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A Barolo le Città del Vino eleggeranno il nuovo Presidente

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Città del Vino. Si chiude la Presidenza di Floriano Zambon: una carica durata sei anni che ha portato tanti risultati positivi per i territori, contribuendo per esempio alla nascita della legge nazionale sull’enoturismo, al riconoscimento delle colline patrimonio Unesco del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene e alla nascita del progetto culturale ed enoturistico “Città Italiana del Vino". Dal 19 al 21 novembre 2021 le Città del Vino tornano a riunirsi nella Convention d’Autunno. A ospitare sindaci, assessori e amministratori dei Comuni enoturistici italiani, sarà il Comune di Barolo (Cuneo), ancora per un mese “Città Italiana del Vino 2021”. 

 

Nel 2022 la Città del Vino designata, anche grazie a un programma di respiro europeo, sarà Duino Aurisina. 

 

 

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Sabato 20 alle 15,30, nel TCastello di Barolo è in programma un convegno sulle denominazioni di origine a 30 anni dalla scomparsa di Paolo Desana, ideatore della legge sulle d.o., dal titolo “La lunga strada del vino italiano verso la tutela della qualità. Il caso delle denominazioni”, con interventi del figlio Andrea Desana e di Floriano Zambon.

Domenica 21 novembre l’assemblea si apre in ricordo di Paolo Benvenuti, storico direttore dell’Associazione scomparso a gennaio 2020. Durante la Convention il coordinamento nazionale eleggerà il nuovo Presidente di Città del Vino, Associazione Nazionale, fondata a Siena nel 1987 e che oggi aggrega oltre 460 Comuni a vocazione vitivinicola.

Con la Presidenza Zambon l’Associazione ha vissuto un importante rilancio anche dal punto di vista politico, facendo sentire con più impegno la sua voce sui tavoli istituzionali (in particolare con i Ministeri dell’Agricoltura, delle Finanze e del Turismo), sviluppando nuove alleanze con analoghe associazioni - dalle Città dell’Olio al Movimento Turismo del Vino, alla Federazione delle Strade del Vino italiane – contribuendo alla stesura della legge nazionale sull’enoturismo. 

Il Presidente uscente Floriano Zambon ha inaugurato anche il nuovo progetto di cultura enoturistica della “Città Italiana del Vino”, un bando annuale che mette a confronto i programmi culturali di Comuni e territori candidati a questo ambito titolo.

Durante l’Assemblea sarà ufficialmente annunciata la nomina del nuovo Presidente degli Ambasciatori delle Città del Vino, una figura che guiderà una rete di personalità che si sono distinte negli anni con un costante impegno verso i territori enoturistici o nei rispettivi ambiti professionali: sono 154 gli Ambasciatori (ex sindaci, ex assessori, amministratori) e altri 60 gli Ambasciatori “emeriti”, provenienti dal mondo della scienza, della cultura, dell’arte e dello sport. 

Infine il passaggio del testimone tra il comune di Barolo e il comune di Duino Aurisina,

Città Italiana del Vino 2022, dalle mani del sindaco Renata Bianco a quelle del sindaco Daniela Pallotta.

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