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Un naso elettronico per l'analisi tappo a tappo

Analisi in gascromatografia del tappo in sughero: missione possibile. I ricercatori Amorim, in collaborazione con l’Università di Cambridge, sono al lavoro per collaudare un “naso elettronico” per l’analisi tappo a tappo. Una nuova sfida nella lotta al TCA

La gascromatografia. Un “naso elettronico” che instancabilmente annusa uno a uno i 100 milioni di tappi in sughero per il vino (categoria “Premium”) prodotti da Amorim, azienda portoghese leader nel mondo in questo settore, con una quota di mercato del 30%. Insomma, garantire il massimo delle performance di ogni singolo tappo in sughero: è questo il nuovo obiettivo di Amorim. Una ricerca estrema della perfezione che sta orientando la lotta contro il TCA (Tricloroanisolo, il “colpevole” del sapore di tappo nel vino) ancora oggi, nonostante

la strategia curativa e quella preventiva ideate dal reparto Ricerca & Sviluppo fin dal 1999, garantiscano la riduzione del composto al di sotto della soglia di percezione umana.

 

La filiera della qualità Amorim ha inizio immediatamente dopo la decortica: dalla gestione attenta delle plance di sughero (vengono eliminate quelle con la presenza di “macchie gialle”), alla loro bollitura con il processo Convex – VTC, alla vaporizzazione (strategia preventiva inserita nel processo di produzione nel 2009, capace di diminuire del 41% il contenuto di TCA nei tappi) e prosegue poi con il Sistema Rosa e Rosa Evolution (strategia curativa applicata a partire dal 2004 che riduce fino all’80- 90% il contenuto di TCA), i quali agiscono direttamente sulla granina di sughero e sui tappi. Con tale processo però il TCA (Tricloroanisolo) è sconfitto solo a livello statistico. E ad Amorim questo non basta. Per cui il reparto Ricerca & Sviluppo è al lavoro per raggiungere la massima garanzia dell’assenza del Tricloroanisolo in ogni singolo tappo.

Una delle direzioni nella quale si stanno muovendo i ricercatori dell’azienda in collaborazione con uno spin off dell’Università di Cambridge (Gran Bretagna), è lo sviluppo di un sistema di analisi tappo per tappo in gascromatografia: è questo l’unico metodo che può garantire al 100% le qualità sensoriali del sughero monopezzo, altrimenti sottoposto al rischio statistico (1-2 per mille) di conservare al suo interno quantità percepibili di TCA. Un traguardo che, per la prima volta al mondo, potrebbe essere raggiunto nei prossimi anni. .

Il Gruppo Amorim, ha fondato la sua crescita industriale su una logica di modernità e innovazione con cospicui investimenti nella ricerca e sviluppo: si tratta ogni anno di circa 6 milioni di euro a cui si sommano altri elevati contributi destinati ad attrezzature manifatturiere e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi. L’eliminazione del Tricloroanisolo (che non è una malattia del sughero, ma deriva dal TCP-Tricolorofenolo, presente nell’ambiente) è stato uno degli obiettivi più fortemente perseguiti sul piano della ricerca e ha dato importanti risultati i quali hanno confermato Amorim come azienda leader nel mercato del sughero, non solo dal punto di vista commerciale, ma anche per la sua capacità di investimento nell’innovazione.

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