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Carso Chardonnay doc di Edi Kante

Edi Kante racconta i suoi vini al Museo RevoltellaCi è piaciuto questo pezzo di Roberto Bellini su Bibenda.  JFC: is possibly the greatest maker of white burgundy”. Chi abita nel pianeta dello Chardonnay si sarà imbattuto in questa definizione, che termina con un’insolita considerazione: se non sei d’accordo probabilmente significa che non hai mai incontrato il bianco di Coche-Dury.

Nella foto edi Kante racconta i suoi vini al Museo Revoltella

Il 6 gennaio 2012 ho incontrato un vino, vendemmia 2000, alcol 13%, dal nome poco altisonante rispetto all’eno-mago Coche-Dury, si trattava di un Carso Chardonnay Doc prodotto da Edi Kante. Dall’etichetta già si intuiva che ci doveva essere qualcosa di speciale, affinché si potesse concretizzare una corrispondenza tra l’armonia cromatica del disegno e la qualità del vino. Si offriva con veste brillante e tinta giallissima.

Allora mi sono detto: me ne po’ frega’ de meno di pensare a come sia stato fatto e tutte le altre pippe che si rendono necessarie per descriverlo, me lo gusto e basta, perché già al “primo naso”, come dicono i campioni sommelier, danzava d’aromi come un’odalisca dalle sinuose forme tratteggiate nei quadri della pittura orientaleggiante. E subito mi ricordò JFC. Tornato a casa mi sono cercato gli appunti delle bevute di Coche-Dury e con sorpresa mi sono accordo che la degustazione del Meursault Rougeots 1990 è perfettamente identica a quella dello Chardonnay 2000 di Kante. Leggesi: Profumo ragionevolmente tostato, s’allarga a ventaglio e si lascia raggiungere da un sibilo di pietra focaia completandosi con abbondante frutta matura a pasta gialla. Al palato l’esplosione gustativa è eccitante e invasa da sensazione vellutata e sapida, da metà palato si estende in una progressione aromatica che lo fa ricordare come un vino molto seducente.

 

Domanda: o mi sono copiato, oppure Kante ha fatto copia incolla con JFC?
Risposta: entrambi siamo in originale e più di me Edi, che dopo quell’anno ha spazzato via le incertezze con un nome impetuoso e scostante: la Bora di Kante.

 

Kante Loc. Prepotto, 1/A

34011 Duino Aurisina (TS)

autore Roberto Bellini

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