Assoenologi per il sociale

ASSOENOLOGI-FVG: IL MIRACOLO DEL VINO TRASFORMATO IN ACQUA E ALTRE STORIE DI SOLIDARIETÀ


fonte: www.ducatovini.it      http://www.ducatovinifriulani.it/news/notizia.asp?ID=905

“Dai un taglio alla sete” e “OMG-Operazione Mato Grosso” sono le due iniziative presentate quest’anno da “Assoenologi per il sociale”. Dalla vite alla vita nel segno dell’impegno umanitario. Una donna, magrissima e senza età, si avvicinò al sant’uomo tenendo per mano due bambini silenziosi e denutriti. Sulla sua testa teneva un’anfora. I suoi occhi erano intrisi di una grande tristezza. Si abbassarono

dolenti a guardare i figlioletti. Erano lucidi, ma ormai prosciugati dalle lacrime. Una mano lasciò quella di uno dei piccoli e indicò il
recipiente. Con voce fievole, che sembrava una preghiera, e quasi scusandosi per averla osata, disse “Non abbiamo più acqua”. Il brav’uomo la guardò con dolcezza, si rivolse a un gruppo di suoi amici, si fece portare del vino, lo trasformò in acqua e riempì l’anfora.
No, non è questa la storia di Fratel Dario Laurencig, friulano di Cividale, missionario comboniano,
da oltre 30 anni in Kenia a costruire pozzi per dar da bere alla povera gente, e dei suoi 15 amici enotecnici
italiani che ogni anno, da 10 anni ormai, producono un vino che serve a raccogliere denaro per finanziare la
sua opera. No, non è questa. Ma potrebbe anche essere raccontata così. E forse un giorno, quel Giorno,
quando si dice che a ognuno sarà ricordato ciò che abbiamo fatto, sarà raccontata così.
Ora, intanto, la storia di Fratel Dario e dei suoi amici enotecnici è stata fatta propria dall’Assoenologi del Friuli Venezia Giulia, perché possa continuare. Ha anche un nome: “Dai un taglio alle sete”. Si tratta di un simpatico gioco di parole, perché il vocabolo taglio, “taj”, in friulano designa anche il bicchiere di vino. E il vino di questa storia si chiama “vitae” per la scelta, anche in questo caso, di un giocoso
polisenso che rimanda alla pianta e alla nostra esistenza.
Da cinque anni, all’avvicinarsi delle feste di Natale, l’Associazione degli enologi del Friuli Venezia Giulia promuove un incontro denominato “Assoenologi per il Sociale”. Lo scopo è quello di far conoscere e sostenere le iniziative di quanti, nel mondo del vino, si evidenziano per il loro impegno nel sociale. Quest’anno si è svolto nell’Azienda vinicola Pitars , di Bruno Pittaro, a San Martino al
Tagliamento. È stato presentato dal giornalista Bepi Pucciarelli, che dell’aiuto a Fratel Dario è un antesignano, alla presenza dell’assessore regionale all’istruzione, associazionismo e cooperazione Roberto Molinaro, esponenti del volontariato, enotecnici e una rappresentanza del Ducato dei vini
friulani.
Nelle passate edizioni – ha detto Rodolfo Rizzi, presidente di Assoenologi FVG - abbiamo
presentato la Comunità di recupero di “San Patrignano”, la Cooperativa “Placido Rizzotto–Libera
Terra” di San Giuseppe Jato, che lavora i terreni confiscati alla mafia, la Fondazione “Francesca
Pecorari”, che aiuta i bambini nel sud est asiatico, e la Cantina “Cremisan” dei Frati Salesiani, concreto
esempio di integrazione tra Israeliani e Palestinesi.
Quest’anno è stata la volta di due altri progetti , “ DIAMO UN TAGLIO ALLA SETE ” e ...

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