Cupra ramato: il nuovo Pinot Grigio

Un  filo di rame da seguire
"C'è un filo di rame che parte dal Friuli. Chi lo segue scoprirà un vino che del rame non ha soltanto il colore, ma anche tutta la nobiltà. E' Cupra Ramato, il Pinot Grigio vinificato secondo la più antica tradizione friulana, protagonistra di un tour di diciotto tappe selezionate in compagnia degli altri vini Attems. Diciotto appuntamenti per conoscerlo, degustarlo e innamorarsi del suo incofondibile gusto fruttato". Questa la presentazione ufficiale dell'azienda vitivinicola del Collio per l'enotour 2011.
Dopo averlo assaggiato e gustato alla partenza - venerdì 6 maggio - in un luogo emblematico come la terrazza dell'Harry's Grill affacciata su piazza Unità a Trieste, abbinato alle prelibatezze di Jolanda de Colò e ai ben noti finger food dello chef dell'Harry's Massimiliano Sperlì, possiamo dire che sarà di certo un tour di una grande star. Che saprà conquistare con successo le papille. Ma la sua arte seduttiva comincia dallo sguardo: il colore ramato di questo bianco che si chiama Pinot Grigio (e già il caleidoscopio cromatico prende forma davanti ai vostri occhi) si vede dalla bottiglia, strategicamente scelta dalla Attems in vetro chiaro trasparente: fa presagire che si assaggerà qualcosa di intenso.
Il Cupra Ramato riprende la tradizione della Repubblica di Venezia, perché “ramato” era la parola con cui si indicava il Pinot Grigio nei contratti. Nasce da una vinificazione particolare: il mosto resta a contatto 12 ore con le bucce e arricchisce il vino di un colore particolare. Il profumo è fruttato e al gusto risulta vino pieno e complesso. Per quanto ci riguarda sarà il fil rouge, anzi il filo di rame, dei nostri piatti estivi.
Per saperne di più e seguire l'itinerario del Cupra Ramato: www.attems.it
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