! La serata non è stata una delle tante: è stata piena di curiosità, di aneddoti, di racconti che hanno affascinato tutti i presenti. In un contesto straordinario, con "un parterre dei rois" speciale, anche per la presenza di tutti i piloti delle nostre Frecce Tricolori, "icone" del nostro sentimento nazionale, che, seppure in stretto regime alimentare hanno fatto onore alla casa e al "nettare" proposto dai sommelier. L'anfitrione era uno di quelli che con il vino ci sa fare, il past President degli enologia mondiale, quel Piero Pittaro che recentemente si è rivelato anche uno dei personaggi televisivi più seguiti sull’emittente regionale Telefriuli. L'inizio è stato subito superbo, con un vino del 1886, un passito del Colombaro, seguito da un vino del 1889. In sintesi i nomi dei vini assaggiati, che hanno saputo vincere in modo sorprendente la sfida del tempo. Passito del Colombaro - millesimo 1886 (probabile uvaggio di Tokai del Colombaro, Greco e Lambrusco squarciafoglia); Passito Agazzotto del Colombaro - millesimo 1889; Vernaccia del Colombaro - millesimo 1910 (uva Vernaccia); Vernaccia di Sardegna - millesimo 1922 (uva Vernaccia di Sardegna); Vernaccia di Sardegna - millesimo 1968 (uva Vernaccia di Sardegna); Recioto Amarone Bolla - millesimo 1965 (uve Rondinella e Rossignola); Acinatico Bertani - millesimo 1928 (uve Rondinella Rossignola e Molinara). A detta del degustatore ufficiale, Michele Biscardi, un vino eccezionale unico e travolgente che ha meritato il voto di 100 su 100! Altro 100 per il Marsala - millesimo 1965 (uve Grillo, Catarratto, Inzolia). Così Biscardi: “Nel bicchiere è stato versato un nettare. Un colore marrone intenso con un’unghia violacea ha fatto subito brillare gli occhi. Al naso un’impetuosa miscela di aromi che spaziavano dalla frutta passita alla marmellata di amarene; un ciclone di gusti ha pervaso tutti i sensi, e quasi indescrivibili tanti ne emergevano: fichi, vaniglia, noce moscata, cannella, manna. Una sensazione unica. Penso che questo vino possa essere paragonato all’ambrosia, bevanda tanto cara agli dei”.
Nella foto il comandante delle Frecce Tricolori, Jan Slagen, tra Piero Pittaro e la signora Paola Pittaro

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy