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OCM fare rete per promuoversi all'estero

firma ati cciaa udfirma ati cciaa udOcm vino, 43 imprese vinicole regionali fanno rete per promuoversi all’estero. Successo anche per la nuova Ati (Associazione temporanea d’imprese) Friuli Future Wines, siglata oggi sotto la guida della Camera di Commercio con aziende vinicole di tutta la regione. Duplicante le imprese partecipanti dalla prima edizione, nel 2010. Anche questa volta l’Ocm vino fa dunque centro, confermando l’interesse delle aziende vinicole regionali: alla nuova Ati (Associazione temporanea di imprese) oggi costituita per la promozione congiunta delle imprese regionali del vino sui mercati Extra-Ue, guidata dalla Camera di Commercio di Udine, partecipano ancora oltre 40 imprese, decretando la validità di un’iniziativa che si rinnova ogni anno dal 2010 con crescente interesse. “Friuli Future Wines V” (questo il nome dell’Ati) anche per il 2014-2015 fonderà la sua forza sul co-finanziamento, come prevede il bando Ocm: il 50% da parte delle imprese stesse e il 50% dall’Europa, tramite il Ministero delle Politiche agricole e la Regione. Il budget complessivo supera così il milione di euro che consentirà, sotto la regia della Cciaa, di realizzare una serie di iniziative per favorire la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese aderenti su quattro Paesi: ai tre ormai “classici” (Usa prima di tutto, quindi Cina e Russia) si aggiungerà per questa edizione anche il Giappone, new entry che però conferma un interesse sempre maggiore per i vini italiani.
«L’iniziativa – commenta il presidente camerale Giovanni Da Pozzo – è davvero sentita dalle imprese, che possono muoversi con l’esperienza organizzativa del nostro ente camerale alle spalle, nonché con la forza di una rete, ma contemporaneamente con la piena autonomia delle singole imprese nel decidere a quali iniziative partecipare e quale attività di promozione all’estero è più idonea alla propria realtà. Ringraziamo nuovamente la Regione per questa opportunità, che mette insieme il meglio della collaborazione fra istituzioni e imprese». La graduatoria ha infatti evidenziato le aggregazioni che hanno saputo raccogliere il maggior numero di imprese, che l’Ati coordinata dalla Camera di Commercio riesce a esprimere al meglio. Anche grazie alla sensibilizzazione e all’impegno che la Cciaa ha dimostrato negli anni su questo progetto, partendo da poco più di 20 aziende nel 2010 si è arrivati subito a superare la quarantina, fatto confermato anche per la prossima edizione, che vedrà la presenza per l’esattezza di 43 realtà vitivinicole. «Importante ancor di più che raccogliamo imprese da tutte le province, dunque la valenza del nostro progetto è regionale», conferma Da Pozzo.
I primi appuntamenti della nuova Ati sono già in programma per quest’autunno: si parte con il Simply Italian Usa (New York e Chicago), uno dei Saloni vinicoli più importanti al mondo, dal 27 al 29 ottobre, quindi il ViniSud a Shanghai dal 29 al 31 ottobre, il Vinitaly Hong Kong e la Wine and Spirits Fair sempre di Hong Kong tra il 6 e l’8 novembre e il Vinitaly Russia/Slow Wine Mosca del 19 novembre. La Regione Fvg continua a collocarsi tra le prime dieci regioni italiane per produzione vinicola. Nel 2013 abbiamo esportato vini dal Fvg per circa 76 milioni di euro, dato costante rispetto all’anno precedente, ma con una crescita del 4% rispetto al 2008. Dal punto di vista dell’incidenza sulle esportazioni nazionali, il valore si attesta intorno all’1,5 % del totale, mantenendo il livello raggiunto nel 2013 (fonte: Winemonitor su dati Istat).

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