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Frontiera est, dai bunker alla divulgazione online

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FRONTIERA EST, DAI BUNKER ALLA DIVULGAZIONE. L’impatto della Guerra fredda sulle zone di confine è durato ben oltre il crollo del muro di Berlino: in Friuli Venezia Giulia le ‘cicatrici’ della storia sono tuttora evidenti e sparse sul territorio.

Si stima infatti che sul territorio regionale FVG siano sparse oltre 1300 strutture difensive, fra quelle realizzate negli anni Quaranta (Vallo alpino del Littorio) e quelle approntate dalla NATO in previsione di una possibile invasione da parte dei paesi del patto di Varsavia.

 

 

 

Passo Monte Croce Frontiera EstPasso Monte Croce Frontiera EstProgetto Frontiera est

Per valorizzare questo straordinario patrimonio storico è nato il progetto Frontiera Est, focalizzato sulle strutture difensive del Friuli Venezia Giulia, realizzato in collaborazione tra l’Università degli Studi di Udine e l’Associazione culturale Friuli Storia, direzione scientifica dello storico Tommaso Piffer, sostenuto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con Fondazione Friuli e Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

Frontiera Est Sbarramento di Ugovizza ph Lorenzo ZoppolatoFrontiera Est Sbarramento di Ugovizza ph Lorenzo Zoppolato«Alcune di queste strutture – spiega il curatore di Frontiera est Tommaso Piffer - hanno talvolta un’estensione che si misura in chilometri, furono ricavate sotto le montagne dell’arco alpino. Altre, di dimensioni più ridotte, sono mimetizzate nei centri urbani, soprattutto nella piana di Gorizia e nelle Valli del Natisone.

Frontiera est  Border Fence Cizov Czech RepFrontiera est Border Fence Cizov Czech Rep

Il Friuli-Venezia Giulia è d’altra parte l’unica regione in Italia ad avere un rilevante patrimonio riconducibile a questo periodo ed è anche l’unica regione in Europa dove sono presenti manufatti  riconducibili ai tre grandi conflitti del Novecento: la Prima guerra mondiale, la Seconda guerra mondiale e la Guerra fredda».

Recupero a uso turismo storico

 

Di queste strutture, solo 4 sono state finora recuperate e valorizzate a uso turistico: una nel Vallo alpino del Littorio (le opere 2 e 3 dello sbarramento Invillino Ovest nel Comune di Villa Santina, gestite dall’Associazione Friuli Storia e Territorio), e due strutture del Vallo alpino riadattate dalla NATO negli anni Cinquanta (opera 4 dello sbarramento di Ugovizza-Nebria nel Comune di Malborghetto-Valbruna e opere 1 e 2 dello sbarramento di Passo Monte Croce Carnico nel Comune di Paluzza, rispettivamente gestite da Associazione Landscapes e ASSFN-E).

È presente inoltre una struttura originale NATO, il Bunker San Michele nel Comune di Savogna d'Isonzo, curato dall’Associazione Nazionale Fanti d'Arresto.

Le altre strutture sono in stato di totale abbandono e possono rappresentare un rischio per la sicurezza dei cittadini, ma sono anche un immenso potenziale turistico, didattico e divulgativo, finora trascurato.

Nuovo portale online

Sabato 4 marzo 2923 è stato inaugurato ed è nella disponibilità di tutti il portale frontieraest.it accessibile online, per una possibile immersione, in un click, nella rete di strutture difensive attualmente visitabili nell’estremo nord-est d’Italia. Ricco di materiale documentale e fotografico sulle strutture aperte al pubblico, frontieraest.it coniuga alla ricerca la promozione del turismo storico sui siti regionali, attraverso i suoi contenuti multimediali, video e fotografici e allo storytelling dei percorsi e degli insediamenti.

L’inaugurazione del portale frontieraest.it scandisce il conto alla rovescia per la prima edizione del Forum internazionale “Terre di confine. Dalla Guerra fredda ai conflitti del nostro tempo”, in programma dal 9 all’11 marzo a Udine e Gorizia. 

 

 

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