Il vino biologico non esiste

Il “vino biologico” non esiste. Tanto che in etichetta deve,
per legge, comparire una dicitura un po' diversa: ”Vino prodotto
da uve ottenute secondo il metodo dell’agricoltura
biologica”. Questo perché il riferimento al metodo di produzione
può essere fatto solo al prodotto, cioè alle uve, ma
non al vino. Un problema che i Paesi dell’Ue si stanno palleggiando
da anni, senza riuscire a trovare un accordo sulla
definizione di “vino biologico” e quindi neanche sul tanto
auspicato schema di regolamento destinato a disciplinarne la
produzione. Detto in parole semplici, il vino biologico si dovrebbe
differenziare. Ma da quello convenzionale per il fatto

 

che nella fase di vinificazione dovrebbero essere omesse alcune
sostanze chimiche e alcune pratiche enologiche tradizionali.
Si dovrebbe, soprattutto, ridurre il tenore di anidride
solforosa e stabilire gli adempimenti atti a garantire la tracciabilità
dall’uva alla bottiglia. Aspetti questi che, seppur
condivisi, farebbero comunque uscire il prodotto-vino
dall’Ocm vino, facendolo rientrare nel settore generale dei
prodotti comunitari “bio”. Si è discusso tanto, dicevo,ma i
contrasti di vedute tra i vari Paesi hanno indotto l’Unione
europea a ritirare il progetto: pertanto, a tutt’oggi, il “ vino
biologico” non esiste.

 

Giuseppe Martelli direttore generale Assoenologi fonte: Tre bicchieri Gambero Rosso

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