Il centesimino arriva in Enoteca

Riscoperto solo nel secolo scorso, il Centesimino  o Sauvignon Rosso è tipico della prima collina faentina, nell’area attorno alla Torre di Oriolo. Nel calice è rosso rubino cupo e sprigiona accattivanti profumi di fiori di arancio, rosa, viola, liquirizia e anice.
Il Centesimino, coltivato dal XVII secolo, è stato ritrovato negli anni ’40 in un cortile del centro di Faenza da Pietro Pianori detto Centesimino. Si pensa che la vite sia scampata alla devastante epidemia di filossera, che distrusse la maggior parte dei vigneti in Italia, perché conservata entro le protettive mura di una residenza nobiliare. Il vitigno è stato chiamato fino alla metà del Novecento anche Savignon rosso per le sue particolari caratteristiche aromatiche che un po’ riconducevano alla forza inesauribile del Sauvignon blanc. Certo è che non ha nulla a che vedere né con quest’ultimo né con il Sauvignon rouge francese. Dal 2004 il vitigno è stato iscritto al Registro Nazionale delle Varietà. Ottimo anche nella versione Passito, da gustare con cioccolato fondente.

L'Enoteca Regionale Emilia Romagna dedicherà il pomeriggio di domenica 12 febbraio 2017 a questo vino autoctono dell’area della Torre di Oriolo. Dalle 14.30 alle 18.30 un sommelier guiderà il pubblico alla scoperta di questo vino rosso  e racconterà aneddoti interessanti sulla produzione, oggi realizzata solo da un ristretto gruppo di cantine.

La degustazione di tre calici di Centesimino costa 6 euro, a richiesta sarà possibile assaggiare prodotti tipici della regione al costo di 2 euro.

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