Scritto da Cosima Grisancich il . Pubblicato in Stappo alla regola.

Stappo alla regola per semplici abbinamenti

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Cominciamo una nuova rubrica semplice ma, crediamo, interessante.  Diamo il via a una nuova esperienza qbista, golosa e divertente, con la speranza di coinvolgere i lettori in questo gioco: il connubio di due deliziosi piaceri della vita.  “Stappo alla regola” è la nuova rubrica di q.b. ideata per i nostri lettori buongustai con lo scopo di suggerire alcuni abbinamenti possibili  food and drink a regola d’arte.  L’abbinamento è il risultato di un gioco enogastronomico, ci sono delle regole da seguire, ma è importante lasciare spazio anche alla fantasia. “Stappo alla regola” non vuole essere una rubrica gourmet con ricette impossibili abbinate a vini introvabili, ma uno spunto for dummies  e  principianti ma non solo: verranno presentati piatti semplici e non troppo elaborati, accompagnati da vini di qualità, ma di facile reperibilità.

Cominciamo con  la RIBOLLA GIALLA 2018 I FEUDI DI ROMANS (SAN CANZIAN D’ISONZO – GORIZIA)  inserita nella guida dei 100 migliori vini italiani per bere bene a meno di 15 euro. 

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Veste giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Libera eleganti ricordi floreali di mughetto e zagara seguiti da cenni di frutta a pasta bianca come mela, pera e pesca. Tonica e vivace al palato, svela una decisa freschezza, accompagnata da una piacevole scia sapida. Richiami agrumati in chiusura. Vinificazione e maturazione in acciaio.  Ottima come aperitivo. Vino adatto a una vasta gamma di antipasti di pesce e crostacei, ma anche abbinato a piatti di verdure, minestre e preparazioni a base di uova. Aggiungerei: perfetto con una frittura di pesce.
ABBINAMENTO
Ho deciso di abbinare la Ribolla Gialla a una pietanza tanto semplice quanto golosa: una frittura di girai o ribaltavapori  pesciolini molto piccoli (il loro nome in italiano è latterini) che vanno semplicemente infarinati e fritti; si mangiano nella loro interezza: non si scarta nulla!
Il vino, di facile beva, bilancia molto bene l’untuosità della frittura grazie all’agrumata acidità, lasciando così la bocca pulita e piacevolmente fresca.