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Onesto amante: racconto 2° Classificato

Il racconto vincitore di "Vino e seduzione" l'abbiamo pubblicato sul qbquantobasta cartaceo di marzo. Qui sul sito gli altri tre racconti vincitori e selezionati. "Onesto amante" ce l'ha inviato Ada Regina Freire. "Non l’ho nemmeno guardato. Era lì, vicinissimo a me, però il mio pensiero divagava. Sentire le risate sparse nell’ambiente mi evocò le feste, il piacere egocentrico di farmi notare anche se portavo quel sorriso metallico diffuso in tutta la città grazie al Dott. Aloisio. Le feste allora avevano un orario, inizio e fine stabiliti dai genitori, spesso erano di giorno sotto forma di esagerati barbecue inondati da fiumi di birra ghiacciata. La parola d’ordine era ECCESSO, bisognava lasciarsi andare e divertirsi nell’abbondanza. L’indomani non perdonava: andare a scuola, consegnare il libretto scolastico all’entrata che veniva restituito soltanto cinque minuti prima della fine, i quindici minuti di libertà dove facevamo incursioni segrete sul tetto della scuola per fumare una sigaretta o scambiarsi un bacio avido e frettoloso.
Il fragore delle risate mi riportò al momento presente, lui era ancora lì, paziente e così vicino che percepivo il suo profumo di una passeggiata nel bosco, con le foglie bagnate di rugiada, i timidi lamponi e more selvatiche. Delizioso.  Allungo le dita per sfiorarlo quando la canzone di Sting mi risucchia nei ricordi dei tempi dell’università e le sue feste. Niente più orari, né inizio e fine. La vita era tutt’una, piena, intensa e inarrestabile. Volevo ancora farmi notare, ostentare un’aria diversa, arrivando persino a vestirmi in modo inconcepibilmente ultramoderno con capigliature estreme. Una trend setter, il mio sogno di ingoiare la pillola del neo futurismo. E le feste...nuovi eccessi a suon di vodka, gin, musica a palla e baci sempre più avidi e lussureggianti. Basta con le sigarette! Mi serve la salute per vivere nel vortice.
-   Allora? Ti Piace?
Resto pietrificata alla domanda. Uno strappo violento alle mie divagazioni e ripiombo nel momento presente. Lui mi attendeva, sempre. Ha atteso fino all’istante in cui la mi attenzione finalmente si era posata su di lui. Quando l'ho sentito arrivare alle mie labbra ho provato quell’ardore: niente eccessi, niente avidità né lussuria. Semplicemente un bacio vellutato da un compostissimo e onesto amante.
Non amo più gli eccessi, apprezzo queste nuove virtù. L’essere posato e sincero mi ha ammaliata, sono tua ora: il mio primo vino.
-   Straordinario questo Cabernet Sauvignon!

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