RAI condannata a risarcire Unionbirrai

Unionbirrai vince la causa intentata contro la RAI. Il Giudice di Pace ha condannato la TV di Stato a risarcire l’Associazione dei piccoli birrifici indipendenti per danno all’immagine e alla reputazione per un ammontare di 3.000 euro più le spese processuali.

L’azione legale, portata avanti dall’avv. Gaetana Russo, è partita a seguito di una puntata della fiction Tutto può succedere andata in onda su RAI 1 il 1 giugno 2017. Due attori, nel corso di un dialogo, avevano pesantemente denigrato una birra artigianale che stavano bevendo, utilizzando termini come “schifo”, “queste birre non valgono quello che costano”, spingendosi fino al paragone con le birre industriali: “prima aveva tutte birre normali, quelle che si trovano, poi si è buttato sulle birre artigianali, vatti a fidare”.

“Il Giudice ha riconosciuto che la conversazione andata in onda era diffamatoria dell’onore e della reputazione di Unionbirrai e della birra artigianale in generale – commenta Vittorio Ferraris, direttore dell’Associazione – Non è la prima volta che ci arrivano attacchi di questo genere, ma questa sentenza costituisce per noi un precedente significativo, molto più importante del risarcimento, che è assolutamente simbolico”. La somma del risarcimento verrà interamente utilizzata dall’Associazione per la promozione della cultura della birra artigianale in Italia.

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Ecco la bière blanche la birra dell'Università di Udine

Dopo la Amber Ale dello scorso anno accademico ECCO LA BIÈRE BLANCHE, LA SECONDA BIRRA DELL’UNIVERSITÀ DI UDINE. È stata presentata in occasione del avvio del corso “Tecnico gestionale per imprenditori della birra”.  di Stefano Buiatti, referente del progetto “Birra dell’Università”, alla presenza di Maria Cristina Nicoli, delegata del rettore alla Ricerca scientifica, Paolo Ceccon, direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a), Massimo Di Silverio, direttore generale dell’ateneo e Teo Musso, del birrificio agricolo Baladin di Piozzo, in provincia di Cuneo, il più prestigioso birrificio artigianale d’Italia, con cui l’università ha avviato una collaborazione che ha portato alla produzione di queste birre. Presenti naturalmente gli studenti che hanno contribuito a realizzare il nuovo prodotto. 

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Amici birrofili Teo Musso arriva a Pordenone

Birra e filiera italiana. Nuove tendenze del mercato brassicolo. Ne parlerà a Pordenone venerdì 17 maggio 2019 il massimo esponente italiano nel mondo della birra, padre della birra artigianale italiana, Teo Musso. Appuntamento al Palagurmè di via Nuova Corva 80 alle 11. Noi di qb saremo presenti per un sontuoso report ai nostri lettori. 

Teo Musso e il movimento artigianale italiano. Classe 64, Teo Musso cresce nella campagna cuneese di Piozzo, dove vigneti erano di famiglia. La sua scelta però è stata la birra, mostrandosi fin da giovanissimo uno sperimentatore. Le molteplici e poliedriche esperienze di vita, tra cui anche un periodo a seguito di un circo itinerante, sono alla base del suo approccio creativo alla produzione artigianale della birra. Le Baladin (in francese, il cantastorie) è il nome che nel 1986 viene dato alla birreria di Piozzo dove tutto nasce: una passione personale a cui si aggiunge la conoscenza specifica e tecnica acquisita in Belgio, l’amore incondizionato per la propria terra e l’estro personale in continua evoluzione. Basti pensare che nel 2000 avvia la produzione di birra con l’installazione di grosse cuffie applicate a un fermentatore per allietare i lieviti con selezioni musicali e che attualmente sta curando con il dott. Durcio Cavalieri la mappatura di lieviti naturali italiani. 

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È nata Aila, birra triestina patoca

È nata ÀILA (termine dialettale triestino per guardala, eccola), birra triestina patoca, così viene definita nelle note stampa, di Cittavecchia craft brewery, in occasione del ventesimo compleanno dello storico birrificio artigianale di Trieste. È una Golden Ale proposta in formato 25 cl – novità assoluta in questo segmento del mercato in Italia. Àila sarà distribuita a partire dal 3 maggio 2019 a Trieste e in regione. 

Birra, Trieste, Birrificio artigianale

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Birra e birre dell'anno a Rimini

Sx Giovanni Faenza Ritual Lab dx Luciano Landolfi di Eastside Brewing Sx Giovanni Faenza Ritual Lab dx Luciano Landolfi di Eastside Brewing

Cento giudici hanno valutato le 1.994 birre in gara a Rimini, presentate da 327 produttori italiani e divise in 41 categorie, per ciascuna delle quali sono state scelte le tre migliori proposte brassicole in concorso. È il marchigiano Mukkeller il miglior birrificio d'Italia, ma a trionfare sul palco della Fiera di Rimini sono stati anche tre produttori artigianali laziali, che hanno ricevuto riconoscimenti per le loro originali creazioni birrarie. Sul gradino più alto del podio nella categoria delle birre scure ad alta fermentazione di ispirazione angloamericana, è salita la Black Viking del birrificio romano Rebel's Brewey. Nella categoria delle fruit beer, realizzate con l'utilizzo di frutta, ha primeggiato Eastside Brewing, birrificio di Latina, con la sua Sour Side Sour Cherry. Medaglia d'oro anche per Ritual Lab, birrificio di Formello (RM) con la Nerd Choice nella categoria delle birre ad alta fermentazione, luppolate e di ispirazione angloamericana. Il birrificio pontino ha conquistato anche una medaglia d'argento con la sua La Boch, una creazione di ispirazione tedesca, caratterizzata da una bassa fermentazione e da un alto grado alcolico.

“Le proposte dei nostri birrifici artigianali sono sempre più apprezzate dentro e fuori i confini nazionali”, ha spiegato Vittorio Ferraris, presidente di Unionbirrai, a margine della premiazione. “Questo concorso – ha proseguito - vuole premiare le eccellenze di un comparto in crescita, da Nord a Sud del Paese. La straordinaria ricchezza delle tradizioni agroalimentari italiane si riflette anche nelle nostre birre, realizzate spesso con prodotti tipici del territorio interpretati con la creatività e la maestria tipiche del nostro Paese”.

I NUOVI TREND DELLA BIRRA ARTIGIANALE. Se all’estero domina l’esagerazione a tutti i costi – dalle birre con marshmallows a quelle fluorescenti o glitterate – i trend emersi a “Birra dell'Anno” confermano che in Italia resta il primato delle American Pale Ale (APA) e delle India Pale Ale (IPA) in tutte le loro declinazioni. Che siano d’ispirazione anglosassone o americana, leggere come le Session IPA o dalla gradazione alcolica importante e con l'aggiunta di aromi intensi come le Imperial IPA, chiare e fruttate come le White IPA, o scure con sentori di caffè e pane tostato come le Black IPA, le birre luppolate sono ancora la passione di produttori e consumatori. Vera rivelazione del concorso, quest'anno, sono le le Brut Ipa, che rispetto alle scorse edizioni hanno registrato un boom di iscrizioni; sono birre caratterizzate da una particolare secchezza che è valsa loro il soprannome di “birre-champagne”. Restano protagoniste, inoltre, le birre con ingredienti a km 0 - cereali, miele, castagne e tanta frutta del territorio di appartenenza dei birrifici – e quelle “invecchiate” nelle botti in legno (Barley Wine). Spazio anche al primo stile autoctono italiano, le IGA (Italian Grape Ale), che prevedono l’aggiunta di vino, mosto o uva nel processo di lavorazione. Suddivise in red e white Grape Ale, a seconda dell'uva utilizzata, sono ormai un must del nostro panorama birrario sempre più apprezzato (e imitato) anche all’estero.

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Birra artigianale friulana al Daniel di New York

La birra artigianale friulana arriva nell’alta ristorazione di New York, precisamente al Daniel, 2 stelle Michelin. A preparazioni gourmet quali capesante in crosta di grano saraceno e semi di lino, selvaggina in salsa di mirtilli, zucca e funghi,  limoni freschi e canditi con gelato alle castagne e miele, sono state accostate la birra Caldan ai fiori di sambuco, la helles Durgnes, la Candeot alla zucca e la Nardons al miele di castagno, alloro e ginepro – tutte in versione sia giovane sia invecchiata. 

Grande successo per La Birra di Meni di Cavasso Nuovo (PN). I nostri lettori conoscono sicuramente l'azienda birraria poichè ne abbiamo scritto già tempo fa raccontando un'avventura fatta di imegno e passione. Fondato nel 2008 da Domenico “Meni” Francescon, tra i primi a fare birra in casa in FVG sin dagli anni Ottanta del secolo scorso, il birrificio già dal 2015 è presente oltreoceano con le sue bottiglie e oggi la metà della produzione è esportata negli USA. La Birra di Meni, definita dallo chef Daniele Boullud, una birra grand cru, ha l’intensità e la versatilità per accompagnarsi bene a una grande varietà di preparazioni. Congratulazioni a Domenico e Giovanni Francescon anche da noi di qbquantobasta! 

 

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Mastri Birrai Umbri nuovo birrificio con malteria

15-16- 17 giugno 2018 a Gualdo Cattaneo, Perugia. Tre giorni per esplorare il gusto dell’autentica birra artigianale italiana dal cuore umbro (con orzo, grano, cicerchie. lenticchie e farro) Il nuovo impianto di produzione, da 70 ettolitri, uno dei più grandi impianti di birra artigianale in Italia, e la sua malteria, la più grande malteria di un microbirrificio in Italia se non in Europa, dalla capacità produttiva di 960 tonnellate annue nominali.  Le birre dei Mastri Birrai Umbri dispongono anche di un luppoleto sperimentale e nascono da una passione di Marco Farchioni che diventano progetto insieme ai fratelli Giampaolo e Cecilia. Tutti rappresentanti dell’ultima generazione dei Farchioni che, dal 1780, sono sinonimo di agricoltura, trasformazione delle materie prime in alimenti e, soprattutto, olio extravergine di oliva e vino. Il birrificio dispone anche di una sala cottura di tradizione bavarese.  Birre tutte rigorosamente non filtrate e non pastorizzate. Birre artigianali. E il 15-16-7 giugno si potrà vedere da vicino questa grande realtà artigianale. Sarà infatti il weekend dell’Umbria Beer Fest. #UmbriaBeerFest


L’ingresso all’Umbria Beer Fest è libero ma la prenotazione online è suggerita. Per chi si REGISTRA QUI IN OMAGGIO UN FREE FOOD & DRINK.

Come arrivare DA PERUGIA E DA TERNI S.S: E45 – USCITA RIPABIANCA Direzione Gualdo Cattaneo (PG) Via Madonna del Puglia SNC



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E' nata la birra dell'Università di Udine

È NATA LA “BIRRA DELL’UNIVERSITÁ” DI UDINE PRODOTTA DAGLI STUDENTI. Un progetto didattico avviato grazie alla collaborazione con il birrificio agricolo Baladin di Piozzo (Cn) La birra, del tipo Amber Ale, verrà imbottigliata il 24 maggio e, dopo una decina di giorni di rifermentazione in bottiglia, sarà pronta a giugno per il consumo. La “Birra dell’Università” si potrà poi acquistare all’Azienda agraria dell’Ateneo friulano o degustare in due locali storici di Udine, l’Osteria Pieri Mortadele e l’Antica Osteria Da Pozzo. Il progetto didattico è stato avviato quest’anno con il coinvolgimento di un gruppo di studenti dei corsi di laurea in Scienze e tecnologie alimentari e Viticoltura ed enologia del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a), che il 18 e 19 aprile scorsi hanno partecipato alla cotta per la produzione della prima “Birra dell’Università” nel birrificio Baladin. «Alla base del progetto – spiega Stefano Buiatti, docente di Tecnologia della birra - c'è la volontà di rendere gli studenti parte attiva sia nelle fasi esecutive, con la diretta partecipazione ai diversi momenti della produzione, ma anche da un punto di vista teorico. L’obiettivo è la valorizzazione del contributo che gli studenti come classe, in un lavoro di gruppo e coadiuvati dal docente, possono dare nella formulazione della ricetta della birra, attraverso un percorso didattico teorico-pratico e allo stesso tempo creativo».

Il progetto didattico per la produzione della “Birra dell’Università” di Udine sarà presentato giovedì 17 maggio alle 15, nell’aula 23 del polo scientifico di via delle Scienze 206, nel corso dell’incontro con Teo Musso, titolare del birrificio agricolo Baladin, e Stefano Bertoli, mastro birraio presso Baladin, già laureato in Scienze e tecnologie alimentari all’Università di Udine. Interverranno Paolo Ceccon, direttore del Di4a, Massimo Di Silverio, direttore generale dell’Università di Udine, e i docenti di tecnologia della birra Stefano Buiatti e Paolo Passaghe, PhD in Scienze degli alimenti e specializzato in brewing science. «L'università di Udine – sottolinea Buiatti - è stata la prima in Italia ad aver attivato, quasi quaranta anni fa, un corso di Tecnologia della birra. Nel corso degli anni, si è dotata anche di un impianto sperimentale per la produzione, con finalità didattiche e di ricerca, e di una micro malteria della capacità di 500 chili che rappresenta un unicum per la realtà accademica italiana». «Potremmo definire Udine – conclude Buiatti –capitale della birra in una terra di vino; una città che ebbe ben due stabilimenti birrari attivi in pieno centro, la fabbrica di birra Moretti e lo stabilimento della birra Dormisch, che hanno determinato nelle loro storie, lunghe oltre un secolo, un forte legame della città e del Friuli con la birra». La ricetta della prima “Birra dell’Università” ha utilizzato solo luppoli e malti d’orzo italiani coltivati da Baladin, ma anche orzo prodotto e maltato dall’Ateneo di Udine. Essendo rifermentata in bottiglia, si tratta di un prodotto vivo, il cui gusto ha un’evoluzione nel tempo.

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FREE HOUSE BREWERY AL MOLO IV DI TRIESTE

Gli antichi magazzini del Molo IV, nel Porto Vecchio di Trieste, ospitano la prima edizione del Salone Internazionale della Birra Artigianale Free House Brewery dall'11 al 15 maggio 2017. Ed è FREE HOUSE BREWERY. Organizzato da Stefano Sartor e Marco Bencich. Nella foto il taglio del nastro seguito dalla degustazione di alcune birre del BIRRIFICIO CIVITAVECCHIA, che in qualità di storico birrificio artigianale di Trieste, attivo fin dal 1999, ha voluto augurare il successo della manifestazione con un calice spumeggiante delle sue birre. Nell'occasione abbiamo incontrato l'amica Federica Felice, già Donna del vino e ora socia del birrificio (e comunicatrice PR). 

Il Salone è dedicato al mondo delle birre artigianali e degli home brewers. Oltre a birre italiane, i paesi ospiti sono Austria, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Repubblica Ceca, Serbia, Spagna, Stati Uniti. In assoluta anteprima c’è “Confederate” birra artigianale ispirata al mondo del telefilm anni '80 Hazzard, presto disponibile sul mercato. Affacciati sul golfo in un panorama davvero fascinoso con un punto di vista inedito sulle rive triestine, anche dei food truck con 12 tipologie di cibi. Il Salone non sarà solo luogo di degustazione, ma anche didattica, divulgazione scientifica, intrattenimento. Questo il calendario degli eventi:

PREMIAZIONE CONCORSO BRASSICOLO

Venerdì 12 maggio alle 21.00 premiazione del concorso brassicolo aperto a tutti gli homebrewers ovvero tutti coloro i quali non hanno mai avuto incarichi come birraio o aiuto birraio presso birrifici italiani o stranieri.  La giuria, formata da mastri birrai, tecnici ed esperti, premierà le migliori 5 birre in concorso.

L’ACCADEMIA DEL FUMETTO PRESENTA BEER CITY

Venerdì 12 maggio e sabato 13 maggio performance dal vivo con disegnatori e fumettisti che daranno forma e colore ai fasti di Trieste e delle sue birrerie.  Gli artisti disegneranno immagini inerenti il mondo della birra e nella giornata di domenica 14 maggio, i lavori verranno esposti e venduti al pubblico: il ricavato sarà devoluto in beneficenza all' ospedale IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste.

INTERNATIONAL BARMAN COMPETITION in collaborazione con Antico Caffè Torinese

Domenica 14 maggio alle 15.00 si terrà la I° International Barman Competition: 20 barman professionisti e aspiranti tali dovranno creare il cocktail perfetto con la birra come ingrediente principale. Premio Non Solo Flair come migliore decorazione; Premio The Barmaster Gin Mixing Heart Bonaventura Maschio come migliore cocktail; Premio Amaro Grappa Tosolini.

E C'E' ANCHE LA BIRRA CON ACQUA DI MARE

Fondato in Istria (Croazia) a Cittanova, sul finire del 2016, Vergal è un nuovo birrificio artigianale che si contraddistingue per ula Vergal Adriatik,  una Ale bionda prodotta con acqua di mare purificata. La presentazione domenica 14 maggio alle 16.00.

DIMMI CHE BIRRA BEVI E TI INDICHERÒ I TUOI GENI

Domenica 14 maggio alle 17. 00 indagine sul gusto a partire dalla genetica, con il dottor Paolo Gasparini. Laboratorio interattivo e, parlando di birre, ci si focalizzerà in particolare sul gusto amaro e sul salato. Accesso solo tramite iscrizione.

LEZIONE DIDATTICA PER ISTITUTI ALBERGHIERI

Nella giornata di lunedi' 15 maggio dalle 10:30 alle 11:30 momento didattico per gli studenti degli istituti alberghieri  con il docente Paolo Erne, home brewer da una vita, consulente di molti birrifici artigianali italiani e stranieri, esperto di tutti gli stili birrai (al momento nel mondo gli stili sono 184) ma soprattutto delle birre a fermentazione spontanea (birre acide), per finire con una spiegazione sugli abbinamenti cibo/birra e sulle note propedeutiche della stessa. Ingresso speciale per le scuole.

SEMINARIO CON CHARLES FLAMMINIO

Nella giornata di lunedì 15 maggio, Charles Flamminio, colui che ha fatto di una professione, il Barman o Bartender, uno stile di vita all’insegna della “rivisitazione” in chiave artistica e innovativa, con una particolare attenzione alla ricerca di prodotti e materie prime generalmente considerati “poco convenzionali” sarà a Trieste per uno speciale seminario per gli addetti del settore e per gli amanti del genere. Accesso solo su iscrizione.

DEGUSTAZIONE "LE BIRRE DEL TERRITORIO"

Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni a più alta “densità brassicola” in Italia: su 1,2 milioni di abitanti, sono infatti più di trenta i birrifici attivi. Molti di questi hanno unito le loro forze nell’Associazione Artigiani Birrai del Friuli Venezia Giulia, nell’ottica di una più efficace tutela e promozione del prodotto: alle 14.30, insieme alla biersommelière Chiara Andreola, prima donna in regione diplomata alla Doemens Akademie di Monaco di Baviera, si degusteranno quattro birre di altrettanti birrifici friulgiuliani. Accesso solo tramite iscrizione.

DEGUSTAZIONE "UN MONDO DI BIRRA"

Lunedì 15 maggio alle 16.30 degustazione di birre delle tre maggiori tradizioni brassicole europee: quella tedesca, quella belga e quella britannica e di quella nordamericana. Accesso solo tramite iscrizione.

Costo del biglietto di ingresso: 9 euro.

Informazioni sugli orari QUI

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Birra Ebers start up in campo enogastronomico

Birra Ebers, ispirazione internazionale e sapori del territorio. Il birrificio è nato nel 2014 a Foggia. Il mastro birraio contemporaneo indossa jeans e t-shirt e utilizza i più moderni strumenti di produzione e comunicazione. Ma, come gli storici monaci predecessori, segue ogni passaggio della produzione, dal chicco d’orzo alla bevanda spumeggiante in un bel boccale, con cura e pazienza. Nominato tra i primi 5 Birrai Emergenti dell’Anno in Italia (su 1000 aspiranti individuati dal voto degli oltre 100 esperti interpellati) e unico del Sud, Michele Solimando, agronomo poco più che quarantenne, racconta del suo progetto, che dal 2014 si è trasformato in realtà. A Foggia, con il birrificio fondato insieme all’amico e collega Luigi Nardella, con marchio Birra Ebers. “Provengo da una famiglia di agricoltori – racconta Michele - e il mio sogno, sin da bambino, era la trasformazione delle materie prime coltivate nella nostra azienda agricola. Dopo la laurea in Agraria, con tesi sperimentale in cerealicoltura per la pastificazione, ho cominciato ad accarezzare l'idea di potere trasformare, in birra, l'orzo da noi tradizionalmente coltivato. Ho cominciato a lavorare come dottore agronomo libero professionista e poi come dipendente di un locale Consorzio di Bonifica non perdendo mai di vista l'obiettivo birrificio, sia con produzione di birre in casa sia con una formazione post-laurea al CERB di Perugia, come mastro birrario, e presso la Doemens Academy di Monaco di Baviera, come biersommelier”.

Un esempio di start up originale, che si situa in un campo diverso da quello tecnologico al quale siamo abituati ad associare l’idea di innovazione ma che è una delle principali risorse del nostro Paese: l’eccellenza enogastronomica. “La nostra è una start-up che si avvia a essere anche innovativa – prosegue Solimando - nell'ottica di future prossime collaborazioni con enti di ricerca. L'estrema variabilità degli ingredienti della birra (cereali, luppoli, lieviti) lascia spazio a innumerevoli sperimentazioni e reinterpretazioni di stili birrari storici, per esempio attraverso l'utilizzo di materie prime locali (orzo, grani, avena, segale, farro) tradizionalmente coltivate sul territorio ma destinate a utilizzi diversi rispetto alla produzione brassicola, insieme all’utilizzo di spezie e frutta locali”.

Sono nate così la Bianca e la Bionda del Gargano, di produzione stagionale, nelle quali vengono aggiunte scorze e fiori d’arancio. “Zagare e spezie del Gargano – puntualizza il mastro birraio - conferiscono una particolare intensità olfattiva che lega la degustazione al territorio: nostro obiettivo ultimo di personalizzazione del prodotto, che va di pari passo con valorizzazione e promozione”. Le birre classiche a marchio Ebers sono 7, chiare e scure e a diversa gradazione alcolica, pensate per essere abbinate ai diversi momenti della giornata e dell’anno, più leggere per l’estate, corpose e corroboranti per l’inverno, e si possono acquistare anche online sul sito. La Hopsfall ha vinto la medaglia d’oro 2015 e 2016 al Brussels Beer Challenge. “Al momento – spiega Michele - ci ispiriamo alla tradizione belga, ma anche anglosassone e statunitense. Di sicuro il Belgio è sempre stato nel mio immaginario-birra sin da ragazzo: diverse birre belghe hanno segnato momenti della mia vita che ricordo con un mix di piacere e malinconia, come è il gusto della birra stessa”. E anticipa che prossimamente uscirà per Ebers una “kellerbeer”, birra ispirata alla più pura tradizione della Franconia. Per Ebers la cultura della birra passa dalla conoscenza degli ingredienti e della produzione. “Quando si assaggia un vino – dice Solimando – si pensa subito all’uva, alla campagna di settembre. Immagini evocative. Ma quando si sorseggia una birra capire come è arrivata sulla tavola è meno immediato. Le nostre birre sono tutte tracciabili, e il mio desiderio è creare una consapevolezza del grande lavoro artigianale che c’è dietro al bicchiere che stiamo assaporando”. Un altro sogno da realizzare è quello della totale autoproduzione. “Di sicuro proveremo a percorrere anche la strada della maltazione dei cereali "in house" – dice - in modo tale da chiudere il cerchio della cosiddetta filiera corta: azienda agricola-malteria-birrificio. Magari anche con l'ottenimento di malti inediti e birre altrettanto originali. La chiave in più per riuscire a creare un prodotto davvero su misura, e homemade dall’inizio alla fine. Una sfida per il futuro”.

 

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CASTELLI BEER FESTIVAL ad ALBANO LAZIALE

Dopo Marino e Genzano, il Castelli Beer Festival fa tappa ad Albano Laziale. La quarta edizione della kermesse brassicola organizzata dall’associazione culturale Sibarita sarà presente al Bajocco , il tradizionale  festival degli artisti di strada in programma nella cittadina laziale dal 9 all’11 settembre 2016.  

Birra artigianale e street food saranno i protagonisti nell’area dedicata al Castelli Beer Festival lungo viale Risorgimento davanti al Museo Civico.  Numerosi i birrifici artigianali presenti: molte gradite conferme come Birradamare, Insieme Birra, BiBiBir, Opperbacco,  Bad Guy Brewery. Ma anche molte novità come Birrificio Italiano, Birrificio 04, Etnia, Birrificio dell'Eremo e Ritual Lab. Ci sarà uno spazio dedicato alle UK Breweries con Real Ale & Cider a cura di Beer Fellas distribution

Come sempre l’area food proporrà cibo di strada di qualità per tutti i gusti. Gli arrosticini abruzzesi dell’azienda Tornese, cartocci di fritti a cura di "Er Supplì d'Alari”,  il bbq degli SPQR grillers, i dolci della Biscotteria Suljima .
La  formula è sempre dei gettoni. 1 gettone 2 euro, una birra da  0,33 cl  2 gettoni con possibilità di fare assaggi da 1 gettone. Ingresso ovviamente libero.
Musica e spettacoli tutte le sere. Programma completo degli eventi QUI.

Orari:
9 settembre ore 18.00-02.00
10 settembre ore 18.00-02.00
11 settembre ore 16.30-24.00


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