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COMPLESSITÀ E STILE: IL MONDO DEL GEWÜRZTRAMINER

Jacky Barthelmé, StephanRainhardt, WilliStürzJacky Barthelmé, StephanRainhardt, WilliStürz

90 Sommelier provenienti da 13 paesi si sono dati appuntamento alla Cantina Tramin di Termeno (Bolzano) per un Workshop Internazionale sul Gewürztraminer. A esplorare le potenzialità del vitigno il critico enologico Stephan Reinhardt, referente di Robert Parker’s Wine Advocate in Alsazia, Valle della Loira, Germania, Austria e Svizzera, che ha condotto una masterclass di cui sono stati protagonisti Willi Stürz kellermeister di Cantina Tramin e Jacky Barthelmé titolare del Domaine Albert Mann di Wettolsheim (Alsazia).

La degustazione ha fatto emergere due interpretazioni parallele di un vitigno che in Alto Adige e in Alsazia incontra climi e terreni differenti, oltre che stilistiche peculiari. Ad accomunare i due produttori la consapevolezza di essere di fronte a una varietà estremamente complessa: difficile da gestire in fase di raccolta, data la precoce ricchezza di zuccheri rispetto a una più tardiva maturazione fenolica. Un’uva coltivata a varie latitudini, ma in grado di esprimere l’eccellenza solo quando gli elementi del terroir trovano il giusto equilibrio. Il vino che se ne ottiene è solo apparentemente semplice; la sua profondità si rivela appieno nell’evoluzione, con una propensione sorprendente all’invecchiamento.

Per molti versi il Gewürztraminer potrebbe essere definito il vino rosso tra i vini bianchi. Ci sono elementi della struttura e una certa tannicità di alcuni grandi Gewürztraminer che ricordano il Pinot Nero” ha dichiarato Stephan Reinhardt. Un parallelo peraltro suffragato da numerosi studi ampeleologici, secondo i quali esiste una parentela di primo grado tra il Pinot Nero e il Traminer.

Gewurztraminer con acqua pazza

L' Workshop è proseguito con un laboratorio di wine&food pairing sotto la guida dei sommelier alto atesini Eros Teboni and Daniel Erlacher. Sei Gewürztraminer delle due aziende, diversi per freschezza, complessità e residuo zuccherino sono stati proposti con otto pietanze, dall’antipasto ai secondi piatti, invitando i presenti a trovare il giusto accostamento. Il Gewürztraminer ha così rivelato la propria versatilità, dimostrandosi adatto sia ad abbinamenti già in parte consolidati, come con un risotto alla zafferano e liquirizia, sia con accostamenti più insoliti, come con una pancetta leggermente piccante.

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