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Assoenologi a convegno ad Agriest

Venerdì 22 gennaio alle 14.30 in Sala bianca nei padiglioni di Udine fiere gli enologi di Assoenologi FVG sono riuniti ad Agriest Land per un convegno dal titolo IL VIGNETO FRIULI: SEMPRE PIU’ CHARMAT E METODO CLASSICO, che si preannuncia assai interessante.
Con l'occasione riproponiamo, a chi non l'avesse ancora letto, il nostro report della cena degli auguri del mese scorso. "La presenza di quasi 140 persone fra enologi, enotecnici, mogli, fidanzate & friends, come ha simpaticamente sottolineato il dottor Claudio Fabbro, presentatore della serata, ha decretato il successo del consueto incontro di fine anno della Sezione Assoenologi Friuli Venezia Giulia. Al ristorante “Al Parco” di Buttrio c’erano almeno tre generazioni di enologi, “con i fondatori e i pionieri – dal Presidente mondiale onorario Enologi, l’inossidabile Piero Pittaro, a Gianni Bortoluzzi, da Maurizio Michelini a Mario Talotti, da Alvano Moreale a Silvio Piccin a tanti altri protagonisti delle fortune del Vigneto Friuli anni ‘60-’90. Ma c’erano anche rappresentanti della generazione successiva e tuttora sulla breccia, alcuni pure di Scuola Conegliano ed altri ex ITAS “Paolino d’Aquileia” di Cividale. C’era anche il futuro, cioè l’enologia in jeans, gli under 30, con significativa rappresentanza di ‘quote rosa’.”


Così Claudio Fabbro nella sua impeccabile relazione. Visibilmente soddisfatti sia il consigliere nazionale Daniele
Calzavara sia il presidente di Assoenologi FVG Rodolfo Rizzi e il vice Roberto Marcolini. Sintetica ma esaustiva
l’illustrazione dei momenti più significativi di un anno di intensa attività, ottenuti proprio dall’armonia che
caratterizza il Comitato di Sezione (rinnovato il 15 marzo 2013 e in carica fino alla prossima assemblea 2016) e dalla
precisa assegnazione di deleghe a tutti i componenti, coordinati da un segretario instancabile e apprezzato
come Sergio Schinella. Fra gli ospiti il Sindaco di Buttrio, Giorgio Sincerotto e il delegato regionale FVG dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Tiziano Venturini, oltre ad Accademici della Vite e del Vino, dei Georgofili, sommelier, assaggiatori ONAV e Nobili del Ducato dei Vini Friulani.


La “Serata degli auguri” è stata occasione propizia per anticipare quanto già in programmazione per il 2016
dall’Assoenologi Nazionale, con il coinvolgimento delle Sezioni e garantendo un filo diretto con il Ministero Risorse
Agricole che del Comitato Nazionale Vini DOC presieduto dal dr. Martelli. Rodolfo Rizzi, presidente Assoenologi FVG,
ha sottolineato come “l’enologo svolge un ruolo centralenella filiera del vino e vuole e deve essere garante della
sua qualità. Sui prossimi appuntamenti continuiamo a dire sì con convinzione all’istituzione della Doc Friuli
Venezia Giulia e alla Doc interregionale del Pinot grigio e vediamo con favore la realizzazione della prima Doc
transfrontaliera per quanto riguarda il Terrano”.
Presente a Buttrio anche il direttore dell’ICQRF di Conegliano Veneto, dr. GianLuca Fregolent, che nell’occasione
ha voluto riassumere, con efficace semplicità, una serie di problematiche del mondo del vino ribadendo il concetto
che la presenza fisica, insieme agli imprenditori, di chi ha competenza in materia di prevenzione vale molto di più di
tante aride circolari (e comunque l’applicativo della dematerializzazione dei registri di cantina sarà pronto solo per
Vinitaly 2016).

Matteo Lovo ha rappresentato brillantemente i giovani di recente iscrizione all’associazione regionale
che si avvia alle 300 unità, riferendo anche dell’impegnativo lavoro dedicato, insieme ai consiglieri Egon Vazzoler, Robert Figelj, Gino Vendrame, Roberto Michelini e Ivan Molaro alle degustazioni per le selezioni dei vini in numerosi eventi. Applausi anche a Nicola Biasi, giovane ma già affermato “ambasciatore” del Friuli a Montalcino, che ha riassunto nel suo intervento lo stato dell’arte dell’enologia storica della Toscana. È stata anche ricordata la proficua collaborazione con il Ducato dei Vini Friulani, Università, Polstrada e responsabili della sanità, per l’educazione degli
studenti a un bere consapevole.

Un commovente ricordo è andato, sempre da parte dell’infaticabile Claudio Fabbro, ai soci “andati avanti” nel 2015: Cesario Grassi, Francesco Boschi e l’indimenticabile Maestro di tante generazioni di enotecnici in Conegliano, prof. Carlo Miconi.

Sinceri e meritati gli applausi finali alla famiglia Meroi e allo staff de “Il Parco” per un menu abbinato a bollicine,
vini fermi e passiti sapientemente selezionati dall’enologo Paolo Valdesolo – ringraziato dal presidente Rizzi “per
una vita dedicata alla Sezione, anche in seno al Consiglio nazionale” – da cantine del Veneto, Marche, Alto Adige,
senza dimenticare le aree del Chianti e delle Langhe con il Barolo. Ringraziamento speciale a Photolife per la bella
foto di gruppo.

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