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L'etichetta fa vendere il 30%in più!

Misura solo 15 centimetri per 10 o poco più, ma in questo rettangolino di carta c'è tutta la comunicazione del vino. Quella che convince il consumatore a scegliere una certa bottiglia. Ad avvalorare questa tesi adesso arriva anche uno studio scientifico (il primo in Italia), “In vino Veritas”, realizzato da Bruno Leang, professore di neuropsicologia cognitiva dell'Università di Oslo in collaborazione con lo studio Doni&Associati (lo studio di grafica che dal 1975 si occupa esclusivamente del mondo del vino e che oggi vanta clienti come

Antinori, Lungarotti, Ricasoli, Argiolas). La ricerca norvegese, che sarà presentata a Firenze sabato 24 settembre  in occasione del Wine Town 2011, è stata realizzata su 20 consumatori norvegesi completamente naïve – come si legge nello studio - rispetto ai vini italiani, con il sistema dell'eye-tracking (la registrazione dei tracciati oculari). Si tratta di uno studio preliminare che presto verrà sperimentato anche su campioni italiani. Ma già da ora la conclusione non lascia dubbi: è l'etichetta a fare da volano nella scelta dell'acquisto. Lo sa bene Simonetta Doni, fondatrice della Doni&Associati che collabora con l'Università di Oslo da più di un anno.

“Una buona etichetta incrementa almeno del 30% le vendite - rivela la designer a Tre Bicchieri raccontando le varie tappe del labeling, in altre parole come nasce un'etichetta. “Si inizia dall’incontro col cliente, circa un anno prima, per capire qual è il messaggio da trasmettere: la storia dell'azienda, il terroir, l'eleganza del vino e infine il target di consumo. Seguono poi la scelta della carta e dell’inchiostro da utilizzare e il tappo su cui si incide il logo”. Un processo che può costare dai 5mila ai 50mila euro, a seconda del progetto del committente. A volte si tratta di un restyling di un'immagine già esistente, altre si parte da zero. Capita anche di mettere la grafica al servizio dell’arte. E quando le chiediamo qual è la richiesta più ricorrente, Simonetta non ha dubbi: “Un’etichetta originale e innovativa, ma allo stesso tempo classica”, dice sorridendo dell'antinomia. L'articolo è stato ripreso da Tre bicchieri quotidiano on line del Gambero Rosso http://med.gamberorosso.it/media/2011

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