Roero days, ora si punta alla modifica del disciplinare

Successo per Roero Days 2016.  Il Consorzio di Tutela lavora già alla prossima edizione, che sarà itinerante. Novità anche per il disciplinare di produzione. Oltre 2.200 persone hanno preso parte all’evento del 20 e 21 marzo 2016 alla Reggia di Venaria. Ora il Consorzio di Tutela Roero pensa già alla prossima edizione, che sarà itinerante, e annuncia una doppia novità nel disciplinare: l’inserimento delle Menzioni Geografiche Aggiuntive e la creazione di una tipologia Riserva per l’Arneis Roero. Proprio questo bianco, protagonista dell’evento con una verticale di 10 annate, ha saputo dimostrare tutto il suo potenziale.

"Stiamo già lavorando all’appuntamento del 2017 di Roero Days, pronti a replicare l’esito positivo della prima edizione – afferma Francesco Monchiero, presidente del Consorzio di Tutela-. Questa due giorni, a cui hanno preso parte professionisti di altissimo livello, ha permesso di apprezzare le potenzialità evolutive della nostra denominazione. In particolare, due verticali hanno evidenziato le peculiarità di quindici anni di Roero, da uve nebbiolo, e dieci di Roero Arneis, mettendo in luce la grande vocazione all’invecchiamento anche di questo bianco, sfatando l’idea che la longevità sia una caratteristica solo dei grandi rossi. Proprio per valorizzare la tipologia, il nostro Consorzio ha deciso di introdurre nel disciplinare la Riserva per il Roero Arneis. A questa novità si aggiunge la valorizzazione delle sottozone, con l’introduzione delle Menzioni Geografiche Aggiuntive".

La manifestazione ha permesso di scoprire oltre 300 vini di 60 cantine della zona. Tra le 2.200 persone che hanno preso parte al banco d’assaggio, sono quasi 500 gli appassionati e i professionisti che hanno partecipato anche ai laboratori di degustazione. A condurre questi momenti sono stati nomi di prestigio come Daniele Cernilli (Guida essenziale ai vini d’Italia, Doctor Wine), Gianni Fabrizio (Vini d’Italia del Gambero Rosso), Fabio Gallo (Associazione Italiana Sommelier), Giancarlo Gariglio (Slow Wine), Vittorio Manganelli (critico enogastronomico) e Paolo Zaccaria (giornalista). Al termine di ogni degustazione, nella sala ristorante, sono stati serviti ai partecipanti due piatti elaborati dai ristoranti All’Enoteca di Canale di Davide Palluda e Il Centro di Priocca della famiglia Cordero.
 
I Roero Days hanno messo in calendario anche momenti di dibattito e approfondimento come l’intervista a Davide Palluda, autore del volume di prossima pubblicazione Vent’anni di Roero. L’evento è stato anche l’occasione per presentare Wines of Roero, un e-book in lingua inglese a cura di Paolo Zaccaria, che racconta le caratteristiche del terroir, le uve e i vini dei produttori associati al Consorzio di Tutela del Roero. Un libro digitale – primo nel suo genere - che mira a far conoscere in profondità un territorio dove la vitivinicoltura ha radici profonde nel tempo.

Nella seconda giornata spazio invece alla tavola rotonda, moderata da Cavallito & Lamacchia, dal titolo L'identità del Roero Docg e le prospettive di mercato.

Quella del Roero si è presentata come una denominazione in crescita, che ha registrato un incremento delle vendite pari al 14% negli ultimi tre anni, e un giro d’affari stimato in 27 milioni di euro nel 2015. La media degli imbottigliamenti tra il 2014 e il 2013 è salita dell’11%, in ascesa anche l’export, pari a 15 milioni di euro sui 27 totali.

L’appuntamento per il 2017 sarà itinerante, una scelta che nasce dalla volontà di ampliare sempre di più gli orizzonti di una delle più prestigiose aree vinicole del Piemonte.






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