Skip to main content

Cena in bianco con raccolta fondi per Vento inclusivo progetto della Pietas Julia

Vento inclusivo Vento inclusivo Cena in bianco con raccolta fondi per Vento inclusivo progetto della Pietas Julia. Venerdì 12 luglio a Castelreggio Sistiana in riva al mare. Una nuova iniziativa di sostegno al progetto “Vento inclusivo” della Società Nautica Pietas Julia e dell’associazione di promozione sociale “Al Centro di Sé”, promossa dal Lions Club Duino Aurisina con la collaborazione del Lions Club Trieste Host, Lions Club San Giusto e Lions Club Trieste Europa, Ajser 2000 e Gruppo Ermada Vidonis. 

Le dichiarazioni

Dopo l'iniziativa di aprile che ci ha permesso di contribuire al progetto con un primo versamento di 1500 euro – spiega il presidente del Lions Club Duino Aurisina Tullio Maestro – abbiamo colto l'esigenza delle famiglie dei bambini partecipanti il progetto “Vento Inclusivo” organizzando insieme ad altri club e associazioni, a cui va un sentito ringraziamento, una nuova iniziativa grazie alla  disponibilità del direttore dello Stabilimento di Castelreggio Stefano Raso.

Abbiamo ritenuto doveroso cercare di trovare quelle risorse necessarie – ribadisce Lidia Strain ideatrice della iniziativa – per arrivare alla somma necessaria per permettere a quanti più bambini di svolgere l'importante progetto di inclusione già da quest’anno.

Per prenotare fino ad esaurimento posti +393494255042 +393420699544

cena in biancocena in bianco

Il progetto

Vento inclusivo Società Pietas Julia Vento inclusivo Società Pietas Julia

“Vento Inclusivo” è il nome del progetto della Società Nautica Pietas Julia e dell’associazione di promozione sociale “Al Centro di Sé”, Un progetto, ideato su iniziativa di Sara Iugovaz, istruttrice della Società Nautica Pietas Julia e mamma di Carlo, un bambino speciale seguito proprio dall’associazione partner,  sperimentalmente avviato nel 2022 portando un bambino a partecipare ai corsi di vela estivi organizzati nella baia di Sistiana. È stato seguito da due tecnici del comportamento specializzati in analisi comportamentale applicata (ABA), beneficiando della socializzazione con un gruppo eterogeno di bambini. Considerando  il successo di questo progetto pilota, i promotori hanno lavorato l’anno seguente al fine di valutare l’impegno organizzativo ed economico necessario per rendere questo progetto strutturale.

Diego Cenetiempo, papà di Carlo, il primo bambino a partecipare all’iniziativa, ci racconta l’esperienza dal punto di vista delle famiglie: “Molti bambini con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, durante l'anno scolastico beneficiano di una serie di interventi educativo-riabilitativi al fine di implementare le loro abilità cognitive e sociali. L'intensità di tali interventi viene però ridotta nel periodo estivo a causa della pausa scolastica o delle ferie degli operatori a loro dedicati ed in tal caso, le famiglie necessitano di riorganizzare i loro impegni inserendo i bambini nei centri estivi comunali o privati. Le possibilità esperienziali però per questi bambini sono ridotte, perché spesso non vi è personale specializzato o sufficiente a sopperire le loro necessità”.

Noemi di Nardo, presidente dell’Associazione dal Centro di Sé, spiega come è organizzato il progetto: “le attività di vela si svolgono nell'arco di tutta la giornata e i momenti in barca si alternano ai momenti ludici in spiaggia. Durante le attività in barca sono organizzati dei giochi inclusivi al fine di stimolare i bambini a conoscere i principi della barca a vela e al reciproco aiuto. Il bambini con autismo avranno la possibilità di apprendere abilità e vocaboli nuovi inerenti alla barca e abilità sociali utili anche per la vita quotidiana, mentre gli altri bambini impareranno a rapportarsi e a conoscere il mondo dell'autismo accrescendo la loro empatia”.

Luca Ambrosio, responsabile per la Pietas Julia del progetto, continua: “La motivazione che ci ha ispirato nel portare avanti questa iniziativa è legata alla nostra visione di formazione sportiva, dove l’obiettivo non è finalizzato soltanto alla ricerca del campione che può emergere tra i tanti, ma tramite la pratica dello sport della vela, all’insegnamento di una scuola di vita, di formazione della propria identità, di ricerca della propria personalità, di sviluppo della consapevolezza nei propri mezzi, di sviluppo dell’empatia, valori che riteniamo fondamentali per la crescita dei ragazzi che fanno parte delle nostre squadre. Riteniamo che i muri che rendono la diversità emarginazione, crescano sulle radici della paura, dell’ignoranza, della non conoscenza. Un modo per abbattere questi muri e sradicare le radici su cui crescono, è quello di dare ai nostri ragazzi l’opportunità di conoscere, abbattere gli stereotipi, vivere la diversità trasformandola in empatia ed inclusività, per crescere insieme”.

Gianfranco Zotta, presidente della Pietas Julia, spiega come questa sia una delle iniziative che la Pietas Julia sta portando avanti all’interno di un progetto pluriennale orientato alla crescita organica dell’attività agonistica giovanile denominato “A tutta vela!”, con una forte impronta all’inclusività. Motore propulsivo di questo progetto è l’impegno e l’esperienza della Direttrice Sportiva Giovanna Micol, una delle atlete di maggiore esperienza cresciute nel nostro golfo e che vanta due partecipazioni olimpiche e oggi componente del team di Luna Rossa per la 37° Coppa America femminile. 

Per l’estate 2024 la collaborazione tra le due società si è strutturata con l’obiettivo di ampliare l’offerta, considerando un numero congruo di tecnici specializzati e di tirocinanti in supporto, prevedendo inizialmente per ciascun bambino una valutazione dei bisogni e l’impostazione di una programmazione individualizzata, e possibilmente grazie al supporto di enti, associazioni ed il contributo dei privati, riuscire ad erogarlo a titolo completamente gratuito ai partecipanti.

  • Creato il .
  • Ultimo aggiornamento il .
Privacy Policy