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Ruchè di Castagnole piccolo Barolo del Monferrato

Del vitigno Ruché e delle sue origini non si conosce molto. Ciò che è certo è che sin dal Medioevo è stato coltivato sulle colline del Monferrato e in particolare nei dintorni di Castagnole, sua zona d’elezione. Il suo successo, invece, è indissolubilmente legato al nome di don Giacomo Cauda, artefice della riscoperta di questo vitigno e dell’affermazione come vino di successo grazie alla sua “Vigna del Parroco”, riconosciuta come unico Cru del Ruché, oggi rilevata da Luca Ferraris, giovane produttore di Castagnole Monferrato. Il primo grande scopritore del Ruché è stato Luigi Veronelli che negli anni ’60 ne scrive sul catalogo Bolaffi. Tuttavia la prima citazione in cui il Ruché viene associato a Don Cauda la si ritrova nel Catalogo dei vini d’Italia, del 1986 ed edito da Giorgio Mondadori, dove vi è una riproduzione dell’etichetta del Ruché del Parroco (Fonte: Archivio Luigi Veronelli).

Sempre in quell’anno, nel 1986, Paolo Massobrio, noto giornalista di settore, scrive, sotto lo pseudonimo di Aleramo d’Abazia, il suo primo articolo nella rivista “Vini” e dedica il pezzo al Ruché del Monferrato.  Lo definisce come “una perla rimasta nascosta negli antichi “infernott” (cantinette) dei saggi viticoltori del Monferrato”, di cui proprio in quegli anni “si è cominciato a parlare di questo magnifico vino che, per eleganza e finezza, si situa al fianco dei più nobili vini di questa terra”. Nel corso di questo primo scorcio di terzo millennio si è assistito a una costante crescita delle superfici vitate. Nel 2016 gli ettari coltivati sono stati 136 (erano 103 nel 2011 e soltanto 10 nel 1988), con 35 aziende e oltre 700.000 bottiglie prodotte contro le 499 mila del 2011. Il 35% del vino viene esportato.

Nel 2017 la Vigna del Parroco è stata acquistata da Luca Ferraris,  titolare dell’azienda Ferraris Agricola e giovane imprenditore legato alla vigna e a questa terra da 4 generazioni. Il progetto è quello fare della Vigna del Parroco il vino di punta dell’azienda e la bandiera del Ruché nel mondo. La “Vigna del Parroco”, come accennato nelle prime righe di questa breve storia, è l’unico CRU esistente riconosciuto dal Ministero. E molti lo chiamano “il piccolo Barolo del Monferrato”.

Per saperne di più leggi Festa del Ruchè in Monferrato

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