Inventati in Italia i vini con la spuma

Brindiamo italiano per festeggiare il 2012, giacché il primo spumante lo hanno inventato i Romani. Columella, non a caso, si intrattiene a lungo nella descrizione dei vini con la spuma. E a Pompei nacque la prima "fabbrica" dedicata dove si faceva scorrere acqua fresca intorno agli otri di mosto per bloccare le fermentazioni, che successivamente venivano reinnescate con mosti freschi per creare la spuma. Come ben scrive Carlo Cambi, dal Regimen Sanitatis della scuola Salernitana (poco dopo il Mille) al Panunto, allo Scacchi, al Soderini a Fracastoro, fino al Martinotti,  che

creò ai primi dell'800 il metodo di rifermentazione in autoclave, l'Italia è stata la patria dei vini con la spuma. Un invito dunque a bere vino mordace, come lo chiamò nel '600 Francesco Scacchi da Fabriano nel "De salubri potu dissertatio" , quando parla dei vini "piccanti", cioè con la spuma. Anche in Sicilia c'è una grande tradizione spumantistica che risale all'epoca dei Monsù, cuochi dell'aristocrazia isolana che adorava la cucina francese e voleva vini "alla francese". Si utilizzava perciò il Nerello Mascalese dell'Etna. Fra le curiosità più recenti si segnala in Umbria una cantina archeologica, della Decugnano dei Barbi, che affina i brut in una cava di epoca etrusca. La spumantizzazione avviene fra cunicoli scavati nel tufo che mostra ancora concrezioni fossili.

 

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy