Zelen autoctono della Valle del Vipacco

Matija Vertovec, sacerdote e autore del fondamentale testo del 1844 Vinoreja za Slovence sulla viticoltura slovena descrive lo Zelen come un'uva a bacca bianca di nobile varietà. Un  autoctono che negli anni '80 del secolo scorso era quasi scomparso. Oggi si coltiva in 60 ettari di vigneti nella Valle di Vipacco.  Il nome non deriva dal colore verde del vino, che si presenta invece di colore giallo paglierino tendente al giallo dorato, ma dal caratteristico colore verde chiaro dei pampini.  "Il profumo del vino è davvero speciale, verde nobile" scriveva Vertovec. 

Lo Zelen ha un basso contenuto zucherino e quindi una bassa gradazione alcolica, che non supera 11,5%. Ricorda gli aromi fruttati di buccia d'arancia, mele, pere, con note speziate a base di erbe, che contraddistinguono il suo caratteristico sapore in bocca. Al recente festival organizzato da Zavod Vipavski Križ in collaborazione con Consorzio Zelen e l'agenzia per lo sviluppo ROD Ajdovščina nel Castello di Vipavski Križ erano presenti ben 40 produttori. Chiacchierando con loro ho scoperto che molti produttori aggiungevano lieviti selezionati per dare al vino sentori di banana, mango e frutti tropicali. Ma questi non sono gli aromi primari e caratterizzanti del vino, che deve avere nel bicchiere la stessa nota che ha l'uva quando l'assaggiamo in vigna.

Festival vina Zelen 2017Festival vina Zelen 2017

Nel 2003 quindici produttori privati e la Cantina sociale Agroind Vipava 1894  hanno istituito il Consorzio Zelen, proprio per promuovere e salvaguardare questo vino autoctono; oggi il consorzio conta 21 produttori di Zelèn; la maggior parte dei produttori utilizza il proprio lievito per mantenere il tipico profumo di mela verde, pera, salvia.

Uno di loro è Tomaž Poljšak che rappresenta la Poljšakova Brajda. La cantina si trova a Šmarje, nel cuore della Valle di Vipacco e la famiglia produceva vino già ai tempi dell'Impero austro-ungarico. Nel 1995 hanno cominciato ad ampliare  la fattoria e a seguire una strada autonoma allontanandosi dalla cantina sociale. Tomaž mi ha raccontato che la nonna diceva: "quando gli uomini in cantina travasavano loZelèn, profumava tutta la casa". I vigneti sono a 300 metri di altitudine. Il loro Zelèn ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Il vino si presenta di un colore giallo dorato, bene strutturato ed equilibrato. Ottimo da provare e bere durante l'estate per i profumi e la freschezza che solo Zelèn può regalarvi.

Già nel sec. XIII l'attuale Vipavski Križ, letteralmente Croce del Vipacco, (in italiano Santa Croce di Aidussina), è menzionata nei documenti come Villa Crucis. Verso la fine del sec. XV i vescovi di Gorizia vi fecero costruire un castello con quattro torri ed eressero le mura di difesa. Nel 1637, con l'aiuto della famiglia Attems, proprietaria del castello per quasi 300 anni, fu costruito il monastero dei Cappuccini, nel quale sono ancora ospitate una ricca collezione di libri antichi e di quadri barocchi. Uno splendido villaggio posto lungo la valle del fiume Vipacco, chiamato anche "la Carcassonne slovena".

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