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Zecche clandestine nei castelli carnici

Sapete cos'è lo ius cudendi? Sapete come si chiamava il luogo dove non si teneva conto del diritto dell'autorità costituita? Conoscete il castello carnico di Sacuidic? Tutte le risposte vi verranno date sabato 5 agosto 2017, h. 17,30, a FORNI DI SOPRA (Cjasa dai Fornes, in via Nazionale, 162 - frazione Cella), dove il prof. Lorenzo PASSERA (Università di Udine) parlerà di Zecche clandestine nei castelli friulani in età medievale. Il periodo medievale, come appurato dai recenti scavi archeologici, vide un notevole sviluppo di realtà castellane con lo scopo principale di controllare il passaggio lungo le valli. Particolarmente interessante, appare un fenomeno che da poco tempo è stato osservato: l'esistenza nel XIII secolo dell'allestimento di officine monetarie non ufficiali. Com'è ben noto lo ius cudendi ovvero il diritto di battere moneta era una prerogativa del tutto esclusiva dell'autorità che deteneva il potere temporale e chi se ne appropriava indebitamente veniva punito senza sconti di pena. Anche presso il castello carnico di Sacuidic (Forni di Sopra) si sono conservate le tracce di un'attività di zecca clandestina che aveva lo scopo di produrre monete veneziane di inizio 1200.

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