Boom del Pinot Grigio

VENDITE +17%, e' AL 40% DELL'INTERO MERCATO BRITANNICO

Il Pinot Grigio conquista gli inglesi

Boom dei vini italiani in Gran Bretagna, dopo le bollicine del Prosecco un bianco che batte i classici francesi

 «Italians do it better». In questo caso, però, quello di cui parlava Madonna negli anni Ottanta non c’entra nulla, perché «ciò che fanno meglio gli italiani» è il vino. Uno in particolare, ovvero il pinot grigio che, stando ad una ricerca della Nielsen pubblicata sulla rivista specializzata Off Licence News , quest’anno ha sbalzato i vini francesi e americani nella classifica di gradimento degli inglesi, con un ragguardevole +17% che, tradotto in milioni di sterline, porta il totale dei guadagni ricavati dalle vendite di vini tricolore a 775, ovvero al secondo posto nella graduatoria internazionale.

LA SFIDA AGLI AUSTRALIANI - Inarrivabile, per ora, resta l’Australia, che negli ultimi dodici mesi ha registrato vendite per 1 miliardo di sterline, contro i 754 milioni degli Stati Uniti (terzi) e i 745 della Francia, malinconicamente quarta: un evento che in Inghilterra non si registrava da secoli. E sebbene nello studio non siano rientrati i dati relativi al Prosecco considerato l'alternativa più economica alli champagne sono andatre talmente bene e da confermare il trend positivo italiano e la contemporanea disfatta francese. «L’Italia sta conoscendo una sorta di “rinascimento” del vino – ha spiegato al Daily Telegraph  Rosie Davenport, direttore di Off Licence News – e questo grazie al pinot grigio, le cui vendite ora rappresentano il 40% di tutto il mercato inglese e lo collocano al terzo posto assoluto, alle spalle di Chardonnay e Sauvignon Blanc. Ma può arrivare presto in seconda posizione, perché gli ultimi dati sono in aumento, complice anche l’estate che sta arrivando e che spinge a bere di più».

QUALITA' E COSTI - Una marca su tutte sembra aver fatto il boom: si tratta della Ogio che, stando ad un’indagine della catena di supermercati Tesco, solo nel 2010 ha venduto un milione e mezzo di bottiglie. «Non sono affatto sorpreso del successo italiano – ha sottolineato Malcolm Gluck, scrittore di vini nonché autore delle guide specializzate Superplonk – perché la qualità dei vini bianchi è migliorata in maniera considerevole, anche se si è sempre erroneamente creduto che l’Italia fosse la patria dei vini rossi. Vero, ora si vendono tonnellate di pinot grigio, ma sono sicuro che chi ama questo vino, scoprirà presto che esiste anche una grande varietà di bianchi, interessanti e spesso anche poco costosi». Calcolatrice alla mano, in Gran Bretagna una bottiglia italiana media costa 4,23 sterline, contro le 4,51 della media nazionale e, soprattutto, le 5,11 di una bottiglia francese.

articolo di Simona Marchetti
17 maggio 2011©

 

         

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