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La difesa friulana della vite fa scuola in Europa

I tecnici dei Colli Orientali – Ramandolo illustrano la loro esperienza a Bruxelles

Il modello di difesa integrata della vite, attuato da anni nei Colli Orientali del Friuli - Ramandolo, fa scuola in Europa. Infatti, lunedì 9 gennaio, a Bruxelles, si terrà un incontro tecnico di alto livello sul tema a cui parteciperà pure l’agronomo Giovanni Bigot, coordinatore del gruppo di assistenza tecnica dei Colli Orientali del Friuli - Ramandolo. Il meeting a livello europeo

vede coinvolti 5 tra i più importanti Istituti di ricerca del bacino del Mediterraneo (Francia, Italia, Spagna e Portogallo), oltre ad altri 3 partners di Servizi specializzati in viticoltura. Il progetto è coordinato dal professor Vittorio Rossi, docente di patologia vegetale dell’Università Sacro Cuore di Piacenza. Bigot interverrà all’interno del Comitato scientifico e il suo intervento sarà incentrato sulla difesa e la gestione integrata dei patogeni e dei parassiti della vite, a partire proprio dall’esperienza friulana. L’obbiettivo del progetto europeo è quello di riuscire a produrre una serie di misure utili a ridurre l’impatto ambientale dei fitofarmaci, ad accrescere la qualità delle uve e ad aumentare così gli spazi di mercato per il vino.

La difesa integrata della vite (che prevede un utilizzo razionale e monitorato dei fitofarmaci), è già prassi consolidata nei Colli Orientali, con molti anni di anticipo rispetto alla norma che la renderà obbligatoria per tutti i viticoltori italiani a partire dal 2014.

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