Quali sono le sagre di qualità?

Sono 21 le sagre organizzate dalle Pro Loco aderenti all’Unpli che nel 2019 hanno ottenuto la certificazione “Sagra di qualità”. Il marchio distintivo è stato fortemente voluto dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per identificare le sagre rappresentative della storia e della tradizione, le manifestazioni che vantano un passato di legame con il territorio e che abbiano come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali. La cerimonia di premiazione nel corso della quale sarà consegnato il marchio “Sagra di qualità” si svolgerà lunedì 22 luglio 2019 al Senato (Sala Koch, palazzo Madama).

L’istituzione del marchio punta alla valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) e alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina. Attività che è stata riconosciuta anche dal protocollo siglato dall'Unpli con il ministero delle Politiche agricole; al centro dell’azione dell’Unione Pro Loco i prodotti tipici dei territori ed anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia del territorio.

Fra i requisiti necessari all'attribuzione del riconoscimento "Sagra di qualità", la promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico (quali produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni; inoltre, la richiesta di valutazione deve essere inviata almeno 180 giorni prima dell’evento, cui seguono un’analisi della documentazione e una verifica sul campo.

 

Sagra di qualità. I vincitori dell’edizione 2019.

L’elenco delle iniziative si estende per l’intera penisola, isole comprese:

“Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche”, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia);

“Sagra di S. Gaetano”, Ponti sul Mincio (Mantova);

“Sagra della Fojata e della Attorta”, Sellano (Perugia);

“Festa del tortello alla lastra”, Chiusi della Verna loc. Corezzo (Arezzo);

“Sagra del Ciammarrucchiello”, Buonalbergo (Benevento);

“Sagra dei Bigoli e dei prodotti del Parco del Monte Cucco”, Costacciaro (Perugia);

“Sagra dell’agnello a bujone”, Valentano (Viterbo);

“Sagra del fagiolo”, Sarconi (Potenza);

“Festa della chisola”, Borgonovo Val Tidone (Piacenza);

“Sagra della porchetta”, Monte S. Savino (Arezzo);

“Festa del grano”, Raddusa (Catania);

“Festa della nocciola”, Baiano (Avellino);

“Sagra dei fichi”, Miglionico (Matera);

“Festival Aglianico Tumact me tulez”, Barile (Potenza);

“Mostra Mercato Marroni del Monfenera”, Pederobba (Treviso);

“Sagra della lumaca” Gesico (Cagliari);

“Sagra della Varola”, Melfi (Potenza);

“Sagra della Ciuiga”, San Lorenzo Dorsino (Trento) (nella foto); 

“Sagra delle olive”, Gonnosfanadiga (Sud Sardegna);

“Festa delle castagne e del miele di castagno”, Valle di Soffumbergo (Udine);

“Sagra del Baccalà”, Sant’Omero (Teramo).

“Negli anni le sagre hanno consentito di far scoprire varietà ed eccellenze locali e molti di questi eventi sono divenuti grandi attrattori turistici per il territorio” afferma il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina. “Con il marchio “Sagra di qualità” intendiamo salvaguardare e promuovere quelle manifestazioni – prosegue – che spesso sono il mezzo per la riscoperta di saperi e usi legati alla lavorazione e trasformazione dei prodotti dell’enogastronomia”. Ulteriori dettagli, il disciplinare e altre informazioni sulla “Sagra di qualità” QUI: 

 

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