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Di chi è la vigna eccellente?

I  Da sx a dx: Walter Nicoletti, Franco Nicolodi, Graziano Luzzi, Bruno Mattè,  Attilio Scienza,  Roberto Zuani, Ettore Spagnolli,  Bruno Spagnolli, Gian Franco Frisinghelli, Carlo Rossi ph Benedetta AndreolliI Da sx a dx: Walter Nicoletti, Franco Nicolodi, Graziano Luzzi, Bruno Mattè,  Attilio Scienza,  Roberto Zuani, Ettore Spagnolli,  Bruno Spagnolli, Gian Franco Frisinghelli, Carlo Rossi ph Benedetta AndreolliVigna eccellente. #trentinowinefest Sul podio nuovamente dopo venti anni: fu lui nel 2001 ad aggiudicarsi per primo questo ambito riconoscimento. Il vincitore 2021 del concorso "Vigna eccellente" - che premia la cura dei viticoltori in vigna e il loro lavoro quotidiano che contribuisce a caratterizzare il paesaggio vitato della Vallagarina -  è Bruno Spagnolli. Secondo posto per Ettore Spagnolli, terzo per Roberto Zuani. Nereo Pederzolli si aggiudica  il premio letterario intitolato a Francesco Graziola.

La giuria di esperti, presieduta dal professor Attilio Scienza, Docente di Viticoltura alla Facoltà di Agraria dell'Università di Milano e composta da Marco Stefanini, Duilio Porro e Bruno Mattè, tecnici della Fondazione Edmund Mach – Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Enzo Merz, Nereo Pederzolli, Carlo Rossi e Franco Nicolodi, ha valutato sia gli aspetti tecnici sia quelli estetici.

Premiazione Bruno Spagnolli vincitore 2021 ph Benedetta AndreolliPremiazione Bruno Spagnolli vincitore 2021 ph Benedetta Andreolli

Dei 40 appezzamenti in gara, per 220 mila metri quadrati totali, si è distinto quello di Bruno Spagnolli, posto ai piedi del paese, in località Cornalè, allevato a spalliera con gestione a guyot. Si tratta della seconda volta al primo posto per l’agricoltore, che fu il primo adessere premiato nel 2001.  “Tutti gli anni – ha commentato la giuria – il vigneto si presenta come una fotocopia dell’anno precedente per cui, a distanza di 20 anni, si è voluto premiare la costanza di gestione sempre impeccabile. In particolare, spiccano l’omogeneità di distribuzione dei grappoli e le operazioni agronomiche eseguite in maniera certosina e al momento giusto”.

Al secondo posto, Ettore Spagnolli, con il suo vigneto allevato a pergola trentina posto in località Pradaglia, a sud dell’abitato di Isera in collina esposta a sud-est. “Da molti anni – ha precisato la giuria – il viticoltore arrivava a un soffio dal podio ma veniva penalizzato dall’eccesso di vigore. Nelle ultime edizioni abbiamo assistito a un miglioramento continuo fino ad arrivare all’ottimale equilibrio vegeto-produttivo di quest’anno. Premiata, in particolare, la gestione agronomica che ha visto particolare cura nella potatura verde, nella sfogliatura e nella stesura dei grappoli”.

Terzo posto per Roberto Zuani, con il suo vigneto a filare con gestione a guyot posto sulla collina soprastante Isera, in località Brom. Un vigneto che si presenta con un’esposizione ottimale nord-sud. Ciò che ha colpito la commissione è stata la maturazione e distribuzione omogenea dei grappoli, la sanità fitosanitaria e la gestione agronomica.

Il premio speciale intitolato a Francesco Graziola è stato riconosciuto a Nereo Pederzolli, giornalista Rai che da venti anni fa parte della giuria del premio al miglior vigneto e, nel corso del tempo, ha contribuito fattivamente a valorizzare l’immagine del territorio e del Marzemino, anche attraverso la realizzazione di un documentario sulle origini di questo vitigno.

Premiati, infine, Giovanni Federico e Pietro Michelini, rispettivamente primo e secondo classificato del videocontest promosso dal Comune di Isera. I due video sono visibili sulla pagina Facebook Isera con GUSTO. 

la Vigna eccellente vigneto Bruno Spagnollila Vigna eccellente vigneto Bruno Spagnolli

Il punto sulla stagione viticola

La premiazione è stata occasione per fare il punto sulla stagione viticola in corso grazie all’analisi tecnica di Bruno Mattè che ha spiegato come, nonostante l’andamento climatico altalenante, che ha visto una intensa concentrazione di piogge nel mese di luglio, pari a un terzo di quelle che solitamente si registrano in un anno, ci si appresta ad archiviare un’ottima annata. Eccelsa appare infatti la qualità dei bianchi e si registrano aspettative molto alte anche per i rossi, visto che a oggi i valori analitici sono uguali a quelli del 2020 ma mancano ancora 10 giorni alla vendemmia, anche se sicuramente qualche pioggia li aiuterebbe a raggiungere una maturazione ancora migliore.

Di fatto, il ritardo nelle fasi fenologiche ha scongiurato il rischio di gelate tardive, tranne nel caso di quella de 7 e 8 aprile che ha causato danni diretti e indiretti, soprattutto sulla varietà Marzemino. Tra le conseguenze, uno dei germogliamenti più bassi degli ultimi 13 anni, insieme a quello del 2012 che però, nel caso del Marzemino, ha evitato di dover procedere ai diradi che solitamente si rendono necessari per contrastare la generosità della varietà.

marzemino Fototeca APT Rovereto Vallagarina PHZoommarzemino Fototeca APT Rovereto Vallagarina PHZoomL’annata è stata particolarmente tranquilla anche sul fronte delle malattie della vite, soprattutto peronospora. Più preoccupante l’oidio, che ha portato qualche danno a inizio luglio, mentre l’iniziale paura per la botrite è fortunatamente rientrata e, anzi, si è praticamente azzerata per le varietà a bacca rossa.

La fertilità è in linea con quella degli ultimi anni a livello di numeri di grappoli per germoglio anche se la dimensione è più piccola, soprattutto nel caso dello Chardonnay. La quantità, di conseguenza, sarà inferiore e si stima si attesterà sui 110/120 quintali.

Al termine dell’incontro, si è svolta la tradizionale cena a base di polenta concia al Belvedere a cura della Cantina d’Isera e del Gruppo Alpini e, contestualmente, la cena nella vigna di Marzemino, presso l’azienda De Tarczal. 

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