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Com'è milanese la Wiener Schnitzel!

La Wiener Schnitzel è come le patatine fritte: piace a tutti. E diciamocelo: è per molti di noi uno dei pochi piatti della cucina austriaca che insieme ai brûs  - friulano per brodi -  meriti apprezzamenti culinari. Due i punti fermi: la Wiener Schnitzel non prevede l’osso e la carne nella versione originale è di vitello. In italiano si chiama costoletta o cotoletta (in base alla presenza o meno dell’osso). Ma perlopiù è conosciuta come “milanese”. La disputa è ancora in corso: chi l’ha inventata?  Dati storici segnalano il lombolos cum panito in un pranzo dell’abbazia di Sant'Ambrogio già nel 1134. Quindi per noi non ci sono dubbi. Come non ne ebbero i milanesi, che nel 1848 insorsero contro le truppe di Radetzky: gli austriaci occupanti erano accusati di aver copiato la “milanese”. Il Feldmaresciallo per placare l’animo degli insorti (per dire, l’importanza del cibo e di una ricetta tradizionale!) scrisse al conte Attems di “non aver mai mangiato una simile pietanza in Austria”. Attems avrebbe risposto: “Basta una cotoletta a fortificare l'animo del ribelle lombardo”. Allora come la facciamo la milanese? La carne non va battuta eccessivamente altrimenti si rischia di mangiare solo impanatura. Chiediamo ai nostri lettori di segnalarci dove si trovano ancora le vere e buone cotolette impanate in regione o gli indirizzi di Carinzia e dintorni dove le gustano al meglio: non tenete per voi questi segreti, condividiamo queste preziose informazioni che danno gioia e piacere! Scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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