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Guida 2013 Tre bicchieri Gambero Rosso

FriuliVG, il bianco vince con 27 viniBianco dell’anno il Sauvignon Zuc di Volpe '11 di Volpe Pasini La regione dei grandi bianchi conferma la sua vocazione all'eccellenza enologica. Lo dimostra il fatto che su 215 aziende valutate dal Gambero Rosso, ben 194 sono finite sulla guida 2013. La regione bianchista per eccellenza, il Friuli Venezia Giulia, anche quest'anno regala grandi emozioni. Le degustazioni della Guida Vini del Gambero Rosso hanno dato risultati eccellenti, e ben 27 vini salgono sul podio, uno in più

dello scorso anno. Tra questi, come accadde lo scorso anno, solo un vino è rosso. Ed è ancora lo straordinario Cof Sacrisassi Rosso '10 de Le Due Terre di Flavio e Silvana Basilicata, che si conferma uno dei nomi di punta della scena friulana, veri artigiani della vigna, capaci di emozionare anche con eccellenti bianchi. Oltre 1500 vini degustati "alla cieca", come si dice nel gergo della degustazione, per 215 aziende valutate, 194 delle quali hanno poi trovato spazio nelle pagine della Guida Vini 2013.

Tra le denominazioni è sicuramente il Collio a fare la parte del leone, con tredici vini premiati, dove spiccano quattro Friulano (su cinque in totale della regione – il varietale più premiato quest'anno), quelli di Keber, Kitzmüller, quello di Livon e quello di Toros, e quattro Malvasia, altro vitigno tipico di questa terra. E queste sono di Il Carpino, Doro Princic, Raccaro e Ronco dei Tassi. A questi si aggiungono il Capo Martino '10 di Jermann, suadente blend a base di friulano e i due uvaggi bianchi, Broy di Collavini e quello di Colle Duga. Il Pinot Bianco del Castello di Spessa, il Sauvignon di Venica e il Pinot Grigio di Russiz Superiore chiudono la lista. Ecco allora i Colli Orientali del Friuli, Doc che da quest'anno si chiamerà ufficialmente Friuli Colli Orientali, dove dominano gli uvaggi bianchi, e dove sono premiati Illivio di Livio Felluga, il Biancosesto de La Tunella e il Rosazzo Bianco Ellegri di Ronchi di Manzano.

Due sono i Verduzzo eccellenti, quest'anno, in zona, e sono il Crei di Sara e Sara, e il Cratis di Scubla. Poi il Friulano di Meroi e il Rosso citato in apertura. A chiudere un altro bianco, l'eccellente Sauvignon Zuc di Volpe '11 della Volpe Pasini, un vino di straordinaria eleganza e di grande, armonica intensità che per noi è addirittura il Bianco dell'Anno. L'Isonzo si conferma terroir di vaglia con il Pinot Grigio Gris di Lis Neris e il Sauvignon Pière di Vie di Romans, due classici, cui potremmo aggiungere l'Arbis Blanc, uvaggio di Borgo San Daniele, anche se non è un vino Doc.

Il Carso si mette in mostra come fa ormai da tempo, con eccezionali vini dal taglio naturale, macerati sulle bucce. Si tratta dell'Ograde di Skerk e del Prulke di Zidarich. Entrambi del '10 ed entrambi blend dominati dalla locale Vitovska. Un affresco di straordinaria complessità e di grandissimo fascino.

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