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Guardare al futuro della vitivinicoltura, convegno

Il 23 ottobre 2015 alla Cantina Jermann di Ruttars (Go): “Il coraggio di guardare al futuro della vitivinicoltura” Un incontro per riflettere sugli scenari attuali e futuri del vino organizzato in collaborazione con FVG Via dei Sapori. Il Rinascimento del vino italiano sbocciò tra la fine degli anni ‘60 e i primi ’70 del secolo scorso. Una storia ancora giovane - ha appena 45 anni - che ci porta ad alcune riflessioni. La prima è che quella rivoluzione contagiò solo l’enologia e non la viticoltura. Fu grazie all’enologia che – almeno fino a tutti gli Ottanta – conquistammo i mercati mondiali. La seconda, che ci fu uno spirito di squadra dettato dal desiderio di migliorarci, di trovare un posto al sole nella dinamica dei mercati ed anche una rivalsa sociale di una parte del mondo agricolo, che per secoli era stato ai margini della società.

La terza riflessione ci porta a dire che fu l’innovazione la chiave del successo, che fu il coraggio di cambiare a dare la spinta decisiva. Quello spirito pioneristico contagiò positivamente tutti e in pochissimi anni. Quell’impulso è tuttora vivace e lo confermano gli straordinari risultati che il vino italiano coglie sui mercati mondiali.

 A partire dagli anni Novanta, nella costante ricerca di miglioramento qualitativo dei vini, ci si accorse, finalmente, che la madre del vino è la vigna e che ad essa dovevamo rivolgerci con maggior impegno. Solo che il rinnovamento della viticoltura soffre di mille preconcetti, alla base dei quali c’è una sorta di paura nascosta verso la scienza e la ricerca, dimenticando che è da lì che verranno le soluzioni ai nostri problemi. Manca anche una propulsione più intensa e coordinata, in grado di creare una svolta decisiva nella gestione del vigneto Italia.

Sono questi i temi che saranno affrontati venerdì 23 ottobre a partire dalle 17.00 nel corso del convegno Il coraggio di guardare al futuro della vitivinicoltura, che si terrà nelle Cantine Jermann di Ruttars, nel Collio Goriziano, organizzato in collaborazione con FVG Via dei Sapori. Dopo il saluto di Silvio Jermann e l’introduzione di Walter Filiputti (giornalista, presidente di FVG Via dei Sapori), prenderanno via via la parola docenti e tecnici: Attilio Scienza (“Per conciliare la natura con la scienza, abbiamo bisogno delle due culture”), Raffaele Testolin e Michele Morgante (“Quale futuro per le varietà resistenti? Le nuove proposte della ricerca genetica”), Michele Manelli (“Lo stato dell’arte dei progetti di sostenibilità italiani ed internazionali. L’esperienza del Forum per la Sostenibilità del Vino), Luca Toninato (“La biodiversità del suolo e la viticoltura di precisione). Seguiranno varie testimonianze di produttori: La filosofia biologica di Massimiliano Degenhardt, medico e vignaiolo; Alois Lageder e la sua vigna biodinamica; Silvio Jermann - Il primato dell’enologia moderna e il tappo a vite; Marcello Lunelli -  L'esperienza WineGraft; Bruno Lutterotti - Il progetto bio del distretto dei Laghi in Trentino.


La partecipazione al convegno è gratuita, ma è necessario prenotare presso Friuli VG dei Sapori. Dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì: 0432.538752, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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