La nuova birra con le croste di polenta

Sarà mania del riciclo? Sarà gusto di stupire? In ogni caso ora è sul mercato la birra fatta con le croste di polenta. Avete presenti quelle meravigliose croste che restavano attaccate al paiolo e che da bambini ci si contendeva? Dalla polenta è nata la Vienna Lager, birra in stile austriaco del Birrificio Elav. Colore dorato, gusto delicato, buon grado alcolico, è una birra che risale al XIX secolo. Il malto Vienna è  a metà strada fra le Pilsner e le Munich; oltre alle croste di polenta... (laternativa al mais) c'è anche luppolo ceco Kazbek (luppolatura a freddo).

Birrificio Indipendente Elav
via Autieri d’Italia 268 - 24040 Comun Nuovo (Bg)
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Nuova birra Biancoperla, una birra conviviale

L'azienda Borgoluce ha recentemente presentato la birra fatta con il mais Biancoperla - Presidio Slow Food - in collaborazione con Ivan Borsato, mastro birraio. L'azienda, da sempre impegnata nella tutela della biodiversità, ricava dai chicchi perlacei la farina bianca da polenta e, dal 2014, le gallette di mais.

Il progetto della nuova birra si concretizza dopo l'incontro di Lodovico Giustiniani, amministratore di Borgoluce, con Ivan Borsato, mastro birraio del micro birrificio Casa Veccia, di Camalò, che ha fatto della sua passione un mestiere e un ingrediente indispensabile, insieme all'attenzione nella scelta delle materie prime, per “cucinare” le sue birre.

BIANCOPERLA è una birra Kolsch, antico stile ad alta fermentazione tedesco, realizzata nel birrificio artigianale di Camalò con l'orzo e il mais Biancoperla coltivati dall'azienda agricola Borgoluce. L'incontro tra le due realtà è suggellato nell'originale etichetta, nel tipico stile cartoonistico delle birre Borsato.

Le note del mais si percepiscono chiaramente al naso, grazie al lievito molto neutro. In bocca risulta fresca e secca, la nota di cereale lascia spazio a un lievissimo amaro vegetale. La sua insolita secchezza, unita al grado alcolico basso, la rendono gradevole e di buona bevuta. Non eccede in persistenza e consente quindi un abbinamento molto ampio, per esempio con un tagliere di salumi e formaggi freschi, ma anche con preparazioni vegetariane e con i primi piatti della tradizione veneta, con le carni bianche arrosto e, perché no, anche con un fritto accompagnato dalla polenta di mais Biancoperla.

La birra si può acquistare allo Spaccio Borgoluce, a Susegana, e nel negozio Naturalmente, in piazza Duomo a Treviso.

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Vale la pena: degustazione di birre artigianali solidali

Semi di Libertà Onlus nasce nel gennaio 2013 da un’esperienza professionale svolta nel carcere romano di Regina Coeli dai quattro soci fondatori. Il fine che si prefigge è rompere il circolo delle recidive, che sfiorano il 70% tra chi sconta la pena solo in carcere, mentre scendono al 2% tra quelli che vengono inseriti in un circuito produttivo.

Dal marzo 2014 gestisce un progetto cofinanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e dal Ministero della Giustizia. Si tratta di un Birrificio Artigianale dove i detenuti, provenienti dal Carcere di Rebibbia, vengono formati alla professione di Tecnico Birraio e avviati all’inclusione professionale nella filiera della birra.

Il Birrificio, inaugurato il 15 settembre 2014, si chiama "Vale la Pena" e attualmente produce 12 tipologie di birra artigianale, tutte di altissimo livello qualitativo.

Labiomaison - Concept Store biologico che mescola ristorazione estetica e benessere, fondato da Simona Marra e Sabrina Sevieri - in collaborazione con la Onlus Semi di lIbertà, vi invita all'aperitivo di degustazione della birra "Vale la Pena" venerdì 27 novembre 2015 dalle 18.30 alle 22.

Durante la serata verrà presentato il progetto e sarà possibile degustare varie tipologie di birra artigianale prodotte dal birrificio, accompagnate dai panini ai semi di canapa con lievitazione naturale di 24h prodotti esclusivamente per labiomaison, oltre che da uno speciale menu a base di birra.

Segnatevi la data: venerdì 27 novembre alle 18.30... ne vale davvero la pena!

labiomaison via di san Crisogono 39/a - Roma (Trastevere) tel. 06 5818691

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“Una Nastro Azzurro con”: vince il design di Federica Sala


Federica Sala è la vincitrice del concorso indetto da Nastro Azzurro al quale ha fatto seguito il programma “Portami Lontano” andato in onda, in quattro puntate, sui canali Sky. Con il progetto InteriorBE la Sala e il suo team approderanno a San Francisco per seguire un corso nella prestigiosa start up school della fondazione Mind the Bridge.

Federica Sala, 25enne di Bergamo è la vincitrice del concorso “Una Nastro Azzurro Con”grazie all’ideazione, portata avanti con Sabrina Lanza, di InteriorBE, un portale per la progettazione di interni attraverso cui il cliente richiede il progetto per i propri spazi direttamente dal proprio computer risparmiando tempo e denaro.

Al concorso, che ha preso vita fra maggio e giugno, hanno partecipato ben 120 giovani talenti e solo in quattro sono arrivati in finale, uno per categoria: per la Moda era stata scelta Alessandra Ribello, vincitrice con il progetto “Remade your denim”, che si propone di dare nuova vita al proprio jeans puntando a garantire qualità, stile e sostenibilità; per il Food Andrea Marconi con “Foodoor.it”, un box con tutto ciò che serve (videoricetta compresa) per cucinare una cena top, direttamente consegnato a casa; per il Tech Marco Tittarelli con “Handsapp”, una game app con finalità benefiche che per prima unisce, in un’unica piattaforma, aziende, giocatori ed enti no profit e per il Design Federica Sala con, per l’appunto, “InteriorBE”.


«In Italia il talento c’è ed è abbondante, va solo aiutato a emergere e a trovare la propria strada - ha commentato Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge - Nastro Azzurro ha fatto la sua parte valorizzando alcuni giovani italiani. Ora tocca a noi come Mind the Bridge aiutarli a pensare in grande e a realizzare concretamente le proprie idee».

Tutti i contenuti digitali di Nastro Azzurro sono e saranno accompagnati dall’hashtag #TiPortaLontano, contenitore di idee e esperienze della Moving Forward Generation. Le informazioni sui vincitori, sui maestri e su quanto accadrà nelle prossime settimane sono disponibili sul sito


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La Pilsner Urquell compie 173 anni


Il 5 ottobre 2015 Pilsner Urquell festeggia i 173 anni dalla prima cotta avvenuta, a opera del mastro birraio Josef Groll, il 5 ottobre 1842 a Plzen. È un compleanno speciale questo perché, per la prima volta, la birra che ha dato origine a tutte le chiare è arrivata in Italia con il progetto Tankovna, uno speciale tank che permette di avere, anche qui, la birra non pastorizzata, come si beve nelle cantine del birrificio. Al Cheers Pub, a Milano in via Casoretto.

La Pilsner Urquell – spillata dal tank – viene trasportata da Plzen a Milano, in cisterne refrigerate. Questo speciale trasporto e la non pastorizzazione esaltano le caratteristiche inconfondibili del prodotto: l’amaro del luppolo Saaz, probabilmente il più pregiato al mondo, e la dolcezza delicata del malto moravo. Gli ingredienti di Pilsner Urquell – compresa l’acqua purissima della fonte di Plzen, che le conferisce il caratteristico colore dorato fanno sì che questa birra, insieme a pochissime altre, possa chiamarsi “ceské pivo” (birra ceca), rientrando nella lista dei prodotti alimentari tutelati dal marchio UE e ottenere il titolo equivalente all’IGP in Italia.

Per festeggiare il suo compleanno Pilsner Urquell ha deciso di brindare, al padiglione della Repubblica Ceca in Expo, omaggiando il prestigioso calice boemo a chi acquisti una birra, durante la giornata del 5 ottobre, in uno dei punti di spillatura del padiglione.




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Birre artigianali a Lignano Pineta

7 giugno 2015, nella  cornice fronte mare di Lignano Pineta, ultimo giorno della festa delle birra artigianale. All’interno della manifestazione si potranno degustare ed acquistare le migliori birre artigianali e speciali. Un  incontro di assoluto livello con la presenza di  Zahrebeer Sauris, Frimid Ale di Bergamo, Birra Trani Padova, San Gabriel di Ponte di Piave, Birrificio Trevigiano, Birra del Grillo, Maccarolo, diverse marche tedesche, belghe e cecoslovacche. Birre da degustare ma anche da acquistare.  Una vera “cittadella della birra”, creata presso l’area di Piazza Marcello d’Olivo a Lignano Pineta, un grande spazio espositivo allestito con strutture precostituite, in un percorso teso a far rivivere il fascino originale e l’atmosfera caratteristica di pub e di altre culture birraie e dove poter degustare oltre 100 tipologie di birra.
Una manifestazione che vuole attrarre i visitatori riproponendo il fascino e l’atmosfera tipica dei classici luoghi di produzione, dei profumi intensi di birre non sempre conosciute al pubblico.

INGRESSO LIBERO


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Quasi cento birre in degustazione a Trieste

  • Amanti della birra, segnatevi la data: lunedì 8 giugno al ristorante Montecarlo di Trieste dalle 11.30 alle 20.30 appuntamento imperdibilie con quasi un centinaio di birre italiane e straniere servite da esperti mastri birrai. L’Associazione Cuochi Trieste, presieduta da Emilio Cuk, continua nel suo percorso didattico divulgativo con incontri rivolti ai propri associati e al pubblico più attento e interessato ai temi dell’enogastronomia. Dopo il recente evento dedicato alle Malvasie della Mitteleuropa," riproponiamo l’incontro con la birra di qualità che già tanto successo ha ottenuto nella prima edizione. Come Associazione Cuochi, spiega Cuk, abbiamo l’impressione che in molti, troppi, locali la birra sia di qualità mediocre, oltretutto spesso mal servita, con poca attenzione alla spillatura corretta e alla pulizia dell’impianto. Ed è raro apprezzare una buona birra con un appropriato abbinamento gastronomico a tavola. Ecco il motivo per cui viene nuovamente posta l’attenzione su questa bevanda con un nuovo incontro e con una presenza di assoluto rilievo qualitativo dei birrifici presenti. Sarà possibile assaggiare e valutare numerosissime birre italiane di apprezzati microbirrifici storici con i classici stili fondamentali della birra. I professionisti che serviranno il prodotto sono garanzia della qualità dell’evento: un utile ripasso per chi è già esperto e un interessante approccio per chi vuole cominciare a saperne qualcosa di più".
    Lunedì 8 giugno 2015 dalle 11.30 alle 20.30 Presso il Ristorante Montecarlo Via San Marco 10, Trieste
    Supporteranno la degustazione con prodotti alimentari di qualità:
    Prosciuttificio Branchi, Salumificio Il Grifone, Salumificio Le Bon, Salumificio Sfreddo, Caseificio Vidali, Caseificio Borg Dai Ocjs, Pastificio Barone, Salumificio Lovison, I Prodotti Dei Presidi Slow Food Del Friuli Venezia Giulia.
    Costo di ingresso: 10 euro. Si potranno assaggiare tutte le birre e i prodotti presenti.
  • Ecco di seguito le birre in degustazione:
    Baladin: Isaac, Nora, Super Bitter (e bibite naturali: ginger, spuma, cedrata, cola)
    Benaco 70: Kolsch, Strong Bitter, Blanche, Helles Honey Ale, India Pale Ale, Porter
    Bire Tosolini: Birra 69, Birra 72, Birra 75 e selezione di distillati dell’azienda
    Birra Viva: selezione di birre estere
    Bruton: Bianca, Lilith, Stoner, 10, Limes
    Di Birra: Shepherd, Kitzmann, De Ryck, Belgoo Reckendorfer
    Ivan Borsato: Formenton Bio, Calibro 5 Bio, Sì Sì Lì Bio, Dazio, Molo, Ghe Sha
    K3brauer: Birra Spiga Reale Bianca, Birra Spiga Reale Ambrata
    La Gastaldia: Gast, Kloster, Apa, Haka, Blondie, Melita Petra
    Meravea: Clara, Rimenta, Nerafina
    Matthias Muller: La Bianca, La Shila, La Spadona
    San Servolo: Svijseto Pivo, Tamno Pivo, Premium Crveno Pivo
    Sognando Birra: Sayamè, Sisma, Madame Blanche, Hoppitergium
  • Wine Beer Pelicon: The 3Dh Pill, Out Of China, Bevog, Kramah, Ond, Tak
    Zanna Beer: Savin Ja, Polaris, Triple Z
  • CON IL PATROCINIO E CONTRIBUTO della BANCA POPOLARE DI CIVIDALE
    E inoltre con il contributo di: ZURICH ASSICURAZIONI di Ruta & Monticolo, GORETTI GOMME, BERE BENE
    Nell’ambito della manifestazione sarà possibile aderire all’Associazione Cuochi Trieste, associazione non riservata solo ai cuochi ma a tutti quelli che amano la buona cucina (con interessanti sconti e vantaggi).
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Birra Seef, da Anversa ritorna

“Aveva una schiuma come quella di uno champagne e dava alla testa come il Porto”. La Pilsner ci aveva solo provato, fu l'esercito belga a dare il colpo di grazia alla birra di Anversa. Smantellate le birrerie locali, della Seef nessuno parlava più. Ma arrivò un giorno Johan Van Dyck, giovane direttore marketing della Brouwerij Duvel Moortgat. Per caso e fortuita coincidenza venne a conoscenza dell’esistenza, un tempo, della Seef. Esattamente non poteva sapere che cos'era. Si mise alla ricerca della sua storia e della sua ricetta. Qualcuno che l'aveva bevuta e prodotta era ancora in vita. Johan giunse a persino a individuare un tesoro: il lievito originale conservato all'Università di Lovanio. Non restava che mettersi in contatto con Freddy and Filip Delvaux. Gli stessi professori, padre e figlio, che hanno collaborato con Sam Clagione della Dogfish Head per replicare la millenaria tecnica dibirrificazione egizia che ha portato alla Ta Henket. È stato questo circolo virtuoso di curiosità fato e determinazione a riportare Seef ad Anversa e non solo. Il suo cammino è ripreso ufficialmente il 9 Marzo 2012. Non è neppure mancata la classica cerimonia alla presenza del sindaco locale. Le prime Seefbier hanno ripreso vita nei locali della Roman Brewery a Oudenaarde. Ma questa non è una storia come le altre. A oggi Seef (pronunciata come Safe) ha raggiunto gli Stati Uniti e il Giappone, oltre alle più vicine Danimarca, Olanda e Svizzera. Si è fatta notare al World Beer Cup, dove ha vinto la medaglia d’oro nella categoria 65 (Other Belgian-Style Ale). Per il 2014 ci sono pure fondate speranze di trovarla in Italia. I contatti per farle superare le Alpi sono stati presi dalla Anversa Brewing Company, che ne cura la produzione. Le aspettative sono molte. Nel 1916 la birra Seef era descritta da Hendrik Verlinden come la birra del futuro sebbene avesse spopolato per tutto il secolo precedente.

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Leonardo Romanelli: birra in tavola e in cucina

Leoranrdo Romanelli e il libro la birra in tavola e in cucinaLeoranrdo Romanelli e il libro la birra in tavola e in cucina

A parte il numero crescente di birrifici, beer shop  e il forte aumento  di livello delle produzione a  conseguenza della grande richiesta del    mercato,  lo stato di salute del settore è percepibile da una moltitudine di eventi, degustazioni e appuntamenti che girano  intorno  alla fermentata più famosa del  mondo.

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BIRRÒFORUM

Ieri 27 giugno Birròforum finalmente ha aperto le sue porte ai  visitatori. Il tanto atteso evento che fino al  30 Giugno 2013 sarà punto  d’incontro  per le degustazioni  della fermentata più famosa del  mondo. 

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Imperial Beer Party

 La birra questa protagonista. Ancora una volta la capitale accoglierà la fermentata in una 4 giorni, dove la parola d’ordine sarà solo esclusivamente BEER! Tuttavia non sarà sola. Musica, eventi, laboratori e buon cibo saranno i partner giusti di questa manifestazione brassicola.

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