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Il programma vincitore per Città del Vino 2021

mu wi barolo

L'associazione Città del Vino ha scelto fra le varie candidataure pervenute, quella che sarà la Città del Vino 2021. Si tratta di un concorso tra i Comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica che intende mettere in risalto l'influenza della cultura del vino nella società, nel paesaggio, nella cultura e nell'economia locale – sottolinea il Presidente di Città del Vino, Floriano Zambon. Per saperne di più cliccate il link Barolo è Città del Vino 2021

 

Il programma vincitore di Barolo prevede vari eventi come mostre, seminari, Lectio magistralis, installazioni artistiche; è stato sviluppato dal Comune in collaborazione con la Barolo&Castle Foundation, che è anche il braccio esecutivo del calendario di appuntamenti della Città Italiana del Vino 2021. Complessivamente sono previste 24 grandi iniziative nell’ambito del programma di “Barolo Città Italiana del Vino 2021”. Tra queste, per i temi della “memoria” e della “comunità”, la Hall of Fame, cioè la cerimonia d’ingresso nel Museo del Vino delle grandi personalità del vino italiano. Inoltre gemellaggi internazionali tra realtà museali e territori del vino; iniziative di avvicinamento tra campagne e città; la Convention d’Autunno delle Città del Vino; ma anche mostre d’arte contemporanea in alcune cantine del Barolo, in collaborazione con Artissima, la principale fiera italiana di settore. E naturalmente, se la situazione sanitaria lo consentirà, grandi degustazioni di Barolo. Il programma on dettaglio sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito internet ufficiale, in fase di realizzazione.

“Il tema di fondo della candidatura è un grande viaggio tra tradizione e modernità, che racchiude l'anima stessa del Barolo, un vino dalla storia antica che ha saputo rinnovarsi e aprirsi al mondo – spiega Tiziano Gaia, referente della Fondazione Barolo&Castle e del comitato tecnico scientifico del WiMu Museo del Vino. Sarà una sorta di viaggio nel tempo attraverso riti e feste tradizionali, stagionalità e recupero della memoria dei personaggi che hanno fatto la storia del vino. In questo lavoro di ricerca e approfondimento saremo accompagnati da antropologi e storici, ma non mancheranno i tributi ai grandi scrittori del territorio, Pavese e Fenoglio su tutti, intorno ai quali costruire un percorso di valorizzazione dei luoghi raccontati nelle loro opere, nelle quali il vino e la cultura contadina avevano un'importanza centrale”.

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