Stappo alla regola di giugno. Brut Valdobbiadene Docg Villa Sandi
Il Prosecco è universalmente considerato principe indiscusso dell’aperitivo, da accompagnare con patatine, arachidi e fingerfood poco impegnativi. Attenzione però, mai fermarsi alle apparenze: c’è Prosecco e Prosecco! A fare la differenza, in primis, la zona di produzione e, non meno importante, il grado zuccherino.
Breve recap: la zona di produzione del Prosecco DOC interessa prevalentemente l'area nord orientale dell'Italia: nello specifico le regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia (escluse le province di Verona e Rovigo). La massima espressione di questo spumante Metodo Charmat resta la denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG prodotto esclusivamente da uve coltivate sulle omonime colline. Da non dimenticare le rinomate DOCG Rive e DOCG Superiore della zona Cartizze, quest’ultima apice qualitativo del mondo Prosecco.
Quando comprate una bottiglia di Prosecco, leggendo l’etichetta, potete facilmente individuare il grado zuccherino:
La versione classica, e più diffusa, è sicuramente la Extra Dry (12-17 grammi di zucchero per litro di vino) caratterizzata da delicati profumi floreali e fruttati e da un sorso abboccato ravvivato da una vivace freschezza e una briosa bollicina.
La versione Brut invece è per palati più esigenti; ha profumi leggermente più contenuti al naso che anticipano un sorso fresco e verticale, improntato su sentori più agrumati.
La variante Dry (17-22 grammi di zucchero per litro di vino), la meno diffusa, si presenta con un carattere delicato, sentori più dolci di frutta matura e un sorso amabile impreziosito da perlage fine e freschezza agrumata.
Per questo stappo alle regola di giugno vi propongo un BRUT VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG MILLESIMATO 2019 dell’azienda VILLA SANDI.
Giallo paglierino vivace, effervescenza fine e persistente. Al naso regala un’elegante nota floreale che ricorda i fiori d’acacia, delicate e piacevoli sensazioni di mela golden e pera williams e leggeri sentori di erbe aromatiche. Cremosa e ben equilibrata la presa gustativa, condotta da rinfrescante freschezza, che cede il passo alla sapidità nel lungo finale floreale e dai ritorni agrumati.
La versione Brut di Villa Sandi si sposa molto bene con piatti a base di pesce, soprattutto in frittura: le bollicine fini e persistenti consentono una completa pulizia del palato, tra un boccone e l'altro. Inoltre, essendo dotata di buona struttura e verticalità accompagna molto bene primi piatti a base di uova e di verdure.
La mia ricetta in abbinamento
Risotto cremoso agli asparagi
Scegliete ingredienti di qualità: ottimo riso per risotti e asparagi freschi.
Consiglio da seguire: per rendere più gustoso il piatto, oltre alla tipica mantecatura con burro e formaggio grattugiato (immancabile nei risotti), consiglio di utilizzare un brodo di verdure arricchito con i gambi degli asparagi, un sapiente e furbo riutilizzo degli scarti che restituirà un risotto ancora più aromatico.
Il tocco finale: lasciare da parte le punte degli asparagi e unirle al risotto solo a fine cottura affinché non si rompano e risultino ben visibili nel piatto.
Ingredienti per quattro persone
300 g di riso vialone nano (oppure riso carnaroli)
- 300 g di asparagi puliti
- 1 lt d’acqua per il brodo
- 1 bicchiere di vino bianco o spumante secco
- cipolla piccola
- carota
- sedano
- olio extravergine q. b.
- una noce di burro
- 4 cucchiai di grana padano
- sale e pepe q. b.
Come procedere
Iniziate pulendo gli asparagi: tagliate la parte più dura, che userete per il brodo, tagliate quindi le punte, che vi serviranno per guarnire il risotto, tagliate a rondelle fini il resto del gambo.
Lavate le verdure per il brodo, tagliate a pezzi grossolani sedano, carota e cipolla. Versate le verdure in una pentola, unite anche i gambi degli asparagi che avete tenuto da parte, coprite d’acqua e lasciate cucinare per almeno mezz’ora dal bollore.
Ora avete tutte le componenti per cominciare: in un tegame largo o in pentola abbastanza alta versate un filo di olio e fatelo scaldare, tostate il riso per 3-4 minuti, aggiungete le rondelle di asparagi, mescolate bene e lasciate insaporire. Sfumate il tutto con un bicchiere di vino bianco secco (anche il Prosecco Brut va bene).
Lasciate evaporare e successivamente bagnate con il brodo fino a coprire il riso e continuate la cottura mestolando di tanto in tanto e aggiungendo eventuale brodo se necessario.
Nel frattempo in una padella antiaderente aggiungete un filo di olio e scottate le punte degli asparagi. Lasciate cuocere per una decina di minuti a fuoco basso e all’occorrenza aggiungete un po’ di acqua affinché le punte diventino morbide, ma attenzione che non si rompano.
Terminata la cottura del riso fatelo riposare coperto due minuti. Mantecate con burro e formaggio grattugiato, mescolate nuovamente per amalgamare il tutto.
Servite il risotto agli asparagi ben caldo guarnendo i piatti con le punte di asparago tenute da parte. Buon appetito!
La versione Brut del Prosecco Valdobbiadene Superiore Millesimato 2019 di Villa Sandi, grazie al sorso scattante e brioso, impreziosito da una bollicina fitta e sottile, accompagna il risotto esaltando le note vegetali dell’asparago e bilanciando molto bene la tendenza dolce e la cremosità tipica del piatto.
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