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Presente e futuro del Prosecco: se ne parla a Pozzuolo

In un mare di bollicine sull’onda della moda, il presente e il futuro del Prosecco, dall’anno scorso diventato Doc (che comprende anche il Friuli Venezia Giulia),è stato affrontato a Pozzuolo con una platea di opinion leader invitati a una degustazione guidata promossa da Pro Loco, Comune e Scuola Agraria “Sabbatini” in collaborazione con Assoenologi. Nella moderna sede dello

 

storico istituto, fondato nel 1881, sono stati confrontati i vini spumanti prodotti in Friuli e in particolare tre Prosecco e due Ribolla gialla. Le etichette servite sono state della Cantina La Delizia, Collavini, Cabert e dell’azienda locale Unterholzner. La degustazione è stata condotta da Daniele Calzavara, vicepresidente Assoenologi Fvg e componente Commissione degustazione della Doc Prosecco, e da Walter Bergnach, enologo presso l’azienda Collavini.

Il Prosecco sarà protagonista del convegno in programma venerdì 15 giugno, alle 18.30 sempre a Pozzuolo ospitato in villa Sabbatini, sede della direzione generale dell’Ersa.

Il mercato delle “bollicine” registra una costante crescita negli ultimi anni, confermata in chiave anticiclica rispetto ad altre tipologie di vino. Sono numerosi gli impianti di vigneti Glera realizzati anche in Friuli nell’ultimo biennio e sono diverse le aziende vinicole, in particolare cooperative, che si stanno attrezzando con impianti appositi per il metodo Charmat.

Qual è, però, il futuro prossimo di questa produzione, che rappresenterà per quantità il secondo vitigno coltivato in Friuli? Le uve locali diventeranno bottiglie dall’etichetta friulana, oppure semplicemente una materia prima a disposizione delle aziende venete? E il consumatore friulano è interessato a consumare bollicine made in Friuli?

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