Piave e Livenza. Turismo fluviale ecosostenibile
Piacevole esperienza enogastronomica all’insegna dell’ecosostenibilità: navigare sul fiume, rilassarsi, osservare, scoprire il rumore del silenzio e riscoprire le chiacchiere con gli amici. E fermarsi di tanto in tanto per degustare i prodotti del territorio. A bordo di piccole barche elettriche che si guidano senza patente si possono percorrere i fiumi Piave e Livenza, vie d’acqua identitarie del territorio custodi non solo di un sorprendente ecosistema ma anche di una storia ricca e affascinante e di eccezionali innovazioni.
Navigare nel pieno rispetto del fiume significa anche rendersi conto di quanto - in questo momento storico - le vie d’acqua siano preziose e richiedano tutela e cura, riscoprendo anche gli antichi insegnamenti della Serenissima.
Le barche elettriche possono accogliere al massimo sei persone e hanno un’autonomia di circa sette ore, a una velocità massima di 5 nodi,
Lo sapevi? I due fiumi, come diversi altri corsi d’acqua veneti, portano un nome che in origine era femminile perché si ricollegava alle divinità che leggendariamente li abitavano (ancor oggi si trova riscontro di ciò da almeno un paio di relitti toponomastici: la Piave vecchia, antico alveo e località alla foce del fiume; la Piavesella di Nervesa).
Si attraversa il fiume nel pieno rispetto del suo ecosistema, senza produrre rumore né inquinamento. La proposta di Veneto Rivers Holiday è supportata dall’esperienza e dalla conoscenza del contesto della rete di econoleggio EcoNavighiamo, e in particolare di I Love Piave, un progetto di turismo fluviale nato dall’iniziativa di un gruppo di giovani sandonatesi. #ociseioseguiqb
Con il turismo fluviale, un turismo lento ed eco, varietà e la bellezza dei paesaggi, ricchezza della flora e della fauna sono apprezzati con più facilità e attenzione. Tra gli scenari più suggestivi c’è la Valle Dogà, a Caposile, lungo la Piave Vecchia.
Esprime la sintesi più completa di tutti gli elementi tipici del paesaggio della valle da pesca, frutto di un perenne compromesso tra geometrie antropiche e il naturalissimo disordine. Qui è presente uno dei due siti riproduttivi più importanti della laguna nord, una colonia di nidificazione degli aironi (garzaia).
Accanto all’ambiente naturale, si può osservare l'intervento idraulico dell'uomo, che risale al tempo della Serenissima: chiuse (come la come la seicentesca Chiusa di Intestadura sul Piave), ponti, passi barca, idrovore e bricole hanno tutte una propria storia con ingegnose funzioni da scoprire. Durante la navigazione sono tante e differenti le possibilità di attracco in porti più o meno grandi.
SOSTE GOLOSE CON ATTRACCO
Lungo il Piave caratteristico è il porticciolo Al Tajo (in riferimento al “taglio” del Piave, cioè la diversione del fiume), dove sono stati realizzati dei pontili in legno per l’attracco. Ci si può concedere un aperitivo o una cena con vista fermandosi Al Tajo Osteria Cicchetteria che propone una rilettura originale dei sapori della tradizione.
Un’altra sosta con attracco da provare è l’Osteria Pavan a Santa Maria di Piave, dove il locale e i piatti hanno il sapore tipico della tradizione veneziana.
Se si ha voglia di una parentesi dolce, è d’obbligo attraccare a Chiesanuova e provare le delizie della Cioccolateria Veneziana, che seguono le ricette originali delle “case del cioccolato” veneziane.
Sulla Livenza si può optare per l’accoglienza della Trattoria La Gassa di Sant'Alò, frazione di San Stino, dallo stile e dal menù tradizionali e casalinghi.
Dopo una giornata in barca, per prolungare la sensazione di pace e relax rimanendo immersi nella storia e nelle atmosfere della Serenissima, ci si può fermare al Relais Villa Correr Agazzi di San Stino di Livenza, una splendida villa veneta immersa nel verde.
Se avete percorso la via del Piave potete pernottare in b&b a Villa Lisetta (San Donà di Piave), a poca distanza dal fiume e dal centro della città o in un luxury b&b in stile veneziano alla Palazzina Mori, in un hotel storico all’Hotel Locanda Al Piave, uno degli alberghi più antichi della città, o ancora in campeggio al Bungalow Marina di Cortellazzo, con ormeggio all’interno del villaggio. #ociseioseguiqb
- Creato il .
- Ultimo aggiornamento il .