Scritto da Giuseppe Cordioli il . Pubblicato in Slovenia.

Che pizza a Divača!

La pizza non è sicuramente un piatto della tradizione slovena, eppure c’è un locale a pochi chilometri dal confine di Fernetti che si è messo in luce in questi ultimi anni per la bontà e la qualità: si tratta della pizzeria Etna a Divača (Kolodvorska ulica 3a). A farsi carico degli impasti e delle varie creazioni è Igor Peresson - nato a Trieste da madre slovena, e dotato di creatività e meticolosità, che si percepiscono nelle sue pizze gourmet.

La misurazione accurata della temperatura e del tempo della lavorazione degli impasti di farina integrale macinata a pietra, unita alla lievitazione per oltre 48 ore, e soprattutto la cottura in un forno a legna rotante sono alla base del successo di questo locale, frequentato soprattutto da clientela italiana. 

La Pizzeria Etna dispone anche di una saletta privè, dove si svolgono anche corsi di cucina, con una capienza massima di 8 posti a sedere di fronte al tavolo di lavoro. Uno show cooking di Igor che si conclude con una degustazione autentica: sia per i sapori sia per le emozioni. Le pizze classiche si accompagnano a declinazioni più fantasiose: come la pizza all’anatra nella stagione più fredda. Per chi lo desidera c’è la possibilità di una degustazione, ma la prenotazione è indispensabile, in quanto gli impasti devono essere preparati appositamente. Si tratta di una composizione di sei portate, dall’antipasto al dolce, con una fusione tra cucina moderna e la leggerezza della pizza. Ottime
le birre artigianali servite.

Di recente Igor Peresson ha aggiunto nel menu la degustazione di carni frollate dai 30 agli 80 giorni, grazie a un sofisticato Dry ager, sorta di frigorifero dove le carni vengono conservate a temperatura controllata.

 

Igor Peresson sarà alla Barcolana 2018 per farvi assaggiare le degustazioni di “Sapori del nostro territorio” della Despar.

Incontri ai laboratori gratuiti, prenotazioni obbligatorie. 

                                                                                                                                Articolo pubblicato sul numero di ottobre 2018 di qbquantobasta