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Aurisina: la sua pietra ha fatto la storia

Mausoleo di TeodoricoMausoleo di Teodorico

Sabato 7 maggio 2022 alle 11.00. Casa della Pietra di Aurisina.  Convegno Storie di Pietre - Riscoprire il Mausoleo di Teodorico. Appuntamento promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis all'interno di Duino&Book dedicato al Mausoleo voluto dal sovrano ostrogoto per la sua sepoltura e interamente realizzato in blocchi di pietra d’Aurisina.

Interverranno Arch. Paola Ventura – Arch. Sandra Manara e Dott.ssa Simonetta Bonomi Soprintendente SABAP FVG. 

Il Mausoleo di Teodorico è la più celebre costruzione funeraria della tarda antichità tutelata dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il monumento fu fatto costruire per volontà di Teodorico come propria sepoltura intorno al 520 d.C. Questo mirabile edificio testimonia l’impegno profuso dal re goto nel mantenimento di un equilibrio, sia politico che religioso: una composizione architettonica in cui la tradizione romana e le nuove influenze orientali si combinano rendendo unico questo imponente monumento.

Interamente realizzato in blocchi di pietra d’Aurisina messi in posa a secco, l’edificio si sviluppa su pianta centrale, articolandosi in due ordini sovrapposti, entrambi decagonali. A ricoprire il tutto una grande cupola monolitica dalle misure sorprendenti, senza eguali nel patrimonio architettonico antico e moderno (10,76 m di diametro e 3,09 m di altezza), coronata da dodici anse con le iscrizioni dei nomi di otto Apostoli e quattro Evangelisti.

Secondo calcoli recenti, il peso raggiungerebbe le 290 tonnellate e, ancora oggi, le ipotesi degli studiosi circa il trasporto del monolite e la tecnica usata per la sua posa sono molteplici. Si presume però che le anse fossero funzionali alle operazioni di trasporto, sollevamento e posizionamento del monolite che comunque non dovette risultare facile come testimonierebbe la grande fenditura presente sulla cupola.

Secondo una leggenda popolare, la cupola sarebbe stata invece squarciata dalla folgore divina che, abbattendosi su Teodorico seduto all’interno, lo avrebbe ucciso come punizione per i suoi delitti.

Gli spazi interni del Mausoleo

Il piano inferiore si articola in una serie di nicchie su nove lati, mentre nel decimo si trova la porta d’ingresso. È probabile che la cella inferiore, a pianta a croce greca e copertura voltata a crociera, fosse destinata a luogo di culto o a tomba per i membri della famiglia di Teodorico.

L’aula superiore è a pianta centrale con al centro una vasca in porfido nella quale, secondo la tradizione, fu posta la salma di Teodorico. Non è mai stata trovata traccia di una scala d’accesso al piano superiore, il che depone a favore della teoria secondo cui la cella avrebbe avuto, fin dalla costruzione del monumento, una destinazione esclusivamente funeraria. Le spoglie di Teodorico, qui probabilmente custodite, furono rimosse e disperse durante il dominio bizantino quando, a seguito dell’editto di Giustiniano del 561 d.C., il mausoleo fu trasformato in oratorio e consacrato al culto ortodosso.

Sebbene austero e solenne, come si conviene a un monumento reale, l’edificio era perfettamente riconoscibile da lontano, anche dal mare, grazie soprattutto al colore bianco della pietra utilizzata.

Maggiori informazioni QUI 

QUI il video con le immagini del Mausoleo

Il progetto è promosso dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia nell’ambito della Promozione delle attività culturali – iniziative progettuali 2021 per le manifestazioni di divulgazione della cultura umanistica. Vede per le varie sezioni diversi e specifici contributi per la loro realizzazione. Dieci i partner ufficiali del Progetto: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia (Gorizia – Fvg), Comune di Capriva del Friuli (Gorizia – Fvg), Comune di Sequals (Pordenone – Fvg), Comune di Prepotto (Udine – Fvg), Comune di Dolegna del Collio, Istituzione Bologna Musei – Museo del Risorgimento di Bologna (Bologna – Emilia Romagna), Associazione Nazionale Città del Vino (Siena – Toscana), Università della Terza Età Aps (Trieste – Fvg), Associazione Scrittori Carinzian. Collaborano in maniera continuativa anche le seguenti entità: Associazione Genitori Rilke Aps (Duino Aurisina – Fvg), Gruppo Speleologico Flondar (Duino Aurisina – Fvg), Uther Pendragon Festival Celtico e Lions Club Duino Aurisina, Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000, ma saranno ben oltre 50 gli ulteriori soggetti (editori, enti, associazioni, aziende e media), che saranno coinvolti e protagonisti degli eventi diffusi negli otto mesi di svolgimento. Il progetto è inserito all’interno della rassegna “Algy il magnifico lettore” iniziative di promozione della lettura promosso dal Comune di Duino Aurisina Obcina Devin Nabrežina e il Centro per il libro e la Lettura. Gli eventi sono realizzati a cura di esperti, appassionati e autori locali, nonché da ricercatori altamente qualificati, rappresentanti dei maggiori atenei nazionali, tra i quali l’Università di Roma - Sapienza, l’Università di Padova, l’Università di Pisa e della Tuscia, gli atenei di Udine e Trieste, lo IUAV di Venezia, l’Università di Lubiana in Slovenia e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e lo IUAV di Venezia.
Fondamentale il coinvolgimento dell’Università di Lubiana che dispone dell’accesso agli Archivi della Repubblica di Slovenia, fonte archivistica nella ricostruzione della storia dell’imprenditore sloveno di successo Gustav Tönnies (1814– 1886) e la sua eredità che porterà i figli a gestire i primi consorzi per il sfruttamento della pietra di Aurisina nel ‘900. Al progetto, promosso dall’Archivio, partecipano anche la Società Sloveno-Svedese e una serie di altre istituzioni archivistiche, formative e museali provenienti da Slovenia, Austria, Italia, Ungheria, Croazia e Bosnia ed Erzegovina.

 

 

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