Vi presentiamo la Malvasia Meroi 2015 top ten

Fortunati i clienti che hanno avuto fiducia nell’azienda Meroi di Buttrio e hanno acquistato le cassette miste che contenevano anche la Malvasia Zitelle Durì 2015! La selezione infatti non è più disponile in cantina, essendo già esaurita da qualche mese. Come già riportato da qb quantobasta, questo vino prodotto a Buttrio si è aggiudicato il decimo posto (primo bianco italiano) nella classifica “Top 100 of 2017” di International Wine Report, seguitissimo media americano indipendente. Il vino è disponibile in ristoranti ed enoteche selezionate; il suo prezzo si aggira intorno ai 60-70 euro.
Ma andiamo per ordine : Meroi è un’azienda agricola vitivinicola friulana a conduzione familiare, con sede a Buttrio, nella zona dei Colli Orientali del Friuli. La produzione media annua è di 45mila bottiglie. Fu fondata nel 1920 da Domenico Meroi, bisnonno dell’attuale proprietario, Paolo Meroi. Meroi è un cognome storico a Buttrio, se ne ha notizia già dal XV secolo. Agli inizi del Novecento Domenico fondò l’azienda a partire dalla storica vigna di famiglia. Era proprietario anche di una trattoria nel centro di Buttrio, oggi ristorante "Al Parco": un edificio padronale circondato appunto da un parco, in precedenza conosciuto come casa del Torso-Meroi, dove si svolgevano anche i festeggiamenti del carnevale e della storica sagra dei polli. A Domenico (detto “Dominin”, diminutivo di Domenico) sono succeduti, negli anni, il figlio Attilio e il nipote Davino. L’azienda partecipò sino dalle prime edizioni alla Fiera dei vini di Buttrio, inaugurata nel 1933. Paolo Meroi proseguì l’attività iniziata dal bisnonno, imbottigliando a fine anni Settanta per la prima volta il vino di famiglia, fino ad allora venduto sfuso, e arrivando a coltivare oggi circa 19 ettari di vigne sulle colline di Buttrio.


Il vigneto Zitelle
Nel 2007 l’azienda acquista il vigneto “Zitelle”, ex proprietà dell’antico Ordine di Suore delle Zitelle, per lungo tempo presente a Buttrio. Ricavato da una vecchia cava di argilla, il vigneto va ad aggiungersi al “Dominin”, il vigneto storico di famiglia. I vigneti sono allevati con il sistema Guyot e Gobelet, coltivati organicamente, senza uso di pesticidi ed erbicidi, concimati con letame e trattati esclusivamente con solfato di rame e zolfo a contatto. Quando l’annata lo rende necessario vengono effettuati diradamenti. La vendemmia manuale avviene a piena maturazione, con diversi raccolti nella singola fila e vinificati separatamente per qualità, maturazione e singolo vigneto. Le uve bianche, raccolte a piena maturazione, mediamente la prima settimana di settembre, vengono pressate separando il mosto fiore dal torchiato e senza alcun tipo di macerazione. Dopo la prima notte di decantazione a freddo i mosti vengono travasati in barrique di rovere francese dove iniziano la propria fermentazione con lieviti indigeni. I vini bianchi maturano 11 mesi in legni di diversi passaggi e vengono affinati 1 anno in bottiglia.
La denominazione Durì è un omaggio alla famiglia dei coloni che coltivavano le vigne delle Zitelle e identifica la Malvasia del vigneto mentre – per esempio – Barchetta è il "cognome" riservato al Sauvignon dello stesso vigneto.  L’eccellente risultato ottenuto con l’annata 2015 è frutto di un lavoro che coniuga l’esperienza del produttore e fine conoscitore della zona, delle precedenti produzioni dei coloni delle Zitelle e del lavoro del geologo incaricato di identificare la porzione più idonea a valorizzare le peculiarità del vitigno. L’esposizione a nord-est del vigneto con il conseguente sbalzo di temperatura tra giorno e notte risulta determinante per l’acidità che questa Malvasia riesce a esprimere mantenendosi anche nel tempo fresca e invitante. Non è detto comunque che tutte le annate potranno essere denominate Zitelle-Durì poiché, per scelta aziendale, se la qualità non sarà al top verrà declassata. Infatti la prima produzione di questo vino si riferisce all’annata 2013, mentre per il 2014 non è stata prevista l’uscita sul mercato.


La strategia di vendita adottata dall’azienda è stata di proporsi con delle cassette miste di Malvasia Durì e Sauvignon Barchetta per una produzione totale di circa 3.000 bottiglie. Una scelta coraggiosa, da subito appoggiata dalla clientela, una scelta che non prevede la vendita singola e nemmeno la fornitura in esclusiva per questa speciale selezione.  Una singolare proposta per valorizzare un prodotto di eccellenza che merita di essere inserito nelle prestigiose classifiche internazionali con prodotti non di pronta beva. Un risultato che valorizza i vini bianchi non di annata alla pari dei grandi vini dell’olimpo internazionale reggendo la sfida senza timore.  Una scelta coraggiosa, abbiamo detto, che potrebbe aprire mercati nuovi a beneficio di un territorio che ha ancora molto da proporre per stupire e affascinare i consumatori più esigenti. Un risultato di sintesi tra esperienza, tradizione e tecnica per un prodotto che oltre a dare grande soddisfazione all’azienda Meroi lancia la sfida per l’intero territorio di Buttrio e dei Colli orientali del Friuli: è possibile produrre grandi vini bianchi avendo il coraggio di lasciarli maturare e affinare per poter valorizzare il loro grande potenziale che solo un vero territorio vocato riesce a esprimere.  Serve solo coraggio e pazienza, senza fretta! A settembre 2018 sarà disponibile l’annata 2016: sarà una riconferma? Staremo a vedere!

 

 

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