Slow bike tra le colline del Prosecco

Prosecco Cycling Slow BikeProsecco Cycling Slow Bike

Pedalata aperta a tutti, con partenza dalla Locanda Sandi a Valdobbiadene. Tappa alla cantina di Villa Sandi con degustazione di Prosecco e visita alla mostra delle bici d’epoca al Museo “Simon Benetton”. Vigilia in bicicletta per la Prosecco Cycling. Sabato 9 settembre 2017 copedalata su un percorso di 20 chilometri che porterà i partecipanti a immergersi nel cuore delle colline del Prosecco. La partecipazione è aperta a tutti: famiglie e appassionati. Anche la tipologia di bicicletta è libera: ci sarà pure la possibilità di noleggiare bici elettriche. Ritrovo alle 14.30 alla Locanda Sandi, a Crocetta del Montello. Partenza alle 15. L’itinerario della Slow Bike farà tappa a Villa Sandi, a Crocetta del Montello, dov’è prevista una suggestiva visita guidata della cantina con degustazione di Prosecco. Il pomeriggio proseguirà a Valdobbiadene, dove, al Museo “Simon Benetton”, sarà allestito un nuovo, ricco punto di ristoro. Al Museo “Simon Benetton”, oltre ad ammirare le opere del celebre maestro del ferro battuto, sarà possibile visitare una mostra di bici d’epoca, proveniente dal famoso Museo della Bicicletta curato da Loris Pasquale a Salcedo (Vicenza). Sempre nella sede del Museo “Simon Benetton”, alle 18.30, l’ex giornalista della Gazzetta dello Sport, Claudio Gregori, presenterà il suo nuovo libro dedicato al mitico Ottavio Bottecchia (“Il corno di Orlando – Vita, morte e misteri di Ottavio Bottecchia”), primo italiano a vincere il Tour de France. Costo iscrizione: 12 euro a persona, entro il 7 settembre.       

Per info e iscrizioni: Agenzia Discovering Veneto - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Concerto per clarinetto e pianoforte a Villa Vipolže

Bojan Ćumurović al clarinetto e Maja Petijević al pianoforteBojan Ćumurović al clarinetto e Maja Petijević al pianoforte

Programma di rarità per clarinetto solo e per clarinetto e pianoforte, quello che sarà proposto dal Festival Nei Suoni dei Luoghi mercoledì 6 settembre alle 20.30 A Vipolže (Slovenia), nell’omonima Villa con i saloni in stile veneziano, incastonata nel verde delle colline del Brda. Appuntamento mercoledì 6 settembre alle 20.30. Protagonisti Bojan Ćumurović al clarinetto e Maja Petijević al pianoforte. Prima del concerto, alle19.30 visita guidata gratuita in lingua italiana alla Villa. Ingresso libero. In collaborazione con l’Accademia di Musica di Cetinje e il Kulturni dom di Nova Gorica.  Al centro del programma della serata, la Sonata del 1921 del “celebre sconosciuto” Camille Saint-Säens. Completano il programma le musiche di G. Donizetti (Studio primo per clarinetto solo ), E. Bozza (Fantaisie Italienne per clarinetto e pianoforte), B. Brun (4 Miniatures per clarinetto e pianoforte), A. Messager (Solo de concours per clarinetto e pianoforte) e A. Grgin (Capriccio n° 1 per clarinetto solo).

 

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Prosecco Cycling, brindisi da record

Gli studenti della scuola enologica Cerletti di Conegliano serviranno una flûte di Prosecco a ognuno degli oltre duemila ciclisti, provenienti da ogni parte del mondo, che il 10 settembre 2017 saranno a Valdobbiadene. Il sindaco Fregonese: “Grazie alla Prosecco Cycling positive ricadute sul tessuto economico locale”. Il presidente di Marca Treviso, Garatti: “Dal cicloturismo un indotto per il territorio superiore ai 10 milioni di euro”. Un brindisi da record, al momento della partenza nel segno della candidatura delle colline del Prosecco all’Unesco. Il brindisi collettivo che unirà idealmente tutti i partecipanti alla Prosecco Cycling sarà immortalato anche dai fotografi di Getty Images e dalle telecamere di Bike Channel che utilizzerà un drone per rendere al meglio la suggestione del momento.  Come si svolgerà il brindisi? All’ingresso nell’area di partenza, sarà consegnata ai ciclisti una flûte di Prosecco, chiusa da un tappo ermetico per preservare la qualità del vino, che i partecipanti alla Prosecco Cycling solleveranno tutti insieme al momento del brindisi.  La flûte potrà essere conservata e utilizzata per un altro momento attesissimo della Prosecco Cycling: il passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio, dove i ciclisti troveranno uno speciale ristoro a base di Prosecco e scampi che rinnoverà il legame, ormai storico, tra la celebre salita di San Pietro di Feletto, ascesa simbolo della terra del Prosecco, e l’evento che per primo ha saputo valorizzarla. Lungo i 96 chilometri di percorso, l’evento del 10 settembre attraverserà il territorio di 12 Comuni dell’area della DOCG, portando gli oltre duemila partecipanti, provenienti da una ventina di nazioni, ad immergersi nel fascino di colline modellate dall’uomo sino a creare un paesaggio unico.

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794 chilometri a piedi da Aquileia a Belgrado

Partirà sabato 2 settembre 2017 alle 7.30 da Aquileia località Monastero verso Savogna d'Isonzo. L'aspettano 794 chilometri a piedi lungo l’antica strada romana da Aquileia a Belgrado, l’antica Singidunum. 28 tappe tra Italia, Slovenia, Croazia e Serbia. L’archeologa Sara Zanni dell’Università di Bordeaux percorrerà in un mese questo percorso come parte finale del progetto di ricerca RecRoad, finanziato dalla Commissione Europea con una Borsa Marie Curie, per la ricostruzione dell'itinerario romano da Aquileia a Singidunum, lungo il corso della Sava. «Grazie alle fonti – spiega Sara Zanni – possiamo ricostruire in linea di massima il percorso della strada ma mai prima d’ora si era tentato di ricostruire nel dettaglio l’itinerario utilizzando tutte le tecnologie attualmente a disposizione degli archeologi e verificando i risultati con ricognizioni di superficie. L’asse viario, ora interamente mappato con tecnologia GIS (sistema informativo geografico che combinando immagini satellitari e dati consente di analizzare la superficie terrestre) fu una delle strade principali durante l’Impero romano e collegava l’area delle Venezie con la Pannonia Superiore e il confine danubiano». La mappatura, frutto di quasi due anni di lavoro, sarà pubblicata e messa a disposizione tramite l'integrazione dei dati nell'atlante online dell'Adriatico predisposto dal progetto AdriAtlas e su piattaforme open-source. L’itinerario a piedi prevede incontri pubblici in varie città per divulgare la conoscenza della viabilità antica e per  comunicare l'importanza della riscoperta delle proprie radici storiche.  Per restare aggiornati sul cammino di Sara Zanni si potrà consultare il blog http://reconstructingromanroads.wordpress.com,

Per camminare insieme a Sara per uno o due giorni potete contattarla scrivendo a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La presentazione del progetto, organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con l’Associazione nazionale per Aquileia e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, si terrà venerdì 1 settembre alle 18.00 in Casa Bertoli (via Patriarca Popone 6) ad Aquileia con gli interventi di Sara Zanni, Francis Tasseaux, archeologo professore dell’Università di Bordeaux che illustrerà l’itinerarium burdigalense, il primo diario di un pellegrino del 333 d.C. e Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia.
 

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Naško Križnar a Sguardi sui territori

Il regista Naško Križnar Il regista Naško Križnar I

Nell’ambito del Festival Sguardi sui territori, sabato 2 settembre 2017 è in programma il seminario L'etnografia visuale slovena dalle 15 alle 19.30 a cura dell’Istituto di Etnologia Slovena, con i registi Manca Filak, Žiga Gorišek, Naško Križnar, Špela Ledinek Lozej e Miha Peče. Il Laboratorio audiovisuale è stato fondato nel 1983 come dipartimento indipendente, nel 1999 è entrato a far parte dell’Istituto di Etnologia Slovena. Il fondatore e primo direttore del Laboratorio è stato Naško Križnar, successivamente la direzione è stata assunta da Miha Peče (entrambi saranno presenti a Gemona). Il Laboratorio, che ha al suo attivo 615 unità audiovisive editate in durate e generi diversi, organizza il Festival internazionale “I giorni dei film etnografici” (dal 2007) e la Scuola estiva di etnografia visuale (dal 1997).

Il Natale ortodosso a Lezaje - Badnjak (1988, 31’) di Naško Križnar
Il film mostra gli eventi del Natale ortodosso nel villaggio di Ležaje in Bukovica, Dalmazia Centrale. Badnjak è il giorno che precede il Natale, quando Lazar Ležaja, capofamiglia, macella due capre per celebrare la festa e taglia una quercia, pure chiamata badnjak. La sera la famiglia si riunisce in casa (vatrenica, da vatra che significa “fuoco”), dove viene bruciata la quercia e atteso il Natale. Badnjak è la giornata del digiuno, l’arrosto viene preparato per il pranzo e la cena natalizi, quando anche i parenti della città si uniscono alla festa. 
La lavorazione delle scandole (2013, 24’) di Naško Križnar
Le scandole di legno sono un antico rivestimento utilizzato per la copertura dei tetti nelle zone alpine. Il legno di cui si fa uso è quello dell’abete rosso. Partendo da un tronco lungo circa 110 cm, l’artigiano Peter Kos provvede a tagliarlo longitudinalmente in spicchi, di cui utilizza due bande esterne di 10 cm scartando il nucleo. Le assi così ottenute vengono poi appoggiate ad un supporto e suddivise in scandole. Per fare questo l’artigiano utilizza un coltello particolare e un maglio di legno o gomma, le scandole vengono poi legate in fasce e asciugate. Kos usa le scandole per ricoprire i tetti, in particolare quelli delle chiese, in Austria e Slovenia.
 Dalle 17.30 alle 9.00 Proiezione di film e discussione con gli autori Miha Peče, Manca Filak e Žiga Gorišek, Špela Ledinek Lozejmodera Roberto Dapit
Segnaliamo  Zoccoli caldi: qui la storia Da cinque anni Alberto Pischiutti, allevatore di Gemona, sale e scende con le manze a piedi all’alpeggio estivo nelle Alpi Giulie, aiutato dalla famiglia, parenti e amici. Nel film, realizzato nell’ambito del progetto Talents Cult-Alps, viene documentato il trasferimento da Chiusaforte ad Amaro, effettuato nel 2016. In questa ricerca la videocamera non è servita solo a documentare visivamente il cammino delle persone e il movimento del bestiame, ma ha anche consentito alla ricercatrice di inserirsi nel contesto e comunicare con i soggetti coinvolti.

A cura dell'Ecomuseo delle Acque 
 

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Rievocazione storica Cordovado Medievale

Martedì 29 agosto 2017 dalle 19.30 a Cordovado uno dei Borghi più belli d'Italia Festa del Rione Borgo nell'area di palazzo Cecchini. Il programma si amplia nella giornata del sabato sera 2 settembre con chioschi enogastronomici con spettacoli aperti ai visitatori nel centro cittadino. La cena medievale del 1° settembre sarà ambientata in una vera e propria taverna medievale ricreata nella corte di palazzo Mainardi, con attori in costume dell’epoca che interagiranno con i commensali. Menu curata da Michela Corazza de IlGrappolo di Sesto al Reghena. Nutrito il programma di eventi in cui i visitatori potranno provare con mano la vita durante l’età di mezzo, a partire dal nuovo campo storico di tiro con l’arco, la lezione aperta di danze medievali e un campo dedicato ai giochi antichi per bambini e adulti domenica 3 settembre. Come da tradizione clou della kermesse sarà il palio tra i Rioni di Cordovado: domenica 3 settembre dalle 17 nell’arena estiva di parco Cecchini si sfideranno Saccudello (campione in carica), Suzzolins, Villa Belvedere e Borgo, nelle prove di caccia al simbolo, furto delle botti, giostra delle bandiere e tiro con l’arco. 

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Borgo Plantarum a Telarolo di Castellarano

Il seicentesco Borgo Antico le Viole, situato in pieno territorio matildico (da Matilde di Canossa) nel verde delle colline tra Reggio Emila e Modena diventerà per due giorni, sabato 16 e domenica 17 settembre 2017 un  Giardino dell’Eden per tutti gli appassionati di giardinaggio. L’antico complesso architettonico sarà, infatti, completamente invaso dai fiori e dalle piante di Borgo Plantarum, garden show curato da Carlo Contesso, designer e collaboratore del Corriere della Sera e di Gardenia e realizzato con il patrocinio del Comune di Castellarano e il contributo di Adipa Emilia Romagna, LIPU Sezione Reggio Emilia e Associazione Giardino Botanico La Pica. Un fine settimana immersi tra fiori e piante rare arricchito dai consigli degli specialisti, da esposizioni di design e artigianato d’eccellenza, conversazioni dedicate al verde, mostre a tema, attività ludico didattiche per bambini e una maratona fotografica per imparare a realizzate il perfetto “scatto” botanico-naturale.
 
L’evento riunisce alcuni tra i migliori vivaisti e produttori italiani pronti a trasmettere al pubblico la propria competenza e offrire collezioni di piante particolari, spesso rare, e di grande qualità. Se, dunque, uno stand risplenderà con migliaia di capolini di settembrini e anemoni ibride, in un altro troveremo le fucsie da giardino, le dalie, i peperoncini, le ninfee, le restionaceae, le rose e tanto ancora. Ci sarà un’abbondanza di piante a fioritura autunnale e invernale, profumatissime come quella delle Daphne, i bulbi da interrare ora per avere fioritura da fine inverno a primavera inoltrata, ma anche un’elegante collezione di agrumi con rarità come il limone variegato a polpa rosa, varietà medicea ribattezzata “Pink Lemonade”, e una collezione di melograni che proprio a settembre iniziano a rosseggiare. Poi frutti antichi, melette ornamentali, alberi, arbusti, perenni e graminacee ornamentali in mille varietà inaspettate. Gli appassionati di verde d’appartamento troveranno orchidee sia ibride che specie da collezionisti col loro fascino esotico, succulente e cactacee e perfette per gli interni e piante carnivore, per i giardinieri più originali.
 
Non mancheranno alcuni preziosi esemplari difficilmente visibili ai non specialisti. Il vivaio “Il giardino delle essenze perdute” presenterà in anteprima a Borgo Plantarum nuove varietà di Fucsia rustiche, come la bianco-rosata ‘Grayrigg’ e la più vistosa ‘Query’ con il suo calice violaceo. Guido  Agnelli presenterà invece tra le sue tante essenze tropicali, l’introvabile e ricercata Tibouchina, appariscente e rifiorente brasiliana, alcune vistose bignoniacea sudamericane, Tubebuia e Handroathus, insieme a sontuose felci arboree del genere Cyathea, e per i più appassionati anche piante di cacao. Splendide Phalaenopsis botaniche e ricercati Bulbophyllum saranno tra le novità presentate in anteprima da “Le Orchidee del Lago Maggiore” che insieme ad altre specie provenienti dalla Malesia arricchiranno l’offerta di rarità presenti a Borgo Plantarum, gioielli botanici non solo per collezionisti. Ampio spazio troveranno anche il design e l’arredamento da giardino e l’artigianato d’eccellenza per trovare la soluzione giusta per ogni stile e ambiente. Non sarà tuttavia solo un’esposizione. Borgo Plantarum presenterà anche un fitto calendario di eventi per diffondere l’amore e la cultura del giardinaggio. Ogni, ora infatti ciascuno dei vivaisti, dal suo stand, svelerà i segreti per avere successo con le sue bellezze. Sono state organizzate, inoltre, numerose conversazioni dedicate al verde. Maurizio Vecchia, il più grande collezionista e ibridatore di passiflore racconterà tutti i colori che queste piante possono assumere. Daniele Dallai, Ricercatore di Botanica sistematica presso il Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, affronterà il tema delle piante che stanno scomparendo dal territorio dell’Emilia. Il pubblico potrà imparare, inoltre, a riconoscere il canto degli uccelli, vera e propria colonna sonora del giardino, e a fare in modo di attirarli nel proprio. Adriano Cazzuoli, direttore dell’Associazione La Pica Giardino Botanico, parlerà del Giardino botanico e di frutti antichi della Pianura Padana. Infine, il paesaggista Carlo Contesso e l’illustratore Massimo Demma, che da dieci anni collaborano per la stessa rubrica su Gardenia, spiegheranno come si progetta e si crea un giardino in una chiacchierata informale e divertente sul lavoro svolto insieme, e su aspetti meno noti delle loro professioni.

 
Nel Borgo saranno sarà inoltre possibile ammirare la personale degli acquerelli di Massimo Demma, illustratore storico della rivista Gardenia e del Museo di Scienze Naturali di Milano. E ci saranno anche le galline dell’Aia Antica con alcune delle più belle razze ornamentali, come placide Brahma, Arricciate ricercate, sussiegosi Sumatra, Cocincine stile Botero. Elena Zanni, presidentessa dell’Aia Antica, spiegherà come allevarle, e quali sono più adatte al nostro giardino.
 
Nel corso del garden show un team di esperti guiderà i partecipanti nella realizzazione del perfetto “scatto” botanico-naturale. Un vero e proprio workshop dedicato alle tecniche fotografiche più adatte per ritratte in un click un’intera pianta, un capolino o un ricciolo fogliare. Insieme alla teoria tanta pratica: una vera e propria maratona guidata, affidata agli esperti che accompagneranno i partecipanti all’interno del borgo tra i colori e le forme offerte dai vivai. Al termine delle due giornate, gli scatti saranno affidati ad una giuria di qualità che, valutato anche il favore e gradimento raccolto attraverso i social, decreterà il vincitore. Nel corso dell’evento sarà inoltre allestita una mostra con le opere realizzate dai coordinatori e preziose guide della maratona: i gruppi fotografici emiliani Il Torrione e ContrastoLab. Borgo Plantarum non dimentica infine i propri partecipanti più piccoli con uno spazio bimbi, per i dai 4 ai 12 anni, aperto per tutta la manifestazione dedicato ad attività ludico didattiche che li terranno impegnati per tutta la giornata. Impareranno a realizzare opere utilizzando timbri datti di frutta e verdura, creare vasetti magici e pozioni incantate, fabbricare lanterne, confezionare sacchetti profumati realizzati con essenze naturali. E, naturalmente, coltivare il proprio orticello.
 
Borgo Plantarum sarà aperto dalle 9.00 alle 19.00
Biglietti: intero €6 - bambini sotto i 12 anni gratuito
Parcheggio gratuito
 
Per informazioniQUI

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Trekking alla ricerca di iscrizioni rupestri a Zuglio

ph Gabriele Menisph Gabriele Menis

E' già arrivato alla 29° edizione l'agosto archeologico in Carnia, sempre ricco di iniziative. Mercoledì 23 agosto 2017 a Zuglio interessante giornata a cui si può partecipare gratuitamente. Al mattino si va alla ricerca delle iscrizioni rupestri: trekking lungo la strada romana da Timau al Passo di Monte Croce Carnico, con la guida di Mirta Faleschini (Società Friulana di Archeologia); appuntamento al Passo di Monte Croce Carnico alle 10,30, Pranzo presso Park Hotel Oasi di Piano d'Arta Di pomeriggio pomeriggio alle 14,30, visita del Museo Civico Archeologico di Zuglio (Iulium Carnicum). Alle 17,00 nella sede della  Protezione Civile - Via don Madussi, 20 - fraz. Formeaso, incontro sul tema: Economia e società tra i due versanti delle Alpi in epoca romana: la documentazione epigrafica, parleranno Manfred Heinzmann (Università di Graz) e Fulvia Mainardis (Università di Trieste). credit foto Turismo FVG

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Lidl Slovenia promuove i giovani produttori di vino

Lidl Slovenia promuove e sostiene i giovani produttori di vino. Tutti i produttori giovani e promettenti (fino all'età di 35 anni) possono partecipare con l'opportunità di presentare i propri vini ai clienti dei negozi Lidl. La scadenza per partecipare è l'8 settembre 2017. Il progetto  si chiuderà a novembre, quando i migliori vini saranno presentati a Lubiana nello Slovenski vinski sejem (Fiera del vino Slovena). La partecipazione è ammessa in due categorie: rosso o bianco, annate 2015 e 2016. Indispensabile la disponibilità di 1.000 bottiglie, dotate di una propria etichetta,  per la possibile vendita nei negozi.  Oltre alla vendita dei vini finalisti delle categorie osso e bianco nei punti vendita, ai finalisti sarà pagata la quota di iscrizione di due giorni come espositori alla fiera Slovenski vinski sejem.  Il vincitore assoluto avrà  la possibilità di formazione in una cantina prescelta o in un'altra organizzazione o istituto all'estero di valore.

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Escursione guidata nei Sentieri Stolvizza

Dei “Sentieri Stolvizza” fanno parte numerosi percorsi, curati dall'Associazione "ViviStolvizza", che si snodano intorno al paese: il tradizionale "Ta lipa pot"; il collaudato "Sentiero di Matteo"; il giovane “Pusti Gost - sulle tracce del passato"; lo storico "P4 della grande guerra" e l'ultimo arrivato "Puië - Stolvizza facile". Un ventaglio di opportunità che permette di effettuare una salutare escursione a tutti, proprio a tutti anche ai meno allenati, agli anziani, ai bambini e anche, nel tracciato "Puië - Stolvizza facile", ad alcune categorie di diversamente abili. Sentieri di indiscussa ricchezza naturalistica, curati alla perfezione, che raccontano la cultura, le tradizioni e la vita della gente di questo territorio. Il turista, l'escursionista che arriva a Stolvizza troverà residenti del luogo, che amano la propria terra e la conoscono a fondo e che si metteranno a disposizione; sono persone che si muovono al di fuori dei tradizionali circuiti turistici pronti ad accogliere gli ospiti in modo autentico e ad accompagnarli alla scoperta del lato più vero di questo territorio con l'obiettivo di creare una rete di "complicità" legate dal comune obiettivo di godere questi straordinari territori.  L'appuntamento è per domenica 20 agosto con inizio alle 9 del mattino.  Una camminata caratterizzata da esibizioni musicali inserite nel "Festival del canto spontaneo" lungo il percorso "Ta lipa pot". Naturalmente sarà possibile acquistare i tipici prodotti come l'aglio appena raccolto, ma anche patate, cipolle, fagioli. Le località "Ja lini looh", "Hacca", Indrinizza", toccate dalle escursioni, evocano un remoto passato, ma documentano anche le opportunità legate alla coltivazione e alla produzione di questi preziosi frutti della terra, che sono anche un bel segnale di una crescita economica eco-compatibile del territorio.
La festa terminerà con un allegro ristoro dove sarà protagonsita la "Bruschetta dell'amicizia" una proposta tutta da gustare frutto della vicinanza di due comunità quella umbra con il suo pane e con l'olio di oliva e quella resiana con il suo prezioso aglio.

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Il mulino di Illegio e la farina di Firmino

Illegio, frazione del Comune di Tolmezzo, divenuta famosa negli ultimi anni per l’annuale mostra internazionale di arte, è un piccolo borgo di circa 360 abitanti, in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi. La conca su cui sorge è costellata di prati, vegetazione arborea e campi coltivati per lo più a livello familiare. Una passeggiata per il centro del paese consente di ammirare le antiche case costruite secondo l’architettura tipica del luogo, in un connubio armonioso di pietra e legno.

C’è un elemento che rende unica Illegio a livello regionale ed è la presenza di una sorgente d’acqua dolce che sgorga proprio all’interno del borgo, dando origine al rio Tòuf. Questo, dopo un salto di 3,20 metri, attraversa il paese lungo dei canali in pietra, sui quali si trovano ancora gli antichi lavatoi utilizzati un tempo dalle donne per fare il bucato. Seguendo il percorso del rio, accanto al quale si sviluppa l’antica Via dei Mulini, è possibile fare un salto nel passato e conoscere la storia della civiltà agricola preindustriale di questa borgata. Qui, infatti, sorgevano ben sei mulini, di cui quattro erano ancora in funzione negli anni ’50, e una segheria veneziana, tutti alimentati dalle acque del Tòuf, grazie alla sua portata costante di circa 200 litri al secondo. Uno dei mulini era dedicato esclusivamente alla pilatura dell’orzo, mentre un secondo, detto il pestedôr o Mulin dal Gjenerâl, veniva utilizzato per battere e sfibrare la canapa, ampiamente utilizzata nel settore tessile.


Proprio accanto alla sorgente del rio si trova l’unico mulino attualmente in attività, il seicentesco Mulin dal Flec e dal Ross, recentemente ristrutturato. Il proprietario è il signor Firmino Scarsini, che prosegue la tradizione di famiglia macinando esclusivamente farina di granoturco. «Qui c’è il mio cuore» afferma, mentre mostra i vari passaggi della macinatura e racconta orgoglioso la storia del suo mulino e l’attività svolta dal nonno e dallo zio, da cui ha imparato il mestiere. Da loro ha appreso che un bravo mugnaio deve saper usare tutti e cinque i sensi.

La vista gli consente di individuare e quindi eliminare eventuali impurità; l’udito serve a capire se la macina sta andando troppo veloce o troppo lenta; l’olfatto permette di sentire il profumo della farina e valutare se è stata alterata a causa del surriscaldamento, fenomeno che non avviene nella lenta macinatura a pietra, ma è frequente nei moderni mulini a martelli che operano a velocità molto maggiori. Il tatto consente di percepire se la granulometria della farina è idonea e infine c’è il gusto. Il gusto di questa farina, sorprendentemente dolce, è indice dell’elevata presenza di amido, che garantisce la riuscita di una polenta dal sapore davvero inconfondibile.

Il signor Firmino ha infatti selezionato delle antiche varietà di granoturco locali, che venivano utilizzate dalla nonna e da altri compaesani, e le coltiva nei suoi campi con l’aiuto di un amico, effettuando ogni anno una rotazione con le patate. Tutte le operazioni colturali vengono eseguite a mano, dalla semina (che avviene la prima settimana di maggio), al diserbo; dalla raccolta (la terza settimana di ottobre) allo scartocciamento delle pannocchie. Queste vengono poi appese all’aria per l’asciugatura e vengono sgranate utilizzando ancora un antico strumento manuale. Ovviamente tutte queste operazioni implicano impegno, tempo e fatica, di conseguenza la produzione è molto limitata: ammonta a circa un quintale e mezzo di granella all’anno, a cui va tolta una piccola parte destinata alla semina delle piante per l’anno successivo. Ma la farina che ne deriva, come potete immaginare, è davvero unica. Non solo per il suo gusto rustico e autentico e per l’elevata qualità, ma anche e soprattutto per la passione e la cura che contraddistinguono tutta questa piccola filiera di montagna. Attualmente il signor Firmino vende la propria farina solo ad alcuni ristoranti della zona, rifugi, servizi di catering e a qualche privato, oltre a rendersi disponibile a macinare conto terzi il mais degli abitanti del borgo. Il Mulin dal Flec e dal Ross è una delle realtà che fanno parte di CarniaMusei, un progetto di valorizzazione culturale sostenuto dalla Comunità Montana della Carnia, ed è visitabile su prenotazione. Per informazioni tel. 0433 41004 o visitate il sito www.carniamusei.org

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